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Autore: BluePhantomhive    09/01/2014    3 recensioni
[PRIMI CAPITOLI IN FASE DI RISCRITTURA]
Salve a tutto il Fandom Pokèmon!
Rieccomi tornata con una fic sempre dedicata a dei Pokèmon Leggendari (Ma dai .-. ndTutti).
Questi due Pokèmon sono Reshiram e Zekrom.
Allora... La storia è ambientata nel 1832 quando Unima era divisa in due schieramenti: lo schieramento degli Harmonia e quello dei Phoenix, due casati che sono sempre stati in conflitto. C'era stato un periodo di pace, ma poi tra loro scoppia una guerra che coinvolgerà, non solo gli esseri umani, ma anche i Pokèmon.
Dal Capitolo 1:
La festa era ormai incominciata. Ero pronto a chiudere le porte, visto che tutti gli invitati erano arrivati, ma qualcuno mi fermò. Io aprii la porta abbastanza per vedere chi fosse e fu allora che la vidi. Era una ragazza bellissima vestita con un lungo abito bianco che le lasciavano le spalle nude e un'apertura vertiginosa le scopriva quasi tutta la schiena. I capelli bianchi, quasi sull'argento, sciolti che le cadevano sulle spalle, il rossetto rosso le valorizzava le belle labbra carnose e la maschera bianca e argentata metteva in risalto il color rosso rubino dei suoi occhi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Capitolo 13: Rapimento


-Kaito
-La Principessa Rhue e il Principe Thomas sono stati rapiti dalla Regina dei Phoenix.-
La battaglia era finita da ore e potevamo prenderci una piccola pausa, ma purtroppo i guai non finivano mai. Potevamo essere tranquilli, visto che Rhue era dalla nostra parte, ma a quanto pare non avevamo previsto un rapimento da parte di Azula.
-Cosa?- disse Kai con un filo di voce
-C'è stata un imboscata al palazzo. Abbiamo cercato di difenderli, ma purtroppo non ce l'abbiamo fatta e li hanno rapiti. Mi dispiace tanto, Sire.- disse il messaggero, dispiaciuto.
Kai lo guardò senza dire nulla. Poi con passo lento, si voltò e si avviò verso la tenda. Io e Josh lo seguimmo. Capivo il fatto che Azula avesse approfittato della nostra assenza per attaccare il palazzo, ma rapire un bambino che non ha nemmeno un mese di vita... E' da folli! Cosa ci voleva fare Azula con Tommy? Questo proprio non lo capivo... Aveva già ucciso il Re Iroh e, indirettamente, anche la Regina Alicia. Ora voleva usare Tommy contro Kai?
-Kai, ascolta! Sono sicuro che si sistemerà tutto.- dissi cercando di calmarlo, perchè il mio amico era sull'orlo di una crisi di pianto, però lui mi guardò, disperato.
-Si sistemerà tutto? Se credi che andrà così, allora sei un pazzo. Azula è imprevedibile! Di sicuro ha rapito Tommy per usarlo contro di me! E sarà per colpa mia se al mio fratellino succederà qualcosa di brutto...- disse e mentre parlava le lacrime gli scendevano ininterrottamente.
Volevo consolarlo, ma mi sembrava che qualunque cosa gli dicessi non andava bene, così finii per non dire nulla. Fu Josh che sistemò la situazione.
-Senti, Kai... Una persona, tanto tempo fa, mi disse che a tutto c'è rimedio. Fino a quando il sole continuerà a sorgere, ci sarà sempre la possibilità di rimediare ai propri errori. Quindi non bisogna mai arrendersi. E non ti preoccupare... A tuo fratello non succederà nulla. Te lo assicuro.- disse Josh avvicinandosi a lui e mettendogli le mani sulle spalle
-Sei sicuro di questo?- chiese
-Certo.- rispose il biondo con un sorriso.
Il mio amico si asciugò le lacrime e sorrise.
-Se me lo dici tu, allora starò tranquillo. Però bisogna trovare un modo per liberarli.- disse e su questo ero d'accordo con lui, ma come?
-Questo sarà l'ultimo dei tuoi problemi. Ci penseremo io e Terrakion a trovare un modo per liberarli. Ora riposati, sei troppo scosso per rimanere lucido. Vai a dormire.- disse e si avviò verso l'uscita, ma prima di lasciare Kai da solo nella tenda, mi fece segno di seguirlo.
