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Autore: Mitsuki Loveless    08/01/2014    1 recensioni
Notte Bianca 3#
Era stata un'idea di Rin, Haruka non riusciva a capacitarsi di quanto facilmente fosse caduto in quella semplice trappola, con tono sicuro, di chi avrebbe stracciato il proprio avversario in un solo colpo, lo aveva sfidato alla roulette.
La voce calda di Makoto interruppe il contatto degli occhi di Haruka su quell'individuo facendolo spostare su di lui che sembrava non aver ancora compreso di essere l'oggetto dei desideri di entrambi.
-Faites vos jeux.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Rin Matsuoka
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Mako Haru Rin
Fra i due litiganti, il terzo gode.

Era stata un'idea di Rin, Haruka non riusciva a capacitarsi di quanto facilmente fosse caduto in quella semplice trappola tesa dallo "Squalo" del casinò. Era così che veniva chiamato dagli avversari che lo avevano sfidato alla roulette, era colpa del suo modo di fare strafottente nonchè della sua dentatura, ogni dente sembrava essere affilato e appuntito, sembrava addirittura anormale per un qualsiasi essere umano. Il suo soprannome però era anche dovuto ad una certa fama che si era creato in quella casa da gioco, non faceva altro che ridurre all'osso i propri avversari e persino il couprier restava sbalordito, la fortuna sembrava non volerlo abbandonare. Matsuoka Rin aveva incontrato un solo ostacolo lungo la propria strada e il nome di questa interferenza con i suoi piani di ridurre al lastrico il casinò fu stroncata da Makoto Tachibana. Era un ragazzo come molti altri ma quando Rin si presentò a puntare al suo banco aveva perso malamente dopo poco tempo. Il ricordo che più gli bruciava era il sorriso da santarellino stampato sulla faccia di quello che anche se doveva essere un suo coetaneo aveva una corporatura molto più robusta di un ventenne e una fortuna più sfacciata della sua. Nanase a differenza dello Squalo contro il quale aveva perso al banco come couprier non solo si era accigliato per il comportamento strafottente dell'altro ma come collega di Makoto e suo amico d'infanzia non poteva sopportare lo sguardo intenso con cui gli occhi di Rin si puntavano sulla figura di Tachibana. Non era un segreto che seppur sempre serio e dall'espressione incolore, Haruka fosse geloso del suo amico più prezioso verso cui forse provava una forte attrazione che superava i soli sentimenti d'amicizia. Era stato proprio Rin dopo una battuta di cattivo gusto ad irritarlo a tal punto che Nanase non potè far altro con il ribattere con uno sguardo truce e solo Makoto accortosi della situazione si era precipitato a fermare l'altro che stava per lasciare il segno delle proprie nocche sul viso di Rin, il quale non si fece sfuggire l'occasione di poterne combinare una delle sue. Con tono sicuro di chi avrebbe stracciato il proprio avversario in un solo colpo lo aveva sfidato alla roulette, il proprio territorio di battaglia. Nanase si stava maledicendo, più e più volte, mentre osservava il ghigno compiaciuto di Rin seduto di fronte a sé che giocava con il nastrino rosso adagiato sulla candida camicia, il suo volto inclinato appena con il codino sbarazzino che faceva capolino sul collo chiaro.
-Faites vos jeux.-
La voce calda di Makoto interruppe il contatto degli occhi di Haruka su quell'individuo facendolo spostare su di lui che sembrava non aver ancora compreso di essere l'oggetto dei desideri di entrambi, per motivi diversi, certo, ma era pur sempre più coinvolto di quello che credeva. Il tavolo su cui stavano giocando era tipicamente francese come anche il tipo di roulette a cui stavano per iniziare i giochi con i numeri ben visibili da 0 a 36 anche sul piano di gioco. Naturalmente il primo a puntare fu Rin che con nonchalance lanciò sul rosso 10 fiches da 100 euro l'una, Haru dapprima rimase senza fiato per la sicurezza e la facilità con cui puntava tutta quella montagna di soldi che aveva accumulato in quella stessa casa da gioco, Haru lo imitò inizialmente anche solo per testare se per davvero la dea bendata era tanto cieca da aiutare un tipo tanto arrogante. Le puntate erano state fatte e il couprier era pronto ad azionare la roulette dando fine ai preliminari della sfida fra i due, le intenzioni del suo amico infatti erano di testare le capacità dello Squalo per poi puntare nella partita poco prima dell'avversario per non dargli la possibilità di avere libera scelta. Era questo il piano del ragazzo dagli occhi blu mare.
