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Autore: larrysziamshug    10/01/2014    0 recensioni
Può un'azione fatta per proteggere una persona diventare il motivo di un litigio tra due migliori amici, e la rottura di un amore che deve ancora nascere?
“Perché hanno fatto una cosa del genere mamma?”
“Penso che non volessero vederti soffrire, hanno fatto una cosa stupida non dicendoti niente ma lo hanno fatto con le migliori intenzioni.”
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Pronto c’è Harry?”
“Ciao Louis, Harry sta dormendo. Stamattina non stava bene. Però se vuoi lo sveglio.”
“No, no se sta dormendo non svegliarlo volevo solo sapere come stava.”
“Se puoi passare più tardi, sono sicura che sarà molto felice di vederti. Così magari puoi aiutarlo se non ha capito qualche compito.”
“Certo! Sono felice di aiutarlo aspetta che chiedo a mia mamma…  Ha detto di sì”
“Ok allora, ci vediamo più tardi”
Non vedo l’ora di andare da Harry. È il mio migliore amico da quando siamo nati. Le nostre mamme sono amiche e inoltre viviamo vicino, e adesso sono un ometto, come dice la mamma, quindi posso andare da lui da solo senza che qualcuno mi accompagni.
 
Finalmente ho finito i compiti, posso andare da Harry.
Busso. So che posso entrare. Però mamma mi ha insegnato che bisogna sempre bussare e io voglio essere un bimbo educato.
“Oh, Louis sei tu vieni.”
“Grazie Gemma, come stai?”
“Bene grazie. Tu?”
“Abbastanza bene. Sai se Harry si è svegliato?”
“Sì penso di sì. Devo andare in cucina dalla mamma vuoi qualcosa da mangiare?”
“No grazie sto bene così.”
Salgo le scale per arrivare alla sua cameretta. Busso ancora.
“No mamma ti ho detto che non ho fame.”
“Non sono tua mamma Harry.” Dico aprendo la porta. Trovo una massa informe di capelli ricci che esce dal piumone, e una montagnetta sotto di esso.
“Loulou pensavo non saresti più venuto. Che non mi volessi più bene.” Esclama, e finalmente spunta la sua faccia con tanto di occhioni verdi e fossette.
“Solo perché hai la febbre?” gli rispondo ridacchiando.
“Si … scusa.”
“Oh non preoccuparti piccolo Hazza”
“Non mi chiamare così sai ce non mi piace”
“Ti sei arrabbiato? Quindi non mi vuoi più abbracciare?” Quasi non faccio in tempo a finire la frase che mi corre in contro e mi abbraccia stritolandomi, per quanto gli sia permesso dalla sua statura decisamente inferiore alla mia.
“Ti voglio tanto tanto bene Loulou”
“Te ne voglio tanto anch’io Harry”
 
 
 
Sono passati dieci anni, ma niente è cambiato. Oppure sì? Si è sicuramente cambiato qualcosa. Harry adesso ha 19 anni, è più alto di me, ha le spalle muscolose e le mani grandissime. Per quanto riguarda me, beh non sono cambiato quasi per niente tranne che per i piercing che mi riempiono il viso e i tatuaggi che adornano il mio corpo. Però forse c’è qualcosa che è cambiato: il nostro rapporto, almeno da parte mia. Mi sono innamorato di lui. Non so quando è successo. Forse è, semplicemente, sempre stato così, solo che ero troppo piccolo per capirlo. La cosa strana è che lui non lo sa. O meglio non è strano perché come potrebbe essere altrimenti? Harry è la persona più etero che io conosca. Ogni volta che va in discoteca viene subito circondato da tantissime ragazze e puntualmente torna a casa con due o tre di loro. Questo lo so perché più di una volta ho costretto Zayn, il mio povero migliore amico, a pedinarlo assieme a me.
 