Uscimmo dalla tenda e Josh disse: -Mi devi fare un favore.-
-Dimmi.- dissi
-Devi rimanere con Kai e non lasciarlo da solo un attimo.- spiegò Josh, ma lo guardai sorpreso. Quindi mi stava chiedendo di non partecipare alla missione di recupero?
-Sei coinvolto nella situazione quanto Kai. Quindi è meglio che ti tieni alla larga.- disse il biondo come se mi avesse letto nella mente
-Come puoi chiedermi una cosa del genere? Io voglio salvare Tommy!- dissi, arrabbiandomi
-Tu non vuoi salvare Tommy... Ma Rhue!- disse lui mantenendo la calma
-Non è vero!- sbraitai
-Ma credi che io sia uno stupido? Tutti ci siamo accorti dei tuoi sentimenti per Rhue... Se partecipi finirai per combinare qualche guaio e potresti dare un vantaggio ad Azula.-
-Ti sbagli.- dissi nervoso
-Ti dico che è così! Quindi te lo dirò un ultima volta. Stai alla larga o ti succederà qualcosa di brutto. Te lo assicuro.- disse e se ne andò
Come poteva dirmi quelo che dovevo fare? Però forse aveva ragione... Avrei potuto combinare qualche guaio. Anche se l'atteggiamento di Josh non mi è piaciuto proprio. Non poteva darmi ordini! Io ragionavo con la mia testa e non prendevo ordini da nessuno, solo da Kai, che era il mio Re! Quindi avrei partecipato alla riunione di recupero anche se lui non voleva.

-Rhue
Quando riaprii gli occhi era notte fonda e, quando misi bene a fuoco la vista, notai di essere in una prigione. Poi il dolore del bernoccolo che avevo sulla testa mi fece ricordare che Azula mi aveva colpita alle spalle e rapita, ma la cosa che mi fece sobbalzare fu il fatto che aveva preso con se Tommy. Avevo tentato con tutte le mie forze di difenderlo, ma non ci ero riuscita. Non sono brava nemmeno a proteggere un neonato! Non servo a nulla... Sono un Pokèmon Leggendario inutile!
Mi sedetti, appoggiai la schiena al muro, mi rannicchiai con le ginocchia al petto e piansi. Perchè mi andava tutto male? Non mi meritavo la fiducia di Kai... Di sicuro, dopo quello che era successo, non si sarebbe più fidato di me. Forse penserà che abbia aperto un varco ad Azula e permesso di portare via suo fratello e inscenare anche il mio rapimento. E se penserà questo non mi avrebbe più accettato nel suo palazzo e, molto probabilmente, non mi avrebbe più fatto entrare nel suo regno.
Poi Kaito... Kaito... Non mi avrebbe più guardato come prima e non avrei più guardato il suo sorriso.
Continuai a piangere, sempre più forte, fino a quando un forte rumore mi fece tornare alla realtà. Mi alzai di scatto e mi precipitai alla porta, affacciandomi alla piccola finestrella che dava sul corridoio. Subito dopo vidi davanti a me gli occhi arancioni di Landorus.
-Salve, Principessa.- disse
-Ciao, Landorus.- dissi, ricambiandomi il saluto
-E' sveglia da molto tempo?- mi chiese e notai dai suoi occhi che era preoccupato, o forse era semplicemente stanco.
Mi limitai a scuotere la testa.
-Posso entrare?- chiese
-Più che altro vorrei uscire da qui.- risposi girandomi di spalle
-Lo sa che non posso farlo.- disse
Feci un sorriso beffardo.
-E tu, come sempre, ubbidisci come un cagnolino agli ordini di Azula senza batter ciglio.- dissi
-Non è vero! Vorrei tanto liberare o disobbedire agli ordini di quella strega, ma se lo facessi mi frustebbe o mi castigherebbe!- disse
Lo guardai, indignata.
-Quindi preferisci salvare te stesso, piuttosto che una persona in difficoltà solo perchè hai paura di quello che può farti?! Sei un vigliacco.- dissi
Mi allontanai dalla porta e mi sedetti, senza guardarlo.
Dopo un paio di minuti sentii un sospiro, così pensai che Landorus se ne fosse andato, ma dopo un paio di secondi sentii un rumore metallico e poi un cigolio.
