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Autore: B e l l e    10/01/2014    6 recensioni
I pensieri di Severus Piton, l'attimo prima di morire.
"[...] I suoi occhi mi riportano agli occhi di Lily, prima così allegri, poi così delusi. Ho perso anche lei, l'unica persona che mi era stata vicina, nell'inferno della mia gioventù. [...]"
[4° al contest "Il Principe Mezzosangue" di Sophie97]
[Questa storia partecipa al contest "La riscossa delle medaglie di legno" indetto da aduial95 sul forum di EFP]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Those eyes 'till the end

 

È finita. La mia inutile, misera, inopportuna esistenza giunge al termine in questo esatto momento. Lui mi guarda, prova pena? O forse neanche adesso riesce a dispiacersi per me. Ho fatto quel che ho potuto. Niente di meno, niente di più. A questo punto, non ha senso rimpiangere il passato, chiedersi come sarebbe potuta essere la propria vita se non avessimo fatto le scelte sbagliate, detto le cose sbagliate, frequentato le persone sbagliate.
Il verde dei suoi occhi mi riporta indietro di tanti anni, ai tempi della scuola, quando ero solo uno studente, solo un ragazzino timido e impacciato, uscito da un infanzia terribile ed entrato in un'adolescenza che oscillava tra prese in giro e bisogno di accettazione. I suoi occhi mi riportano agli occhi di Lily, prima così allegri, poi così delusi. Ho perso anche lei, l'unica persona che mi era stata vicina, nell'inferno della mia gioventù. L'unica persona che io abbia mai amato davvero.
E qui, l'errore. L'errore che ha stravolto per sempre la mia vita; l'errore che mi ha costretto ad essere una pedina, prima nelle mani di Voldemort, poi nelle mani di Silente... infine nelle mani di entrambi.
Né bianco, né nero. Sono il Jolly, o meglio, lo ero.
Lo sbaglio più grande che ho fatto non è, per quanto io sia stato dannatamente incosciente, essere diventato un seguace del Signore Oscuro: questo ha rovinato solo la mia insensata vita. Il mio sbaglio più grande è stato rivelargli la profezia sul bambino che lo avrebbe sconfitto, senza ascoltarla fino in fondo. Così, ho provocato la morte di Lily. Così, l'ho davvero persa per sempre.
Ho maltrattato suo figlio, mi sembrava di vedere James. Ma adesso, vedo solo i suoi occhi. Gli occhi di Lily. Quegli occhi che mi hanno convinto a proteggerlo. Quegli occhi che mi hanno aiutato ad andare avanti in una situazione più grande di me; in una situazione per la quale pensavo di non essere all'altezza.
Sono stato utilizzato dai maghi più forti del mondo per i loro scopi. Non ho mai avuto scelta.
Uccidere Potter. Difendere Potter.
Ma il ragazzo sarebbe dovuto morire comunque. Allora, a cosa è servito tutto questo? Almeno l'intelligenza non mi è mai mancata. Ho capito i piani di Silente: mandare il ragazzo incontro alla morte per debellare definitivamente Voldemort.
Non posso permettere che suo figlio muoia, ma non posso neanche mandarlo avanti senza mostrargli la verità. Dai miei ricordi capirà tutto. Forse riuscirà ad apprezzare ciò che ho fatto. Forse riuscirà a perdonarmi; forse Lily riuscirà a perdonarmi. Vorrei salvarlo, perché è suo figlio, ma la partita è finita. La mia vita è stata spezzata. Sono stato eliminato dal burattinaio che non ha più bisogno di me. Quel burattinaio convinto che la mia vita intralci la sua strada. Quel burattinaio che, nonostante creda ancora alla mia fedeltà nei suoi confronti, mi ha fatto fuori senza un briciolo di pietà.

L'ultimo respiro sta abbandonando il mio corpo. Chiudo gli occhi nella speranza di conservare l'immagine dei suoi occhi nella mente, mentre pongo fine ad un'esistenza devastata dalla solitudine e dal rimorso.



   
 
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