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Autore: _Branwen_    10/01/2014    2 recensioni
«Ehi, donna dagli occhi verdi, già vai via?» le chiese.
«Certo, ne approfitto per cercare Iago, magari mi saprà dare una mano.»

Dante e Lucia, in alcuni momenti random, la cui chiave è una parola che dà il titolo a ogni mini-testo.
Buona lettura.
#1 Gelosia.
#2 Tatuaggio.
#3 Make-up.
#4 Posta.
#5 Tè.
#6 Musica.
#7 Melodia.
#8 Viaggio.
#9 Matita.
#10 Lacrime.
#11 Cinema.
#12 Computer.
#13 Abbraccio.
#14 Sete.
#15 Vacanze.
#16 Underneath their skin.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante, Lucia
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Unnecessary words'
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Cinema.

La passione per la lettura di Lucia non era mai dispiaciuta a Dante; gli piaceva che la ragazza mostrasse anche la sua bellezza quando si trattava della sua intelligenza in ogni sua forma.
Gli aveva fatto piacere essere stato avvicinato anche a un mondo fantastico – lui che spesso ne aveva le tasche piene delle creature che incontrava quasi tutti i giorni – come quello di Tolkien seppure per il momento solo guardando i film della Trilogia dell'Anello e Lo Hobbit: un viaggio inaspettato a casa con la compagna.
Aveva conservato i romanzi di Vergil, lui amava quel romanziere, e Dante non si era mai sentito di iniziare un viaggio in quei libri; pensava che alcuni nostalgici ricordi potessero attanagliargli l'animo in ogni momento.
Però, lasciandosi travolgere dall'entusiasmo di Lucia, aveva iniziato a pensare che forse leggere quei libri sarebbe stato un modo per ricordarlo ed essergli più vicino.
Le fece la sorpresa di prenotare due biglietti il giorno in cui uscì La desolazione di Smaug; bastava poco per rilassarsi, a entrambi.
Non si sarebbe mai aspettato i borbottii di Lucia durante la visione del film; non avendo letto i libri, lui prese il film per quello che era e che vedeva.
La vide affondare le unghie nella poltrona dove sedeva: era livida di rabbia.
Udì anche l'impercettibile «Quella dannata elfa» pronunciato da Lucia e lui sorrise nascosto dalla penombra della sala.
Gli sembrò che odiasse quella Tauriel lì, se non aveva capito male, e alla fine della visione del film, lui ne avrebbe approfittato per deriderla; gli piaceva farla arrabbiare per poi calmarla... a modo suo.
Al ritorno a casa, Lucia era stata silenziosa per tutta la durata della passeggiata, evidentemente rifletteva sulla desolazione del film in sé.
Gettò il giubbotto senza nemmeno curarsi di centrare l'attaccapanni e infatti colpì appieno il torace di Dante.
«Ehi, ma che ti prende? Va tutto bene?» la giovane si rese conto di quello che aveva fatto e fece un tiratissimo sorriso e si avvicinò a lui.
«Scusami, non ci sto con la testa. Ero rimasta...»
«Al film?» la anticipò e vide un cenno di assenso da parte di lei «Ho come l'impressione che non ti sia piaciuto, vero?»
«Beh... già dalla prima parte il regista ha fatto di testa sua e quindi sapevo che nemmeno questa parte sarebbe stata fedele al libro, ma inserire quella cosa lì... Che rabbia!»
Dante scoppiò a ridere nel vedere il sincero disappunto di Lucia. Sapeva che era una fan del Professore, però era divertente vedere che era davvero arrabbiata!
«Pensavo che per solidarietà avresti difeso una guerriera rossa come te, dici sempre che le rosse vengono sempre oscurate o dalle bionde o dalle more e ti lamenti ora?» in quel momento gli occhi di Lucia parevano le fiamme gettate dalle fauci del drago Smaug.
«Solidarietà? Per quella? Ma mi prendi in giro?»
«Ma sì, siete entrambe combattive e risolute» commentò sarcastico.
Il sarcasmo fu colto e ottenne l'effetto sperato.
«Oh, certo, talmente risoluta che basta vedere un attimo Kili e... ma che morta di...»
Le parole morirono nella gola di Lucia perché Dante la baciò senza che lei potesse muoversi o pensare ad altro.
«Non sono da te certe parole così colorite.»
«Eh, però tu incalzi per farmi arrabbiare! Lo sai che quando si tratta di una cosa che mi piace io...» un altro bacio, questa volta più lungo e più rabbioso anche da parte di lei rivelò la foga della passione che Lucia metteva in ogni cosa, si trattasse anche dell'amore per i libri.
«Dài, non ti scaldare. Come personaggio non esiste, giusto?»
«Già, il Professore non avrebbe mai inserito un essere onnisciente, onnipotente, capo delle guardie a una così giovane età che fa di testa sua e se ne infischia di tutto, anche del contesto in cui è inserita. Che trovata commerciale. Non mi aveva dato fastidio che la produzione avesse pensato di affiancare un personaggio femminile... chissà cosa mi aspettavo» fece Lucia pensierosa e alquanto delusa. La sua voce leggermente alta lasciava trapelare tutto il suo sdegno.
«Se lo avessi saputo, non ti avrei proposto di andare al cinema.»
«Ma no, no» Lucia si fece più minuta di quanto non fosse e abbracciò il suo uomo «e chi immaginava tutto questo, è stato bello passare un pomeriggio in tranquillità, lontani dal lavoro, solo noi due» disse sincera, il suo sorriso lo rivelava.
«Puoi sempre ripetere come mantra Tauriel non esiste, magari svanisce per davvero.»
«Magari Smaug la incenerisce nel prossimo film!» gli occhi della ragazza brillarono al solo pensiero di quell'eventualità.
«Che tragica» fece Dante non nascondendo di essere divertito dal fatto che Lucia in quel momento le sembrava una bambina entusiasta. Si sciolse un attimo dall'abbraccio della ragazza e andò a prendere la sua copia de Lo Hobbit.
Lucia sapeva cosa volessero dire quei romanzi per lui e un suo sorriso dolce gli fece capire che la giovane era contenta che si fosse deciso a fare quel passo in tutta autonomia e calma.
Gli fece cenno di sedersi accanto a lui sul divano e con un movimento elegante la ragazza lo raggiunse.
«Mi informo anche io, non sia mai che mi immedesimi anche io in un personaggio come quando leggi tu, specie di fanatica.»
«Cretino... tu sembri Thorin.»
«Dici? In effetti è il più figo di tutti e il paragone lo trovo calzante» si pavoneggiò facendo alzare un sopracciglio a Lucia.
«Che montato. Forza, inizia.»
«Va bene. In un buco della terra viveva uno Hobbit...» 