Mi voltai di scatto e vidi la porta aperta. Approfittai della situazione e uscii dalla stanza. Non appena fui fuori, Landorus chiuse la porta. Solo allora potei vederlo, pieno di graffi, ferite, ricoperto di foglie e terreno.
-Ma cosa... Sei pieno di ferite!- dissi
-Non è niente. Sono solo graffi. Ora scappiamo, prima che ci scoprono.- disse incominciando ad avviarsi e nonostante la ferita che aveva sulla gamba destra camminava abbastanza velocemente.
Volevo dirgli qualcosa, ma non feci atro che seguirlo. Ma ben presto fummo fermati da due guardie che stavano facendo un giro di pattuglia.
-Voi due... Che state facendo?- disse quello sulla destra avvicinandosi a noi
Landorus non rispose e con un gesto, quasi protettivo, mi spinse dietro di lui.
-Guarda che ti ho fatto una domanda!- disse la guardia prendendo il mio amico per il braccio, attirando la sua attenzione, ma Landorus si liberò con uno strattone dalla presa della guardia. Poi gli diede un pugno nello stomaco, facendolo abbassare e con un movimento secco di tirò l'osso del collo, uccidendo la guardia.
L'altra guardia, non appena il corpo del collega si accasciò per terra, anche lui si precipitò a capo fitto su Landorus, con la spada in mano, pronto ad attaccarlo, ma Landorus gli bloccò il braccio, gli diede un calcio che fece mollare alla guardia la spada, subito la prese e lo trafisse al cuore.
Non appena anche questa guardia cadde a terra inerme, Landorus mi prese per un braccio e disse:
-Andiamo!-
 E incominciammo a correre verso le scale che portavano al giardino.
Quando fummo fuori, continuammo la nostra corsa verso il bosco. Volevo tanto chiedergli perchè aveva ucciso quelle guardie. Le poteva semplicemente storidirle, poi mi venne in mente una cosa importante e mi ferai di botto, lasciando la mano di Landorus.
Lui si fermò e mi chiese: -Che le prende?-
-Tommy! Dobbiamo salvare Tommy!- risposi
-Chi è Tommy?- chiese
-E' il fratellino di Kai e non ha nemmeno un mese di vita! Devo salvarlo!- dissi girandomi per tornare nel palazzo, ma Landorus mi fermò
-Non possiamo andare a salvare anche lui! Ci scopriranno!- disse
-Ma non posso lasciarlo qui con Azula! Non me lo perdonerei mai!- dissi incamminandomi, ma Landorus mi prese in braccio e si diresse verso il bosco.
-Ma che fai? Devo salvare Tommy!- dissi
-Mi dispiace, ma non glielo permetto!- ribattè deciso
-Fammi scendere! E' un ordine!- gli ordinai, ma lui non disse nulla.
-Landorus! Fammi scendere!- urlai tirandogli calci e pugni, ma lui rimase impassibile
-Landorus!- continuai ad urlare fino a quando non si sentirono le trombe che avvertivano di un nemico in avvicinamento o di un prigioniero che tentava la fuga.
-Merda!- disse Landorus incominciando a correre come un pazzo verso il bosco, mentre incominciavano ad arrivare tre soldati.
Dopo una corsa irrefrenabile, ci gettammo dietro un cespuglio e aspettammo che i tre soldati se ne andassero. Dopo un paio di minuti, Landorus si alzò.
-Che fai?- chiesi
-Incominciate ad andare.- rispose
-E tu?-
-Devo tornare al palazzo.-
-Ma non posso lasciarti qui.- dissi con le lacrime agli occhi
-Le prometto che scapperò anche io, ma non ora! Andate.- disse
-Ma...- dissi ma lui con la mano mi tappò la bocca.
-Fidatevi di me. Andate.- disse con il suo sguardo dolce che, ogni volta, mi metteva tranquillità.
Annuii, a malincuore, e corsi via, verso il cuore del bosco, poi mi voltai per salutarlo. 
-Grazie.- dissi e lui sorrise.
Poi vidi una figura nera alle sue spalle. Volevo dirgli di stare attento, ma era troppo tardi. Un soldato lo colpì violentemente alla testa e lui si accasciò per terra privo di sensi.

