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Autore: Hipys    09/01/2014    1 recensioni
''Amburgo è una città troppo piccola per i miei sogni, i miei desideri.. Dicono che la famiglia ti sarà sempre accanto e che ti supporterà per tutta la vita, perchè io non posso dire lo stesso?'' Mia è una ragazza che vive tutto al massimo, i suoi genitori hanno programmato il suo futuro da ormai anni.. ma a lei piace questa situazione? Cosa accadrebbe se non ascoltasse i suoi genitori se infrangesse tutte le loro 'regole'? ...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                      Il colore dell'amore
Capitolo 1: 'Il numero quindici'

>>Tutti i miei amici dicono che è un giorno speciale e dovrei  festeggiarlo con una super festa, ma a me non va. Amo le feste ma sinceramente non mi va di festeggiare i miei diciotto anni, non voglio.. loro l’aveva detto<<
-Flash back-
Carlos:  >>Faremo così<< esclamò mio padre con aria superiore
Denise >>Dobbiamo fare così>> continua mia madre assecondando le parole di mio padre
Mia: >>Ma perché?perchè non posso vivere la mia vita come voglio?Parliamo del mio futuro, non voglio diventare un dottore come te papà e tanto meno un giudice come te, mamma<<
Denise: >>Mia, sai che sei una ragazza fortunata? Non ti è mai mancato niente.. hai sempre avuto tutto quello che volevi, tutto quello che si può desiderare sin da piccola<<
Mia:  >>No mamma, qui si parla del mio futuro. Non è uno scherzo! Il mio sogno è quello d…<<
Carlos: >>Per l’amor del cielo non nominare quella professione scadente>> mi interruppe mio padre < Mia:  >>Il mio sogno è quello di diventare una parrucchiera>> continuo io < Mi buttai sul letto e scoppiai in lacrime, nella testa mi rimbombavano quelle maledette parole che mi perseguivano da sempre
‘A diciotto anni comincerai a seguire un corso specialistico per diventare un dottore’
Hanno sempre vinto loro, la scuola che dovevo frequentare e a volte anche gli amici.. Ma questo no, non possono obbligarmi a fare un lavoro che non mi piace
-Fine flash back-
Scossi la testa e scesi le scale. Mi diressi in cucina per fare colazione come tutti i giorni normalmente, ma c’era qualcosa di strano..  >>Di sicuro ci sarà qualcuno in cucina, fantastico<< pensai.
Non avevo manco la voglia di aprire la maniglia della porta, chiusi gli occhi e lo feci a malavoglia
‘Sooorpresaaa’
Mia:  >>Che ci fate qui?<<  dissi io con finta aria sorpresa, non volevo deludersi con una mia faccia imbronciata
Stefan:  >>Augurii principessa<<  mi abbraccia, forse un tantino troppo forte. Ma lui è così, Stef è sempre così con me. Gli voglio un bene dell’anima
Debby: >>Diciotto anni, eh?ormai sei vecchia<< mi da un pugno sulla spalla per poi buttarsi su di me in un abbracciamo, uno dei nostri abbracci.
Dorothy e Alexio non mi dissero niente, rimasero a guardarmi in silenzio. Che avevano? Mi incuriosì e andai da loro
Mia >>E voi due? Non mi venerate?pff è il mio compleanno, inchinatevi a me plebei<<  dissi io in modo scherzoso ai due ragazzi difronte a me.
Dorothy: >>Lo dico io o lo dici tu?<< si diresse verso Alexio che mi guardava con un sorriso strano, tramavano qualcosa quei due.
Alexio: >>Ti lascio l’onore amore mio<<
 Alexio e Debby sono fidanzati da tre anni, si sono conosciuto in una maniera così assurda che avvolte noi tutti li sfottiamo. Ma in quel momento volevo solo sapere cosa stavano tramando quei due.
Dorothy: >>allooooraaaa<<  continua misteriosa accennando il sorrisetto.
Faccio per incitarla a continuare
Dorothy: >>Hai presente il padre di Abel?<<
Io diventai subito rossa, mi era sempre piaciuto Abel ma di questa mia piccola debolezza ne era a conoscenza solo Debby. Lei è la mia migliore amica, lei sa tutto di me e io so tutto di lei. Voglio bene a gli altri ragazzi ma con Debby è diverso, tutto diverso.
Mia: >>Si<< dissi secca cercando di nascondere il rossore creatosi sul mio viso.
Dorothy: >>Ecco, aveva un piccolo appartamento in Via Strud mia madre gioca a golf con la sua e ne parlarono<<
Io ero confusa, che centrava questa storia con me?
Alexio: >>E abbiamo pensato di..<<
Mia: >>Di?..<<
Voglio sapere di cosa si tratta, non ce la faccio più.
