Buona Lettura. Misa♥
Il piccolo parco giochi era pieno di bambini felici. Giocavano ad una sorta di guerra immaginaria, divertendosi -apparentemente- come matti. Tutti insieme, spensierati.
Solamente uno era chiuso nel suo angolo, un prigioniero di guerra, peccato non stesse giocando. Era prigioniero di se stesso, della sua guerra interiore. Triste, perso dentro di se, guardava distrattamente gli altri correre su e giù, ridere, piangere, essere consolati dalle loro madri. Lui non ce l'aveva più, una mamma. Era stato suo fratello ad ucciderla, così come aveva ucciso suo padre e tutti i suoi parenti. Lentamente, uno per uno. Il piccolo Sasuke bramava vendetta, per questo tutti lo evitavano. Non aveva neppure un amico. Sospirò triste.
-Sasuke- La voce di un bambino giunse alle sue orecchie. Sasuke alzò lo sguardo su di lui.
-Che vuoi- rispose, non con il suono di una domanda, ma l'altro rispose ugualmente.
-Giochiamo insieme?- Il moro-Sasuke- strabbuzzò gli occhi, quel bambino gli stava chiedendo di giocare insieme? A lui?
-Forse tu non sai chi sono io.-
-Si, tu sei Sasuke Uchiha. Oh, a proposito, io sono Naruto.-
-Non te l'ho chiesto-
-No, ma è da maleducati non presentarsi. Comunque, ripeto, giochi con me?- Richiese Naruto sorridendo. Un sorriso luminoso, quasi abbagliante. Sasuke si chiese come potesse brillare tanto. Eppure non era altro che un ragazzino tutto sporco di fango. Nonostante questo, però, i capelli biondissimi luccicavano al sole-c'era il sole? Non se n'era accorto-e gli occhi azzurrissimi-esisteva davvero un azzurro così?-erano accesi, e, osava pensare, rassicuranti.
-Se non ti va- iniziò il biondo -possiamo andare a mangiare del ramen.-
-A che vuoi giocare?- chiese Sasuke, non dando peso alle ultime parole pronunciate dal biondo-odiava il ramen-. Stupì perfino se stesso per quella domanda.
Naruto sorrise raggiante -No, io sono qui per te. Decidi tu, un gioco che ti piace, che ti fa sentire felice.-
-Allora, giochiamo ad acchiapparella.- disse Sasuke, ricordando quando giocava con Itachi, il suo-ormai odiato-fratello, anche se non era mai riuscito a prenderlo.
-Scappi o acchiappi?- chiese Naruto.
-Acchiappo, ovviamente. se ti prendo, poi dovrai acchiapparmi tu.- Spiegò il moro.
-Bada che io sono come il vento-
-Tzè, vedremo.-
Naruto, senza preavviso, iniziò a correre veloce, ridendo. Sasuke rise-la risata è contagiosa-e si apprestò a rincorrerlo. Certo che Naruto andava proprio veloce! Il moretto non riusciva a prenderlo-a malapena gli stava dietro-, ma era comunque felice-quasi rinato-. Si era liberato dei suoi brutti pensieri, ora era solo un bambino spensierato e contento.
Dopo un'ora circa riuscì a prenderlo, i ruoli si scambiarono, poi ancora e ancora, fino a sera. I due bambini si fermarono esausti.
-Sasuke- lo chiamò Naruto
-Si?- Rispose lui
-Non perderti nel buio. Non ignorare la luce. E` una cosa brutta, cattiva. Tu sei speciale, Sasu-chan, ce la farai-
-Che...- Sasuke era confuso
Naruto non gli diede il tempo di continuare.
-Ecco,prendi questa.- Il biondo mise le mani dietro la schiena e dopo alcuni secondi le tirò avanti e porse a Sasuke una piuma. Bianca.Pura.Candida.Splendente. Il moro la prese e Naruto si alzò.
-Naru-chan, dove vai?- chiese Sasuke allarmato.
-Devo andare. Sii felice. Ricordati di me.- disse solo Naruto
-Ci rivedremo?- chiese Sasuke, sull'orlo delle lacrime. Quel biondino l'aveva reso felice. ma ora che andava via sarebbe sprofondato nel buoi, di nuovo, senza la sua luce? Era capace di brillare da solo?
-Forse un giorno. Ciao, Sasu-chan. Ti voglio bene.-
-Anche io te ne voglio. Ciao, Naru-chan. Mi ricorderò sempre di te.- Il piccolo biondo sparì alla vista del biondo.
Guardò la piuma sulla sua mano. Sorrise.
"No" pensò il moretto " non sprofonderò più. Grazie, mio piccolo angelo".
Fine
Ok, per chi non l'avesse
capito, Naru era davvero un angelo. Ditemi se volete un
continuo. grazie dell'attenzione!
Misa ♥
Misa ♥