-Che succede, Haru? Non sai fare nulla di meglio che imitarmi?-
Nanase lo fulminò con lo sguardo ma decise di non dargli troppa corda allentandosi la cravatta passando quella stessa mano anche fra i capelli corvini che ricaddero sulla sua fronte con una sinuosità esemplare. Di conseguenza Makoto si piegò in avanti lasciando entrambi a bocca semichiusa nell'ammirare come il suo corpo fosse sinuoso anche nelle piccole cose, come se potessero intravederlo completamente nudo attraverso i vestiti. -Les jeux sont faits- Rauco pronunciò quasi sottovoce mentre la pallina girava con un'attenzione da parte dei due quasi innaturale che attirò l'attenzione di Tachibana. Il numero vincente era risultato essere il diciannove rosso percui Nanase non potè far altro che ammettere di aver corso un grosso rischio.
-Haru, che ti prende? Ti vedo pallido. Non pensi che dovresti lasciar perdere e lasciare Makoto nelle mie mani?-
Ammise ad alta voce e sicuro di ciò che diceva Matsuoka lasciando interdetto Tachibana che all'improvviso si bloccò sentendo quelle parole e quasi rabbrividendo quando Haruka si alzò sbattendo le mani sul banco.
-Sono stufo delle tue offese, Rin. Risolviamola al gioco. Makoto è mio.-
La voce bassa quasi tranquilla dell'altro che puntava il proprio sguardo di ghiaccio in quello infuocato dello Squalo che avrebbe potuto morderlo in qualsiasi momento mentre il couprier era leggermente arrossito alle parole di entrambi e che finalmente si decise a parlare grattandosi la testa con un sorriso in volto imbarazzato che gli addolciva l'espressione ancora di più.
-Voi due, per caso, vi state sfidando per... me?-
Entrambi scattarono verso di lui con il volto rispondendo quasi all'unisono.
-E' colpa tua, Makoto!-
Lo incolpò Nanase come se la bellezza dell'amico in parte fosse sempre stata un problema e naturalmente il moro sapeva che l'amico avrebbe letto facilmente fra le righe.
-E' evidente!-
Urlò quasi Rin come se volesse morderlo per non averlo capito prima e poi continuò incrociando le braccia al petto.
-Sei costretto ad andare a letto con il vincitore, Makoto, e naturalmente sarò io. Stavolta vincerò la partita, ci puoi giurare.-
L'altro pretendente voltò il viso verso Makoto guardandolo intensamente, prova più che concreta che neanche lui scherzava e Tachibana alla fine non potè far altro che grattarsi la guancia con l'indice sentendosi a disagio. Nanase non restò naturalmente a lungo in piedi e si ricompose subito intimando silenziosamente ad entrambi di continuare il gioco puntando tutto ciò che aveva sul rosso senza remore, anticipando Matsuoka che lo maledisse e dovette accontentarsi del nero. La loro era una giocata semplice, se fossero andati per numero non avrebbero mai finito in serata quella disputa amorosa.
-Rien ne va plus...-
Tachibana ripetè da bravo couprier qual'era come una cantilena e deglutì anche se in parte gli veniva da sorridere pensando che il suo destino sarebbe stato deciso da una pallina, in fondo a lui non dispiaceva nessuno dei due e probabilmente, molto in fondo non avrebbe neanche voluto vedere uno dei due andarsene sconfitto e la roulette si fermò dopo aver girato qualche secondo in più del solito e con stupore dei tre la pallina si era fermata su un numero impensabile.
-Zero verde. Metà delle vostre fiches le vince il banco. Les jeux sont faits.-
Makoto avvicinò a sé la vincita sorridendo ai due che sembravano allibiti, le probabilità che uscisse il verde erano minime ma in fondo con Tachibana come couprier era tutto possibile.
-Pare che abbia vinto io. Perciò, che ne dite di salire in camera mia per una partita a tre di biliardo? Sono piuttosto bravo, anzi..-
La proposta parve sia a Nanase che a Matsuoka tutt'altro che innocente, il couprier li guardava intensamente non nascondendo quasi per nulla le proprie intenzioni, e per una volta i loro pensieri sembravano coincidere. Makoto Tachibana era stato davvero baciato dalla fortuna e non aveva bisogno di troppi preamboli per ottenere ciò che voleva. La sua sola esistenza era un vero e proprio azzardo di Dio, e di sicuro dopo essergli stata servita un'opportunità simile non se la sarebbe mai fatta fuggire di mano per nulla al mondo.
-Preparatevi a perdere.-

Les jeux sont fais.
   
 
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