#ATTENZIONE QUESTA OS NON L'HO SCRITTA IO! Speriamo, io e l'autrice, che sia in ogni caso di vostro gradimento. Nell'angolo autrice c'è tutto spiegato. Buona Lettura.
Liam & Megan
And we don’t ever know where we’re going
But I’m sitting with you and I’m glowing
-Glowing by The Script-
Megan
lavorava come cameriera alla tavola calda chiamata "Alla bella
Luna", che si trovava a Oxford. Era una ragazza di circa diciannove
anni dagli occhi e capelli scuri, quasi neri, e di altezza normale. Non si
considerava una persona dal carattere facile ma tutti le facevano notare quanto
fosse altruista con gli altri.
-Ehi,
Meg, questa è l'ordinazione del tavolo cinque!- esclamò il suo capo, da dietro
il bancone. La ragazza sbuffò, voltando le spalle a tutti i clienti seduti
nella sala. Nella frase di Bob, il capo, c'erano ben due parole che non le
stavano bene: Meg e cinque. La prima perché non sopportava quel diminutivo. La
seconda poiché odiava servire proprio il numero cinque. Ogni volta che lei era
di turno doveva andare a quel dannato tavolo, stampandosi in faccia un bel
sorriso finto -per i clienti, ovviamente- e prendere le loro ordinazioni mentre
quei tipi non facevano altro che fare commentini su di lei e guardarla
maliziosamente.
-Bob,
ti prego, manda Kelly. Io non voglio aver niente a che fare con quelli-
supplicò, rivolta al boss. Tra "quelli" c'era anche il suo ex e non
aveva nessuna voglia di parlarci anche quel giorno. Già era affaticata per via
il lavoro e si era pure svegliata con un mal di testa irritante; non desiderava
altro che finire il suo turno e tornare a casa.
-Avanti,
Maggie, sono sempre clienti. E hanno chiesto personalmente di te. Non puoi
rifiutarti- replicò Bob, serio.
La
mora provò un'ultima volta a persuaderlo ma capì subito che avrebbe perso, così
afferrò il vassoio e si diresse al tavolo numero cinque. Aveva bisogno di quel
lavoro più di ogni cosa. Doveva pagarsi l'università e provvedere anche a sè
stessa: non poteva ancora rimandare il pagamento dell'affitto del suo
appartamento. L'avrebbero buttata fuori senza pensarci due volte. Prese un bel
respiro e sorrise, come richiesto dal capo. Era bene ingraziarsi i clienti,
così sarebbero tornati. Marcus, il suo ex, alzò svogliatamente lo sguardo
appena la sentì arrivare. Gli altri tre amici cominciarono a ridacchiare.
-Signori,
queste sono le vostre ordinazioni- annunciò Megan con pacatezza, sperando in
tutti i modi di non scoppiare e urlare contro di loro in maniera poco
professionale. -E questo è il conto-
Dopo
aver posato i quattro piatti e bicchieri, tirò fuori il fogliettino e lo porse
a uno qualsiasi dei ragazzi.
-Chiedo
di essere rimborsato per il servizio scadente. Hai cinque minuti di ritardo,
bellezza, e noi non abbiamo tempo da perdere- ammise Marcus, l'ex, trovando la
cosa molto divertente.
-Beh,
ne sei sicuro? Perché io vi vedo seduti qui a far niente tutti i giorni- ribatté
lei, infastidita. -Non avete un lavoro oppure un corso all'università da
seguire?-
Si
stupì subito di averlo detto ad alta voce e diede un colpetto di tosse,
iniziando a torcersi le mani. Marcus e la sua combriccola presero a ridere.
-Forse
sarai tu a non lavorare più, Brown-
Quel
pensiero la scosse molto e ciò la portò a scusarsi, anche se non avrebbe
voluto. Fortunatamente una sua collega e amica, Kelly, arrivò da dietro e le
posò una mano sulla spalla, comprensiva.
-Faccio
io, qui. Tranquilla-
-Sicura?-
domandò la mora.
