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Autore: gwuncan99    08/01/2014    9 recensioni
Ci troviamo a New York, dove tutto ebbe inizio.
Due ladri ricercati per loro vari precedenti, Duncan e Geoff, cercano di rapinare una delle tante banche della città, ma Gwen, la ragazza che stava lavorando lì, involontariamente, gli mette i bastoni tra le ruote. I due sono costretti a fuggire, portandosi dietro anche lei.
Sarà una fuga dalla polizia, da avvocati e spacciatori assetati di vendetta, in tutto gli Stati Uniti, tra Rave Party, rapine e traffici illegali.
Riusciranno i nostri tre fuggitivi a scappare dal loro destino?
Serie DxG
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duncan, Geoff, Gwen | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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--->Capitolo IV

Ci intrufolammo con un po' di difficoltà nella massa di adolescenti che riempivano quel locale abbandonato. Era molto piccolo, con il piano terra sommerso di gente che ballava e Dj che producevano musica inascoltabile, ed un piano superiore, dove probabilmente c'erano delle camere. La musica house pompava nelle orecchie, mentre il gioco di luci qua e là mi confondevano molto. Scostando ragazzi ubriachi e ragazze intente a farsi foto in pose scandalose, arrivammo tutti e tre davanti al bancone dei cocktail.
"TRE GIN LEMON!" urlò Duncan alla sexy barista, a causa della musica troppo alta.
"COSA?! MA NON CI FA SBALLARE! QUALCOSA DI PIU' ALCOLICO!" ribatté Geoff. "DACCI GLI ALCOLICI PIU' FORTI CHE AVETE!" si rivolse poi alla ragazza, che, sorridendo divertita, preparò i cocktail che ci avrebbero movimentato la nottata.
"NON CREDO DI REGGERE FACILMENTE L'ALCOOL!" informai preoccupata al punk, che poco dopo ghignò.
"DAI GWEN, DIVERTIAMOCI!"
La barista ci porse i tre bicchieri, che scolammo tutti d'un fiato.
"E adesso, all'opera!" disse Duncan, dandoci la merce da vendere. "SONO TUTTI SBALLATI! FAREMO SUBITO SOLDI!" continuò poi, allontanandosi. Lo stesso facemmo io e Geoff, dopo un'occhiata un po' preoccupata.
Dovevo stare attenta a non perdermi, o a non cadere nelle mani di qualche ragazzo ubriaco con brutte intenzioni.
Mi appostai in un angolino, attirando vari gruppetti che compravano volentieri la mia roba, ricavando anche un buon prezzo.
Poco dopo mi arrivò un messaggio, che sentii solo grazie alla vibrazione nella tasca.

 
"Se hai fatto, incontriamoci davanti all'entrata."
-Geoff.

 
"Davanti all'entrata..." mormorai tra me e me, guardandomi intorno un po' stordita. Quasi mi girava la testa.
Finalmente riuscii a vedere dove fosse il nostro punto di incontro, così mi ributtai nella grande folla, che ballava come non ci fosse un domani.
"EHI BELLEZZA! TI ANDREBBE UN DRINK?" mi chiese un ragazzino, probabilmente non sobrio, con un bicchiere in mano.
Dopo un po' di esitazione, accettai. "CERTO, PERCHE' NO?" risposi, prendendo il bicchiere e bevendolo tutto d'un sorso, mentre i ragazzi accanto a me sghignazzavano.
"GWEN!" una mano mi prese una spalla, costringendomi a girarmi. Era Duncan.
"CHE STAI FACENDO?!" urlò per farsi sentire. La testa mi girava, e sentivo tutti i rumori intorno a me confusi.
"BEVO!" risposi, scoppiando a ridere dopo un po'.
Il punk mi prese per mano, trascinandomi fuori dall'entrata. "Dov'è Geoff?" chiese quando eravamo abbastanza lontani da tutto quel frastuono.
"E che ne so io? Andiamolo a trovare!!" ribattei contenta, ma poco dopo cambiai espressione.
"Gwen! Gwen!" mi strattonò leggermente, cominciandosi a preoccupare.
"Non mi sento molto bene..." mormorai, portandomi la mano alla bocca. Mi allontanai, cominciando a vomitare dietro qualche cespuglio.
Attirai l'attenzione del punk, che mi raccolse i capelli con le mani, portandoli dietro la schiena. "Così non ti sporcherai..." sussurrò premuroso.
Duncan che fa il gentile con me? In questa situazione, oltretutto?! 
Dopo minuti interminabili di inferno, smisi di rimettere, prendendo un fazzoletto dalla tasca e pulendomi.
"Vado a darmi una sciacquata in bagno..." dissi debolmente, incontrando gli occhi comprensivi di Duncan. "Te lo avevo detto che non reggevo molto l'alcol..." continuai poi, accennando un sorriso, che contagiò anche il ragazzo.
Entrammo nel locale. Io andai in bagno, lasciando il punk lì da solo. Poco dopo ritornai, ritrovandolo sempre lì. "Starà qui in giro!!" lo rassicurai poi, notando che guardava di qua e di là abbastanza preoccupato. Starà cercando Geoff.
"DOBBIAMO CONTROLLARLO! QUANDO C'E' DI MEZZO ALCOL E DIVERTIMENTO, ADDIO!!" mi spiegò.
"LO TROVEREMO! PRENDI UN DRINK!" urlai un'altra volta, sfilando dalle mani di due ragazze due bicchieri, porgendone uno al mio amico. "BEVI!" gli ordinai.

