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Autore: HIMsteRoxy    10/01/2014    1 recensioni
[SEGUITO DI HEL'S STORY]
Appoggiai allora la mia mano sul suo braccio, ma al contatto con la sua pelle fredda mi scostai improvvisamente.
Lui si girò e fu in quel momento che vidi per la prima volta la sua vera natura: il suo viso era diventato azzurrino e le sue iridi rivelavano un rosso acceso.
Sussultai mentre non riuscivo a staccare lo sguardo dal suo viso. Loki mi fissò inespressivo, poi cambiò sguardo e si acquietò mentre la sua pelle ritornava a riprendere il normale colorito roseo e i suoi occhi ridiventavano verdi.
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimasi spiazzata dalla reazione di Loki e non proferii nessuna parola e non azzardai nessuna mossa. Rimasi lì, a guardare la porta richiudersi automaticamente.
Furono le sue ultime parole a impedirmi di rincorrerlo, di dirgli che andava tutto bene nonostante quella piccola frase.
 
Non era pronto a rispettare il nostro patto; ero riuscita a leggerglielo nel suo sguardo. La paura di sbagliare era più forte di qualsiasi altra cosa.
Ma la cosa che mi dava ancora sui nervi era il suo carattere mutevole: cambiava umore in un millesimo di secondo e in quei pochi minuti era arrivato a sfiorare i suoi limiti personali. Si era trasformato nel gigante di ghiaccio che in tutto quel tempo aveva cercato di tenere a freno. E come se non bastasse era fuggito.
 
Sospirai amaramente. Mi guardai attorno e decisi di stendermi per qualche minuto sulla poltrona per riflettere un po’. Avevo passato una giornata faticosa per via del lavoro; ci mancavano solo i dubbi di mio padre per rovinarmi anche la serata.
Accesi la tv e mi lasciai andare ai discorsi di un film, senza però farci troppo caso. Quando intravidi su una delle sedie di fronte a me, delle macchie scure come la pece.
Mi alzai cautamente e mi avvicinai alla sedia. Era ricoperta di una strana sostanza viscida. La toccai e questa prima che potessi esclamare qualcosa venne assorbita dalla mia pelle in un millesimo di secondo.
Guardai allora intorno alla sedia e scoprii anche che il pavimento sottostante ne era ricoperto.
Forse Loki mi aveva ingannato: c’era stato un ospite in casa! Ma che tipo di ospite? Non riuscivo a classificare quella strana sostanza.
Loki non stava guardando tranquillamente la tv, ma stava avendo una discussione con l’inaspettato ospite. Ed ecco anche spiegato il suo cambiamento repentino d’umore. Cosa mi stava nascondendo?
 
L’indomani mattina mi alzai più tardi del solito. Era il mio giorno libero e decisi di rimanere un’ora in più a letto.
Per tutta la serata Loki non ritornò a casa. Non mi preoccupai per la sua assenza. Se veramente mi stava nascondendo qualcosa aveva fatto bene ad andarsene per un po’. Ero quasi arrabbiata con lui per il suo strano comportamento. Questo avrebbe avuto delle conseguenze; stava venendo meno al nostro patto.
 
Entrai in cucina per preparare la colazione e vidi Loki seduto a tavola.
- Buongiorno.
Mi salutò sorridendo, come se non fosse accaduto nulla.
- Buongiorno.
Risposi secca.
- Qualcuno stamattina si è alzato di malumore?
Domandò lui.
- Dove sei stato ieri sera?
Chiesi, evitando di rispondere alla sua domanda.
- Dovevo pensare a una cosa.
Rispose alzando le spalle. Lo fissai, ma i suoi occhi non esprimevano nessuna emozione. Non riuscii a carpire i suoi pensieri, purtroppo.
- Perché non mi hai detto che ieri hai avuto una visita.
Dissi, giungendo al dunque.
- Perché non è la verità.
Rispose sicuro di sé.
 
Lasciai perdere l’argomento. Era inutile discutere con lui. Non mi avrebbe mai detto cosa gli passava per testa. Così decisi di rimettere a posto un po’ la casa.
Mi avviai verso la mia stanza e cominciai a sistemare la miriade di vestiti che giacevano in ogni angolo della camera. Per tutta la settimana non avevo avuto tempo per mettere ordine e Loki non era certo di aiuto.
Quando all’improvviso sentii un rumore sinistro, provenire dalla soffitta.
- Loki, sei tu?
Domandai. Ma non rispose.
Ripresi con le mie faccende, quando il rumore si fece sempre più forte. Allora salii le scale fino in soffitta e aprii la porta. La soffitta era semibuia e non si riusciva a vedere molto.
- Loki?
Chiamai.
- Hel, che succede?
Rispose Loki, ma la sua voce proveniva dalla cucina e non dalla soffitta.
Prima che potessi girarmi verso il fondo della scala, sentii una mano che mi tirò dentro e richiuse la porta bruscamente dando due mandate. Nell’impatto caddi a terra e sbattei la testa contro qualcosa di duro, forse una vecchia cassapanca dimenticata lì per chissà quanto tempo, e persi i sensi senza rendermi conto di cosa stesse accadendo.
 
 
*Angolo dell’autrice:
Come sempre siete molto numerosi!! Grazie a tutti quelli che continuano a seguirmi ^____^
Questo è il secondo capitolo. Ditemi cosa ne pensate ^_____^
Baci, la vostra Roxy.
 
  
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