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Autore: Martina1DHoran    10/01/2014    1 recensioni
Sorrisi dolcemente a mia figlia mentre piano piano entravamo, erano passati dieci anni da quel lontano 19 maggio 2013.
La mia bellissima Destiny aveva ormai sei anni e dopo le sue continue lamentele mi aveva convinto a portarla a un loro concerto, il primo concerto dopo dieci anni a Verona di loro.
Vidi numerose mamme emozionate e non potei pensare che fossero directioner, ragazze e pure bambine che cantavano le loro canzoni sorridendo come non mai.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One Shot


Sorrisi dolcemente a mia figlia mentre piano piano entravamo, erano passati dieci anni da quel lontano 19 maggio 2013.
La mia bellissima Destiny aveva ormai sei anni e dopo le sue continue lamentele mi aveva convinto a portarla a un loro concerto, il primo concerto dopo dieci anni a Verona di loro.
Era il 27 Maggio 2023, c'era un vento freddo che ci infastidiva ma allo stesso tempo quel sole che scaldava e non potei non pensare alla prima volta che andai a un concerto.

Il tempo era un misto tra sole/pioggia, giravo con l'impermeabile addosso tenendo stretta a me la borsa dimenandomi tra la gente mentre sentivo delle grida da parte di tutti.
Alzai lo sguardo e vidi Niall, Liam e Harry sopra l'Arena e non potei che urlare, una piccola lacrima scendeva solitaria per la mia guancia e speravo infondo al mio cuore che quel piccolo sorriso di Liam fosse rivolto a me.

Indossavo gli occhiali da sole un foulard e una cappello e dovevo dire che ce n'era di caldo.
Vidi numerose mamme emozionate e non potei pensare che fossero directioner, ragazze e pure bambine che cantavano le loro canzoni sorridendo come non mai.
Destiny era un pieno di energia concentrato, aveva la stessa parlantina di suo padre e la mia vitalità.
Non smisi di sorridere un secondo e appena porsi i biglietti all'omone che si trovava davanti al cancello appena entrai inziai a saltellare allegra insieme a mia figlia non curandomi degli sguardi scettici di alcune persone.

BLOCCO: Parterre FILA: 6 POSTI: 14-16

Avevo cercato i posti più vicini che trovassi e mi rifiutai di chiedere l'aiuto di mio marito che, sarebbe stato in grado di procurarmi qualsiasi posto volessi, avevo preferito passare ore e ore davanti il computer cercando quel maledetto quadratino verde con scritto affianco "biglietti disponibili", sorrisi vedendo attorno a me piano piano l'arena riempirsi.
«Mamma ma perchè non è venuto anche papà?» mi domandò innocentemente Destiny, non le avevo rivelato di chi fosse il concerto e non avevo neppure detto a mio marito che sarei andata a quel concerto ma sentivo che dovevo rivivere quel 19 maggio con mia figlia per farle capire cosa si prova, l'avevo cresciuta ascoltando One Direction, Olly Murs, Ed Sheeran, Selena Gomez, Justin Bieber, Demi Lovato, MIKA e tanti altri cantanti che hanno influenzato la mia adolescienza tempo prima.
«Papà lo vedremo dopo, ok?» mi sorrise raggiante mentre vidi nei due schermi a lato del palco partire "Heart Skips A Beat" di Olly Murs, canzone ormai vecchia ma sempre bella, cantai insieme a mia figlia e insieme a me si aggiunsero altre ragazze.
Continuarono a mandare canzoni tra cui le Little Mix di cui vi era Perrie la moglie di Zayn da ormai sei anni e i Union J che nel tempo avevano raggiunto quasi tanto successo come i One Direction non come loro ma c'erano vicino.
«Mamma guarda c'è lo zio Olly» Destiny fin da piccola nutriva una certa simpatia per Olly Murs e non potevo darle torto visto che era un misto di felicità e spensieratezza.
La presi in braccio e la sentì cantare per tutto il tempo che Olly cantò su quel palco, il ragazzo verso la fine rivolse un sorriso a Destiny che ne fu ben felice tanto da urlare un "Vai Olly" tanto da far girare le due file davanti a noi.
Le luci lentamente si spensero e nei due schermi partì un video, riprendeva loro dieci anni prima nell'arena e poi passava a un video che avrei potuto giurare avessero fatto il giorno prima sempre qui a Verona.
Il sole lentamente calava e decisi di togliermi quel fastidioso foulard insieme al cappello e agli occhiali da sole e la stessa cosa feci con Destiny mi sentì leggermente osservata ma non ci badai molto, probabilmente mi avevano riconosciuta ma nessuno fiatò che entrarono loro cinque pieni di energia.
Vidi mia figlia sorridere raggiante e vidi lo sguardo di Niall illuminarsi vedendoci, tanto che diede una forte gomitata a Louis che stonò appena tra le note di Up All Night.
«Mamma sei la migliore» pronunciò mia figlia in italiano con il suo adorabile accento inglese.
Non le risposi mi limitai a sorreggerla meglio in braccio e cantai a bassa voce come faceva ogni volta Liam ogni sera prima di addormentarmi.
Le canzoni si susseguirono l'una con l'altra e arrivò il momento delle twitter question.
«Can you say "Grazie ragazze per tutto"?
Nadia, Fila 9 posto 109 gradinata numerata» lesse Harry cercando con lo suardo dove fosse la ragazza in question ma con scarsi risultati.
Liam si fece avanti «Grazie ragazze per il vostro supporto senza di voi non saremmo qui» parlò velocemente in italiano, sorrisi pensando a quanto gli avessi insegnato bene.
Dei versi di stupore si alzarono tra le ragazze, un coro di "We love you" si espanse per tutta l'Arena, mi voltai dietro e mi accorsi che tutti tenevano un foglio uguale a quello di dieci anni prima con un cuore rosso disegnato e dentro scritto "A massive thank you".
«Posso anche io un foglio?» chiese timidamente mia figlia a una ragazza che stava distribuendo questi fogli, la ragazza annuì e gliene porse uno.
Destiny scese dalla mia braccia e la vidi correre verso la prima fila dove vi era Paul, ignorando le mie urla mentre la richiamavo.
Paul prese la bambina e la mise sopra al palco, corse verso Zayn e gli passò il foglio mentre lei correva verso il suo papà stringendolo forte.
«Grazie a voi invece, siete fantastiche e come sapete Mrs Payne è italiana e ci ha insegnato un pò d'italiano anche» arrossì vistosamente, per fortuna vi era buio e nessuno poteva vedere il mio colorito, se non Liam che sorrise vedendomi imbarrazzato.
Louis prese in braccio Destiny e incitò il resto dei ragazzi a cantare Little Things, la canzone preferita della mia bambina.
Sorrisi pensando a quanto ero fortunata, infondo i miei sogni si erano tutti avverati, nonostante nessuno ci riponesse fiducia.