-Certo.
E poi sei desiderata da quella parte- confermò Kelly, indicando le file di
computer facenti parte dell'internet point della tavola calda. -Il ragazzo
incappucciato mi ha pregato di farti andare da lui. Sembra che oggi ti
reclamino tutti-
-Già...- mormorò Megan, per niente divertita.
Ringraziò l'amica e ignorò il tavolo cinque per dirigersi dal ragazzo. Lo
vedeva di profilo, visto che era ad una delle postazioni con i computer, ma
anche così non poteva scorgere i suoi lineamenti. Portava il cappuccio della
felpa nera calato sul viso e aveva aggiunto anche una sciarpa molto coprente,
che gli arrivava al naso, e un paio di occhiali Ray-Ban per nascondere gli
occhi. Poteva essere chiunque, coperto così. Ma Megan non si scoraggiò,
essendogli riconoscente, e aumentò il passo, arrivandogli accanto.
-Posso
fare qualcosa per lei, signore?- chiese con tono gentile, tirando fuori il
blocchetto delle ordinazioni. Lui la guardò e si abbassò di poco la sciarpa,
per mostrarle un sorriso dolce.
-Non
sono poi così vecchio per essere chiamato signore- le fece notare.
-Oh...
scusi-
“Quanti
anni può avere? Venti? Trenta? Trentacinque?” si ritrovò
a pensare.
-Non
scusarti, non serve-
Megan
lo vide spegnere il computer per dedicarle più attenzione.
-Va
bene. Allora... che cosa vuole ordinare?- riprese la ragazza, già pronta con la
penna in mano.
-Nient'altro-
rispose lui semplicemente, scrollando le spalle.
Megan
inarcò un sopracciglio.
-Perché mi ha chiamata se non per
ordinare?-
-Per
liberarti da quel tavolo-
La mora fece un'espressione sorpresa. Quindi,
sorrise un po' incerta.
-In
questo caso la ringrazio. Mi serviva proprio un aiuto simile- rivelò Megan,
sospirando. Era terribilmente stanca e doveva studiare ancora molto per
l'imminente esame. -Come posso sdebitarmi?-
Il
ragazzo misterioso sorrise di nuovo. -Potresti accettare di uscire con me-
Questa
frase la spiazzò completamente e sgranò gli occhi.
-Non
mi conosce nemmeno- replicò, leggermente inquietata dalla richiesta.
-Ti
chiami Megan e lavori qui come cameriera. Immagino per doverti pagare gli
studi. E sembri molto giovane- rispose il ragazzo. Lei, istintivamente,
indietreggiò di due passi. Marcus si era sempre comportato in quel modo strano
e... ecco com'era finita. La provocava ogni santo giorno. Il ragazzo indicò col
mento il cartellino sul petto di lei. Megan. C'era scritto, ovviamente.
"Quel
tipo non ha nessuna inquietante capacità" pensò.
-Le
altre sono soltanto ipotesi- si giustificò il cliente, un pochino in imbarazzo.
-Ah...-
mormorò, sentendosi una stupida. Provò a sorridere. -Io... non posso accettare
comunque. Insomma, siamo due sconosciuti-
-Certo,
certo. Dovevo pensarci un po' prima di fare una richiesta tanto azzardata.
Quindi, se ti va, potremmo scambiarci le mail-
“Già
meglio”
pensò lei.
Annuì,
iniziando a scrivere sul blocchetto. Strappò il foglio e glielo tese. Lui se lo
mise in tasca e fu sul punto di imitarla, quando il telefono gli squillò.
-Scusami,
devo assolutamente andare. Ti ringrazio per l'ottima compagnia- si scusò,
alzandosi dalla sedia. Tirò fuori il portafogli e con un gesto distratto lasciò
delle banconote sul tavolo, senza farsi vedere dagli altri.
-Ma...
sono cento sterline!- fece Megan, osservandole sbalordita. Eppure doveva
pagarne solo venti, tra consumazione e internet.