Bussano. Non ho voglia di alzarmi. Quando si saranno stancati se ne andranno.
All’improvviso sento una folata di vento. Che strano l’avevo chiusa. Mi giro e “Buh!” lo trovo davanti alla finestra aperta che sghignazza.
“Vaffanculo Zayn mi hai fatto prendere un infarto.”
“Povero piccolo bambino, ti sei spaventato? Vieni dalla mamma.” ride allargando le braccia. Nonostante in questo momento vorrei ucciderlo, non resisto e gli salto in braccio.
“Piano Lou! Sei il doppio di me!”
“Oh ma piantala che prendi in braccio Liam come niente!”
Zayn e Liam, la coppia perfetta, si sono incontrati quasi per caso, in un bar e hanno iniziato a parlare. Come al solito Zayn ha fatto il primo passo. Gli ha chiesto il numero di telefono. Hanno continuato a uscire. Ce lo ha fatto conoscere. Inutile dire che si è integrato subito, sarebbe stato impossibile il contrario, Niall riuscirebbe a farti stare bene anche nel posto più inospitale del mondo. Poi Liam ci ha sorpreso tutti quanti, non perché non ci aspettassimo che quei due prima o poi si mettessero assieme, ma piuttosto perché ha baciato Zayn prendendo l’iniziativa. E ora sono più felici che mai. Purtroppo, io non ho tutto il loro coraggio, non voglio perdere la persona più importante della mia vita…
“Si ma lui non mi salta in braccio all’improvviso.” Zayn e la sua voce calda mi distolgono dai miei pensieri contorti.
“Scusa.” Non ce la faccio proprio a ribattere. Questa storia mi sta uccidendo e lui ovviamente lo capisce.
“Cosa c’è Lou? Ti va di parlarmene?” annuisco “Vieni sediamoci sul letto.” Come sempre accade quando siamo assieme, mi apro con lui e inevitabilmente scoppio a piangere. È strano come questo ragazzo riesca a tirare fuori la parte di me che mi ostino a nascondere, semplicemente abbracciandomi. Forse andiamo così d’accordo proprio per questo, due bulli all’apparenza, ma le persone più fragili del mondo se ci conosci veramente.
“Okay basta. Mi sono rotto di questa storia. Stasera tu esci con me!”
“No Zay non ho voglia di uscire, oggi. E poi tu sei fidanzato, e non voglio certo far incazzare Liam, o doverti trascinare a casa, prima che tu faccia qualcosa di cui poi ti pentirai sicuramente.”
“Oh ma non sono io quello che si divertirà. Posso giurarti che rimarrò sobrio.”
“Solo se avverti Liam e a lui va bene.” Pensavo di essermela cavata, ma purtroppo qualcuno ha una grande fiducia nel suo ragazzo. E ora mi tocca seguirlo.
“Non so cosa mettere.”
“Ci sono io per quello” dice infilando letteralmente la testa nel mio armadio. “Ti metti questi pantaloni blu, che ti fasciano bene e mettono in risalto quel ben di dio che ti ritrovi come fondoschiena.” Esclama lanciandomi i pantaloni in faccia. Ormai non mi stupisco più delle affermazioni del mio migliore amico. È sempre stato così, diretto e senza giri di parole, se deve dirti qualcosa te lo dice in faccia. È anche per quello che con il tempo siamo diventati migliori amici.
“Si ecco questa camicia mi piace.”
“In teoria dovrebbe piacere a me.”
“Se è nel tuo armadio vuol dire che non la odi quindi zitto e vestiti.” Questo ragazzo mi conosce meglio di quanto mi conosca io stesso. È inquietante. Davvero.
Neanche mezz’ora dopo, siamo in macchina, e io mi sento nudo, pur essendo completamente vestito forse anche più del solito. Il fatto è che qualcuno mi ha obbligato a togliere tutti i piercing, “Se passi sotto ad un metal detector ti arrestano per quanto metallo hai addosso!” Li ho da talmente tanto tempo che ormai sono diventati parte integrante del mio corpo non ero neanche sicuro che sarei riuscito a toglierli. Invece eccomi qui ventuno anni suonati e faccio i capricci per non andare in discoteca. E pensare che solo qualche anno fa mi mettevo letteralmente a pregare mia mamma per avere il permesso di andarci. Come cambiano velocemente le cose tutta colpa di due occhioni verdi e dei riccioli ribelli.
 