Non so che ore erano e quanto fosse passato. Sta di fatto che dopo pochissimo tempo io e Duncan avevamo il cervello fuso per i troppi alcolici. In pratica...eravamo ubriachi. E senza nemmeno aver trovato Geoff!
Girammo per la discoteca, nonostante non ci capissimo nulla. Salimmo delle scale, arrivando davanti ad un corridoio. Lì trovammo il nostro amico, circondato da ragazze vestite stile 'prostituta di strada' e nuvole di fumo provenienti dalle loro sigarette.
La musica si sentiva un po' di meno, quindi non c'era bisogno di urlare.
"Geoff!" il punk lo scansò in tempo da una svitata che stava tentando di baciarlo.
Le nuove amichette di Geoff cominciarono a lamentarsi, prendendo il ragazzo per la maglietta.
"Daiii, vogliamo divertircii!!" cinguettarono, facendomi alterare.
"Andate a divertivi da un'altra parte, puttane!" strillai io, scoppiando a ridere subito dopo. 
Una di loro accennò un ghignò malizioso, lanciando lo sguardo su Duncan, anche lui poco sobrio, che teneva a malapena il suo amico quasi svenuto.
"Se l'hai fatta ubriacare per i tuoi scopi, lasciaci il biondino e vai a fotterla da un'altra parte!" sputò acida, prendendo Geoff per un braccio, facendolo risedere in mezzo a loro. Emisero tutte un gridolino di gioia.
"Geoff!" lo chiamò lui, attirando la sua attenzione.
"Mmh?" si limitò a dire, fumando una canna presa dalla bocca di una delle ragazze.
Intanto anch'io mi aggregai al gruppo, accendendomi una sigaretta e bevendo altri due bicchieri di Vodka.
"Bridgette si fida di te." disse in un sussurro, allontanandosi.
Il festaiolo sgranò gli occhi, guardando in basso deluso.
Mi alzai di scatto. "Duncan! Dove vai??" urlai, con un pizzico di malizia. Lo raggiunsi correndo, ma mi accorsi del pavimento che si stava alzando sotto i miei piedi. O almeno era quello che vedevo io. Quanto avevo bevuto?!
Inciampai, cadendo a terra, attirando l'attenzione del punk. Si girò verso di me spaventato.  "Gwen!" si inginocchiò per aiutarmi. "Come stai??" chiese poi.
"Bene...Non preoccuparti." risposi stanca, accennando un sorriso. "Dai, andiamo a ballare!" mi alzai poi, riprendendolo per il braccio e trascinandolo davanti a Geoff e le ragazze.
Geoff, dopo un nostro sguardo, si alzò e ci venne dietro, sotto le lamentele delle ochette.  Duncan però non se ne accorse, impegnato a fissarmi con un espressione indecifrabile. Mi strinse la mano e mi portò lontano dalla folla.
"Ehi!" mi bloccò al muro, poggiando le mani vicino alla mia testa. Si guardò intorno, notando che avevamo seminato Geoff. Poi ritornò a fissarmi negli occhi. "Dobbiamo ballar-" mi bloccò. Mi bloccò poggiando dolcemente le sue labbra calde sulle mie fredde e carnose. Mi irrigidii di colpo, presa alla sprovvista da quel suo gesto insolito, poi mi addolcii, facendomi trasportare da quel bacio che pian piano si faceva sempre più appassionato.
Intanto mi accarezzava lentamente i fianchi, mentre io gli scompigliavo sensualmente la cresta. Mi sollevò da terra, circondandomi le cosce con le mani, e io gli avvolsi i fianchi con le gambe.
Ciò che ricordo è solo che, mentre ci baciavamo, mi portò in braccio verso le scale, sotto le risatine delle ragazze che ancora si trovavano lì, e dopo...il buio.