L'angolo di Layla.


Sarò breve.
Non fucilatemi, ma sì, il parere che Lucia dà su Tauriel è il mio.
Per come immagino io la ragazza (e poi è un'AU questa) l'ho resa una lettrice e fan sfegatata di Tolkien che, non lo nascondo, è uno dei miei "maestri" e un modello di stile e narrazione.
Dante ovviamente è sempre lui, sarcastico e a tratti antipatico e, come dicevo e ho detto tante volte, certo, Vergil l'ho sempre visto come l' "acculturato" di casa, ma anche lui, già per informarsi sui demoni e altre cose, per me legge. Non tantissimo, ma come hobby perché no?
Spero che questo scritto vi piaccia e che vi strappi un sorriso almeno come quando l'ho scritta, proprio per sdrammatizzare ed esorcizzare quella cosa che per me è Tauriel! XD
Lo dico e lo ripeto, ho scritto solo per divertimento e non per far scatenare la fazione "Viva Tauriel" e "Abbasso Tauriel".
Prendetela per quella che è, una storia breve nata dalla mia mente bacata! XD
Credo che la prossima settimana, causa tirocini, non aggiornerò, ma spero di gettare almeno a mano delle idee per "Nocturne with no moon", sempre in questo fandom.
Beh, vi saluto e grazie, come sempre.
Barbara.
   
 
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