-Kaito
Eravamo tornati al palazzo ed eravamo tutti riuniti nella sala del trono in attesa che Terrakion uscisse dal Consiglio dei Saggi per farci sapere cosa avevano stabilito per salvare Rhue e Tommy. Volevo partecipare anche io, ma avevo gli occhi di Josh puntati addosso e la cosa mi dava un pò fastidio, quindi a causa di questa cosa, non potei entrare nella Sala del Consiglio.
Quando Terrakion uscì dalla Sala, ci precipitammo tutti vicino a lui per sapere che notizie ci portava.
-Allora? Che hanno detto?- chiese Virizion
-Hanno deciso di mandare un mediatore a parlare con i Saggi dei Phoenix e contrattare per uno scambio.- rispose
-E se non arrivano ad un accordo che soddisfi entrambi?- chiese Kai
-Allora si passerà alle maniere forti e attaccheremo il palazzo.-
-Spero che scendano facilmente a compromessi.- dissi
-Lo speriamo tutti noi, Kaito. Ora vado a preparare tutto ciò che occorre per andare nel Regno di Azula.- disse Terrakion allontanandosi da noi
Quando il gruppo fu sciolto, raggiunsi Terrakion e lo fermai.
-Scusa, Terrakion. Ti posso chiedere una cosa?- chiesi
-Va bene. Basta che fai in fretta.- disse Terrakion
Feci un respiro profondo.
-Vorrei essere io il mediatore.- dissi
Terrakion mi guardò sorpreso, ma allo stesso tempo contrariato.
-Mi dispiace, ma...- incominciò a dire, ma io lo fermai.
-Lo so che sono coinvolto molto nella vicenda e che posso combinare qualche guaio, ma ci tengo davvero molto. Ti prego!- dissi cercando di convincerlo
-Come stavo dicendo prima... Mi dispiace, ma abbiamo già scelto chi è il mediatore.- affermò Terrakion
Quando mi disse che avevano già deciso chi mandare nel Regno dei Phoenix mi sentii cadere il mondo addosso. 
-E chi sarà?- dissi cercando di velare il nervosismo che trapelava dalla mia voce, ma senza successo
-Sarà Josh.- disse fissandomi negli occhi
-Josh? Perchè? Lui non c'entra nulla con noi! Perchè hanno scelto lui?!- dissi quasi adirato
Terrakion si grattò la fronte, cosa che faceva solo quando si spazientiva.
-Hanno scelto Josh proprio per questo. Dato che lui non è coinvolto emotivamente nella situazione, come te e Kai, riuscirà a mantenere la calma e a trattare con i Saggi dei Phoenix. Inoltre Josh è un ragazzo molto diplomatico e sa vendere bene le parole. Riuscirà di sicuro a concludere qualcosa con i Phoenix senza inutili spargimenti di sangue. E mica tu vuoi questo?- mi spiegò
Scossi la testa. 
-Bene. Ora che ci siamo chiariti, devo andare.- disse e se andò
Una volta che lui uscì dalla Sala del Trono, andai a farmi un giro nel giardino.
Terrakion aveva ragione. Josh sarebbe riuscito a risolvere la situazione senza sacrificare altri soldati. Però, stranamente, la cosa mi sembrava ingiusta. Volevo aiutarli. Perchè escludermi? Anche se dovevo dare ragione a Josh. Avrei combinato quasi sicuramente un guaio. Non sarei riuscito a ragionare con lucidità e avrei solo complicato le cose. 
Forse era meglio così. Josh avrebbe portato a termine il suo lavoro con successo ed io sarei rimasto al fianco di Kai e l'avrei protetto nel caso di un possibile attacco.
Nonostante ciò, quello dentro di me non riusciva a calmarsi. Mi diceva di non starli a sentire e di fare di testa mia. Andare lì, da solo, armato solo dei miei poteri, e liberare Rhue e Tommy. Ma se gli avessi dato ascolto, tutti i piani che Terrakion aveva progettato sarebbero andati in fumo e scuramente Azula avrebbe ucciso Tommy, in modo da ferire Kai e io non volevo che, per colpa mia, qualcuno a cui volevo bene soffrisse.
Feci un respiro profondo e mi stesi sull'erba fresca. Per un momento non pensai a nulla. Mi fermai ad ascoltare il canto dei Pidove e a guardare gli Swanna che, leggiadri, solcavano il cielo azzurro. All'improvviso sentii le palpebre pesanti e lentamente le chiusi, addormentandomi.