**

"Aaah!!" sbadigliai rumorosamente, mentre mi stiracchiavo. Mi  stropicciai gli occhi stanchi, e mi guardai attorno. 
"Ma dove cazzo sto?!" pensai ad alta voce, piuttosto spaesata. Mi alzai, notando di essere COMPLETAMENTE NUDA.
"Ma che cazz...AAAAH!!" cacciai poi un urlo degno di un film horror. Avevo notato qualcuno sotto le coperte dove dormivo, che sentendo le mie grida si svegliò di colpo, cadendo dal letto.
"CHI E'?" disse impaurito lui, lanciando occhiate preoccupate per tutta la stanza, poi posò i suoi occhi su di me. Era Duncan.
Mi trovavo in piedi, con una coperta in mano per coprirmi, con la faccia impaurita e spaesata come quella del mio amico.
Io fissavo lui, arrotolato nelle lenzuola per terra, che dopo qualche secondo cominciò a massaggiarsi le tempie.
"Ma che cazzo è successo?" mormorò. "E che mal di testa assurdo!" 
"Abbiamo bevuto tanto..." spiegai, ricordandomi qualche frammento della notte scorsa.
"Mh?" si limitò a dire, cercando di alzarsi. "Ma quest-" raccolse il mio reggiseno nero da terra, lanciandomelo subito dopo essersi accorto di cos'era. Arrossimmo entrambi come due peperoni.
"Ehm..." sussurrai. "Potresti girarti? Devo vestirmi." continuai poi.
Il punk sgranò gli occhi. "Ehm..Sì sì..."
Si girò, raccogliendo i pantaloni. "Almeno i soldi non li abbiamo persi!" disse quasi soddisfatto.
Appena ebbi finito, lo raggiunsi nell'altra parte della stanza, ormai quasi vestito anche lui. Gli mancava la maglietta, che evidentemente aveva perso.
"Dove cazzo sta? E..Geoff?!" sgranò gli occhi in preda al panico, mentre io mi ero imbambolata sui suoi addominali.
Non ricordo nulla di quello che era successo ieri...
Mi risvegliai dai miei pensieri. "G-Geoff?!" andai velocemente verso la porta, aprendola con difficoltà, come se qualcosa la bloccasse. Solo quando riuscii nel mio intento capii che era proprio il nostro amico quello che la bloccava dormendoci beatamente appoggiato.
"Geoff...Geoff!" lo strattonai ripetutamente, riuscendo a svegliarlo.
"Gwen!" spalancò gli occhi. "C-che mal di testa! Ma che stavate facendo ieri?" farfugliò poi confuso, massaggiandosi il capo.
"C-che?!" balbettai.
"No. Tu! Cos'hai fatto con quelle sgualdrine in corridoio?!" si intromise Duncan, catturando l'attenzione del biondo.
"Pff. Io ricordo tutto. Le ho scansate e credo di avervi seguiti, poi però vi ho persi. Ho quindi bevuto altri alcolici, finché non vi ho visti salire le scale." si bloccò, sorridendo divertito, mentre si alzava. "Devo dirvi davvero cosa stavate facendo?"  il suo tono era molto malizioso.
"Sputa il rospo!" urlammo all'unisono noi due, arrossendo subito dopo.
"Andiamo! Avete visto come vi siete svegliati? Secondo voi vi ha portato Babbo Natale lì dentro?" scoppiò a ridere. "Io mi sono appisolato qui davanti, e ho ancora i soldi che ho guadagnato!!" aggiunse, prendendo un gruzzoletto di banconote e sventolandocelo in faccia soddisfatto del suo lavoro compiuto.
"Se è per questo anche noi. Ora andiamo via prima che arrivino gli sbirri." ordinò irritato Duncan.
Trovammo l'auto parcheggiata, e ce ne andammo a tutta velocità lontano da lì.

Era davvero successo ciò che credevo?

---->Angolino sempre mio!<----

Ciau:3 Ho aggiornato presto questa volta!^-^
Spero che il capitolo sia abbastanza lungo, e che vi sia piaciuto!:D

Recensite!! -gwuncan99.
  
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