Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Jomaima    10/01/2014    2 recensioni
"Senti Justin" dissi con voce più tranquilla "Mi è piaciuto cio che abbiamo fatto insieme. beh, ieri e stamattina, ma questo era un piccolo gioco, una specie di fuga dalla realtà. Ma deve finire qui, la realtà non è quella, è questa" dissi aprendo le braccia e indicando il corridoio semivuoto "E ci sono persone che non voglio ferire solo per soddisfare i miei piaceri, ci sono cose molti più importanti del sesso" dissi
Due mondi diversi, due persone completamente diverse, che non si conoscono, che si odioano.
Robyn, perfetta, figlia di buona famiglia e un fidanzato perfetto. Ha tutto, ha sempre ottenuto quello che voleva.
Justin, stronzo, arrogante, menfreghista e che vive in un mondo proprio, l'opposto di quello di Robyn e che ha sempre lottato per avere tutto.
Ma che cosa li legherà?
TRAILER: http://www.youtube.com/watch?v=a6lF6Fgg8zg&feature=youtu.be
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Image and video hosting by TinyPic "Ci vediamo dopo allora" dissi andando verso l'auto in cui Adam mi aspettava.
Justin prese il casco e se lo inifilò in testa "Va bene, ci vediamo dopo"
Aspettai che sparisse dalla strada, prima di salire in macchina.
"Chi è quello signorina Robyn?" mi chiese Adam mentre ci dirigevamo verso la scuola
"Un mio amico" mi limitai a dire
"Ah" disse, e non aggiunse altro. Sapevo che aveva capito tutto, ma non mi  interessava. Lui era solo il mio autista, e veniva pagato per accompagnarmi in giro e basta, non per altro. 

Appena scesi dalla macchina, vidi David venirmi incontro, con uno sguardo arrabbiato.
"Robyn, dobbiamo parlare" disse, e mi prese bruscamente per il braccio, trascinandomi dietro un albero.
"Che succede David?" dissi preoccupata
"Me lo vuoi dire tu che succede?" sbraitò
"N-non so a cosa ti riferisca" balbettai, il cuore che mi batteva a mille.
"Non prendermi per il culo" disse "Cosa cazzo pensavi quando l'hai fatto? Non hai pensato che lo sarei venuto a scoprire e che mi sarei arrabbiato??" 
"Mi d-dispiace David.. non volevo ferirti.." dissi, con le lacrime pronte ad uscirmi
"Ma ti rendi conto?" disse passandosi una mano tra i capelli
"Mi dispiace.. non so cosa mi è passato per la mente.. non volevo.. ma lui.." dissi con voce tremante
David scosse la testa, poi mi portò una mano nel volto, accarezzandomi la guancia. Rimasi sorpresa, molto sorpresa da quel gesto.

"Vanessa non ti ha fatto male vero?" mi chiese con voce più morbida
"Eh?" chiesi spalancando gli occhi. Di cosa parlava?
"Vanessa, la ragazza con qui hai avuto da ridire ad una festa. E che hai picchiato" disse scuotendo la testa di nuovo
"Ah.." dissi.

Cazzo, per poco non mi facevo beccare. David stava parlando della sera in cui avevo menato Vanessa, la ragazza di Justin.

"Stavo solametne difendendo Katrin.." dissi
"Lo so, e mi dispiace se ti ho urlato in faccia, ma mi sono preoccupato, e molto" disse, e poi mi abbracciò.

Rimasi molto ma molto scioccata da questo gesto.
David che mi abbracciava? Che si preoccupava? Che era in asia per me?
Rimasi immobile, non sapendo che fare. Non ero abituata a quelle manifestazioni di sentimento in pubblico con David.

"Mi preoccupo, ci tengo a te, sei la mia ragazza" disse accarezzandomi i capelli
"Okay" dissi, ma non riuscii a ricambiare l'abbraccio, davvero, mi era troppo difficile, soprattutto dopo la nottata che avevo appena passato abbracciata con Justin.

Appena david sciolse l'abbraccio mi prese per mano, e ci dirigemmo verso l'entrata della scuola.
Notai Justin con i suoi amici, e mi stava guardando, con gli occhi fermi.
Non riuscivo a capire cosa pensasse.