Quando il sonno lasciò il mio corpo la prima cosa che sentii è un forte odore di fumo. Lentamente aprii gli occhi e mi alzai. La prima cosa che vidi furono tanti soldati che correva di qua e di là, dicendo cose che io non riuscivo a comprendere. Poi i miei occhi si posarono sul palazzo e quando lo vidi rimasi scioccato. Il palazzo stava andando a fuoco! Mi alzai di scatto e corsi verso di esso. Dovevo salvare Kai prima che fosse stato troppo tardi. Arrivai alla porta ed entrai nel palazzo. Evitando le fiamme che divampavano per le stanze, corsi verso il corridoio, che portava nelle stanze riservate a Kai, sperando di trovarlo lì. Però la mia corsa giunse al termine quando vidi una figura carbonizzata per terra. Forse era qualche guardia che, cercando l'uscita, non era riuscito a salvarsi e allora le fiamme lo avevano ucciso. Anche se c'era qualcosa che non mi tornava... Le fiamme non erano arrivate nel corridoio. Quindi era stato ucciso. Ma chi era stato?
Improvvisaamente sentii un urlo... l'urlo di un uomo. Kai! Corsi, seguendo l'urlo, fino ad arrivare davanti ad una porta che non avevo mai notato. L'aprii di sbotto e quando vidi quello che stava succedendo, rimasi impietrito. Il mio migliore amico... andava a fuoco! Gli corsi incontro e cercai di spegnere le fiamme, ma l'unico risultato che ottenni furono le mie mani carbonizzate. 
-Ormai per Kai è giunta la fine.- 
Una voce femminile, a me familiare, disse queste esatte parole. Non poteva essere lei... Non poteva essere. Mi voltai di scatto per convincermi che non era lei, invece... Rhue era lì di fronte a me, con un lungo abito di piume bianche, le labbra carnose dipinte di rosso ciliegia e i capelli che cadevano morbidi sulle spalle.
-Perchè l'hai fatto?- chiesi con voce fioca
-Per farti soffrire.- rispose, impassibile
Gli occhi incominciarono ad innondarmi di lacrime.
-Per farmi soffrire?- ripetei
I suoi occhi si innasprirono.
-Perchè avevi giurato che non mi avresti consegnato a mia sorella e non hai mantenuto la tua promessa. Ed ora... Soffrirai come ho sofferto io!- 
-Ma non volevo! Sono stato costretto dalle circostanze!- dissi 
-Non è vero! Sei un bugiardo!- urlò lei e il suo viso si fece rosso per la rabbia.
Ecco... La scena si era ripetuta. La stessa scena di qualche giorno fa, quando non mi aveva creduto quando le dissi che ero innamorato di lei ed era scappata via.
All'improvviso mi venne un forte capogiro e le immagini incominciarono ad offuscarsi. Subito dopo sentii un bruciore alle gambe. Nonostante la vista non mi permetteva di vedere con lucidità, notai le mie gambe che andavano a fuoco. Immediatamente cercai di spegnere le fiamme, ma le mani mi facevano ancora male per aver tentato di salvare Kai, quindi non ci riuscii. Lentamente le fiamme invasero il mio corpo e per il dolore incominciai ad urlare. Rhue, talmente era arrabbiata con me, aveva avuto addirittura il coraggio di mandarmi a fuoco.
Urlai sempre più forte, fino a riaprire gli occhi e ritrovarmi di nuovo steso sul prato. Era un sogno. Un bruttissimo sogno. Mi sedetti, mi misi il viso tra le mani e feci un respiro profondo. Stetti così per cinque minuti, quando vidii i due gemelli correre verso di me.
-Kaito! Kaito! Devi venire, Terrakion vuole parlare con tutti noi prima che Josh parta.- disse Tornadus
-Va bene... Ora arrivo.- risposi e lentamente mi alzai, ma le gambe mi tremavano ancora, così tornai a sedermi.
-Che cos'hai, Kaito?- mi chiese Thundurus
-Niente. Sto bene. Datemi due secondi e mi alzo.- risposi con un sorriso, in modo da rassicurarli.
I gemelli ricambiarono il sorriso e tornarono dentro. Poco dopo mi alzai e lentamente mi diressi verso la Sala del Trono. 
