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Autore: Sanae78    30/05/2008    0 recensioni
Lisa e Shouko Igawa, due cuginette, che impareranno a volersi bene. Gakuto e Hayato Igawa, due fratelli, che forse si ritroveranno. Lisa, Gakuto e Shouko Igawa appaiono nel manga 'Captain Tsubasa Golden 23', mentre Hayato Igawa era già presente nel 'Captain Tusbasa Road to 2002'
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Ringrazio tutte le persone che stanno seguendo questa storie ed auguro a tutti ... buona lettura!

Sanae78


Cugine...Fratelli”

di Sanae78


Capitolo 10


Aprirsi il cuore e ritrovarsi


La cena trascorse all' insegna dell' allegria e Gakuto si ritrovò a conversare serenamente con Hayato e sua madre.

Apprezzò molto i piatti che sua madre aveva cucinato apposta per lui e si sentì di nuovo a casa.

Guardarono poi tutti insieme le nuove e le vecchie foto e Gakuto dovette trattenere le lacrime, quando si accorse con quanta cura suo fratello e Noriko avessero conservato le foto che lui gli aveva spedito dall' Argentina.


La compagnia era bella, ma si fece tardi e per le bambine era giunta l' ora di andare a dormire, mentre per Hayato e Gakuto era arrivato il momento di chiarirsi.

Le bambine iniziavano già a sonnecchiare, ognuna seduta accanto al rispettivo papà.


“Per le bambine è arrivata l' ora della nanna!”

“Stanno tentando di tenere gli occhi aperti, ma proprio non ce la fanno!”

“E' meglio che le portiamo a letto!” Hayato si alzò e prese in braccio Shouko e si rivolse a Gakuto: “Forza Gakuto prendi in braccio Lisa che le mettiamo a letto, così ti mostro anche la loro camera!”

“Ok!” Sollevando Lisa: “Forza piccola, stasera ti porto io a letto!”


Gakuto e Hayato portarono le due piccole nella loro camera, ognuno aiutò la propria figlia a vestirsi e a mettersi il pigiamino, infine le misero a letto dando a entrambe il bacio della buonanotte.

Noriko e la nonna osservarono la scena dalla porta e poi si dissero compiaciute: “Ma che bravi papà!” e poi passarono anche loro a dare la buonanotte alla piccole.

Le due donne dopo andarono a mettere in ordine la cucina, mentre Gakuto e Hayato rimasero soli in sala e si sedettero di fronte l' uno all' altro.


Gakuto temeva che bisticciassero ancora: “Forse dovrei andarmene anch'io, si sta facendo tardi!”

E si alzò allontanandosi, ma Hayato lo afferrò per un braccio e gli disse: “Fratellino rimani! Noi due abbiamo bisogno di parlare e anche se per caso dovessimo litigare, ti garantisco che non cambierà nulla, Lisa continuerà a stare con noi e tu sarai sempre il benvenuto!”

Gakuto lo guardò con gli occhi lucidi e Hayato se lo tirò vicino sul divano: “Sono felice che tu l' abbia detto, perché l' ultima volta che sono venuto qui ero consapevole del fatto che tu ti saresti arrabbiato e che ti avrei provocato involontariamente un grande dolore, ma mai avrei pensato che il nostro rapporto si sarebbe incrinato a tal punto!”

Hayato mise una mano sulla spalla di Gakuto e iniziò a parlargli col cuore in mano: “So di aver sbagliato quella sera, però il dolore che mi hai provocato è stato troppo duro da sopportare! Dopo che la mamma mi disse che te ne eri andato davvero, ho passato dei momenti molto difficili ed è stato solo grazie all' aiuto di Noriko e di nostra figlia che sono riusciti a superarli. Ero diventato molto scontroso con tutti e riuscivo a ferire anche le persone che mi volevano bene! Ma tu mi mancavi troppo e vivevo nell' incertezza di non sapere come stavi!”

“Non credere che per me sia stato diverso, perché se da una parte avevo Catherine che amavo più della mia stessa vita, dall' altra mi mancava la mia famiglia e il sapere di non potermi rivolgere a voi per un aiuto o un consiglio mi faceva stare ancora peggio! Però poi mi sono detto che l' amore che ci univa non poteva finire in questo modo ed è per questo quando io e Catherine ci siamo sposati ho deciso di scriverti una lettera, a cui però tu non hai risposto!”

“Quella lettera è arrivata a casa nostra come un fulmine a ciel sereno! La lessi tutta d' un fiato e guardai che la foto del vostro matrimonio ... ricordo che Noriko, mi guardava fiduciosa, ma spinto dall' ennesimo istinto di rabbia la gettai nel cestino! Però per fortuna Noriko l' ha raccolta e conservata ed ha iniziato a scriverti!”

“All' inizio il fatto di non avere avuto risposta, mi aveva demoralizzato! E le lettere di Noriko mi hanno ridato la speranza! Spero che ciò non abbia creato problemi tra di voi!”

