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Autore: lillilola    09/01/2014    4 recensioni
Credi che la famiglia accanto alla tua sia normale?
Credi che Hazel sia una ragazza dolce e gentile?
Credi che Derek sia il tipico ragazzino che si fa pestare dai bulli?
Credi che i loro genitori siano dei fotografi?
Credi che non nascondano dei segreti così importanti che se li scoprissi andresti a fondo con loro?
Beh, credi male.
☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼☼
Mi sono sempre chiesta com’è la vita delle persone normali.
Hanno degli amici? Da quanto tempo? Sono mai stati traditi?
Nella monotonia ci si annoia?
Hanno mai sorprese dallo svegliarsi alla mattina al tornare a dormire?
Sogni tranquilli invadono i loro sogni?
Che tipo di benzina usano per bruciare le case?
Quali passamontagna hanno comprato per la loro prima rapina?
Preferivano una pistola di che calibro? Le avevano dato un nome?
Cosa? Le persone normali non bruciano le case e non fanno rapine?
Forse dopotutto, preferisco non essere una persona normale, preferivo stare con la mia sociopatica famiglia.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 12: Ciao Mike. Ciao Alex.

Aprì la porta e si trovò davanti uno degli uomini in giacca nera. Quell’uomo era Mike.
Conoscevo esattamente tutti i nomi di quelli che volevano farci fuori, e quello che sparò a Steve, era Mike.
Lo stesso Mike che mi aveva insegnato ad andare in bici, e che tutti i sabati estivi mi portava a fare una gita in barca .
Gridai appena il corpo pesante di Steve mi cadde ai piedi.
Mike mi guardò dritto negli occhi, e per un attimo fui quasi certa che non ci avrebbe fatto del male.  Successivamente puntò l’arma su mio fratello, caricò il proiettile in canna.
Presa dal panico tirai fuori la mia pistola e gli sparai dritto al cuore nell’attimo in cui metteva il dito sul grilletto.
Gli avrebbe sparato. Avrebbe davvero fatto del male al suo figlioccio.
Il colpo fece partire uno schizzo di sangue che sporcò il viso a mio fratello.
Iniziai a piangere.
Non riuscivo a sopportare una cosa simile.
Steve era morto. Derek ci era andato vicino . Io avevo premuto il grilletto.
Non ebbi il tempo materiale di realizzare esattamente ciò che era appena accaduto, una cosa più importante mi ricordò che dovevamo andarcene: la bomba che stava per esplodere.
Presi velocemente l’arma dal corpo di Steve e di Mike, successivamente mi feci trascinare fuori da Ashton.
Chiusi la porta appena in tempo.
Il rumore dell’esplosione mi costrinse a tapparmi le orecchie.
La porta antipanico della biblioteca fu abbastanza di buona qualità per contenere l’esplosione; il che, era una fortuna visto che in caso contrario io sarei stata la prossima a morire a causa delle schegge.
Diedi la pistola carica di Steve a Derek .
Mi asciugai le lacrime.
Avevo appena ucciso un uomo, un uomo a cui un tempo volevo bene.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani e le vidi sporche di sangue, lasciai cadere la pistola, e venni assalita dal panico.
Cercai di non gridare.
 - Io.. io… - le lacrime avevano preso il sopravvento  e più guardavo le mie mani sporche di sangue, più facevo fatica a respirare.
Ash mi prese la mani.
A quel punto gridai, ma mio fratello fu pronto a mettermi una mano sulla bocca per attutire il grido.
 - Hazel, va tutto bene – mio fratello mi abbracciò – ma adesso dobbiamo andare –.
Ash mi lasciò le mani, il sangue non c’era più.
Pure le allucinazioni adesso, non ci volevano.
Mi ripresi e respirai lentamente, guardai mio fratello e annuii cercando di fargli capire che stavo meglio.
Ripresi la mia pistola da terra e guardai Ash mostrandogli l’arma di Mike.
