Era un freddo pomeriggio di gennaio e Liam non riusciva a smettere di camminare nel parco e di rimuginare. Stava letteralmente congelando, poteva sentire la neve penetrare in ogni angolo del suo corpo, ma non voleva andare a casa. Nella loro casa.

La sua fidanzata storica lo aveva scaricato il giorno della Vigilia di Natale, e per di più non aveva neanche avuto il coraggio di dirgli in faccia quello che aveva lasciato scritto su un pezzetto di carta:
“Sei un ragazzo meraviglioso Liam, e desidero che tu sappia che il problema non sei tu, sono io. Devo solo capire di cosa ho bisogno nella mia vita. Spero che tu passi un buon Natale.”

Liam aveva pianificato la serata più romantica di sempre, voleva cucinare la cena interamente da solo anche se tutto ciò che era in grado di fare era ordinare takeaway cinese e riscaldare pizze, voleva che ogni cosa fosse semplicemente perfetta.
Ma quando arrivò a casa quella sera, tornando dal supermercato carico di buste della spesa, trovò soltanto il biglietto sul tavolo della cucina. E fu quello il momento in cui il mondo gli cadde addosso.

Liam continuò a camminare e camminare, profondamente assorto in pensieri deprimenti, fino a quando si trovò di fronte al negozio di caramelle che ero stato aperto recentemente nel suo quartiere: durante le vacanze aveva messo su qualche chilo ma aveva pur sempre il cuore spezzato, quindi qualche caloria in più non avrebbe potuto fargli troppo male, giusto?

Entrò nel negozio senza nemmeno considerare il fatto che ormai era già tardi, e appena si guardò intorno gli mancò il fiato: dappertutto c'erano caramelle dalle forme più strane, lecca lecca colorati, invitanti cioccolatini. Gli ricordò immediatamente il negozio in cui sua madre era solita portarlo quando era un bambino: Liam era sempre stato un amante dei dolcetti, e non esitava a sfoderare i suoi occhioni da cucciolo per ottenere tutto quello che desiderava.

Improvvisamente Liam notò che dietro la cassa c'era un ragazzo che doveva avere più o meno la sua età e che probabilmente era il commesso o il proprietario del negozio.
Il ragazzo si accorse della presenza di Liam e lo salutò offrendogli un sorriso gentile:
“Buonasera, posso aiutarti?”

Per qualche secondo Liam si scordò completamente di respirare: il ragazzo aveva occhi castani che gli ricordavano il colore del cioccolato fuso, dei denti perfetti che incorniciavano il più bel sorriso che Liam avesse mai visto, e una voce profonda che avrebbe voluto riascoltare in eterno.

“Salve, ehm, veramente non so perché mi trovo qui. Suppongo di essere un po' cresciuto per le caramelle, ma avevo un disperato bisogno di qualcosa di molto dolce.”
Smettila di essere patetico, pensò Liam.

Ma il ragazzo non doveva trovarlo affatto patetico, perché gli sorrise e rispose: “Non è si è mai troppo cresciuti per le caramelle. Hai avuto una brutta giornata?”
“Un brutto periodo, a dire la verità. La mia ragazza mi ha lasciato la Vigilia di Natale, la mia famiglia vive molto lontano da qui e io non mi sono mai sentito così solo in tutta la mia vita.”

Liam non aveva idea del perché stesse raccontando le sue disgrazie a un perfetto sconosciuto, ma c'era qualcosa di caldo e accogliente in questo ragazzo che diceva a Liam di doversi fidare di lui. In più era decisamente attraente, e dal momento che i maschi non gli dispiacevano affatto una chiacchierata con un bel ragazzo non era decisamente una cattiva idea.

“Mi dispiace, amico. Io mi sono appena trasferito qui da Bradford e sono del tutto solo in questa città, quindi capisco bene come ti senti.”
“Dunque sei nuovo? Spero che Londra ti abbia accolto come si deve!”
“Lo ha fatto. Ma sai, Londra è una città così grande e i miei genitori sono venuti a trovarmi con le mie sorelle ma non hanno potuto fermarsi, così ogni tanto mi sento molto solo. A proposito, io sono Zayn”, disse offrendo la sua mano a Liam.

Il calore di quella stretta lasciò Liam senza fiato, ma si impegnò comunque a parlare. “Piacere, io mi chiamo Liam. Hai ragione, nessuno dovrebbe stare da solo durante le vacanze. Quindi sei il proprietario di questo magico posto?”
Era tanto che non aveva a che fare con qualcuno così piacevole, e voleva sapere di più di Zayn. Voleva sapere tutto di Zayn.

