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Autore: dalaric    07/01/2014    0 recensioni
"Ma sei pazzo a telefonarmi adesso? Cosa dico a tua sorella?" esclamai.
"Faccio presto, devo dirti solo due parole." disse Zach.
"Avanti di'" lo incitai.
"Ti amo" disse e riattaccò.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ora che Zach era tornato dall’università, lo avevo sempre fra i piedi. E adoravo questa cosa. Quando andavo a trovare Cami, lui era sempre lì. Non parlavamo spesso, solo qualche volta di calcio o di musica.
Beh, in quei momenti mi scioglievo. Quando sorrideva poi, era la fine. Però ero brava a mascherare tutto: né Cami, né lui sembravano aver capito quello che provavo. Forse non ci avevano fatto caso, perché ci comportavamo in maniera del tutto naturale, ci comportavamo da amici.
Ci conoscevamo da troppo tempo e lui, insomma, era il fratello della mia migliore amica.
Decisi di fare finta di niente e cercare di pensare a lui il meno possibile. Volevo convincermi che era una cosa passeggera, che non mi piaceva sul serio.
Passò qualche mese e anche se non volevo ammetterlo, capii che mi stavo innamorando di Zach.
Dovevo parlarne con qualcuno. Con chi se non con la mia migliore amica? Beh, era imbarazzante parlare con lei di suo fratello, ma non potevo non farlo.
Non lo feci subito, volevo esserne sicura prima di parlargliene. E inoltre avevo paura. Paura di come avrebbe potuto reagire. Paura che qualcosa sarebbe cambiata. Ma non potevo tenermi dentro una cosa così, mi sarei sentita in colpa. In fondo lei era la mia migliore amica e io avevo bisogno di parlarne con lei.
Un giorno mi trovavo a casa sua ed eravamo sole. Zach era uscito con degli amici e i suoi genitori erano a lavoro. Finiti i compiti andammo in giardino. Era una bella giornata e non faceva tanto caldo. Eravamo sedute su un grande divano a dondolo e parlavamo del più e del meno. Pensai che quello fosse il momento adatto per confidarle il mio piccolo segreto.
Mi feci coraggio e in un momento di pausa iniziai a parlare:
“Cami, devo dirti una cosa” dissi guardandola con l’espressione più seria che avevo. Il cuore mi batteva forte, per quello che stavo per dire.
“Che succede?” mi chiese quasi preoccupata.
“Io, beh, credo, ecco di..” balbettai con lo sguardo basso.
“Vuoi dirmi che succede?” si irritò.
“Hai presente Zach?” chiesi. Ma come mi è venuto in mente? Avrei potuto dirlo diversamente.
“Mio.. fratello?” chiese lei.
“Sì, io credo di” tossi “essermi innamorata di lui” diventai tutta rossa. Stavo per esplodere.
Cami rise. Io la guardai seria. Lei smise di ridere confusa.
“Ma.. non era una battuta?” mi chiese quasi sconvolta.
“Ehm no. Ti sembrerà assurdo, ma sono seria.” Risposi.
“Già è assurdo” disse girando gli occhi “come può piacerti mio fratello?!” sembrava schifata.
Continuai a guardarla, aspettando che le fosse passato lo shock.
Respirò profondamente e si voltò verso di me “ Ok, scusa tesoro, ma è che è un po’ strano.” sorrise “Da quanto tempo va così?” chiese.
“Da qualche mese” risposi.
“Oh, e perché non me l’hai detto subito?” domandò.
“Perché non ero sicura di quello che provavo. Pensavo che fosse una cosa passeggera” risposi “E poi avevo paura che avrebbe influenzato la nostra amicizia, che sarebbe cambiato qualcosa.” Aggiunsi.
“Non pensarlo neanche per scherzo!” esclamò “non succederà mai” disse e mi abbracciò.
“Sono abituata al fatto che sei strana, ma per questa di stranezza mi ci vorrà un po’ di più per abituarmi” rise.
La picchiai scherzosamente sulla spalla e risi anch'io.
“Lo sai bene di avere un fratello figo, non dire che è stano che qualcuno si innamori di lui.” Dissi.