 - Sai come si usa? – chiesi inutilmente, anche perché era ovvio che non aveva la più pallida idea di come si usava.
Fece segno di no.
Aprii di nuovo la porta antipanico  e iniziai a cercare tra le tasche di Mike il coltello che si portava dietro con sé.
Lo porsi ad Ashton.
- Questo è per difenderti – glielo misi in mano e poi guardai Luke che non aveva nulla con cui difendersi – tieni – gli misi in mano una delle gambe della sedia.
Senza un’arma da fuoco sarebbero morti entrambi, e credo che loro lo sapessero.
Mi asciugai le lacrime e poi tornai a guardarmi le mani, non c’era ombra di sangue.
Me lo ero davvero immaginata.
Ci dirigemmo verso l’ascensore che fortunatamente era abbastanza vicino.
Ashton e Derek aprirono le porte.
L’ascensore era al nostro piano.
Entrai insieme a loro e la porta si chiuse alle mie spalle.
Guardai sul soffitto dell’abitacolo e notai lo sportello in alto.
- Che facciamo adesso? – chiese Luke riprendendosi per un attimo.
Notai ancora lo sguardo di odio nei miei confronti.
- Dobbiamo arrampicarci – dissi razionale- Derek sai come si apre? – chiesi indicandogli lo sportello sopra la mia testa.
- Si ma dovete alzarmi e passarmi il coltello – guardò Ash che gli passò l’arma senza dire nulla.
Successivamente mise le mani a coppa e gli fece segno che era lui quello che l’avrebbe aiutato a reggersi.
Derek iniziò a svitare le viti con la punta del coltello, ci mise cinque minuti.
Cinque minuti di agonia mentre aspettavo terrorizzata che qualcuno potesse aprire le porte dell’ascensore e iniziare a sparare.
Aspettai che salissero tutti sul tetto dell’ascensore, io fui l’ultima.
Presi il coltello da mio fratello e tagliai i jeans in fasce, in modo tale da poter arrampicarsi sui cavi di ferro senza ferirsi le mani; diedi due strisce a ognuno.
Mi tremava una mano.
Ash la prese e la strinse tra le sue.
- Non permetterò che ti facciano del male – mi baciò la fronte.
Mi strinse a sé con forza e delicatezza insieme.
- Credevo mi odiassi – sussurrai.
Posò il mento sulla mia testa.
- Ti ho detto che eri il mio casino. E lo sei ancora . Ora pensa a salire – sciolse l’abbraccio che avrei voluto durasse di più.
Molto di più. Tipo in eterno o qualcosa di simile.
All’infinito e oltre se vogliamo citare Toy Story.
Feci segno di no.
- Vai tu. Io chiudo la fila – aspettai che salisse e che facesse i primi metri, poi iniziai ad arrampicarmi io
Riuscimmo con difficoltà ad aprire le porte dell’ascensore al secondo piano.
Senza problemi ci chiudemmo nel laboratorio di chimica.
Mio fratello mi guardò non sapendo che fare, non era molto pratico di chimica.
- Trova del sodio – gli dissi, poi guardai Ash – acido muriatico – guardai Luke – dei vasetti di vetro –
- Che cosa vuoi fare? – mi chiese Ash mentre mi mettevo un paio di guanti e la mascherina per gli occhi.
Sapete com’è, non sarebbe stato molto divertente uno schizzo di acido nell’occhio.
Mi portarono tutto ciò che avevo chiesto.
- Sono delle bombe di acido. Il sodio in acqua scoppia. Noi aggiungeremo all’acqua l’acido. Il sodio scoppierà nel momento in cui lanceremo il vasetto che farà esplodere il tappo a causa del gas che procurerà e…-
- Stiamo facendo delle bombe di acido insomma – disse Luke.
Annuii.
Iniziai a mettere acqua e acido in circa una quindicina di vasetti e tagliai il sodio in pezzetti piuttosto grandi.
Riempii l’ultimo vasetto quando sentii la porta aprirsi.
