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Autore: Locked    09/01/2014    2 recensioni
Mini long natalizia sulla mia dolce e shipposa CrissColfer, perché niente dà più atmosfera di Natale del fluff tra loro due. Hope you like it!
***
Erano le undici passate del 19 dicembre, quando Chris Colfer e Darren Criss si incamminarono fuori dallo studio di registrazione delle canzoni di Glee. Entrambi esausti dopo una settimana estenuante di brani e coreografie da imparare per l’imminente puntata di Natale, avevano deciso di prendersi una cioccolata calda nel loro bar preferito, a pochi passi dallo studio.
Stretti nei loro cappotti invernali, con il naso rosso per il freddo, avevano trovato naturale sedersi praticamente attaccati nella piccola caffetteria, aspettando le loro ordinazioni.
Certo, per loro molte cose erano diventate estremamente naturali, nell’ultimo periodo. E questa ne era solo una.
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali: mi sono, ovviamente, scordata di dirvelo, ma, altrettanto ovviamente, non possiedo Darren, Chris o qualsiasi altro personaggio della fic. Purtroppo.
Volevo dirvi che sono emozionatissima, perché con questo capitolo si conclude la mia prima Fanfiction, e ci lascio un pezzetto di me, qui. Quindi grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggerla.
Per le altre note, ci leggiamo sotto, enjoy!

 
A Mary, perché ha creduto in me e ci crede ancora.

I came home.
 
Epilogo - I came home.


Senza nemmeno sapere come, Darren si ritrovò fuori da casa sua e cominciò a ragionare freneticamente. Dove poteva essere Chris? A casa? No, era troppo lontana, e poi non aveva l’auto. In qualche caffetteria? No, voleva stare da solo, e una caffetteria non era esattamente il luogo più adatto.

Dove?

Improvvisamente ebbe un’illuminazione e cominciò a correre, mentre una marea di interrogativi gli si riversava nella mente. Perché lo stava facendo? Perché il pensiero di far star male Chris lo rendeva così triste? Perché lo aveva baciato? Perché non riusciva a stargli lontano?

E poi capì tutto, e il suo cuore quasi si fermò. Spalancò gli occhi e cominciò a correre più velocemente.

Era innamorato di Chris. Ogni tassello del puzzle andò al suo posto. Chris lo faceva sentire bene, lo completava.

E non c’era niente, niente di sbagliato. Anzi, per la prima volta dopo troppo tempo, Darren si sentì esattamente al posto giusto.

Era arrivato a Central Park, ormai doveva solamente trovare la panchina. La loro panchina.

Eccolo, Chris, seduto con le ginocchia puntate al petto, gli occhi puntati verso il cielo stellato.

Li rivolse verso Darren, quando lo vide arrivare, e li spalancò leggermente. –Come facevi a sapere che ero- oh!- disse, guardando la panchina su cui era seduto. –Giusto.-

Darren si sentì male nel vedere gli occhi di Chris ancora gonfi di lacrime. Si sedette vicino a lui e aprì la bocca per iniziare a parlare, ma venne preceduto dall’altro.

-Mi dispiace. Di essere scappato, intendo. Mi dispiace.-

Oh. Questo non era previsto.

-I-io sono un idiota. Non riesco più a fidarmi completamente delle persone da quando… Da quando lui-.- mormorò Chris.

Il cuore di Darren sprofondò.

-Ehi, no. Shh. Chris, non devi parlarmene se non vuoi, okay? Se non ti senti pronto, a parlarne, lo capisco. Se-se sei ancora innamorato di lui,- disse con voce tremante –va bene. Non sei obbligato a dirmi nul—Perché stai ridendo ora?- chiese stupito.

-Perché, Dare, io non sono innamorato di lui.- disse Chris sorridente, e Darren poté sentire distintamente un macigno sul suo cuore staccarsi e renderlo più leggero. Incredibilmente leggero. –Forse non lo sono mai stato realmente. Era solo un modo per non rimanere solo. Io gli volevo bene, prima, e credevo bastasse. Ma ora, ora lo odio. Mi ha fatto soffrire, tantissimo. E adesso, a causa sua, non riesco più a fidarmi di nessuno.- concluse. –Beh, quasi nessuno.- aggiunse poi, guardando Darren.

-Chris, mi dispiace! Non volevo farti stare male, baciandoti. Io-io non lo sapevo, ma la verità è che credo di aver appena realizzato di provare qualcosa per te. Qualcosa che va più in là di quanto immaginassi. E vederti in lacrime, prima, ha messo in moto qualcosa dentro di me e non sono riuscito a fermarmi. E, oh, Dio!, ora penserai che sono un maniaco che va in giro a baciare chiunque in qualsiasi momento ma--.-

Chris si sporse in avanti. Intrecciò una mano tra i riccioli sulla nuca di Darren e allacciò l’altra dietro la sua schiena, prima di eliminare la distanza tra le loro labbra e baciarlo.

Darren prese il volto del castano tra le mani e rispose al bacio.

Tutto, attorno a loro, si fermò.

I clacson delle auto in lontananza si fecero suoni indistinti e ovattati. Le luci delle decorazioni e delle abitazioni sparirono, chiuse al di fuori delle loro palpebre sigillate. Non si accorsero nemmeno dei piccoli fiocchi di neve che avevano cominciato a cadere sopra di loro.

Esistevano solamente loro due e le loro labbra che si sfioravano e si accarezzavano, ora lente e dolci, ora decise e bisognose.

Quando si staccarono, per mancanza di ossigeno, si guardarono negli occhi, sorridendo.

-Non sei un maniaco che va in giro a baciare gli sconosciuti.- disse Chris.

