AVVERTENZE: questa è una fict
abbastanza particolare… è il frammento di un mio vecchio lavoro incompiuto,
quindi gettato nel dimenticatoio…lo stile di scrittura è molto diverso da
quello attuale, spero che sia di vostro gradimento comunque, anche se per me è
una stesura di poco conto…qui si vede un Naruto abbastanza confuso, forse
disperato è il termine giusto…o magari arreso…
Il potere dell’anima
In un momento di subbuglio mentale
Era
stanco…letteralmente distrutto, sia nell’animo che nel fisico; la sua mente era
come da tutt’altra parte e un’indole misteriosa stava prendendo il soppravvento
sul suo corpo: sapeva benissimo che si trattava della Volpe a Nove code, ma non
riusciva a spiegarsi il perché di quella cosa…in tutti quegli anni se ne era
stata buona dentro il suo contenitore senza lamentarsi, e ora reclamava per
uscire. Purtroppo però, quello non era l’unico problema: si sentiva
sfibrato…non aveva neanche la forza di allenarsi come si deve; per farlo doveva
ricorrere al potere di Kyubi e questo non gli piaceva molto…voleva evitare il
più possibile di utilizzare il Chakra del demone, preferiva contare solo sulle
sue forze, ma in quelle condizioni era praticamente impossibile…quelle
maledetta Kistune, non solo gli stava rodendo l’anima, ma si stava anche
ribellando, facendogli consumare tutte le energie per reprimere tutta
quell’energia.
Ora pure
il letto gli sembrava scomodo…aveva voglia di aria fresca ma doveva evitare
assolutamente di uscire…non voleva destare troppi sospetti in giro ma,
soprattutto, in quelle condizioni aveva paura di fare male a qualcuno senza
volerlo…aveva il timore di incontrare tutti quegli sguardi accusatori o…no
peggio…di compassione per lui,visto che molto probabilmente tutti sapevano già
la situazione complicata in cui si trovava…
Ma si sentiva
soffocare…aveva bisogno di spazio e quella piccola stanza non soddisvava di
certo quella sua priorità; aprire la finestra…?no, non sarebbe
bastato…uscire…?solo qualche minuto…giusto per respirare un po’…
Senza
neanche accorgersene si ritrovò in mezzo alla strada, circondato da sguardi
puntati…cominciò a correre, cosa che in quegli ultimi giorni aveva fatto molto
spesso…si ritrovò come in un lampo al campo di addestrsamento dove, una volta,
si allenava con il suo team…già…il vecchio team 7…quanti ricordi gli
affioravano alla mente…quel posto…fissò con malinconia il tronco d’albero sul
quale era stato legato la prima volta che si allenava col gruppo, e a poco a
poco gli tronarono alla mente immagini sempre più
lontane…Sakura…Kakashi…Sasuke…già, proprio lui; quanto gli mancava…anche se non
faceva altro che chiamarlo Baka o Dobe, restava comunque molto importante per
lui…era il suo migliore amico, una sorta di fratello mai avuto, che aveva
voluto a tutti i costi rompere i legami con i compagni.
Scese una
lacrima amara, accompagnata da un sorriso beffardo che neanche apparteneva a
lui…perché quella maledetta bestia doveva controllargli anche le espressioni?
Non capiva…non aveva mai capito…
Inconsciamente
cominciò a tirare calci ad un albero, colpi sempre più forti che coprivano il
silenzio, interrotto di tanto in tanto da qualche soffio d’aria…
-Naruto…?-
Si girò di
scatto alla fonte di quella voce: una figura femminile era apparsa da dietro
l’ombra degli arbusti…dal tono della voce poco sorpreso sembrava essere lì da
non poco tempo…si avvicinò lentamente, come per timore…
-mhn…?-
anche qui non posso stare in pace
-ti
cercavo…-
-cosa vuoi
Sakura?-anche lei ci si deve mettere
-bhè…vedi
sono preoccupata…-
-come
mai…?-ho come l’impressione di conoscere la risposta
-è…per
te…-
-come
immaginavo…-mi sento un ripetitore di un solo nastro
-eh…bhè
sei strano…tutti se ne sono accorti…-
-non c’è
niente di cui preoccuparsi…davvero…-speriamo che se ne vada in fretta
-ma
io…vedi…anche se non può sembrare tengo molto a te e non voglio perderti come
Sasuke-
Disse
questo con una nota di tristezza nella voce…quello non era né il momento né il
luogo adatto per parlarne…troppi problemi…troppi ricordi…i suoi occhi si
riempirono di tristezza, particolare che a Naruto non sfuggì…lui era sempre
riuscito a capire lo stato d’animo delle persone…forse quella era l’unica sua
dote ad essere rimasta intatta…
-stai
tranquilla Sakura…-almeno tu
-…-
-non ti
posso dire di stare bene…non riesco proprio a mentirti…-
-Naruto…-ti
prego mi preoccupi ancora di più
-ma…stai
tranquilla…passerà…-almeno spero
Ormai le
lacrime scendevano libere dagli occhi della ragazza…sapeva di non poter stare
tranquilla, ma almeno per una volta voleva provare a dare ascolto al biondino…
-ok…se lo
dici tu ci credo…-almeno ci provo
-…grazie…-
Almeno un
po’ di umanità gli era rimasta…
Allora?
Che ne pensate? È decisamente molto confusa a parer mio, ma la mia critica ha
poco conto…vorrei sapere cosa ne pensate voi…ho cercato di far notare il
cambiamento che ha subito Naruto…in condizioni normali, a Sakura avrebbe
risposto amorevolmente…ma ho cercato di racchiudere i suoi sentimenti in una
sfera di egoismo…anche se un po’ strano…per allontanarlo da quello che una
volta è stato il suo più grande amore…
Bhè…ma le
critiche a voi…commentate in tanti! Baci…
=Pep22=