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Autore: Klaina    09/01/2014    1 recensioni
Un giorno arrivano due nuovi studenti al McKinley di Lima. Sono bellissimi, misteriosi e decisamente pericolosi, ma questo Blaine Anderson non lo sa. Come cambierà la sua vita? E quella dei due "Fratelli"?
storia già completa, è solo questione di quando riesco ad aggiornare
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Sebastian
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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1.Punizione

 
Buongiorno a tutti. Dato che io NON sono normale il 3 giorno della V ( si,l’anno in cui bisognerebbe impegnarsi di più, stare dietro alla scuola, o almeno ascoltare le lezioni in classe)
Mi è venuta in mente questa proposta per una nuova long. Non so se riuscirò davvero a scriverla tutta né so con che frequenza sarò in grado di pubblicarla. Spero che nonostante questa kilomentrica introduzione siate incuriositi.

 
CROSSOVER TRUE BLOOD-GLEE
 
 
 
 
 
 
- Bene ragazzi, oggi vi introdurrò il nostro prossimo argomento: l’800 qui in America-
I ragazzi furono distratti da un bussare alla porta e ne approfittarono per chiacchierare.
-Ragazzi buoni, avanti- li riprese il professore –Oh, buon giorno preside Figgins. Ragazzi. In piedi.-
-Buongiorno professore, buongiorno ragazzi. Seduti prego. Professore le presento i nostri nuovi studenti ....- un rumore assordante venne dal cortile e il preside schizzò fuori urlando contro i teppisti che avevano cercato di far saltare gli spalti.
-Bhe ragazzi, venite pure dentro. Io sono William Shuester, il professore di storia e del glee club-
-Glee club? Esistono ancora quelle schifezze?- il ragazzo biondo e più alto aveva parlato. Era magro e slanciato, con canotta, pantaloncini e un’aria generale davvero strafottente.
-SEB! Lo scusi professore. Io sono Kurt e questo è il mio “fratellastro” Sebastian- l’altro ragazzo era poco più basso, castano e con la pelle chiarissima. Il suo viso colpì il professore quando lo guardò meglio. Aveva due occhi azzurri molto intensi e un’espressione da bambino sul viso.
-È tutto ok Kurt, dovrete solo abituarvi, andate pure a sedervi-
Nel passare Sebastian rivolse un sorrisetto al professore, per niente dispiaciuto o impressionato.
-Ditemi ragazzi, cosa vi porta in questa scuola? Vi siete appena trasferiti?-
-Più o meno. Diciamo che noi viaggiamo spesso ma questa volta la nostra crea... em... ci hanno convinto a inscriverci in una scuola, ci hanno detto che ci farebbe bene fermarci in un posto per un po’. Vero Seb?-
- Direi che ci hanno più COSTRETTO che convinto. Gliela farò pagare. A scuola. ANCORA-
-Seb!- sussurrò Kurt come avvertimento, l’altro si limitò a rimuginare in silenzio.
-Bhe, in ogni caso siamo felici di avervi qui. Vedrete che vi ambienterete presto, qui non è così male. Allora, cosa stavo dicendo?-
-Ha detto che dovremo parlare dell’1800 in America,prof-
Sebastian scoppiò a ridere guardando Kurt, che gli lanciò un’occhiataccia, con l’unico risultato di trasformare quella risata sguaiata in un lieve risolino.
-Grazie Tina. Posso sapere che c’è da ridere Sebastian?-
-Oh niente di che prof. Semplicemente Kurt è COSI’ affezionato alla prima parte di quel secolo-
-SEB!- lo riprese Kurt a denti stretti.
-Ma davvero Kurt?- chiese il professore stupito
-Si, mi piace molto la storia-
Sebastian ridacchiò –Si, a volte mi stupisce per quante cose sa, quasi come ci si avesse davvero vissuto- a questo punto continuò ancora a ridere. Questa volta Kurt lo fece zittire semplicemente toccandogli la gamba.
Il professore si riscosse dai suoi pensieri e riprese la lezione e Sebastian non disturbò più.
 