Il
ragazzo sorrise. -Non ho pezzi piccoli, purtroppo. E sono molto di fretta-
spiegò, infilandosi il giaccone scuro. -Tieni pure il resto-
-Oh
no, no. È impossibile. Non accetterò mai-
-Allora
vuol dire che ci vedremo presto, così potrai ridarmeli. E magari, quel giorno,
riuscirò ad invitarti a cena- concluse lui, piuttosto divertito. -Ciao, Megan-
Lei
rimase di sasso, mentre il ragazzo misterioso usciva dalla tavola calda,
armeggiando con il telefonino. Nascose la cospicua mancia, o temporaneo
prestito, nella tasca. E, incredula, si accorse di essere diventata rossa
appena lui aveva accennato alla cena.
Nessun
ragazzo l'aveva mai invitata fuori con tanta gentilezza. E lui era uno
sconosciuto.
La
sera stessa, Liam Payne rincasò, stanchissimo, e sì tolse la giacca. La appese
all'ingresso, chiudendo la porta. Poi, quasi senza accorgersene, entrò in
cucina e si mangiò un panino, che non era nemmeno vagamente somigliante a
quello della tavola calda in cui era stato qualche ora prima. Alzò le spalle,
gustandoselo comunque, e appena finito tornò indietro per raggiungere la camera
da letto. Ma qualcosa di piccolo e bianco attirò la sua attenzione e dovette
camminare fino all'ingresso e chinarsi per raccoglierlo. L'indirizzo mail della
cameriera di quella tavola calda. La bella ragazza mora che aveva aiutato a
disfarsi di quei clienti.
Sorrise
quasi inconsapevolmente ed andò a prendere il portatile.
Aprì
la sua mail e cliccò su "nuovo messaggio". Automaticamente
inserì nel destinatario l'indirizzo di Megan, la ragazza in questione.
E, sempre in modo quasi del tutto istintivo,
le scrisse. Dapprima le parole uscirono lentamente, dato che Liam aveva paura
di disturbarla o importunarla. Infatti, l'inizio non era proprio brillante.
Poi, la mail prese forma con una rapidità ed una semplicità spaventose. Questo
fu il risultato:
Sono il
"signore" che stava all'Internet Point dove lavori :D
Non so se ti ricordi ma
sono la stessa persona che ti ha salvata da quel tavolo di maniaci.
E... ah, che inizio
terribile.
Penserai sicuramente che
sono peggio di loro.
Ma ti assicuro che non è
così.
Comunque, di solito
scrivo pagine e pagine e adesso sono fermo alla settima riga.
Sarai tu a farmi questo
effetto?
In questo momento
pensare a te e alla tua espressione meravigliata, anche se forse sarebbe meglio
dire meravigliosa, mi ha fatto sorridere.
Così, credevo che
ringraziarti per la compagnia era d'obbligo. Ed eccomi qui.
Che scrivo stupidate e
non so nemmeno io dove voglio arrivare...
Penso sia meglio che
finisca qui di scrivere, visto che potrei intasarti la casella di posta. E poi,
in fondo, volevo soltanto darti la buonanotte.
Per cui, ti saluto.
Spero di rivederti
presto.
Liam
Ps. Mi devi almeno una
cena ;)
Megan
ci cliccò sopra, abbastanza curiosa. Il mittente non lo conosceva ma,
nonostante ciò, non si rifiutò a leggere la mail.
Io sto bene, grazie. Tu, invece?
Ovvio che mi ricordo di te! Come potrei
dimenticarmi dell'unica persona che d'estate va in giro tutta coperta fino alla
punta dei capelli? :D
A questo proposito, credo che ci siano poche
possibilità che ti abbiano spinto a vestirti così pesante.
1. Ti sei ammalato e
probabilmente avevi freddo per la febbre
2. Sei ricercato dalla
polizia e non vuoi farti riconoscere
3. Sei famoso e, anche
in questo caso, non vuoi farti riconoscere dai fan
Sto ipotizzando, eh!