"Me lo ha detto Katrin" mi disse David, cogliendomi di sorpresa
"Cosa? E perchè lo avrebbe fatto?" chiesi arrabbiata
Insomma, lei è la mia migliore amica, e non dovrebbe dire le mie cose, soprattutto al mio ragazzo.
David non mi rispose subito 
"Me lo ha detto e basta" disse in tono freddo "E ha fatto bene"
Fanculo, pensai.

Andai con i pugni stretti verso Katrin, che stava infilando i libri nell'armadietto.
Non era venuto a lezione di scienze, e nemmeno a quella di matematica
La presi per le spalle e laa feci girare bruscaemente. 
Katrin spalancò gli occhi, impaurita "Che cosa fai?" disse con voce agitata
"Perchè glielo sei andata a dire?" sibilai
"A dire cosa?" chiese lei sorpresa
Alzai gli occhi al cielo "A David" 
"Ah" disse lei, e abbassò lo sguardo "Mi sembrava giusto che lo sapesse.." 
"Ma che cazzo centri tu? Sei la prima che fa stronzate e devi essere l'ultima a intromettersi nelle mie faccende personali." ringhiai 
"Ma-" disse, ma l'interruppi
"Volevi farmi litigare con David?" sibilai. C'era qualcosa che mi nascondeva, lo capivo dai suoi occhi.
"No, assolutamente no" disse
"E allora cosa?" urlai, e delle persone si voltarono sorprese
"Non puoi capire" disse, e richiuse l'armadio bruscamente, e si incamminò via, a passi veloci.
"Fanculo Katrin" le urlai dietro.

"Aggressiva" mi sentii dire, e mi voltai, incrociando il sorriso enigmatico di Justin, che era appoggiato agli armadietti con le mani in tasca
"Smettila" dissi scuotendo la testa con un piccolo sorriso tra le labbra.
Prima ero arrabbiata, e molto, ma ora, alla sola vista di Justin, mi ero calmata improvvisamente.
"Che cosa hai fatto?" mi chiese
"In pratica Katrin è andata a dire a David che io ho picchiato Vanessa, e David si è incazzato, ma poi subito dop abbiamo fatto pace!" dissi in tono arrabbiato
"Ah si? E perchè glielo ha chiesto?" mi chiese alzando un sopracciglio
"Non lo so" dissi arrabbiata "E ora ho proprio bisogno di una sigaretta" dissi voltandomi e cominciando a camminare verso l'uscita.
Voltai la testa verso Justin, che era ancora appoggiato agli armadietti, con lo sguardò più perplesso di prima.
"E tu verrai con me" dissi facendogli l'occhiolino.
Justin rise e scosse la testa, e poi mi venne incontro.


Appoggiai la testa sulla spalla di Justin, ero stanca, questa giornata stava andando di male in peggio.
Feci un tiro dalla sigaretta, e buffai il fumo molto bruscamente.
"Che hai?" mi chiese Justin mentre messaggiava per telefono.
"Niente" sbuffai"Come vai con Vanessa?" dissi in tono annoiato
Justin non mi rispose
"Allora?" gli chiesi alzando la tesat dalla sua spalla
"Bene" disse lui mettendo via il telefono.
"E ti piace?" chiesi, con la curiosità nella mia voce 
"Ma perchè?" mi chiese Justin alzando un sopracciglio "Cosa ti interessa?"

Mi colse alla sprovvista.
Già, cosa mi interessava?

"Vabbè" dissi alzandomi da terra e spazzandomi via la polvere dal sedere 
Justin si limitò ad annuire, e io raccolsi la borsa da terra, senza guardare Justin in faccia.
Ero imbrazata, davvero.
Ma che cazzo di domande facevo? Chi ero io per intromettermi nelle sue faccende amorose?