Quando entrai nella sala vidi che si erano riuniti tutti, mancavo solo io.
-Bene... Ora che siamo tutti, vorrei dirvi come ci siamo organizzati.- esordì Terrakion
-Ti ascoltiamo.- disse Kai
Terrakion fece un respiro profondo e continuò a parlare:
-Allora... Josh andrà, insieme a me, alla corte dei Phoenix e cercherà di scendere a compromessi con quest'ultimi per riprenderci Tommy.-
-E Rhue?- lo interruppi
-Purtroppo lei fa parte del casato dei Phoenix, non degli Harmonia, quindi non possiamo contrattare per lei.- rispose Josh
Giusto. Rhue era stata adottata dai Phoenix. Me ne ero dimenticato.
-Se si arriva ad un compromesso soddisfacente e ci ridaranno Tommy, non ci saranno problemi e torneremo. Se invece non si concluderà nulla, vi manderemo un messaggio e voi ci raggiungerete con le truppe. Vi sta bene?- continuò Terrakion
-Va bene. Per me non ci sono problemi.- disse Kai
-Allora noi andiamo.- disse Terrakion, ma Josh lo fermò.
Tutti ci guardammo, per capire cosa gli prendesse.
All'improvviso si sentì un rumore provenire da uno dai vetri, come se qualcuno bussasse. 
Josh ci fece segno di stare zitti e lentamente si avvicinò alla porta finestra e ,scostando leggermente le tende, l'aprì e si sentì un tonfo.
Immediatamente ci avvicinammo e quando la vidi davanti a me non riuscivo a crederci. Rhue era riuscita a scappare.

Vedere Rhue davanti a noi ci fece rimanere a bocca aperta. Nessuno di noi riusciva a capire come abbia fatto a scappare. Dato che nessuno si muoveva, Josh si calò per aiutare Rhue che ansimava per terra.
-Rhue? Ma come hai fatto a scappare e arrivare fin qui?- chiese Terrakion
-E dov'è Tommy? Dimmi che è con te!- disse Kai subito dopo Terrakion
Rhue non rispose, si limitò a respirare ed a rimanere appoggiata alla spalla di Josh.
-Ragazzi non vedete che non riesce a parlare? Fatela respirare.- disse Virizion aiutandola a sedersi
Rhue si sedette e la prima cosa che chiese fu dell'acqua. Kai chiese ad una cameriera di portarle un bicchiere d'acqua e immediatamente glielo portò. Dopo che lei ebbe svuotato il bicchiere d'acqua, ricominciarono ad assillarla con le domande.
-Allora... Come hai fatto a scappare?- gli chiese dolcemente Terrakion
- Mi ha fatto scappare Landorus. Ha aperto la porta della prigione in cui ero stata richiusa e sono scappata via.- rispose guardandolo negli occhi
-E Tommy?- chiese Kai
Rhue abbassò gli occhi sul bicchiere che stringeva tra le sue esili dita.
-Volevo salvare anche lui, ma Landorus non me l'ha permesso. Eravamo circondati dai soldati e se fossi tornata indietro per prendere Tommy mi avrebbero ricatturata.- disse e notai che i suoi occhi si velarono di lacrime
-Mi dispiace tanto.- aggiunse subito dopo guardando Kai, con la voce rotta dal pianto
Kai si chinò davanti a lei e le strinse le spalle, per consolarla.
-Non ti preoccupare. Ora che sei qui sarai al sicuro. A Tommy ci penseremo noi.- disse con un sorriso e asciugandole con il pollice una lacrima
-Quindi... Mi permetterai di stare qui?- chiese
-Ma certo! Sei una nostra amica.- rispose Kai e a questa risposta Rhue tornò a sorridere

-Josh
Rhue era tornata e ho dovuto sopportarmi una stupida scena melensa. Odio le persone che piangono, in particolare le donne. Non le ho mai sopportate. Dovevo porre fine a quella scena, altrimenti avrei dato di matto da un momento all'altro.
-Che ne dite di tornare alla nostra missione primaria?- fu la prima cosa che mi venne in mente, ma andò bene comunque perchè tutti tornarono alla realtà.
-Josh ha ragione. Non possiamo perdere tempo.- disse Terrakion affiancandomi
Per fortuna che qualcuno era d'accordo con me.
