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Autore: Eris_Elly    08/01/2014    2 recensioni
- L'amore? Due cuori che si tengono per mano, tremando senza paura, due sguardi che abbracciano lo stesso orizzonte, due bocche senza parole, dove un bacio rende eterno un istante.
Britannia,anno 1732
La giovane C.c,dama di compagnia della sorella minore dell'imperatore,in un ballo a corte,incontra chi non avrebbe mai immaginato di incontrare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Euphemia li Britannia, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Save me from the nothing I've become.


Salvami dal niente che sono diventata.





























La brezza notturna stava solcando il mio viso. Tutto era monotono e stranamente calmo. C'era una cosa che mi affliggeva.

Questa volta non me la sarei cavata,maledizione. Eravamo in carrozza,tra un paio di minuti avremmo raggiunto il palazzo. Dio,come mi tremavano le gambe.-Sono tanto stanca.-sbuffò Nunnaly,scendendo.Scossi la testa,per scacciare via quei pensieri,per tutto il viaggio non avevo fatto altro che riflettere su quello che era accaduto. Non poteva essere successo,non a me.

Mi toccai le labbra urgentemente. Non so,ma c'era qualcosa di diverso,qualcosa era cambiato.

-Andiamo?-le principesse si avviarono per prime,ormai esauste. A mia volta cercai di trovare la forza per muovermi. Praticamente stavo correndo,avevo bisogno di raggiungere la mia stanza in fretta. Per stasera ne avevo avuto abbastanza,adesso volevo la calma più assoluta.

Accompagnai Nunnaly nella sua stanza.-Sogni d'oro.-mi augurò lei,con il suo solito sorriso che mi mette di buon umore,purtroppo quella frase non placò il mio disordine interiore.-Anche a lei.-mormorai,con fare goffo,la stanchezza che mi stava divorando.

Raggiunsi in fretta la mia camera,quando mi chiusi la porta alle spalle era come si mi fossi tolta un peso dal petto. Mi rilassai,respirando regolarmente,per tutta la giornata non volevo altro che piangere,ma non avevo il coraggio di farlo in pubblico. Nessuno ne è capace.

Sì,il Giappone mi era mancato molto,ma tornarci non era stata una buona idea.

Poi la mia testa fu occupata da lui. Perchè l'aveva fatto? Non doveva succedere,per nessuna ragione al mondo,mi sembrava di essere stata chiara.

Proveniamo da mondi diversi e non ci sarà mai niente. Per quale motivo il mio cuore stava battendo in quella maniera? Santo cielo,calmati! 

E' stato solo un futile bacio. Niente di più.

Ma chi prendo in giro?

Mi è piaciuto da morire,ne avrei voluti altri cento,fino alla fine dei miei giorni. E i suoi capelli,avrei voluto toccarli fino allo sfinimento. E i suoi occhi,così profondi e sicuri che mi toccavano l'anima. Bastava solo uno sguardo,uno solo.

Spalancai la finestra,l'aria fredda entrò e la tenda cominciò a volteggiare. La luna era proprio lì,davanti a me. Allungai una mano per toccarla. Ah,troppo lontana.-Vieni da me.-la implorai a bassa voce. Era così luminosa,avrei voluto guardarla per ore.

E adesso che fare? Solo adesso mi ricordai il suo invito. Il modo in cui l'aveva fatto mi era parso così provocante. Ma qualcosa di oscuro,qualcosa di forte,mi spingeva ad accettare.

Perchè rischiare di stravolgere ancora di più la mia reputazione?













                                                                      





                                                                   *          *          *



















Quei corridoi erano così tetri,ad ogni mio passo le lastre di legno tremavano. Il mio sguardo corse ad un finestra,questa volta il cielo era così sereno,ma le stelle erano sparite. Eppure nel mio cuore un brutto presentimento si era acceso,quando ricominciai a camminare,la fiamma della candela che avevo in mano ebbe un fremito,come se temesse anche lei qualcosa. Un qualcosa d'imminente.

Non mi accorsi che ero arrivata nella sala dei quadri di famiglia. Ad ogni angolo c'era un nobile parente ritratto magnificamente,quella famiglia era davvero numerosa... Un tempo. Fu un attimo,ed ebbi di fronte agli occhi i sovrani attuali:Al centro c'era Nunnaly,in splendida forma,sorridente come non mai. Intorno a lei,che l'abbracciavano,c'erano Cornelia ed Euphemia.Oh,la loro perfezione superava il divino. La mia mente non voleva,ma non appena alzai lo sguardo sul fratello maggiore,venni attraversata da una scossa. Dietro le tre ragazze spensierate,c'era lui,con un insolito sorriso,uno di quei sorrisi che fanno sorridere anche te.

Mi portai la mano al petto,sperando che i battiti diminuissero la loro velocità.-E' questo l'effetto che mi fa.-a dire il vero,sembrava una domanda a me stessa. Ovviamente non c'era risposta,come poteva esserci?