Comunque, la prima è la
più probabile. Anche se, a dirla tutta, non mi sembravi così indebolito dalla
febbre.
La seconda è... beh,
meglio che non sia così. Potrei seriamente preoccuparmi di star parlando con
uno sconosciuto che si rivela essere un killer.
E la terza, mm, credo
sia la più emozionante. Ma la mia fantasia si spinge sempre troppo oltre,
ahimè!
Chissà se mi darai una
risposta al tuo comportamento strano...
Dai, mi fermo qui anche
io con le mie sciocchezze. Sono molto stanca e credo che andrò a dormire
subito.
Buonanotte anche a te,
Liam!
Megan
Ps. Questo vuol dire che
la offrirò pagando con i tuoi soldi ;)
“Che stupidate ho scritto? Ma... caso mai è
lui a farmi uno strano effetto. Non il contrario” affermò la
mora, pensierosa e attratta da lui allo stesso tempo. Sospirò, spegnendo
il computer. Decise di andare a dormire. Non sapeva che il giorno dopo e
quello dopo ancora lo avrebbe rivisto alla tavola calda. Non sapeva che da
quella notte le cose sarebbero cambiate. Non sapeva neanche che sarebbero
davvero usciti insieme.
*Due mesi dopo*
I
due ragazzi si erano scritti per circa due mesi ed avevano imparato a
conoscersi. Infatti, si mandavano mail lunghe e dettagliate alla fine di ogni
giornata. Era diventata un'abitudine, una cosa quotidiana. E Megan, appena
aveva appreso che Liam sarebbe dovuto ritornare a Londra per svolgere alcune
cose lavorative, ci era rimasta sinceramente male. Sapeva che probabilmente non
l'avrebbe mai più visto a Oxford e lei ormai era impegnatissima con
l'università.
-Non
so nemmeno che lavoro faccia o quale sia il suo cognome- si lamentò con Kelly,
mentre si preparavano per chiudere la tavola calda "Alla bella
Luna". -Eppure mi sento come... come se fossi stata abbandonata da una
persona molto importante-
-Sarà
stato amore a prima vista- buttò lì la bionda, sperando di confortare Megan. Ma,
purtroppo, questo non fece altro che ricordarle quanto poco conoscesse di quel
ragazzo misterioso. L'unica cosa che sapeva di certo era la sua età, ovvero
vent'anni. E le sue passioni, gli hobby, i film e libri preferiti. Ma se si
fosse inventato tutto? Qual'era la sua vera identità?
-Non
per infrangere i tuoi sogni ma io non l'ho mai visto in faccia. Ogni volta che
è venuto qui era coperto dalla testa ai piedi- ammise, sconfortata, infilandosi
le sue scarpe.
-Lo
so...- sussurrò Megan.
Se
avessi potuto dimenticarlo, l'avrei già fatto. Chiunque sia. Ma il problema è
che non ci riesco e che non voglio.
-Allora,
Megan, io vado. Ci vediamo domani, ok?- la avvisò Kelly, dandole un abbraccio
veloce. -E non pensarci. Perché se davvero lui tiene a te come tu tieni a lui,
credo che un giorno di questi lo rivedrai seduto al suo solito posto-
-Sei
una contraddizione unica, Kelly- borbottò la mora, confusa. -Prima hai detto
che non dovevo pensare a lui-
-Sì
ma... oh, beh, capirai presto. A domani!-
Megan
la osservò allontanarsi e lasciarla sola là dentro. Così si diede una mossa e
indossò il giubbino, tirando su il cappuccio per proteggersi dal vento che
immaginava ci fosse fuori. Si diede un'ultima sistemata, passandosi le dita
sulle occhiaie profonde, ed uscì dalla tavola calda. Un venticello per niente
piacevole le fece cadere all'indietro il cappuccio e con ciò si accorse che
pioveva.
-Il solito tempo orribile. Maledizione...-
bofonchiò, sbuffando. Non aveva l'ombrello. Improvvisamente le goccioline non
le arrivarono più sul viso e alzando lo sguardo notò che qualcuno l'aveva
coperta con il suo, di ombrello.