 
 
 
-Che mi hai fatto fatina?!- Sebastian era fuori di sé quando uscirono dall’aula. Kurt lo strascinò fino agli spalti e vi ci sedette tranquillamente.
-Devi imparare che non tutte le cavolate che fai possono essere cancellate via, e questa dovrebbe esserne la prova evidente, quindi ti ho flashato e ti ho tolto la possibilità di ammaliare. Non ti preoccupare, mentre tu ti riprendevi ho ammaliato il resto della classe, nessuno saprà quello che è successo....-
-COSA?! Non puoi farlo! Avevi detto che non avresti mai usato la tua luce su di me!-
- Pam mi ha detto di tenerti sotto controllo e mi ha autorizzato a usare ogni metodo possibile, quindi....-
- Oh, gliela farò pagare a quella “donna”.-
-Tecnicamente non puoi farle pagare niente. Questa è la tua punizione e per il fatto che ha obbligato anche me a subirla mi ha dato la possibilità di divertirmi-
- Ma ora tu mi ridarai i miei pieni poteri, vero Kurtie? Sai che se non lo farai potrei farti decisamente male-
-OH Sebbie- lo canzonò Kurt sapendo quando l’altro odiasse questo soprannome – Non provare a minacciarmi, posso sembrare piccolo e tenero ma ho quasi duecento anni più di te, sono decisamente più potente e soprattutto sto più simpatico a Pam, per cui non hai la possibilità di vincere contro di me. Forza ora andiamo e se fai il bravo questo pomeriggio ti ridò i poteri prima che Pam lo sappia e ti sfotta ancora di più-
- oh, je déteste Kurt Hummel!-
- oh non, tu m'aimes Seb. Aller –
I due si riportarono all’interno, andando direttamente in classe, tanto non avevano bisogno di mangiare.
 
 
 
-Hey Blaine. Vieni, ti abbiamo tenuto il posto. Tu  li hai visti quelli nuovi?-
-Hey Tina, ciao ragazzi. No, è arrivato qualcuno di nuovo? Dove sono?-
-In realtà non li vedo, comunque abbiamo le prossime ore con loro. Sono due ragazzi. Sebastian e Kurt. Entrambi sono due fighi pazzeschi ma non si capisce se siano single. Si sono presentati come fratelli ma non si assomigliano minimamente, anche se si pizzicano proprio come due fratelli-
-Oppure come due che stanno insieme da tanto, tipo coppia sposata-
-RACHEL! Che paura, da dove spunti?-
-Scusa Blaine, è che ho cercato di seguire i due nuovi ma li ho persi nella folla, quando sono arrivata a loro stavano già rientrando. E si tenevano per mano. Ora ditemi quale teenager maschio tiene per mano suo fratello a scuola E non si presenta a mensa. Devono per forza stare insieme- disse tutta contenta la ragazza.
-Ma oggi a lezione ho sentito che Sebastian diceva che l’avrebbe fatta pagare a una LEI. Magari sono solo davvero fratelli e, visto che non c’era nessuno fuori hanno deciso di prendersi per mano-
-Mi spiace Tina ma la tua teoria non regge, è più credibile quella della nasona- Santana, una ragazza spagnola che non perdeva mai occasione per insultare gli altri si era unita alla conversazione.
-Grazie Santana, credo-
-Comunque non li ho ancora visti, per cui solo dopo zia Tana potrà dirvi se si tratta davvero di fatine o meno-
-O cavolo ragazzi. È tardissimo, muoviamoci a finire e andiamo in palestra, adesso ci tocca ginnastica. Credo che vomiterò- Rachel era davvero sconsolata, odiava fare ginnastica soprattutto perchè la coach Silvester era davvero cattiva con loro per il semplice fatto che lei e i suoi amici facevano parte del glee club. Inspiegabilmente lei era contro qualsiasi cosa che ostacolasse anche solo limitatamente il suo lavoro con le cheerleader.
-Ma dai, la coach non è così mostruosa-
-Solo perchè tu sei una Cherios,Santana-
- bhe, anche tu hai ragione- la latina andò via ridacchiando e scrollando la sua minigonna come per vantarsi della protezione e delle libertà che indossare una semplice divisa le garantivano.
-A volte è proprio odiosa. Forza andiamo ragazzi?-
Visto che tutti avevano finito si divisero andando verso le loro classi mentre Rachel, Blaine, Tina e Quinn si dirigevano verso le palestre.
-Quinn, com’è che tu sei una Cheerios ma non sei così odiosa come Santana?-
-Semplicemente perchè io mi accetto così come sono e non ho bisogno dell’approvazione della coach Silvester per ogni cosa che faccio, non mi devo impegnare per compiacerla-
- Ammesso ma non concesso. Andate a cambiarvi. Muovetevi!!!! Datemi solo una scusa e vi richiuderò qui dentro, facendovi “casualmente” saltare quello spreco di tempo che voi chiamate prove del glee- non si sa come ma la donna aveva sentito i discorsi dei ragazzi, nonostante stesse sulla scalinata dalla quale solitamente li rimproverava. La coach Silvester era una donna piazzata e che apparentemente non aveva paura di niente ( nè aveva un cuore), ma chi ci aveva avuto a che fare quanto quei ragazzi sapeva che Sue in realtà nascondeva dietro questa facciata un animo buono e gentile, che si dimostrò quando vide arrivare Backy Jackson, la ragazza down che entrava di corsa in evidente ritardo.
-Mi scusi coach, è che non trovavo più la strada per la palestra- si scusò quasi piangendo la ragazza.
-Non preoccuparti Backy sono gli altri che sono arrivati troppo prima di te, è colpa loro non tua-
-Grazie coach-  la ragazza scappò ancora via per andare a cambiarsi.
Sue controllò che nessuno fosse in vista e si concesse un sorriso tenero pensando alla ragazza che aveva da subito preso sotto la sua ala.
-È quasi disgustoso- una voce maschile interruppe i pensieri della donna che ricostruì la sua facciata immediatamente.
-SEB!- lo riprese Kurt – guarda che di questo passo non riavrai mai indietro i tuoi poteri- gli sussurrò poi.
-OK- disse a denti stretti.
-E voi chi diavolo siete? E che ci fate nella mia palestra?-chiese la coach arrabbiata per essere stata scoperta in un momento di debolezza.
-Io sono Kurt e il francese qui di fianco è Sebastian. Ci siamo appena trasferiti in questa scuola e ora dovremmo avere lezione con lei.-
-Oh, freshmen*( Novellini). Allora qui le regole sono semplici:

 
  1. io sono Sue Silvester, la vostra insegnante di ginnastica e coach delle Cheerleader della scuola. Odio il glee e qualsiasi suo partecipante per cui evitate di entrarci se volete evitare la mia ira.
  2. quando avete lezione con me dovete sempre venire prima per cambiarvi, io non voglio perdere neanche un minuto di lezione per colpa vostra
  3. non si fanno assenze durante le mie ore e non ci si può lamentare ,fatelo e vi darò una buona motivazione per andare in infermeria
  4. qualsiasi cosa dica è un ordine e non si può infrangere.
 
-Qui ci sono le vostre tute, visto che la lezione inizia tra 30 secondi e voi non sarete mai in grado di cambiarvi e tornare in tempo vi terrò qui 1 ora in più per recuperare il tempo perso. Ora sparite e tornate subito- il quel momento la campanella suonò e tutti i ragazzi presero a correre seguendo i comandi della prof. Nonostante si cambiarono in 20 secondi netti la prof pretese comunque di farli rimanere di più per via del loro “ritardo”.
Quando finirono la lezione, i due, per niente stanchi dalla lezione,si misero a giocare a palla aspettando il ritorno della professoressa. Pensando di essere rimasti soli si misero a giocare alla massima velocità a loro consentita.
-Ma siete idioti o cosa? Se qualcuno vi vedesse come glielo spieghereste?- la voce della loro creatrice li fece trasalire
-Pam.- la salutarono i ragazzi – Ti ricordo che abbiamo ancora la possibilità di ammaliare i ficcanaso- disse Sebastian alzando gli occhi al cielo e incenerendo con lo sguardo Kurt che stava per specificare che in realtà al momento solo lui era in grado di ammaliare la gente.
- Hey ragazzi, qui anche voi? Non è giusto che la coach ci obblighi a rimanere qui solo perchè odia il glee club. Oh, mi scusi, non l’avevo vista. Lei è...?- Rachel, seguita dagli altri del glee era entrata in palestra e appena vide Pam si bloccò.
-Io sono la loro....em ... tutrice- disse Pam insicura
-Oh si. MAMMINA!!!!- la prese in giro Sebastian e suo malgrado anche Kurt scoppiò a ridere al pensiero.
-NON OSARE MAI PIU’ CHIAMARMI COSI’!!!!!- Pam si era alzata e in un attimo era andata a fronteggiare Sebastian ringhiandogli contro.
-Pam!- disse Kurt preoccupato
-E poi dici a noi di stare attenti con gli umani- disse a bassa voce Sebastian.
-Scusateci ragazzi, è che Pam è molto suscettibile sulla sua età- spiegò Kurt. – Se non sbaglio non ci siamo ancora presentati. Io sono Kurt e l’idiota lì è Sebastian-
-Ciao Kurt. Io sono Rachel e questi sono Blaine e Tina- i ragazzi quando  si sentirono nominare fecero un cenno con la mano.
-Non so chi sei e non mi importa, so solo che non puoi stare qui- anche la coach era entrata e si era arrabbiata nel trovare un’estranea nella sua palestra.
-Certo, ora me ne vado. Fate i bravi BIMBI- disse Pam a denti stretti prima di passare accanto a Sebastian lasciandogli un buffetto sulla guancia e poi andare via.
-Forza scansafatiche iniziamo!-
Quaranta minuti dopo tutti stavano uscendo dagli spogliatoi. Sebastian e Kurt si erano fatti la doccia solo per non far insospettire gli altri, non era normale che due ragazzi dopo tre ore di esercizio non avessero sudato neanche un po’.
-Ma non avrai freddo con solo quella maglia Sebastian?- chiese Tina mentre uscivano da scuola.
-No di certo.- sogghignò questo.
Rachel e Blaine non prestarono attenzione alle chiacchere degli altri in quanto erano fissi a osservare le mani di Sebastian e Kurt che erano intrecciate, come se non ci fosse niente di strano.
-Voi due state insieme?- chiese di punto in bianco la ragazza.
-Cosa?- chiese Kurt stupito
-Tu e Sebastian siete una coppia?- chiese ancora prima che Blaine riuscisse a fulminarla con lo sguardo.
-No. Semplicemente siamo come fratelli, siamo insieme da mooolto tempo e quindi si è creato un grande affetto.-
-Già, la fatina qui proprio non vuole saperne di staccarsi da me- anche se le parole sembravano ostili Sebastian le disse con il sorriso sulle labbra e abbracciando Kurt per la vita.
-Quindi si.- disse Blaine cercando di non far trasparire la sua delusione.
-Quindi no- disse Kurt come risposta, fissando negli occhi il ragazzo.
-Dai Kurtie, divertiamoci, non c’è nessun altro nel parcheggio e tu riusciresti ad ammaliarli in un attimo, mi sta venendo fame- lo pregò Sebastian all’orecchio e poi lanciando un’occhiata ai ragazzi.
Kurt per un attimo sembrò tentato ma poi si riscosse.
-No, andiamo-
-Ma Kurt, dai...-
-Ho detto andiamo! Sebastian! Non osare discutere- i ragazzi rimasero allibiti di come il più alto abbassasse la testa, sottomettendosi all’autorità dell’altro, che aveva parlato piano e chiaramente.
-Ci vediamo domani ragazzi- disse Kurt, tornato al suo solito tono cordiale.
-ok- disse Blaine, il primo a riprendersi dalla scena.
Quando i due se ne furono andati Rachel chiese agli altri
-Ma che diavolo è successo? Che gli avrà detto all’orecchio e chi sono sti due?-
-Non ne ho idea. Ora è meglio che vada se no  mia madre mi darà per disperso. Ci vediamo domani ragazzi.-
-Ok. Ciao –
 