Una volta sentì dire una frase del tipo"al cuore non si comanda". Come avrei voluto darmi un freno.

Potevo,ma non volevo.

Osservai ancora quel ritratto,soffermandomi sul suo viso. Chiunque l'abbia ritratto,ci sapeva proprio fare.

Finalmente,o dovrei dire disgraziatamente,ero arrivata davanti alla camera del re,ad accogliermi c'era una porta in legno perfettamente curata. Con un soffio spensi la candela,era cosa se spegnendola,fosse ritornato il gelo che una volta mi aveva devastata.

"Speriamo che sia in ritardo."ormai non riuscivo più a ragionare,l'agitazione aveva preso il sopravvento.

Raccogliendo le ultime briciole di coraggio,bussai. Trattenni il fiato,in attesa della risposta decisiva che non tardò ad arrivare.-Avanti.-secco,era questo il tono con cui mi aveva accolto. Come ordinato,spalancai la porta che produsse un rumore metallico,focalizzai solo il pavimento,di un colore bordò,i tappeti di prima qualità.-Entrate pure.-sobbalzai alla richiesta,era lì,a un metro di distanza da me. Era seduto al suo scrittoio,aveva un area così critica e concentrata. Mi richiusi la porta alle spalle,mentre lui sospirò seccato. Anche da quella distanza mi accorsi che aveva un scrittura delicata ed elegante,impregnò la penna nel calamaio e firmò l'ultimo foglio.-Stavo temendo che non saresti più arrivata.-la voce era roca e provocatoria.

Ero bloccata,e per quanto mi sforzassi,non riuscivo a trovare una scusa sensata."adesso non c'è più scampo." Talmente abituata a umiliarmi davanti alla gente superiore,m'inchinai lentamente.-Perdonatemi,vostra maestà.-per un po di tempo che a me parvero secoli,due dita soffici mi sollevarono per il mento,e i nostri visi erano vicini come non mai.-Da questo momento in poi non dovrai mai più scusarti.-m'inchiodò con i suoi occhi,spiazzandomi completamente.

-Perchè avete voluto che venissi?-che stupida,ma che altro potevo inventare,per sciogliere il nodo che si era appena creato? -Per stanotte niente domande.-mi fermò lui,prendendomi la vita e attirandomi a se. La situazione stava prendendo una brutta piega.-Saranno le nostre bocche a parlare.-sentì solo un sussurrò e la fine venne a prendermi.

Le nostre labbra si fusero un'altra volta. Ero sicura che il contatto sarebbe stato più intenso,e così fu.-Non mi sembra giusto.-mormorai,cercando di divincolarmi dalla sua stretta possessiva. Mi guardò negli occhi vedendo solo una scia di sicurezza,e poi un lieve sorriso.-E' ingiusto che due persone cercano di esprimere i propri sentimenti?-come dargli torto? Mi irritava il fatto che sapesse sperimentare al momento giusto la sua"filosofia di vita".

Prima che potessi proferire parola e giustificarmi,mi trascinò vicino al suo letto. Fui così sorpresa davanti a tutta quella magnificenza,ma non me ne curai ben poco.

Davanti a tutte quell'insistenza,cominciai a provare quel sentimento che provono gli animali prossimi alla morte.

Paura. Ed io ero l'animale in trappola,davanti al cacciatore,che stava aspettando il momento giusto per divorarmi;

-Stanotte non ci saranno scrupoli.-il fiato mi si mozzò in gola. Ecco che il panico crebbe in un secondo.-Che intenzioni avete?-feci un passo indietro,ma lui mi precedette e mi spinse sul letto. -Basta,vi prego.-in un attimo mi fu addosso stringendomi i polsi in un morsa violenta.

Mentre il mio viso assunse un colorito pallido,lo vidi respirare forte,concentrando la sua mente in cerca delle parole giuste.-Concediti a me.-cacciò tutto con un sussurro,la sua voce era diventata così passionale,che mi arrivò dritto al cuore,facendomi diventare paonazza. Ebbi la pelle d'oca per quella rivelazione.

Ma,infondo,i suoi occhi erano dannatamente belli.

Colui che avevo davanti non era un re.

Era ben altro che questo.

Era un angelo.

Un angelo venuto dalle tenebre.

Tremai dalla tensione,quando riempì i polmoni d'aria,pronta a pronunciare le parole che mi avrebbero resa schiava,schiava dell'amore,schiava di quell'essere venuto per salvarmi.-Yes,your majesty.-

Come una furia scattò,catturando le mie labbra in modo raggiante,fu così veloce che mi scordai addirittura dove fossi. Per me esisteva solo lui in quel momento,solo lui. Le nostre lingue s'incontrarono per la prima volta,e mentre erano impegnate in una danza selvaggia,le mie mani libere esplorarono il suo viso.-E' reale? Tutto questo è reale?-gli domandai,tra un bacio e l'altro. -Sì,lo è.-con le braccia,mi sollevò quel tanto per abbassarmi il vestito di un centimetro,scrutandomi subito per vedere la mia reazione.

