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Autore: BragoLove4Ever    08/01/2014    1 recensioni
Prima FF su Fairy Tail! Siate buoni :D!
"A quell etá le mani sono mezzo di creazioni, simbolo di purezza e innocenza. Le sue invece, anche se giovani e piccole, avevano spezzato più vite della stessa morte naturale e distrutto ogni speranza di libertá. Non sapeva neanche più di che colore erano realmente le sue mani, dato che le vedeva sempre tinte di quel colore.
Girò il volto verso la piccola porticina in legno che chiudeva la stanza dove si trovava, dalla quale entrava l unico spiraglio che illuminava la parete opposta con solo un sottile rettangolo di luce. Non aveva mai visto una porta tanto graffiata e sudicia come quella. Ad un tratto il rettangolo di luce sparì. Una sagoma nera si affacciò dalla finestrella, immobile, silenziosa, spaventosa, che lo fissava...ghignando.
Un tuono.
Un urlo.
Respirava affannosamente, con le goccie di sudore che gli bagnavano il viso e il cuscino. Si alzò di scatto dal letto, dirigendosi subito in bagno.
Aprì l acqua del lavandino e si lavò il viso da quell incubo terribile che lo aveva tormentato tutta la notte.
Alzò lo sguardo, fissandosi allo specchio nei suoi stessi occhi.
:" Che mi sta succedendo...."-"
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Luxus Dreher, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                           Fairy Tail al salvataggio



Levy, Natsu, Erza, Luxus, Gray e Lucy partirono tutti insieme, scelti dal Master come coloro che dovranno salvare Gajeel dalle grinfie di Reven Tail.
Prima, però, dovevano raccogliere informazioni sul covo segreto della gilda oscura. Decisero quindi di tornare alla casa di Gajeel, dove li stava aspettando un loro amico.
-“ Hey! Lily! Lily ci sei?”- urlò Levy appena entrata nella casa.
Nessun rumore ne risposta.
Erza e gli altri rimasero senza parole dallo stato in cui era quell’abitazione. Si spostarono tutti verso la camera da letto, ma si bloccarono prima di arrivarci: il piccolo Phanter Lily se ne stava nel bagno, in piedi, a fissare quella scritta con il sangue che il suo amico aveva fatto.
Natsu-“ Lily…”-
Il piccolo exced teneva i pugni chiusi dalla rabbia-“ Perché…perché ho accettato quella commissione…se non fossi partito per questi giorni avrei potuto stargli vicino…aiutarlo…è tutta colpa mia! Lui c’è sempre stato per me!…invece io cosa ho fatto?…l’ho abbandonato proprio nel momento del bisogno…”-
Levy intravide delle lacrime scorrergli sul musetto , così corse da lui per abbracciarlo e a sostenerlo-“ Non dire sciocchezze! La colpa non è assolutamente tua!! Finiscila di dirti certe cose!”-
-“Lily ci serve il tuo aiuto. Tu sei l’unico, oltre a Gajeel, a conoscere le coordinate del covo di Ivan!”- disse Luxus, dopo aver fatto un giro di perlustrazione.
Il gatto nero si asciugò le lacrime e scosse la testa in segno di affermazione-“Si…so tutto e per questo vi aiuterò a ritrovarlo!”
 