20 Maggio 2013, Scuola
«Ehi come è andata dai One Schifescion?» mi urlò contro un mio compagno sghignazzando.
Non risposi così mi si avvicinò di più.
«Hanno detto durante al concerto che sono gay e ci sei rimasta male?» automaticamente gli tirai uno schiaffo, mi guardò per qualche secondo per poi andarsene.
Mi guardai intorno e vidi le mie compagne ignorarmi completamente.
Ero sola di nuovo.

Probabilmente se non avessi fatto quel viaggio a Londra appena diplomata non avrei mai conosciuto una persona come Liam.

Camminavo lentamente ammirando il panorama a lato del Tamigi, era uno spettacolo più che unico e quella poteva essere l'ultima volta che visitavo una città simile.
Notai un ragazzo seduto sul bordo del fiume, aveva un cappuccio e teneva una sciarpa che gli copriva parte del volto, essendo di lato non lo vedevo bene in faccia o meglio negli occhi.
Lo sentì canticchiare una canzone, conoscevo quella voce, me ne ero innamorata tre anni prima, quel ragazzo non poteva essere che Liam.
Mi avvicinai e cautamente mi sedetti affianco a lui, parve quasi intimorito e si voltò verso di me.
«Sei veramente bravo a cantare» mormorai arrossendo leggermente.
«Lo pensi davvero? Cioè sai ultimamente vengo qui per poter cantare in santa pace senza nessuno che mi critichi» sussurrò tirandosi via la sciarpa.
«Credo che forse sia meglio che io vada» esclamai vedendo che alcune ragazze si erano avvicinate urlando come forsennate il suo nome.
«Aspetta» mi bloccò per il braccio e mi chiese il mio numero.
Forse non sarei stata più sola.

Persa tra i pensieri non mi ero nemmeno accorta che Destiny era tornata da me e ormai il concerto era già finito, prima che venissi sommersa dalle fan corsi verso Paul che ci fece entrare nel backstage.
«Il nostro addio definitivo» borbottò tristemente Louis mentre Liam mi accoglieva calorosamente con un dolce bacio.
«Anche se ci siamo definitivamente ritirati dal mondo della musica rimarremo sempre insieme noi cinque» commentò Harry sorridendo raggiante, in tutto quel tempo era cresciuto, non aveva ancora trovato una ragazza ma aveva finalmente messo la testa a posto e prima di uscire con una ragazza ci pensava due volte.
Liam intanto stava invitando tutti a uscire, l'arena si era svuotata chiese a un tecnico di puntare una luce sulla parte dove dieci anni prima si erano affacciati per salutare, salimmo tutti fino a quel punto un boato spaventoso si alzò per tutta la piazza, sorrisi e guardai quei cinque ragazzi.
Liam intreccio le nostre mani e mi avvicinò a lui.
Noi eravamo una grande famiglia.
Loro cinque, Destiny, io e tutte le directioners.


IL MIO ANGOLINO..
Premetto dicendo che non avevo nessuna intenzione di postarla, però dopo l'ennesima volta che l'ho letta ho deciso di condividerla con voi.
Vi giuro alla fine stavo per piangere ho rivissuto tutto di quel 19 Maggio scrivendo questa one-shot e se potessi rivivere anche solo per un istante quel giorno lo farei fino all'infinito.

Ogni singolo giorno mi metto seduta e chiudo gli occhi e rivedo quelle immagini impresse nella mia mente, tutti a cantare sia dentro che fuori l'arena e loro cinque semplicemente perfetti su quel palco a cantare per tutte noi.
  
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