 
 
-Ma che diavolo ti salta in mente? Siamo qui perchè ti hanno fatto un video mentre ti nutrivi di un umano e l’hanno messo su internet. Hai idea di quanto ci abbiamo messo Pam ed io per riuscire a rintracciare chiunque lo avesse visto per farglielo dimenticare?-
 -Si, lo so perchè siamo qui Kurt. E ti ho già detto che mi dispiace-
-E allora inizia a dimostrarlo! Non puoi pensare a mangiare sempre! E se ci fosse stato ancora qualcuno a scuola, magari qualcuno che noi non abbiamo visto. O t’immagini se troviamo un altro che non può essere ammaliato? Non tutti possono essere trasformati, Seb-
-OK, Ok hai chiarito il punto. Scusa . Ora puoi ridarmi i miei poteri?-
-No, te li ridarò quando li meriterai-
-A volte sei odioso-
-Ti voglio bene anche io Sebbie-
Era stupefacente la facilità con la quale quei due passassero dall’urlarsi dietro al dichiararsi il loro affetto.
-Ora andiamo a casa. I’m starving!-
Dopo dieci minuti arrivarono alla loro enorme villa.
-Ciao Pam-
-Hey ragazzi. C’è del true blood nel frigo. Io vado al FangTasia. Dormite un po’ altrimenti inizierete a sanguinare e guai a voi se mi sporcate la moquette! Magari dopo passate se volete un po’ di sangue fresco. Bye –
-Ciao-
 
 
 
 
 
 
Klaina space:
eccomi. Allora, come detto prima questa è solo una cavolata che è venuta fuori tra una lezione di ragioneria e una di informatica, e ho deciso di aspettare a pubblicarla solo perchè non avevo idea di che titolo darle quindi ho aspettato di avere le idee un pò più chiare. comunque la storia è quasi finita per cui non ci dovrebbero essere tempi troppo lunghi tra gli aggiornamenti. I personaggi sono sempre quelli ( a parte la fantastica Pam che arriva da TB), anche se le loro capacità sono un pò potenziate. Nei prossimi capitoli sarà tutto spiegato.  Quindi niente. Xoxo

 
   
 
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