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Autore: Ipergigio    28/05/2008    4 recensioni
hinji e Rei hanno sempre avuto degli incontri piuttosto fugaci, non hanno mai avuto opportunita di scambiarsi qualche parola in tutta tranquillità. Ma ora, un guasto ad uno degli ascensori della super tecnologica Nerv offrirà loro un'opportunità...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell' autore:

 

Se avete letto una precedente fan fiction con medesimo titolo e situazione vi

informo che l'autore della suddetta sono sempre io e ne consegue quindi

che questa fanfic, è una versione riveduta e corretta della precedente.

 

Buona Lettura...

 

***

 

Quel caldo pomeriggio alla Nerv, Shinji era in leggero ritardo: doveva recuperare un test di sincronia che qualche giorno prima, era stato costretto a saltare a causa di un

banale ma molesto raffreddore. Guardava con impazienza l' orologio da polso quando con il suo 'DLING' l'ascensore avvertì il ragazzo del suo arrivo, le ante della cabina

si aprirono e Shinji potè finalmente entrare dentro, poi pigiò  sulla tastiera il numero del piano desiderato, le ante si chiusero e l' ascensore iniziò la sua marcia.

 

Passarono solo pochi secondi quando l' ascensore si fermò  emettendo il suo sonoro 'DLING' le porte si aprirono silenziosamente e questa volta, fu Rei ad entrare

nella cabina "Ciao." La salutò Shinji con  un sorriso di cortesia: Shinji non aveva nulla contro Rei Ayanami anzi al contrario qualcosa in quella taciturna ragazza lo

attirava e incuriosiva fortemente

"Ciao." Ripeté lei ma senza entusiasmo e questo, era tipico di Rei: sembrava proprio che la ragazza non sapesse o non riuscisse ad esternare alcun tipo di sentimento.

 

L' ascensore, riprese a muoversi e i due ragazzi passarono alcuni secondi in totale silenzio. Rei sembrava essere tranquilla e a suo agio mentre Shinji avvertiva un lieve

senso di di nervosismo: gli capitava di tanto in tanto quando si trovava solo con Rei. Nella sua preoccupazione di non darlo a notare, Shinji spostava nervosamente lo

sguardo qua e là badando bene di non incrociare lo sguardo di Rei.

In quella occasione, Shinji era intento a cercare di comprendere come mai ogni volta Ayanami riuscisse a fargli provare quella  strana sensazione: un misto di timore ed

interesse  nei suoi confronti,  con la sua sola presenza, che fosse inconsapevolmente attratto da lei? Beh poteva essere dopotutto Ayanami era...

Shinji scosse il capo per scacciare via quel pensiero su Ayanami: non era il momento di pensare a cose simili ora doveva concentrarsi su cose di ben altro genere, cose

che potevano fare la differenza tra la salvezza e la fine del genere umano! Ma una volta sistemato tutto quello che doveva essere sistemmato, lui avrebbe potuto... avrebbe

potuto... il viso di Shinji si colorì violentemente

Ovviamente, il turbamento del ragazzo non sfuggì a Rei che lanciò uno sguardo interrogativo a Shinji il quale si sentì spofondare per l' imbarazzo. "Ah!..." si giustificò

 "...stavo pensando a cosa la signorina Misato avrebbe voluto mangiare questa sera..."

Rei lo fissò: sembrava curiosa "Sei diventato tutto rosso, hai la febbre?"

"Febbre?..." Ripetè Shinji "...no, io sto bene."

"Il test di sincronia con l'unità Eva richiede che il pilota sia in perfetta forma fisica..." Insistette Rei avanzando verso Shinji il quale, provò l'impulso di riconquistare

le distanze, ma in un luogo angusto come quello, si ritrovò subito con le spalle al muro "...se non stai bene devi rimandare il test." Stava dicendo Rei mentre con una

mano gli scostava i capelli dalla fronte.

"Ayanami..." balbettò Shinji mentre la ragazza chiudeva gli occhi e poggiava la sua fronte su quella di lui, il tutto non durò più di due o tre secondi ma a Shinji parve

una grande quantità di tempo: non era mai stato cosi vicino a Rei Ayanami, forse poteva dirlo, forse non serviva attendere la fine di quella guerra.

"Ayanami, io..." Shinji aveva appena cominciato a parlare ma un rumore simile ad un tonfo lo zittì, l'ascensore si fermò bruscamente e Shinji che era riuscito a  mantenere

l' equilibrio, afferrò Rei che invece, aveva rischiato di cadere "Che sarà stato?..." Si chiese il ragazzo guardandosi attorno mentre ancora sorreggeva Rei "...ci attaccano?"

"Lo escluderei." Commentò Rei. In quel momento, Shinji trasalì e arrossìlasciando andare Rei "Allora, che sia un guasto?"

Rei annuì "Si, questo è possibile per quanto alla Nerv questi inconvenienti siano rari"

"Un guasto quì alla Nerv..." ripeté Shinji con fare un po' scettico "..strano."

"Strano ma non impossibile. Ogni opera dell' uomo e imperfetta e la Nerv non fa eccezione." Gli fece notare Rei.