Alexio esce un paio di chiavi dalla sua tasca dei jeans >>Ecco benvenuta nel mondo degli adulti Mia<<
Io guardo tutti con la bocca aperta, cosa? Cosa? Una casa? Tutta per me?I ragazzi sapevano che io dopo i miei diciotto anni avrei cercato un piccolo appartamento dove vivere per conto mio. Ma non pensavo che..
Debby: >>Oddio oddio oddio possiamo andare a vedere la casa adesso?<<
Stefan: >>Cavolo e pensare che per i miei diciotto anni mi avete comprato un profumo<<
Scoppiami tutti in una grossa risata
Alexio >>A dir la verità..<<
Mia: >>Cosa?<<
Dorothy: >>Abbiamo detto che abbiamo avuto l’idea, ma..<<
Mia: >>Ma?..<<
Dorothy: >>Questo regalo ti è stato fatto dai tuoi genitori<<
La porta di casa si apre, erano tornati giusto in tempo.
Io cammino a passo svelto verso la porta
Carlos:<>
Stefan sussurra ad Alexio’regalino’
Mia: >>Ma..<< cerco di dire qualcosa.
Denise: >>Andiamo a vedere l’appartamento cara?<<
Mi limitai a fare un cenno di approvazione con la testa.
Eravamo in macchina.
Stavo davvero per vedere la mia nuova e ripeto MIA casa?
Dopo una mezz’oretta di strada arrivammo. Il quartiere è il migliore della città. C’erano due palazzoni uno grigio che sembrava da persone ricche e uno giallino che pareva un Hotel.
Mia: >>Allora, qual è?< Dorothy: >>>Secondo te?<<
Stefan: >>Quello grigio?<<
Alexio: >>Nah, quello giallo<<
Mia: >>Il palazzo giallo?<< 
Debby guardò il palazzo sbalordita
Salimmo le scale che portavano al portone del Palazzo-hotel io sussurrai a Denise’No seriamente, non è un hotel?’ lei mi risposte con una risatina
Il mio appartamento si trovava al quindicesimo piano.
Salimmo con l’ascensore, anch’esso lussuoso
Io guardavo tutto con la bocca aperta.
Finalmente le ante dell’ascensore si aprirono, io seguita dai ragazzi uscimmo come razzi.
Mio padre controllava quale numero fosse la porta.
Carlos: >>Porta numero quindici?<<
Denise: >>Si caro, si<<
Palazzo numero quindici, porta numero quindi. Facile da ricordare.
L’appartamento si presentava con un ampio salone seguito da immense stanze continuai a navigare in quell’enorme casa, era tutto perfetto. Non potevo desiderare casa migliore.
Da domani sarei andata a vivere li, era tutto preparato, ovviamente.
Durante il tragitto verso casa i miei amici ridevano e scherzavano dentro l’auto mentre io mi estraniai guardando fuori dal finestrino. 
Si, era tutto perfetto ma anche questo l’avevano scelto loro, i mobili, il design, la casa, la via..Ero talmente persa tra i miei pensieri che non avevo manco notato che eravamo scesi davanti un pub, no.
Avevano organizzato una festa lì?Ho i jeans e una t-shirt veramente elegante.
Debby: >>Sorpresa?<< disse visibilmente entusiasta
Mia: >>Un po’<< non voglio deludersi, vorrà dire che mi dovrò divertire.
La festa mi prese davvero, e alla fine mi divertì anche io dopo tutto.
Alle tre del mattino ritornai a casa, stanca. Volevo solo coricarmi. 
Ma ad aspettarmi seduti sul divano del salone centrale c’erano i miei genitori.
Mia: >>Ancora svegli?<< dissi con un tono sorpreso 
Mio padre sospirò..
Mia: >>Che c’è?<< dissi con un tono più agitato
Sapevo perfettamente cosa c’era, erano lì per parlami del futuro che loro hanno progettato per me, quel futuro che tanto odiavo.
Denise: >>Siediti cara<< mi fa cenno di sedermi
Mia: >>Mamma..papà… sono stanca, voglio dormire. Ne parliamo domani<< Scappai in camera mia.
Non volevo parlarne sinceramente neanche domani, ma in quel momento volevo solo scappare da quella situazione, scappo sempre alla fine.
Le lacrime cominciano a scendere dal mio viso. M misi davanti alla specchiera mi guardai allo specchio, asciugai le lacrime da quei occhi marroni chiaro che tanto detestavo. I miei capelli rossastri sull’arancione quella sera erano strani, sul biondo. Non era mai capitato. 
Quella notte non riuscì a prendere sonno, pensavo e ripensavo alle parole dei miei genitori, al futuro che mi aspettava.
Riuscirò mai veramente a vivere la mia vita a modo mio e soprattutto riuscirò mai a realizzare il mio sogno?


Spazio autore:
Salve a tutti, questa è la mia prima fan fiction. Ho un paio di idee molto carine per questa storia, spero possa piacervi.
Metterò il secondo capitolo presto.
  
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