-Missione primaria? Che dovete fare?- chiese Rhue
-Dobbiamo andare da tua sorella e dai Saggi per trattare un accordo in modo da riprenderci Tommy. E ora dobbiamo proprio andare, vero?- dissi guardando Terrakion
Avevo un disperato bisogno di andarmene da lì...
Lui ricambiò lo sguardò e annuì.
-E' vero. Noi andiamo.- disse facendo un inchino a Kai
Lo feci anche io, ma appena accennato. Molto più che un inchino, sembrava un cenno con la testa. Non ero molto abituato agli inchini, di solito erano gli altri che lo facevano quando mi vedevano, ma mai io. Nemmeno davanti al Re di Sinnoh.
Uscii dalla stanza e, insieme a Terrakion, preparammo tutto quello che ci serviva per partire. Non vedevo l'ora di andare nel palazzo di Azula. Non solo per concludere in fretta il fatto dell'accordo, anche se sapevo benissimo come sarebbe andata a finire, ma anche perchè stando lì avrei scoperto l'identità dell'uomo col cappuccio e dare conferma al mio sentore.
Ci mettemmo in viaggio quella sera stessa, in modo da arrivare al regno dei Phoenix per la mattina. Così, se tutto si sarebbe sistemato senza guerra, saremmo tornati quel giorno stesso. Tutti erano convinti che i Saggi e Azula avrebbero concluso tutto senza troppe cerimonie... Stupidi umani creduloni. Azula per aver rapito Tommy aveva un motivo ben preciso in mente e loro non hanno fatto altro che cadere nel suo sporco piano.

Arrivammo al palazzo di Azula alle otto di mattina. Devo ammettere che quando arrivammo davati ai cancelli del castello ci accolsero benevolmente. 
-Benvenuti nel Regno dei Phoenix, consigliere Terrakion.- disse un uomo alto, magro, con i capelli cortissimi e neri, con un bruttissimo completo bordeux.
Quel vestito era come mangiare interiora di Pokèmon.
-Buongiorno, consigliere Morris. La ringrazio per aver accettato di accoglierci nel palazzo.- disse Terrakion porgendogli la mano in segno di saluto
-Si figuri. La Regina è stata più che disposta ad accettare la vostra richiesta di colloquio.- disse stringendogli la mano, poi i suoi occhi si posarono su di me.
-E lui che sarebbe?- chiese avvicinandosi a me
Lo guardai dalla testa ai piedi, per capire se si meritava una risposta da me, ma optai per la buona educazione.
-Io sono Josh, piacere di conoscerla.- dissi con un sorriso
-E' il Principe della regione di Sinnoh. E' in visita da noi.- aggiunse Terrakion
-Oh... Piacere di conoscerla, Principe. Mi scusi molto per il tono usato prima.- disse facendo un profondo inchino
Si, bravo. Chiamami Principe, essere privo di gusto nel vestire.
-Prego, seguitemi. Vi condurrò nelle stanze del consiglio.- disse Morris entrando nel palazzo
Io e Terrakion lo seguimmo in silenzio per molti corridoi fino a giungere in un enorme stanza circolare.
-Tra poco i Saggi vi accoglieranno e avrà inizio il consiglio. Siete pregati di attendere qui.- disse Mister completo bordeux e poco dopo se ne andò, lasciandoci soli.
Come ho detto la stanza era circolare, con le tende delle finestre chiuse e al centro c'era un focolare in modo da dare alla stanza un aria soffusa. Per il resto la stanza era spoglia.
All'improvviso le porte della sala del consiglio si aprirono.
-Entrate!- disse il Capo dei Saggi, seduto comodamente sul suo piedistallo
Quella scena mi riportò alla mente un ricordo che avevo seppellito da tempo. Io, incatenato mani e piedi, che aspettavo di entrare nella Sala del Giudice. La porte si aprirono nello stesso modo e andai al centro della sala. Aspettai che il Giudice mi desse la punizione che mi meritavo per aver infranto la seconda legge del Codice. 
Quella fu l'unica volta in cui ebbi paura. Ora però dovevo entrare e cercare di convincerli a ridarci Tommy senza troppe storie.
Entrai, seguito da Terrakion, che non appena superata la soglia, si andò a sedere nel posto che avevano riservato a lui. Andai al centro della Sala e aspettai che il Capo dei Saggi parlasse.