“Sì, beh, devo ammettere che mi somiglia molto” disse.
Ridemmo entrambe.
Nel frattempo arrivò Zach.
“Che avete da ridere?” disse con un gran sorriso, sedendosi sulla sdraio accanto al divano, vicino a me. Accese una sigaretta e la portò alla bocca. Le sue rosee e carnose labbra la sfioravano dolcemente. Quanto era sexy.
“Non sono affari tuoi” fece Cami.
“Sicuramente parlavate di me” espirò il fumo della sigaretta dalla bocca “Sono un argomento interessante” disse spingendosi all’indietro e mettendosi comodo sulla sdraio.
Cami girò gli occhi. Lui rise.
Nel frattempo aveva finito la sua sigaretta. Si alzò e, voltandosi verso di me, mi fece l’occhiolino. Se ne andò prima che avessi il tempo di realizzare.
Il cuore mi batteva fortissimo. Lo seguii con lo sguardo finché non attraversò la porta di casa.
“Che presuntuoso!” esclamò sua sorella.
Si attaccavano sempre, ma ero sicura che si volessero un gran bene. E che ci sarebbero sempre stati, l’uno per l’altra.
Mi voltai verso di lei con un sorriso ebete stampato sul viso.
“Tu sei cotta di lui!” esclamò sottovoce “Devi dirglielo!” propose.
“Ma sei pazza?!” spalancai gli occhi “non posso dirglielo. Mi vergogno troppo” dissi.
Cami mi guardò malissimo. “Cosa vorresti fare? Stare a guardare tutti i ragazzi che ti piacciono, da lontano? Senza mai farti avanti?”.
In effetti aveva ragione.
“No, ma.. uno come lui non starebbe mai con una come me. Sono sicura di non piacergli.” Le spiegai.
“Una come te, come? Sei perfetta! Sei una ragazza fantastica. Non sottovalutarti.” Mi disse dolcemente la mia amica.
“Sì, ma.. sono sicura di non piacergli..” ripetei.
“Non puoi saperlo, se non glielo chiedi.” Mi disse.
“E cosa dovrei dirgli? Non posso mica andare lì e chiedergli se gli piaccio.. così, su due piedi” obbiettai “ti immagini che succederebbe se sapesse che sono innamorata di lui? Non mi guarderebbe più nello stesso modo.”
“Sei paranoica. Te l’ho mai detto, Hayley?” disse Cami.
“Me lo dici sempre” dissi.
“Perché è la verità. Non hai nulla di cui preoccuparti. Te l’ho già detto: sei una ragazza fantastica. E Zach probabilmente lo sa.” Mi disse.
“E se invece lui non la pensasse così? Dopo averglielo detto, se non ricambiasse il mio sentimento, non riuscirei più a guardarlo, senza morire di vergogna” le spiegai “E poi, se pensa che io sia una ragazza fantastica, come dici tu, perché non si è mai fatto avanti?” aggiunsi.
“Perché sei la migliore amica di sua sorella. E per gli stessi motivi per cui eri titubante nel dirmelo anche tu” disse convinta.
La guardai scettica per alcuni secondi senza dire niente.
“Bene! Se non gli parli tu, lo faccio io" esclamò".
“Che cosa?! No! Cami non azzardarti a dirgli niente” sobbalzai.
“Calmati.. intendo dire che ci parlo per capire se anche lui potrebbe provare qualcosa per te.” Spiegò.
“Con discrezione” aggiunse, osservando la mia espressione poco convinta.
“Che sia con discrezione” ci tenni a sottolineare “Non parlare più del dovuto” mi raccomandai.
Cami girò gli occhi seccata dalla mia insicurezza.
Mi sentivo sollevata, da una parte, perché finalmente avevo parlato a Cami e mi ero levata un peso. Però allo stesso tempo stavo in ansia. Avevo paura che Cami potesse parlare troppo e dire qualcosa che non avrebbe dovuto dire.
Volevo sapere e lo volevo al più presto. Volevo una risposta e la volevo subito. Ma ero preoccupata per quello che avrebbe potuto dire Zach.
  
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