Arriviamo in discoteca. Ormai siamo qua, tanto vale approfittarne. Mi avvicino al bancone e ordino il primo drink che mi viene in mente. A quel punto il barista si allontana facendomi l’occhiolino.
“Qualcuno ha fatto colpo.”
“Già, beh io non volevo.”
“Meglio ancora. Potresti vantarti di questa tua capacità di far cadere le persone ai tuoi piedi senza neanche sforzarti.”
“Resta il fatto che non farò comunque niente con quel tipo.”
“Sei noioso. Te lo ha mai detto nessuno?”
“No questa è la prima volta. Grazie per avermelo fatto sapere.”
“Sempre al tuo servizio. Mio caro Louis.” Ritorna il barista con il mio drink ma fortunatamente un altro cliente richiama la sua attenzione.
“Dai forza andiamo a ballare.” Dico prendendo Zayn per un braccio e portandolo al centro della pista.
“No Louis ti prego. Sai che non so ballare.”
“Si lo so, ma mi hai obbligato tu a venire qui e come minimo devi ballare con me.” Mi risponde con uno sbuffo ma alla fine si lascia trascinare. All’inizio è un po’ rigido poi però si lascia trasportare dalla musica.
Dopo un po’ appoggio la testa sulla sua spalla e inizio a mordere la pelle, tra il collo e la spalla, che la maglietta lascia scoperta.
“Lou cosa stai facendo?” Chiede senza però spostarmi
“Sto facendo ingelosire il tuo adorato fidanzato.” Rispondo tenendo la testa appoggiata a lui.
“Per la cronaca Liam si fida…” Si blocca improvvisamente senza finire la frase.
“Zayn? Ci sei?” Alzo la testa e vedo quello che deve essere la causa di questo improvviso silenzio del mio migliore amico: il mio primo nonché unico fidanzato, Richard. O forse dovrei dire ex fidanzato, visto che è sparito dalla mia vita senza degnarsi neanche di dirmi addio.
“Scusa un attimo, devo andare a dirgliene quattro.”
“No Louis aspetta non ne vale la pena, andiamo in un’altra discoteca…” Non lo ascolto, voglio vedere cos’ha da dire quella sottospecie di viscido animale strisciante. Ok questo dimostra quanto io non sia riuscito ad accettare il suo allontanamento, nonostante siano passati, quanti? Tre anni?
Mi avvicino, all’inizio non mi nota, o forse non mi riconosce probabile visto che in quel periodo ero molto molto dark, ma quando capisce chi sono sembra che abbia visto un fantasma. Mi metto esattamente davanti a lui e…
“Ciao Richard, come ti va la vita?”
“C-ciao Louis.”
“Cosa c’è sembra tu abbia visto un fantasma, o forse pensavi che dopo che mi hai abbandonato senza neanche degnarti di avvertirmi non sarei più riuscito a uscire da camera mia?!” Mi sto alterando, e davvero non vorrei picchiarlo ma tutto lo stress sta venendo a galla e essendo umano in qualche modo dovrò pur sfogarmi.
“Forse prima di darmi addosso così dovresti fare una chiacchieratina con i tuoi amichetti.”
“Cos’hai contro di loro adesso??”