-E tu non sei un idiota.- replicò Darren, sfiorandogli ancora una volta le labbra con  le sue. Poi ebbe un’idea.

-Ti ho fatto questo, per-per regalo di Natale, sì insomma,non è niente di speciale, ma spero che ti piaccia- balbettò il riccio, porgendo a Chris dei fogli leggermente stropicciati che aveva preso dalla tasca del giaccone. –E’ uno spartito, di una canzone. L’ho scritta io e in realtà il programma era di suonartela a casa, quando tutti gli altri pazzi dei nostri amici se ne sarebbero andati. L’ho anche incisa su un CD e pensavo di dartelo, beh. Sì, non è nulla di che, ma--.-

Chris intanto leggeva il testo della canzone a bocca aperta e con gli occhi brillanti, mentre nuove lacrime, ma questa volta di pura gioia, cominciavano a solcare le sue guance.

“I have to say
That seeing you
With someone new
Has got me pretty curious.
Is he gonna kiss you in the rain?
Is he gonna cook on Sunday?
Is he gonna love you?
No, he won’t do any of those things.
Is he gonna take you where he knows
That it’s out of his ways?
Is he gonna miss you?
No, he won’t do any of those things.”

Si fiondò di nuovo sulle labbra del riccio, bisognoso di quel contatto. Nessuno lo aveva mai fatto sentire così, amato, protetto, voluto. Chris aveva capito una cosa. Darren non era mai stato il suo migliore amico.

Era sempre stato qualcosa di più, e loro non se ne erano mai accorti.

O forse non se ne erano mai voluti accorgere.

Ma adesso, adesso non importava a nessuno, perché erano loro, Chris e Darren, ed erano lì, insieme. E questo era tutto ciò che contava.

Quando il castano si allontanò, rimanendo comunque con la fronte appoggiata a quella del riccio, sussurrò sulle sue labbra –E’ il regalo più bello che io abbia mai ricevuto in tutta la mia vita. Io… Solo… Grazie.-

Infilò una mano in tasca e prese una scatolina, porgendola a Darren. –Anche io ti ho preso qualcosa.- e sorrise, incastrando i loro sguardi brillanti.

Il riccio aprì la scatola e prese tra le dita un braccialetto di argento formato da tante piccole lettere corsive unite l’una all’altra a formare una frase. Lo osservò e lesse la scritta.

“Somewhere only we know”

-So che è una canzone che ti piace tantissimo, e-e ho pensato che fosse un’idea carina, no?, avere un braccialetto con incise quelle parole.- Chris aveva cominciato a parlare senza neanche prendere fiato, gesticolando con le sue dita sottili. Ma venne interrotto da Darren, che premette le labbra sulle sue e sussurrò: -E’ perfetto.- e se lo allacciò al polso.

Poi  si alzò in piedi, sorrise, e puntò gli occhi in quelli di Chris –oh, Chris sarebbe potuto annegare in quell’oceano d’ambra.- porgendogli la mano. –Andiamo, non voglio che quei folli mi distruggano la casa!-.

Chris si alzò, eliminando gli ultimi residui di lacrime dal suo volto pallido con la manica del giubbetto, e intrecciò la sua mano a quella calda di Darren, sorridendo, perché quello era decisamente il Natale migliore della sua vita.

**

Quando aprirono la porta di casa, ridendo e spazzando via la neve impigliata tra i loro capelli, vennero accolti da un inquietante silenzio e da una dozzina di sguardi inquisitori.

Darren e Chris si guardarono negli occhi, prima di abbassare lo sguardo sulle loro mani ancora intrecciate.

Lea si avvicinò. –You came back.- mormorò.

Chris la guardò pensieroso, poi si voltò verso Darren, fissò gli occhi nei suoi e sorrise.

-I came home.- 




_______________________L'angolo di Locked.

Eccomi! :3 Allora, innanzitutto le note importanti, poi gli scleri.
La canzone è Any of those things, di Darren Criss, e vi prego, vi prego ascoltatela e capirete per quale motivo l'ho messa. Perché quella canzone parla di Chris nella mia testa, e perché se a voi questa cosa non convince, potrete godervi comunque lo spettacolo di un Darren Criss che saltella per un palco. E questa cosa non si può perdere. 
La traduzione di quella parte del testo è:
"Devo ammettere
che vederti
con qualcuno di nuovo
mi ha reso abbastanza curioso.
Lui ti bacerà sotto la pioggia?
Lui cucinerà per te la Domenica?
Lui ti amerà?
No, non farà nessuna di queste cose.
Lui ti porterà dove sa 
che è lontano dalle sue abitudini?
Gli mancherai?
No, non farà nessuna di queste cose."
Ma quanto è bella questa canzone?! :o
Poi, le ultime due battute, quelle di Lea e Chris, sono una citazione da A very Potter musical, il musical in cui un riccioloso Darren ha recitato cinque anni fa, e andavano messe in inglese. Perché non si può storpiare quella citazione, non si può. Se non avete mai visto quel musical, shame on you! Andate a vederlo immediatamente. *w*
Per il resto, non lo so, so solo che devo dirvi GRAZIE, a tutti voi, quelli che l'hanno messa tra le preferite, le ricordate, le seguite, chi ha speso qualche secondo per recensire (Ambros e KIAsia, siete dolcissime), chi ha letto silenziosamente, tutti. Siete fantastici, perché pensare che quella che era partita come un'idea di un mese fa, scritta in un momento libero tra i memo del mio cellulare sia diventato questo, anche e soprattutto grazie a voi, è ... wow.
Quindi grazie! Spero di tornare presto, magari con qualche Klaine. Vi mando un abbraccio enorme, e come sempre vi chiedo che ve ne pare di questa storia, specialmente ora che è finita.
Un bacio! **
   
 
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