Con i denti che tremavano e gli arti paralizzati,annuì con timore.

Senza perdere tempo,mi tolse il vestito tutto d'un fiato e io chiusi immediatamente gli occhi. Sapevo benissimo che il mio fisico lasciava a desiderare,e che non era il tipico che faceva impazzire un uomo.-Sei bellissima.-aprì la bocca per controbbattere,ma la sua morsa protettiva tornò a stringermi.

Con una mano,sbottonai la sua camicia da notte e lui la gettò in un angolo remoto della stanza. Adesso potevo ammirare tutta la sua magnificenza,che fino a quel momento era ignota a tutti. Solo io avevo ricevuto quel privilegio.

Gemetti sommessamente,quando la sua bocca si spostò sul mio collo,baciandolo costantemente.-Non mi stancherò mai.-confessò lui,il suo tono ormai rotto dalla frenesia. Gettai la testa all'indietro,facendo fuoriuscire un piccolo urlo,quando mi lasciò un tenero morso.

A quella reazione fece un piccola risata di soddisfazione.

Decisi di vendicarmi.

Senza pensarci su,le mie unghie raggiunsero la sua schiena e cominciai a graffiarlo da ogni parte,la sua pelle era così sensibile e vellutata.-Va bene,me lo sono meritato.-ancora una risata e mi accarezzò la testa con fare dolce.

-Voglio che tu sia mia. Mia e basta.-non mi sorpresi,temevo che prima o poi l'avrebbe detto.-Solo se tu lo vuoi.-domandò poi,i nostri sospiri che si confondevano,la notte che era ormai nostra.

Quella sera stavo proprio esagerando con le concessioni,fin troppo.-Sì,lo voglio.-e senza altra richiesta,senza altri divieti,senza altre confessioni,io e quell'uomo dalle doti strabilianti,ci unimmo in una promessa.

Una promessa fatta di speranza,di fedeltà.

-C.C.-si lasciò sfuggire il mio nome in un mormorio,mentre i suoi occhi e le sue labbra esploravano ogni parte del mio corpo.-Voglio convincerti che il tuo posto è qui con me.-risalì su per il mio viso e non ottenendo risposta,continuò il suo atto di conquista.

-Dì il mio nome.-m'implorò lui,scrutandomi con gli occhi. Ero sicura che il mio viso avesse raggiunto il massimo del suo rossore.-Come?- Il suo nome. Questa concessione era solo per la famiglia reale. Come poteva pretendere tutto questo?

Un altro bacio e gemetti ancora per le sensazione che mi faceva provare.-Voglio che pronunci il mio nome.-mi regalò un sorriso che farebbe invidia alla splendente corazza del giorno,che tutti chiamano sole.

Diedi un ultimo urlo quando lo sentì dentro di me,esaudendo il suo desiderio. La sua vicinanza era come una liberazione per me.-Lelouch.-dal mio viso cadde un lacrima,mentre il suo capo ricadde sul mio petto. 

Con le ossa ormai inermi e distrutte dalla passione,ci depositammo sotto quelle coperte sublimi. Non avevo la benchè minima intenzione di parlare,non sapevo cosa dire. Ero solo stupita e confusa da quella situazione.

Non poteva essere successo a me,forse stavo sognando.-Se non fossi venuta,ti avrei raggiunto subito.-ormai quel dialogo era tutto un sussurro. Un sussurro proibito. -Mio signore-mi avvicinai,tremando per quell'occasione.-Deduco che siate un tipo molto ostinato.-si girò verso di me,lanciandomi uno sguardo di approvazione.

Avevo centrato l'obbiettivo,l'avevo centrato eccome.

Continuai la mia osservazione,incapace di darmi un freno.-E deduco anche che amiate molto le sfide.-finì le mie lodi con un sorriso.

Che strano,non mi sarei mai aspettata di sorridere insieme ad un'altra persona.

-Può darsi.-fece il finto modesto,e con un unico gesto delle braccia,mi tirò verso di se,cercando con il suo corpo di riscaldarmi.-Ma amo di più te.-mentre udì l'ultima frase,i miei occhi si posarono su un candelabro acceso,nell'angolo della stanza,tutte candele sembravano fissarci,e maledire quell'atto,appena consumato. Quando la sua voce si arrestò,anche io rimasi impassibile davanti a lui.

Ma il mio animo era assai tormentato.

Avevo veramente trovato una persona che mi aveva accettata così com'ero? 

Era davvero quel tipo di persona che avrebbe sacrificato tutto per la mia felicità?

Per un attimo chiusi il contatto con i miei pensieri oscuri,e depositai immediatamente la mia mano sul suo palmo freddo.-Vi amo anche io,mio re.-      















  
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