 
Silenzio.
Le sue orecchie non riuscivano a percepire nessun suono, oltre allo sgocciolio di acqua che gli penetrava il cervello.
Provò ad aprire gli occhi, ma dovette richiuderli subito per la forte fitta di dolore che sentì arrivare dalla testa. Quando il dolore passò, li aprì lentamente. Come sempre aveva le mani legate da delle catene fissate al pavimento. Si guardò intorno : si trovava come…in una cella….ma aveva qualcosa di famigliare. Era una stanza molto piccola, fatta di pietre umide, dalle quali uscivano e cadevano le gocce d’acqua, a terra vi erano delle pozzanghere di fango, una porticina di legno sudicio e fradicio e su questa un piccolo foro che faceva da finestra e dalla quale entrava l’unico spiraglio di luce. Sentiva un odore metallico e disgustoso che gli faceva venire i conati di vomito ogni volta che lo respirava.
-“Ma dove sono…?”- disse continuando a guardarsi intorno.
Posò lo sguardo sulla pozzanghera di fronte a lui: si era formata da una crepa della pietra sul soffitto che faceva gocciolare l’acqua.
-“ A quanto pare Ivan ha problemi di tubature..-“ disse continuando a fissarla. Aveva un colore strano per essere acqua, anche se sporca…provò ad allungare la mano e ad immergerci le dita. Poi guardò la sua stessa mano e in pochi secondi rimase pietrificato : era sangue.
Cercò subito di pulirsi quel liquido dalla mano, sfregandola sulla parete sulla quale era appoggiato. Mentre sfregava si accorse che su quel muro c’erano dei disegni.
Si avvicinò e cercò di guardare meglio: pulendolo dal muschio che copriva , riconobbe la figura di un drago, almeno credeva fosse un drago dato che quei disegni sembravano fatti da un moccioso. 
-“ Ci sono anche delle lettere qui vicino…”- disse continuando a fissare il disegno. Erano stati sicuramente scritti con sassi o le stesse catene, perché avevano forma e linee irregolari.
-“ M-E-T-A-L-L-I-C-A-N-A…qui c’e scritto Metallica…”- non riuscì a terminare la frase che la sua lingua si paralizzò come la sua voce. Proprio in quel momento intravide altre scritte tutte li intorno :” Dove sei Metallicana” “Aiuto” “Metallicana” “Ho Paura” “ Qualcuno! Aiuto” “Basta” “Basta!” “BASTA!”. Erano tutte intorno a lui e non riusciva a smettere di leggerle. Gli ritornarono alla mente altre visioni, momenti dove lui stesso scriveva quei messaggi, che con le pietre e le mani sporche incideva quei disegni, le notti passate a piangere e a tremare dal freddo, le urla degli altri prigionieri che non gli facevano chiudere gli occhi, le ombre delle persone che lo osservavano dall altra parte della finestra e dal vetro…le sue richieste di aiuto…tutte le volte che chiamava Metallicana, che pregava il cielo di morire facendo così terminare tutte quelle torture… Gli ritornò tutto alla mente come un vortice di ricordi e informazioni, come se qualcuno gli stesse aprendo il cervello e gli stesse scaricando tutte quelle immagini.
Si sentiva sovraccaricato di memorie orribili e iniziò ad urlare ferocemente con tutta la voce che aveva, facendo riecheggiare il suo grido per tutte le mura.
Si teneva la testa e cercava di coprirsi gli occhi, sperando di non vedere più tutto quell orrore. Le pupille gli erano scomparse dalle orbite e digrignava i denti  per il raptus di follia che stava crescendo in lui. Voleva liberarsi da quelle catene e fuggire via, via da quella cella, via dal suo passato.
Di corsa arrivarono degli uomini vestiti con camici bianchi che aprirono la cella e cercarono di farlo stare fermo per iniettargli un calmante.
-“Fermi! Non dategli niente. Deve ricordare tutto! Deve soffrire le pene dell’ inferno e ricordarsi ogni giorno passato in questo luogo, ogni urlo e grida di aiuto, tutti i volti delle persone che uccise brutalmente… Voglio che impazzisca e che il suo cervello ceda lentamente alla pazzia! Ahahaha!”- disse Ivan.
Poi gli si avvicinò e lo afferrò per il collo, sollevandolo e  sbattendolo contro la parete -“ Gajeel mi senti? Ahahah! Ricorda! Ricordati tutto! Riprenditi ogni frammento della tua memoria e soffrì! Lo senti? Senti il tuo cuore bruciare terribilmente qui nel petto? Brucia per tutto il dolore che hai provato, che stai provando di nuovo e per tutto il dolore che hai procurato a persone innocenti! Uccidevi per sopravvivere! Per diventare più forte e per cibarti delle loro anime! Ahah! E Il bello è … CHE IO NON TI FECI NIENTE! Tu decidesti di lottare per la tua vita! Tu uccidesti tutte quelle persone! Io ti aiutai solo a fare uscire il mostro e l’animale che si nascondevano dentro di te rinchiudendoti qui dentro e negandoti il sonno e il cibo! Ma tu potevi decidere di morire quando volevi, decidere di mettere fine alla tua vita e non provare tutto quel dolore! La scelta era solo nelle tue mani Gajeeel! E cose scegliesti? SCEGLIESTI  LA VITA! LA TUA VITA! QUINDI è SOLO COLPA TUA SE TUTTE QUELLA GENTE è MORTA!!! SOLO COLPA TUA!”- gli urlava con occhi pieni di follia. Dopo quel discorso Gajeel si calmò e dagli occhi completamente bianchi fuoriuscirono delle lacrime che gli bagnarono il viso.
Ivan, infastidito da quella reazione, mollò la presa lasciandolo cadere a peso morto a terra.
-“Tornerai ad essere la mia creatura e marionetta, che tu lo voglia o no…. Richiudete la porta e lasciatelo marcire qui…chiudete anche il foro…voglio che soffochi immerso nell oscurità”-




Buonasera a tutti!
Scusate l'orario della pubblicazione del cap, ma sono tornata solo ora T__T cmq non vi lascio mai ;D
Il gruppo di salvataggio si è formato! e per la gioia di molti c'è anche il potente Luxus, che, come ho detto, nei prossimi capitoli lo troveremo molto spesso ;3 
Spero di non aver deluso nessuno con la comparsa di Phanter Lily >_> mentre scrivevo la storia mi sono accorta che non lo avevo aggiunto da nessuna parte...quindi gli ho dato questo ruolo importante ^^ ( lily mi devi un favore)
Bene! Vi aspetto a tutti per il prox cap 10/1/2014 e, mi raccomando, se volete lasciatemi le vostre recensioni e fatemi sapere se la storia fin ora vi piace o no, domande irrisolte, curiosità o anche per chiedermi comè il tempo qua da me xD
Kisu a tutti e alla proxima!
 
   
 
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