“Ah allora avevo ragione non ti hanno detto niente. Oh guarda eccone uno che arriva” sento Zayn prendermi il braccio “Perché non racconti al tuo amico cosa mi avete fatto tu e quell’altro riccio l’ultima volta che ho cercato di incontrarlo.” dice rivolgendosi a Zayn con un ghigno malefico in faccia. Mi sento trascinare mentre borbotta: “Andiamo, ti riporto a casa.” Lascio che mi porti alla macchina stordito da quello che ho sentito. Richard voleva incontrarmi ma io non lo sapevo e, Harry stava parlando sicuramente di Harry, Liam è arrivato dopo quindi non può essere Liam e l’unico altro riccio è Harry, ma cosa è successo? Perché erano lì? Perché Richard poi non è venuto lo steso da me? Ma soprattutto, perché non si è fatto più rivedere? Queste domande continuano a ronzarmi in testa, non ce la faccio più, è ora di capirci qualcosa di tutta questa storia.
“Zayn di cosa stava parlando prima Richard?”
“Niente lascia stare”
“No, non lascio stare voglio sapere la verità!”
“Vuoi la verità? Va bene. La verità è che quel fottuto stronzo ti tradiva. Quando la sera non era con te andava in discoteca e si faceva il primo che passava. E non provare a dire che non è possibile perché lo abbiamo
Io e Harry.”
“Questo non spiega niente”
“Ok bene ti dirò tutto ma ricordati che l’hai voluto tu. Il giorno dopo lo abbiamo visto che camminava e quando abbiamo capito che stava venendo da te a fare il dolce fidanzatino abbiamo deciso che era ora che la piantasse, perciò lo abbiamo minacciato.”
“Voi cosa?!”
“Hai capito bene lo abbiamo minacciato dicendogli che se avesse solo osato avvicinarsi di nuovo a te lo avremmo picchiato fino a non fargli ricordare più neanche il suo nome.”
“Come avete potuto fare una cosa del genere, senza neanche dirmelo, mi avete lasciato credere che se ne fosse andato, e invece siete stati voi a cacciarlo. Con che coraggio, poi, sei venuto a consolarmi!”
“Mi dispiace davvero Louis, ma era l’unica cosa da fare.”
“L’unica cosa da fare era dirmelo, parlarne con me penso di essere abbastanza grande da poter decidere!” Sto urlando, so che non dovrei, che probabilmente le mie sorelle stanno dormendo e se continuo così potrei svegliarle ma ho appena scoperto che il mio migliore amico mi ha mentito per ben tre anni senza pensarci due volte credo di avere tutto il diritto di essere arrabbiato.
“Vattene Zayn, per favore.”
Lo vedo allontanarsi e corro in camera mia. Non riesco davvero a capire come abbiano potuto farlo, davvero non mi sarei mai aspettato una cosa del genere non da loro due. Sono distrutto non ho neanche la forza di svestirmi, mi butto sul letto a peso morto e comincio a piangere. Dopo un po’ sento bussare.
“Lasciatemi stare, ho sonno.”
“Quindi presumo che tu non abbia voglia di parlare.”
“No mamma, grazie.”
“Davvero non vuoi dirmi cos’è successo? Ti ho sentito litigare con Zayn.”
Mi tiro su a sedere, e la faccio entrare.
“Perché piangi tesoro?” Domanda, facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla e accarezzandomi la guancia.
“Non ho più cinque anni da un po’ mamma.” Esclamo senza comunque spostarmi.
“Sarai anche grande ma rimani comunque mio figlio e il fatto che tu non abbia cinque anni non mi vieta di abbracciarti. Ora racconta alla mamma cos’è successo.” Era tanto che non avevamo un contatto così prolungato e se devo essere sincero mi era mancato l’affetto di mia mamma. Piano piano le racconto tutto lasciandomi cullare dalle sue carezze e dal suo respiro calmo.
 
