Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: Vins    28/05/2008    1 recensioni
Olimperia, 4a era, le varie razze del mondo combattono pr la soppravvivenza...e per la supremazia! chi vincerà?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'elmo cominciava a diventare soffocante, toglieva il respiro, i muscoli del braccio sinistro, ormai intorpiditi dal grande peso dello scudo d'acciaio ammaccato dai colpi di frecce e spade, sembravano non rispondere più ai comandi, la lunga spada nella mano destra sfoggiava i segni della battaglia ormai conclusa, e lo sguardo restava perso verso l'orizzonte ormai prossimo all'imbrunire del crepuscolo. Con grande sollievo Drey aprì la mano sinistra liberandosi del gravante peso dello scudo che con un forte tonfo crollò sul terreno di sassi e ciottoli, con lentezza ripose la spada nel lungo fodero in cuoio sul fianco sinistro e, con movimento quasi forzato, si sfilò l’elmo dalla testa. Tanto sembrava il tempo trascorso da quando il sole era sorto sul campo di battaglia, e Drey quasi non riusciva a credere di riuscire a vedere ancora una volta la timida luna fare la sua comparsa da dietro quella linea che fa da confine tra terra e cielo, tra uomini e dei. Mentre era assorto nei suoi pensieri, sdraiato su una roccia a qualche centinaio di metri dall’accampamento, fissando la maestosità del firmamento, una mano gli si posò sulla spalla e una voce bassa e un po’ roca irruppe nel silenzio: “non riesci a prendere sonno? ” , Drey scosse lentamente la testa, “No Neith, i pensieri mi tormentano…” con un agile balzo, che tradiva la sua robusta corporatura, Neith si sedette vicino all’amico: “Ti capisco, anche io non riesco a chiudere occhio! E’ stata una battaglia lunga e difficile…però siamo ancora qui!” Drey annuì con un piccolo sorriso che gli si allargava sul viso: “Già, non sono ancora riusciti a sbarazzarsi di noi! siamo fortunati!” con una risata Neith aggiunse: “più che fortunati direi che abbiamo la pellaccia dura!” ma subito il riso si placò facendo tornare il silenzio sulle pianure del Troll. Nonostante la battaglia fosse finita da qualche ora nell’aria c’era ancora la tensione dello scontro che aveva consumato il terreno qualche momento prima. Con la notte era calato anche una piacevole venticello che scompigliava i capelli dei due ragazzi, mentre una moltitudine di stelle disegnavano, con la loro pallida luce, i profili spigolosi e aguzzi delle montagne. “Neith, secondo te come mai i troll hanno deciso così improvvisamente di attaccare il confine con le montagne del Gah-reth? Credevo avessero ormai accettato l’alleanza con gli orchi!” “Molto probabilmente non si trattava d’altro che di una strategia per convincere il nemico della propria sicurezza e fargli abbassare la guardia! Viscidi vermi!” “Però c’è una cosa che non mi convince!” “E sarebbe?” “Perché proprio gli orchi di montagna quando sapevano benissimo che sarebbe stata una mossa suicida…è vero che forza e resistenza erano a loro vantaggio anche per via delle dimensioni, ma come potevano sperare di sconfiggere l’organizzazione e la superiorità d’armi degli Orchi? Se avessero voluto semplicemente espandersi perché non hanno attaccato i Goblin a nord? Sarebbe stata una passeggiata contro quei topi di fogna!” “Bè, conosciamo bene stupidità e cocciutaggine dei troll, considerando anche che Ugh-rah, il re degli Orchi non era stato proprio cortese alla cerimonia per la firma del trattato di pace, attirando molti rancori!” Drey si alzò di scatto sferzato dai colpi del vento, e, dopo aver teso ogni muscolo del suo corpo si rivolse al compagno, “comunque non mi interessa, noi abbiamo fatto il nostro come membri dell’alleanza d’Avorio…i troll ci penseranno due volte prima di riprovare una mossa del genere, e ora ho una gran voglia di tornare a Dregaria, dobbiamo riprendere l’addestramento…ormai ci manca davvero poco per l’avanzamento a Novizi di Gilda, e non vedo l’ora di Tornare a casa!” Detto questo porse la mano a Neith per aiutarlo ad alzarsi “A proposito di gilde”-esclamò Neith elevandosi in tutta la sua statura-“Hai già pensato alla tua decisione?” “Sinceramente ancora no, non sapevo nemmeno se questa notte l’avrei trascorsa ancora qui tra i vivi! Però devo ammettere che la gilda dei guerrieri mi attrae in maniera particolare.” “la gilda dei guerrieri eh? Ti ci vedo bene in armatura effettivamente!” Detto questo, iniziarono ad avviarsi a passo svelto verso l’accampamento. L’accampamento era stato allestito alle porte della città di Agh-toah, imponente capitale del regno orchesco tra le montagne del Gah-reth, illuminato solo da qualche fiaccola, era composto da tende quadrate di dimensioni non superiori a 3 metri quadrati, posizionate a scacchiera all’interno di un recinto realizzato con lance disposte a formare una trincea inpenetrabile a sua volta protetta da incantesimi di Guardia. Drey e Neith fecero il loro ingresso dal cancello di legno che permetteva l’attraversamento della linea di difesa. Non si udiva alcun rumore, solo i passi dei due giovani che riecheggiavano rimbalzando sulle mura della roccaforte. Aleggiava un silenzio quasi surreale nel campo, un silenzio talmente profondo da far fischiare le orecchie delle due reclute che si guardarono in torno cercando di cogliere il minimo movimento, il minimo rumore che li potesse tranquillizzare. Ma niente. “Neith, dove sono finiti tutti?” “Magari stanno già dormendo.” “Eppure…” un fuscìo si udì nella notte. Drey posò la mano sull’elsa della sua spada stringendola forte, e sussurrò “Hai sentito?”, Neith si guardò in torno con fare preoccupato “sì, ma cosa è stato?”, “Non saprei, so solo che non mi piace!”, nervosamente i due ragazzi estrassero le armi dalle fodere e si posizionarono spalla contro spalla al centro dell’accampamento, scrutando attentamente ogni tenda e ogni anfratto, cercando qualcosa che non sapevano. Il respiro si fece affannoso, il cuore cominciò a battere quasi fosse impazzito, come se volesse uscire dal petto e fuggire. All’improvviso un altro fuscìo, e un ombra si mosse rapida nell’oscurità. Ormai era certo, c’era qualcosa di strano nel campo, troppo silenzio… troppo silenzio!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Vins