Mi abbassai d’istinto dietro il bancone.
- Lo so che sei qui Sophie, è solo questione di tempo prima che io ti trovi – la voce che risuonava nel laboratorio era quella suadente di Alex.
Alex che aveva solo cinque anni più di me.
Alex per cui avevo avuto una cotta
Feci segno agli altri di nascondersi nel bancone dietro.
“Lui vuole me” dissi muovendo le labbra.
Derek mi afferrò un braccio preoccupato, “Non farlo”
“Scappate, vi copro io” gli misi in mano l’arma e poi alzai le braccia in alto in modo che si vedessero.
- Ciao Alex – dissi alzandomi e girandomi verso di lui.
Mi guardò, sorrise e mise via l’arma che mi puntava contro.
- Sai cosa devo fare prima di ucciderti vero? – si portò la mano alla cintura e iniziò a slacciarsela – devo disonorarti, visto che sei la figlia di colui che ci ha traditi-
- Siete voi che avete tradito lui. Lo volevate fare fuori! – gridai.
Rise.
- Ora non ha importanza-  disse secco.
- Ha importanza per me.. perché lo volevate uccidere? – chiesi cercando di perdere tempo per distrarre Alex e fare scappare mio fratello, Derek e Ashton.
- Era un ottimo Boss, ma troppo moralista. Non accettava droga nel quartiere, e a non tutti piaceva questo suo moralismo – disse guardandomi – sei più scopabile di quanto ricordassi – era divertito dalla situazione.
Si tolse la cintura e venne minaccioso verso di me.
- Che ne dici invece di divertirci invece di passare alle maniere forti? – mi sussurrò all’orecchio.
Mandai giù un bolo di vomito disgustata.
Sentii le sue mani sui miei fianchi, mi sembravano così estranee e viscide.
Se quelle mani fossero state quelle di Ash,  non sarei stata così nauseata dal suo tocco.
- Perché non facciamo  un gioco Alex? – chiesi sperando finalmente di vedere quella maledetta porta aprirsi e vedere Derek che portava in salvo i miei amici.
Lo sguardo di Alex si posò interessato sulle mie labbra, e mi toccò il viso .
- Ad esempio? – mi sussurrò sulla labbra.
Mandai giù la saliva e mi sedetti sul bancone che avevo dietro.
Mi aprì leggermente le gambe e posò le mani sulle mie cosce.
A questo punto vidi alle sue spalle passare a gattoni mio fratello, Luke e Ash che incrociò un attimo lo sguardo con il mio.
Chiusi gli occhi per non guardarlo, e poi tornai ad Alex.
- Tipo questo. STRONZO! – con entrambi i piedi gli tirai un calcio sullo stomaco che lo fece indietreggiare .
Lo presi alla sprovvista e quindi sbatté la schiena sul tavolo dietro.
Cadde per il colpo.
Sperai che si fosse rotto qualcosa.
- Andatevene! – gridai mentre si rialzava.
Mi allontanai dal bancone e corsi verso le bombe che avevo appena preparato.
Presi uno dei vasetti e gli lanciai addosso l’acido.
Lo sentii gridare, l’avevo colpito alla mano.
- Stupida puttana – mi gridò di rimando.
Gli guardai la mano che ancora si teneva stretta nell’altra.
Presi del sodio per lanciarne un'altra,  per magari colpirlo a una gamba, stavo per metterlo in uno dei vasetti quando mi afferrò una spalla e mi fece sbattere a terra violentemente.
- Stupida puttanella –  sentii la canna della pistola premermi contro la tempia – sei solo…- cadde improvvisamente affianco a me.
Mi alzai velocemente e vidi il coltello che gli attraversava il collo.
La pozza di sangue che si stava formando a terra, aumentava le sue dimensioni velocemente.
Mi voltai e trovai Ashton paralizzato dall’orrore. Orrore che aveva appena commesso.
Non avrei mai voluto che succedesse qualcosa di simile.