-Presentati.- disse e nella stanza si diffuse l'eco della sua voce
-Il mio nome è Josh Diamond e sono stato mandato dal Re Harmonia per trattare un accordo per riprenderci il Principe Thomas, che è qui sotto la vostra custodia da una settimana.- risposi
-E qual'è la vostra condizione?- chiese immediatamente
-Siamo disposti a ritirarci dal conflitto e cedervi un quarto delle terre degli Harmonia. Sempre se voi siete d'accordo.- dissi e i miei occhi scrutarono i Saggi e notai la figura dell'uomo incappucciato sulla mia destra. Aveva le braccia incrociate sul petto e il capo calato, per non far vedere il suo viso.
-Non ci basta!- disse una voce provenire dalla parte centrale, quella che si trovava proprio dietro al Capo.
Mi voltai di scatto e vidi Azula seduta in prima fila, con i capelli castani sciolti e la corona sulla testa. Per la prima volta non si era presentata con l'armatura, ma con un abito rosso di velluto, con le spalline dell'abito che le ricadevano morbidamente sulle spalle. Devo ammettere che era bella.
-Come non vi basta?- chiesi riferito direttamente a lei
 -Mi sembra piuttosto poco, dato che voi volete indietro un Principe.- disse
-Un Principe che voi avete rapito. E' già tanto che noi siamo venuti qui in pace e addirittura disposti a scendere a compromessi, quando potevamo benissimo attaccare il palazzo e riprederci il fratello del Re Harmonia. Quindi se fossi in voi accetterei la proposta offertole dal Re.- dissi e il sorriso sul suo volto scomparve.
-Ma io ho affermato che non mi basta. Se volete che vi ridia il Principe Thomas voi dovete offrimi di più, altrimenti rimarrà qui con me.- disse
-Allora diteci cosa volete.- 
Lei si alzò e si appoggiò alla ringhiera.
-Quello che voglio non lo dirò a te. Lo dirò al Re. Voglio che il Re Kai Harmonia venga qui personalmente.-

-Kaito
Passarono due giorni da quando Josh e Terrakion partirono e subito ricevemmo una lettera. All'inizio quando la vedemmo, credevamo che fosse per dirci che l'accordo era fallito e dovevamo attaccare i Phoenix, invece trovammo scritto che Azula voleva incontrare Kai. 
Ovviamente Kai, non appena apprese la notizia, andò a preparare tutto quello che gli serviva per andare da Azula. Sicuramente più che preparare le sue cose, doveva prepararsi psicologicamente. Restò chiuso nella sua stanza per tutta la mattina, così, in tardo pomeriggio, andai a vedere come stava.
Arrivai alla sua porta e bussai. Sentii che mi diede il permesso di entrare e aprii la porta. 
Era seduto sul bordo del letto, a guardare in un punto del vuoto. Faceva così solo quando era giù o pensava.
-Come stai?- chiesi sedendomi accanto a lui
-Secondo te quale sarà la sua condizione?- disse lui, guardandomi
-Non lo so. Può essere qualunque cosa.- risposi 
Lui fece un profondo respiro e si passò una mano tra i capelli.
-Ho paura.- confessò
-Tutti abbiamo paura.- dissi io mettendogli una mano sulla spalle -L'importante è affrontare la paura con coraggio e vedrai che tutto andrà bene.-

Il giorno successivo ci svegliammo di buon ora e partimmo alla volta del Regno dei Phoenix, per arrivare lì con il sole che si accingeva a lasciarci per fare spazio alla sera.
-Eccoci. Siamo arrivati al palazzo di Azula.- disse Kai fermandosi davanti alle mura
-Stai calmo.- dissi notando il suo nervosismo.
All'improvviso un soldato chiese a Kai di identificarsi.
-Sono il Re Kai Harmonia. Sono stato convocato dalla Regina per un colloquio.- rispose
-Finalmente sei arrivato, Kai.- disse Azula da un balcone
-Dimmi quello che vuoi e facciamola finita.- disse Kai
-Non voglio le tue terre. E nemmeno che ti ritiri dalla guerra.- esordì Azula con un sorrisino di sfida
-E allora cosa vuoi?- chiese Kai confuso
-E' una semplice condizione.-
-Ossia?- 
-Voglio il tuo scudiero. Voglio il Leggendario Pokèmon Zekrom.-
   
 
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