“Sì, ho studiato Arte all'università per qualche anno ma ho sempre avuto questa bizzarra passione per i dolci, e quando mio nonno è morto mi ha lasciato una somma di denaro dicendomi di seguire i miei sogni, perciò eccomi qui. E cosa mi dici di te?”
“Lavoro per una casa editrice che produce fumetti, sono un nerd imbarazzante quindi immagino che anche io stia vivendo i miei sogni.”
“Wow, io amo i fumetti! Vedi questo?”, chiese Zayn mostrando a Liam un tatuaggio colorato sul suo braccio. “Ho preso ispirazione da un fumetto. Nel tempo libero mi piace disegnare e disegno spesso supereroi, il mio preferito è Batman.”

Liam era senza parole. Dove si era nascosto questo Zayn per tutta la sua vita? Era dolce, intelligente, il suo negozio era un piccolo angolo di paradiso e in più gli piaceva Batman? Non poteva essere reale.
“Batman è anche il mio preferito! Anche se sono sempre stato un po' indeciso tra lui e Superman.”
“Superman è figo, ma Batman è il più figo di tutti”, disse Zayn ridendo. “Ma non mi hai ancora detto che cosa posso servirti. Posso prepararti una cioccolata calda o qualcos'altro? È stata una lunga giornata, la cioccolata può scaldarti.”

Tu potresti scaldarmi, pensò Liam, e invece rispose: “La cioccolata andrà benone, grazie. E vorrei anche un po' di quelle caramelle al limone da portare a casa, sono le migliori.”
Zayn gli passò un sacchetto delle caramelle che aveva richiesto e si diresse verso la macchina per fare la cioccolata. Liam non riusciva a smettere di fissare le sue mani esperte che giravano il cioccolato e lo versavano nella tazza che Zayn gli offrì con un sorriso.

Improvvisamente a Liam cadde un occhio sull'orologio e si rese conto che era tardissimo, avevano parlato più a lungo di quanto pensava e la compagnia di Zayn gli aveva fatto perdere completamente il senso del tempo.
Ma Zayn non avrebbe dovuto chiudere il negozio? Stava forse tenendo aperto per lui?

Zayn guardò Liam sorseggiare la cioccolata e finirla in pochi secondi per poi leccarsi le labbra rosse e piene.
“Questa era la migliore cioccolata di sempre e giuro che la bevo un giorno sì e l'altro pure. Grazie per avermi risollevato il morale, Zayn.”

“Di nulla, sono felice che ti sia piaciuta. Ma hai ancora un po' di cioccolata qui”, esclamò Zayn indicando il labbro inferiore di Liam.
“Oh, devo sembrare un perfetto imbecille”, replicò Liam cercando di rimuovere la cioccolata con scarso successo.
“Veramente hai un'aria adorabile. E lascia che ti aiuti”, disse Zayn prima di lasciare il suo posto dietro la cassa per avvicinarsi a Liam e rimuovere i residui di cioccolata col suo pollice.

Liam percepì il calore che proveniva dalle dita di Zayn e si chiese se tutto il resto del suo corpo era così accogliente. Decise che non aveva niente da perdere e che Zayn valeva la pena di rischiare.

Invece di lasciare andare Zayn lo afferrò per il polso e premette le sue labbra su quelle di Zayn. In un primo momento Zayn rimase scioccato ma subito dopo rispose al bacio, premendo la sua fronte contro quella di Liam e guardandolo negli occhi. Era un bacio puro, delicato, labbra contro labbra, cuore contro cuore. Erano due anime sole che cercavano un posto caldo a cui appartenere.

“Ti va di venire a casa mia dopo che avrai chiuso il negozio? Sono un cuoco terribile ma possiamo ordinare una pizza o qualcos'altro, non voglio che tu ti senta obbligato, so che ci siamo conosciuti solo poche ore fa e -”
Zayn zittì Liam con un bacio. “Mi piacerebbe davvero tanto. Nessuno dovrebbe stare da solo durante le vacanze, giusto?”

Salve a tutti/e! Ero sopraffatta da Ziam feelings e ho dovuto scrivere questa storia immediatamente. Vi ringrazio di cuore per aver letto, mi farebbe molto piacere se mi lasciaste una recensione. Io spero che la storia vi sia piaciuta :) Un abbraccio! Silvia