-E
con questo sei in debito con me per la seconda volta, Megan-
Quella
voce.
Megan
sbarrò gli occhi con immediatezza e si voltò. Ma una mano si posò sopra i suoi
occhi, impedendole di vedere.
-Non
così in fretta-
-Liam,
dopo tutti questi giorni hai pure il coraggio di non farmi vedere la tua
faccia?- lo rimproverò lei, rallegrandosi. La verità era che non le importava
un accidenti dell'aspetto del ragazzo che aveva davanti. Non le sarebbe
importato niente se avesse avuto dei difetti enormi. Ormai era sicura di
provare qualcosa per lui, perché tutto il tempo che avevano speso per
conoscersi era bastato a farle capire quanto fossero simili e destinati a stare
insieme.
-Un attimo, un attimo!- fece il ragazzo,
sorridendo. -Ora devi indovinare chi sono!-
-Liam...-
-Allora, prima di lasciarti indovinare devo
chiederti una cosa- la avvisò. -Ascolti qualche gruppo inglese?-
-Sì, certo-
-Che so... One Direction?-
-Mm, sì. Perché?-
-Chi è il tuo preferito?-
Megan
sospirò, non capendo il punto. -Forse Liam Payne. No, ma che dico? Ovviamente
lui. E' così tremendamente carino. E avete lo stesso nome, cavolo! Non ci ho
mai pensato!-
Liam rise.
-Oh oh... aspetta. Stesso nome. Liam- mormorò, confusa.
-Già.
Il tuo preferito, quello tremendamente carino, è qui davanti a te- Le tolse la
mano dagli occhi e le sorrise.
-Liam
Payne!- esclamò Megan, sognante. -Mio dio, non potevi dirlo prima? Avrei
evitato molte figuracce!-
-Così
è più divertente- affermò il castano. -Ora, però, andiamo. Mi devi una cena-
-Certo,
andiamo. Come potrei rifiutare?-
Questo
fu il loro primo appuntamento.
Come state?
Allora credo che sia il caso di dovervi dare una spiegazione.
Questa bellissima OS, scritta da Book Lover Girl, è tratta dalla mia FF: Remember When (questo è il link della ff: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2301655&i=1) in cui c'è questa bellissima coppia.
Questa scrittrice bravissima si è offerta di scrivere due OS, che riguardassero le altre coppie della storia, infatti nella FF originale si parlerà solo di Louis e Brooke, i due protagonisti.
Detto questo, come vi è sembrata? Ma soprattutto vi è piaciuta?
Io e Book Lover Girl ci teniamo tantissimo a questa ff quindi, per favore, FATECI SAPERE. (è anche un modo per migliorare il nostro modo di scrivere. E poi credo che dopo tutto l'impegno che ci abbia messo per scriverla, è anche giusto che si meriti qualche recensione u.u)
Quindi, FATECI SAPERE TUTTE LE VOSTRE OPINIONI. ACCETTIAMO DI TUTTO :3 (soprattutto boi, Lettrici silenziose. Non abbiate il timore di dire cosa ne pensate perché solo grazie alle vostre opinioni possiamo migliorare come autrici u.u)
Infine vi lascio con la foto dei due personaggi principali e con i link delle nostre storie:
Mia: Remember When (il link è sopra :) Commentate per favore. Accetto di tutto)
Storie di Book Lover Girl:
-http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2304920&i=1 (una fantastica crossover tra Demi Lovato e The Script)
-http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2389050&i=1 (una fantastica OS su Zayn Malik e Ariana Grande)
Vi giuriamo, sia per le sue che per la mia, CHE NON VI DELUDERANNO :D
Ci vediamo con il prossimo aggiornamento che riguarderà la coppia: Harry Styles e Lottie Tomlinson.
Non perdetevela :)
Ci si vede.
Un bacio,
_browns eyes_ e Book Lover Girl
(Megan)
(Liam)