Harry aprì la porta di casa, erano le 3 di notte e non si aspettava di trovarlo sveglio, ma Lou era proprio lì, seduto sul divano con le braccia incrociate a fissare il vuoto. Harry si avvicina, gli alza il mento e gli da un piccolo bacio. Si ferma a scrutare il viso del ragazzo, aspettandosi almeno un sorriso, ma lui aveva distolto lo sguardo e stava di nuovo fissando il vuoto. -che succede, amore?- gli chiede Harry -nulla- risponde -solo che...stavo pensando a... a tutto questo!- -a tutto questo cosa?- - Harry,sai che giorno è oggi?- -21 febbraio- -e domani che succede?- -... scade il nostro contratto con la modest... ti vuoi tirare indietro? Avevi promesso che avremmo fatto coming out...- -voglio ancora fare coming out...ma...penso che...poi cosa succederà? Ci sposeremo? No! E allora che senso ha mettere a rischio la nostra carriera e quella degli altri? A noi cosa cambia?- - vuoi scherzare? Cambia eccome! Anche se non ci sposiamo,anche se non potremmo mai farlo, io voglio che tutti sappiano di noi, che la smettano di credere che io e te siamo solo amivi, voglio che tutte quelle persobe che hanno pensato sino ad ora che noi stiamo insieme possano urlare "io l' avevo detto", credi sia stato bello che siano stati presi per pazzi o per idioti quando erano gli unici ad averci capito qualcosa in questo casino? È COSÌ SBAGLIATO ?- Louis lo guardava come non l'aveva mai guardato prima. Non più con sguardo innamorato o compassionevole, ma con lo sguardo di qualcuno che ha improvvisamente capito che il suo ragazzo, quel bambino piccolo e indifeso, stesse facendo qualcosa non solo per se stesso, che stava crescendo, che voleva arrivare in fondo alle cose e non lasciarle più a metà -perché non parli più?- -sai...credo che ora debba accendere Twitter! - -cosa?- -ehi,dobbiamo fare le cose per bene o no? Twitterò che domani abbiamo un annuncio importante da dare- -davvero?- Harry aveva le lacrime agli occhi, che brillavano ancora più del solito. Louis lo abbracciò, lui appoggiò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi, stremato dall' orario o dalle urla o da tutte quelle emozioni, ma a Louis non importava il motivo,importava solo che ora lui era fra le sue braccia, che era con lui e, finalmente, non in albergo con una modella di copertura, ma semplicemente con lui. Si addormentarono insieme, con il pc sul tavolino che era ancora acceso,con la pagina aperta su twitter con quel twitt che segnava l'inizio della loro libertà.