“Perché hanno fatto una cosa del genere mamma?”
“Penso che non volessero vederti soffrire, hanno fatto una cosa stupida non dicendoti niente ma lo hanno fatto con le migliori intenzioni.”
“Come fai ad esserne sicura?”
“Perché li conosco, conosco te e vi ho visti insieme, non ti farebbero mai del male, Harry soprattutto. Vedo come lo guardi e fidati quando ti dico che ti guarda nello stesso modo.”
“E come mi guarderebbe?”
“Con gli occhi di un ragazzo innamorato.”
“Tu guardi troppi film mamma, Harry è etero e anche se non lo fosse non sarei comunque il suo tipo.”
“Non dovresti sottovalutarti così tanto tesoro. Comunque è ora di dormire.”
“Resti qui con me mamma?” Le domando con una vocetta da bambino.
“Chi è quello che non ha più cinque anni?” Domanda ridendo.
“Ti voglio bene mamma.”
“Te ne voglio tanto anch’io Louis.” Risponde cominciando a cullarmi come si fa con i bimbi piccoli.
 
Mi sveglio il mattino dopo con la vestaglia di mia mamma sulle spalle e il suo odore che mi circonda. Mi sento protetto. Mi rannicchio ancora di più fino a coprirmi anche la testa. Poco dopo sento bussare.
“Avanti.”
“Ti ho portato la colazione Louis, ma stai bene?” Si avvicina appoggiando il vassoio sul comodino.
“Si Lottie non ti preoccupare. Vieni qui.” Le dico alzandomi e allargando le braccia. Lei si avvicina e mi stringe forte sussurrandomi. “Ti voglio bene fratellone.”
“Te ne voglio un mondo anch’io sorellina adorata.” Si allontana stampandomi un bacio sulla guancia.
 
Nel pomeriggio, mia mamma entra in camera.
“Io e le ragazze andiamo a fare un giro in centro. Vuoi venire?”
“No grazie preferisco stare qui.”
“Ok, se dovesse venire qualcuno…”
“Non ti preoccupare ci penso io.”
“Ok ciao tesoro.”
 
Neanche un quarto d’ora più tardi sento bussare. Scendo ad aprire convinto che sia mia mamma che ha dimenticato qualcosa. Quando apro però non trovo mia mamma ma Harry.
“Cosa ci fai qui?”
“Tua mamma ha chiamato mia mamma si sono dette tutto e quindi ho saputo quello che è successo ieri sera. Io volevo parlarti.”
“Beh io non ne ho voglia quindi ciao.”
“No Louis ti prego aspetta. So che ho sbagliato e che forse non mi vorrai più parlare, e che non mi perdonerai mai, e ti giuro che non sono qui per chiederti di farlo, non che non voglia che tu mi perdoni, ovvio che lo voglio ma sto divagando. Devo dirti una cosa importante.” Dovrei odiarlo eppure non riesco a non trovarlo tenero con le guance rosse e lo sguardo basso mentre si tortura le mani.
“Ok entra ma solo due minuti.” Alza lo sguardo e sorride e davvero penso che morirò bruciato da quanto è abbagliante.
“Siediti pure, vuoi qualcosa da bere, da mangiare?”
“No grazie.”
“Ok dai cosa devi dirmi?”
“Io… non è semplice… è da un po’, che ci penso un bel po’, e forse mi darai dello stupido ma credo di essermi innamorato.”
“Perché dovrei darti dello stupido?”
“Perché mi sono innamorato di te Louis, o forse lo sono sempre stato. Non lo so. So solo che quando ho visto il tuo ex in quella discoteca che ci provava con tutti ho pensato che non ti meritava e mi dispiace davvero perché neanche io ti merito ma…” Non ce la faccio più a sentirlo parlare. Mi avvicino e lo bacio poggiandogli una mano sul viso mentre l’altra corre ad intrecciarsi tra i suoi capelli.
“Quindi mi perdoni?”
“Zitto e baciami!”
“Agli ordini amore.”
“Come mi hai chiamato?”
“Amore perché non… non vuoi, se non vuoi non fa niente non importa…io.”
“Rilassati, puoi chiamarmi come vuoi, solo promettimi che non te ne andrai?”
“Rimarrò fino alla fine lo prometto.” Chiunque probabilmente continuerebbe ad essere per lo meno arrabbiato, ma io non sono mai riuscito a resistere al suo viso dolce da bambino, e poi quello che mi ha appena detto… beh lo aspettavo da una vita quindi perché continuare a soffrire quando posso essere la persona più felice del mondo accanto all’ormai uomo della mia vita?  
“Dovremmo ricordarci di ringraziare le nostre mamme prima o poi.”
“Già e tu devi fare pace con Zayn, Liam mi ha chiamato disperato dicendo che non riusciva a calmarlo in nessun modo.”
“Si ok più tardi lo chiamo, adesso lasciami a godere un po’ delle attenzioni del mio fidanzato.”
 