Questa volta, fu lui a squadrare con  perplessità la ragazza.

 

Passarono alcuni minuti, e non accadde nulla. Ora i ragazzi erano seduti per terra con la schiena appoggiata alle pareti. Shinji era seduto infondo alla cabina: davanti

a se aveva la pota automatica dell' ascensore che ancora non dava segni di vita, mentre Rei era seduta e poggiava la schiena sulla parete alla destra di Shinji.

"Però... fa caldò qui dentro!" Esclamò Shinji sbottonandosi il colletto della camicia.

"Strano, mi pare che l' aria condizionata funzioni ancora." Rispose Rei.

Ancora una volta, silenzio che però adesso fu Rei a prendere l'iniziativa "Ikari... spiegami una cosa che non capisco..."

A quelle parole, Shinji sobbalzò e iniziò a sudare freddo: cosa voleva sapere Ayanami?

Comunque si fece forza e chiese "Cosa non capisci?"

La ragazza, alzò lo sguardo su di lui e così quegli occhi dallo strano colore, incontrarono quelli di Shinji "Non capisco te."

"Continua." la esortò Shinji con un po' di esitazione nella voce e Rei, continuò "Mi sono sempre accorta di tutte le volte che mi hai osservato in silenzio, a scuola, per

strada e persino qui alla Nerv... perchè?..." Questa volta Rei non aveva parlato col suo solito tono apatico bensì  la sua voce, era un tantino incerta ma forse Shinji non se

ne rese conto: era nel panico più totale era il suo sogno-incubo che diveniva realtà? Come diamine faceva ora a dire a spiegarle come stavano le cose? Che era in qualche

modo attratto da lei  ma che al tempo stesso qualcosa in lei lo allontanava?

Fu così che tra un balbettio e l' altro Shinji rispose "E' che... sei strana..."

Rei abbassò impercettibilmente lo sguardo da Shinji e lui avrebbe desiderato mordersi la lingua mentre nella sua mente gli parve di udire la voce di Asuka che gli gridava

quanto era stato stupido.

"Sarei strana?" Ripeté piano Rei con tono talmente neutro che il ragazzo non riuscì a comprendere se Rei fosse offesa oppure no ad ogni modo, Shinji si affrettò a spiegarsi

meglio "E' solo che... sei sempre sola, non parli mai con  nessuno..."

"Non ne ho bisogno..." spiegò Rei "...io devo solo pilotare l'Eva." Sembrava che il piccolissimo istante di confidenza che si era creato fra i due, si fosse già esaurito, sembrava

che Rei avesse eretto nuovamente una barriera tra loro due. Shinji si sentì in colpa per questo, col suo goffo modo di fare aveva offeso Rei proprio quando lei stava tentando di

aprirsi a qualcun'altro che non fosse il Comandante Ikari. Doveva rimediare!

"Non lo trovo giusto!" Esclamò Shinji con una determinazione che sorprese Rei e lo stesso Shinji "Quello che dici tu, lo trovo triste, sembra una cosa molto triste."

aggiunse poi nel suo solito tono mite.

Passarono molti minuti, rimanere in piedi era stancante  quindi sia Shinji che Rei avevano trovato molto conveniente sedersi sul pavimento della cabina  Shinji era nuovamente

assorto nei suoi pensieri e quindi, non si era accorto che Rei, gattonando, si era avvicinata a lui e "Perchè pensi che sia una cosa triste?" Chiese lei "Perchè credi che lo stato

attuale delle cose non sia giusto?

Shinji si voltò verso la ragazza e per momenti che gli parvero interminabili, contemplò il suo sguardo da brevissima distanza. Egli comprese che era il momento giusto, che

forse, non avrebbe avuto altre occasioni ma purtroppo ciò che riuscì a dire fu solo "Io... io voglio esserti amico..."

"Non siamo già amici?" Obiettò Rei.

"Voglio... voglio farti sapere puoi chiedermi aiuto ogni volta che ne avrai bisogno!" Ribadì con determinazione Shinji.

Le labbra di Rei si piegarono in un sorriso "Ed io, ti ringrazio Ikari."

In quel momento, la cabina dell' ascensore riprese a muoversi "E' ripartito." Commentò Rei rimettendosi in piedi.

Poco dopo, Shinji raggiunse la sua destinazione e le porte automatiche dell'ascensore, si aprirono "Allora, arrivederci." La salutò il ragazzo

che fece per uscire ma poi, si fermo sulla soglia bloccando le porte che si stavano richiudendo con la mano.

"Tu mi piaci Ayanami." Disse Shinji d'un fiato.

Questa volta, fu Rei a restare senza parole arrossendo ma Shinji, non avrebbe mai udito la risposta della ragazza: le porte automatiche si richiusero silenziosamente prima

che Rei trovasse le parole giuste per rispondergli

 

Il ragazzo rimase qualche secondo ad osservare l' ascensore, poi si voltò e si incamminò per i lunghi e freddi corridoi della Nerv. Shinji era consapevole che adesso non c'era

tempo per certe cose ma forse, quando tutta questa brutta storia fosse finita, avrebbe potuto dire tutto a Rei Ayanami.

 

 

  
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