Non avrei mai voluto che uccidesse qualcuno per proteggermi.
Non doveva farlo.
Lo abbraccia e posai le labbra sulle sue.
- Mi dispiace – sussurrai – dovevate andarvene quando ve l’avevo detto, me la sarei cavata - .
- Non è vero – iniziò – avevi una pistola puntata alla testa. Ti avrebbe violentato dopo averti ferito, o dopo averti ucciso – mi guardò un attimo – non lo avrei permesso. Sei la mia persona speciale – sorrise asciugandomi una lacrima.
Non mi ero accorta di stare piangendo.
Guardai Ash preoccupata, probabilmente non si riprenderà mai psicologicamente per ciò che aveva appena fatto.
Lo dicevo per esperienza.
Derek e Luke vennero verso di noi.
- Fuori c’ movimento. Dobbiamo saltare – posò lo sguardo sulla finestra.
- Ma sono due piani! – si lamentò Luke.
- Preferisci una gamba rotta o un proiettile nel cervello? – chiese ironico.
Andai verso la finestra e guardai sotto, c’era solo cemento, ci saremmo rotti più di una gamba buttandoci da qui.
- Prendete i camici da laboratorio. Li leghiamo e ci caliamo giù. Sarà rischioso, ma con una gamba rotta ti arriva lo stesso un proiettile nel cervello –dissi.
Presero tutti i camici possibili mentre io li annodavo tra loro cercando di fare una fune.
Ash era ancora lievemente sotto shock, ma credo che l’attuale situazione non gli permettesse molto di poter stare a pensare troppo a ciò che aveva fatto.
Il che non era un male.
Riuscivo quasi a vedere la salvezza mentre legavo i camici tra loro.
La vidi troppo presto quella luce.
La porta si spalancò ed entrarono una ventina di uomini armati fino ai denti.
Per noi era finita.



BAZINGA (?) pasticcini adorati** 
Si, volevo salutarti con un metodo diverso... questo mi sembrava adorabile <3 
Allora è riniziata la scuola vero? Domanda idiota, lo so, perchè è ovvio che è così! 
Volevo chiedervi vi gusta il vostro ritorno nella grande caserma? 
Il mio ritorno di fuoco è iniziato con io che corro per le scale in ritardo con una scarpa slacciata pregando di non spezzarmi l'osso del collo in caso cadessi... FORTUNATAMENTE non è successo e.e 
Il mio collo è ancora intatto e sono arrivata in classe prima che la campanella suonasse.
Vi ringrazio bei pasticcini per le recensioni che mi avete lasciato al capitolo precedente... e vedo che vi dispiace se la storia finisce :') che cuccioline dolcine che siete <3 
Vorrei continuarla, ma ormai l'ho conclusa e sono già alle prese con un'altra, che "purtroppo" non sarà in questo fandom, perchè IO SONO UNO SPIRITO LIBERO! 
Insomma, a me piace viaggiare per i fandom... mi sento molto cosmopolita, anche se in fondo sto sempre dietro a un pc XD 
Vi auguro un buon inizio scuola anche se in ritardo... che vi divertiate, troviate il moroso\a, o anche più di uno che mangiate tante schifezze alle macchinette della scuola <3 
Mancano due capitoli alla fine... non so quando riuscirò a inserire, ma entro fine mese sicuramente la storia si concluderà *stelline e coriandoli*. Quindi iniziamo un conto alla rovescia. -2 
Spero che il capitolo vi piaccia mie ciambelline belle <3 
Grazie ancora per le recensioni. 
(Spero che il capitolo non sia troppo "cruento".)
Vi lascio il mio twitter in caso qualcuna volesse aggiungermi** :
https://twitter.com/Lillilola_
Un super bacione ** 
Lily

PS. NON OSATE NEMMENO PROVARE A FARE LE BOMBE CHE HO DESCRITTO!!! NON FATELO ASSOLUTAMENTE! 

 
   
 
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