 
In realtà non ho potuto fare praticamente niente perché sono arrivate mia mamma e le mie sorelle, che si sono buttate addosso ad Harry impedendomi di fare qualsiasi cosa. Quindi adesso sono qui liberamente costretto da Harry che “Dai Boo, è inutile aspettare, siete migliori amici dal primo giorno che vi siete conosciuti quasi, sai meglio di me che per Zayn sei come un fratello, così lo fai star male e non se lo merita.”
Se alla fine non mi avesse guardato con i suoi migliori occhi da cucciolo dicendomi “Infondo se non avesse fatto quello che ha fatto non saremmo qui” probabilmente sarei sul mio letto non lui vicino a continuare quello che le mie sorelle avevano gentilmente interrotto. Invece sono qui che busso alla porta di casa Malik poco dopo appare Waliyha sulla soglia.
“Ciao Louis, se stai cercando Zayn è in camera sua, ma ti avviso che è particolarmente scorbutico prima è venuto Liam ma non lo ha voluto far entrare.”
“Oh.” Non ho mai visto Zayn stare tanto male da non voler vedere neanche Liam. “Ok beh forse è meglio se mi sbrigo allora, grazie Wal.” Le rispondo schioccandole un bacio sulla guancia e correndo su. Arrivo davanti alla sua porta e busso.
“Come ve lo devo dire che voglio stare da solo, non ho fame, non ho bisogno di niente, lasciatemi in pace.” Urla. Purtroppo per lui però, non ho intenzione di tornare indietro così, dopo aver visto in che condizioni è per colpa mia, perciò abbasso la maniglia ed entro. La camera è un caos l’armadio e spalancato e ci sono vestiti ovunque, disegni, foto e libri per terra, l’unica cosa in ordine sembra essere la scrivania se non fosse che tutte le cose che prima erano sopra sono state scaraventate anch’esse a terra. Lo trovai rannicchiato sul letto completamente nascosto sotto la coperta.
“Davvero non vuoi vedere nessuno? O forse sarebbe meglio dire che non vuoi farti vedere da nessuno?”
“Se sei venuto qua per insultarmi puoi anche andartene.” Dice togliendosi le coperte di dosso. Forse sarebbe stato meglio che non lo avesse fatto, era cadaverico, gli occhi erano rossi e gonfi e aveva due profonde occhiaie sotto gli occhi, segno che non aveva dormito tutta notte e aveva pianto parecchio. Non lo avevo mai visto in questo stato ed era tutta colpa mia. Capisco che Harry ha ragione non posso farlo aspettare ancora.
“Sono venuto perché il mio migliore amico sta male, per colpa mia, perché sono un idiota, e ho sbagliato ad urlare con te, non dovevo, ero arrabbiato, mi sentivo tradito, ma non avevo il diritto di trattarti in quel modo, mi dispiace e probabilmente adesso è troppo tardi per chiedere scusa, ma mi conosci sono sempre in ritardo. Se non vuoi perdonarmi ti capisco ma almeno torna a parlare a Liam, almeno lui, non voglio che tu rovini la miglior storia d’amore che si sia mai vista per colpa mia.”
“Davvero ci credi la coppia più bella?” Mi chiese sorridendo
“Più o meno. Ora vieni qua e abbracciami.” Mi salta in braccio come avevo fatto io qualche pima.
“Ehi!”
“Dovevo vendicarmi.”
“Bene ora che ti sei vendicato chiama Liam e fate pace, e digli anche che domani dovete venire a casa mia, mia mamma porta le mie sorelle dai nonni quindi ho casa libera.”










Ok chiunque sia arrivato fino qua ha tutta la mia stima. non voglio dilungarmi troppo visto che la storia è già di per se lunghina e probabilmente anche pesante. Quindi cerco di sbrigarmi grazie per aver letto, spero vi sia piaciuta almeno metà di quanto sia piaciuta a me. Se volete lasciarmi una recensioncina, anche piccolina piccolina, anche solo per dirmi di ritirarmi e smetterla con queste schifezze,ne sarei felice by by. <3
  
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