Robyn, si è presentato a casa tua con un fiore in mano dicendoti che per lui tu eri importante.
Mi disse una voce dentro di me. Cercai di ignorarla, ma aveva ragione.
Che sensoaveva afer tutte quelle cose per me se poi alla fine liu doveva trattarmi in questa maniera?
Forse fa così solo per scoparti più facilmente, disse la mia vocina interiore.
Cercai di cacciare via il pensiero con disgusto.. ma se avevo ragione? Se Justin vo-

"A cosa pensi?" disse Justin strappandomi dai miei pensieri
"Cosa ti interessa?" dissi in tono acido, e mi voltai per dirigermi verso l'entrata della scuola
Justin mi seguii da dietro e mi fermò per il polso
"Ma che cazzo di problemi ti fai?" mi chiese con freddezza
"Justin" dissi scansando bruscamente la sua mano "Non voglio che la gente mi vedas con te. Ho un ragazzo io, e tu hai Vanessa" pronunciai il suo nome con più rabbia che potei.
Vidi la sconcentrazione negli occhi di Justin.
Scossi la testa esasperata e mi girai, ma, appena feci due passi, venni bloccata di nuovo.

"Senti Justin" dissi con rabbia voltando la testa "Smet-" 
Non riuscii a finire la frase che le miei ossa si pietrificarano. Il mio sangue si gelò.
Due occhi grigi mi fissavano con rabbia.
"Ci rincontriamo Robyn" mi disse, con un sorriso arrogante in faccia.
Deglutii a fatica, e un brivido mi percorse il corpo.

"C-cosa vuoi?" balbettai, non riuscendo a staccare i miei occhi dai suoi.
"Ancora mi chiedi cosa voglio?" mi sibilò con rabbia "Ti sei dimenticata ciò che mi hai fatto in quell'aula prima di scappare?"
"Lasciami" dissi con voce sottile, non riuscivo a parlare, il terrore ormai si era inpossessato di me.
"Non ci penso neanche" dissi strattonandomi dal braccio, e trascinandomi di peso dietro a scuola.
"Non voglio venire!" dissi, e gli diedi un calcio.
"Cazzo!" imprecò lui, e poi mi guardò con ferocia "Non hai ancoar imparato la lezione puttana?"

Fu una questione di secondi. Neanche me ne resi conto, ma mi ritrovai a terra, in ginocchio. Con un ougno ricevuto in piena faccia.
Le lacrime cominciarono a rigarmi il volto, neanche me ne resi conto che qualcuno aveva dato un pugno al ragazzo, che erano stesi a terra che si menavano, che la gente cominciava a riunirsi intorno e a cercare di dividerli.
No, non me ne resi conto, me ne fregai.
Stava andando tutto a merda.

Mi alzai, raccolsi la borsa da terra e, tenedo sempre una mano sulla mia guncia, me ne andai, a passo veloce, sotto gli occhi di tutti.

Non volevo stare li, avevo bisogno di stare sola.

"Ommioddio!" sentii urlare, ma non mi voltai.
Non mi voltai.
Continuai a camminare.

Non ci riuscii, sapevo cosa stava succedendo. Mi voltai, e vidi in lontanza Justin in piedi che riempiva di calci il ragazzo.
Tutti che cercavano di dividerli, Vanessa che strillava cercando di fermare Justin.
Ma lui non lo mollava.
Feci dietro-front e comnciai a correre verso gli altri, verso Justin.
"Justin!" urlai, con le lacimr agli occhi, ma lui non im sentiva.
Mi avvicinai a lui e lo presi per un braccio "Fermati!" gli urlai, ma lui non mi ascoltò, e ricevetti uno spintone da lui che mi fece cadere all'indietro.

"Ai!" urlai, e in quel mometno Justin si voltò. Appena mi vide per terra la sua espressione cambiò totalmente.
Mi venne subito incontro e si abbassò a terra, sotto gli occhi sorpresi di tutti.
"Scusa.. ti ho fatto male?" chiese con sgurdo assente, vuoto.
Scossi la testa "Smettila di piacchiarlo, per favore" gli sussurrai.
Justin mi guardò dolcemente, e mi mise una mano tra i capelli, cominciando ad accarezzarli.
Mi diede un bacio in fronte, cogliendomi di sorpresa.
"Mi dispiace, nonmi piace Vanessa. Mi piaci tu." mi sussurro, in modo che lo sentissi solo io.

Deglutii a fatica. 
Gli occhi mi si riempirono di lacrime e Justin mi prese il mento tra le mani e mi baciò, molto dolcemente, un bacio a stampo, veloce.


Tutti, dico tutti erano rimasti a bocca aperta.
  
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