“Quando l' ho scoperto, mi sono arrabbiato tanto con lei, ma poi le ho dato il mio tacito consenso e ho sempre letto con molta avidità tutte le lettere che le scrivevi e le ultime le ho scritte insieme a Noriko, anche se non ho mai avuto il coraggio di firmarmi! Le conserviamo tutte gelosamente in una scatola!”

“Quindi t' importava ancora di me!”

“Tu non hai mai smesso di essere mio fratello e io il tuo, solo che si è creato un grande vuoto che per lungo tempo ci ha diviso, ma ora voglio colmare quell' abisso e ritrovarti!”


Gakuto si alzò di nuovo in piedi di scatto e anche Hayato lo fece, le emozioni che stavano provando in quei momenti erano troppo forti e difficili da controllare.

Anche Gakuto voleva ritrovare suo fratello, però prima doveva chiedergli una cosa.


“Hayato, credo a tutto quello che mi hai detto a voglio fare di tutto per ritrovarti anch' io, però per farlo devo chiederti una cosa!”

“Chiedi pure tutto quello che vuoi ed io risponderò!”


“Quella sera ero passato per salutarti, ma più che altro perché speravo che almeno tu mi capissi e invece non è andata così... tu cos' avresti fatto al mio posto?”

“Avrei seguito il mio cuore, quindi la mia amata, nel tuo caso catherine! Prima non riuscivo ad ammetterlo, perché significava accettare il fatto che tu ti allontanassi da me e non lo potevo accettare, cerca di capirlo! Sono stato egoista, ma amare significa desiderare la felicità altrui e solo ora mi sono reso conto che un legame come il nostro, non può essere danneggiato nemmeno dalla distanza! Perdonami se puoi!”


Sul viso di Hayato e di Gakuto iniziarono a scorrere delle lacrime e Gakuto si gettò tra le braccia del fratello sfogandosi: “Certo che ti posso perdonare! Tu non sai quanto mi sei mancato, quando è morta Catherine avrei tanto avuto bisogno delle tue parole di conforto, ma non potevo chiamarti, perché temevo che tu non mi volessi più bene e ho dovuto essere forte per mia figlia!”


Hayato lo strinse forte: “Sfogati fratellino! Sfoga tutta la rabbia che hai dentro, perché finora ti sei portato un grande peso sul cuore e non hai mai potuto liberartene per sostenere gli altri! Ma ora ci siamo io, la mamma e anche la mia famiglia che non ti volteremo mai più le spalle e potrai sempre contare su di noi!”

“Fratellone! Non sai quanto sia importante per me ritrovare il tuo affetto! In Argentina, la mamma di Catherine mi ha aiutato a crescere Lisa, ma non ero a casa mia ed è solo grazie alla visita di mister Gamo che mi sono deciso a riprendere in mano la mia vita che si trovava in un limbo. E' vero che dovevo occuparmi di Lisa, ma allo stesso tempo temevo di affrontare i miei sogni e questo non è giusto per me, ma soprattutto per Lisa! Grazie per avergli chiesto di cercarmi!”

“Gakuto tu sei un buon calciatore ed è giusto che tu abbia la possibilità di farti valere con la nazionale olimpica! Sarà una vetrina molto importante per te e noi ti sosterremo sempre!”


Tutto quel trambusto svegliò anche le bambine che scesero incuriosite per capire cosa stava succedendo e videro i loro papà che si abbracciarono e che si volevano ancora bene.


Noriko le vide e si avvicinò a loro: “Si sono ritrovati! Ora però lasciamoli soli, perché hanno di sicuro tante altre cose da dirsi!”


Gakuto e Hayato non si accorsero di loro e continuarono a parlare fino alle prime ore del mattino e poi suggellarono il loro ritrovato legame giocando a pallone sul campo dove andavano da piccoli.

Quel semplice gioco che li aveva aiutati a sentirsi uniti da bambini ora li aveva ricongiunti, seppur in maniera alquanto bizzarra.


Era lunedì mattina e Lisa si trovava nella cameretta e guardava le foto che erano sul comodino, erano tutte foto recenti, ma piene di significato per lei e la sua famiglia, fissò quella in cui c' era suo padre Gakuto e disse: “Buona giornata papà! Da oggi inizio ad andare all' asilo! Sarò allegra ed educata come mi hai insegnato tu! Impegnati al ritiro della nazionale, perché anche se sono lontana tifo ogni giorno per te e appena potrò verrò a vederti giocare!”


Shouko irruppe nella stanza: “Dai Lisa prendi le tue cose che andiamo!”

Lisa si girò: “Si vengo!” Fissò la foto un' ultima volta: “Ciao, papà!”


Prese il suo zainetto e porse la mano a Shouko ed insieme corsero fuori dalla stanza...


Qualcosa di magico e di meraviglioso era accaduto in quei giorni, lei aveva conosciuto la sua sorellina Shouko e suo padre aveva ritrovato suo fratello Hayato, ora erano di nuovo una famiglia.


Poco tempo dopo...


“Signori e signori è il 4 Febbraio del 2007 e vi diamo il benvenuto qui allo stadio di Saitama, dove tra poco verrà dato il calcio d' inizio della partita Giappone-Paraguay. La terza amichevole che la nostra nazionale olimpica disputerà prima di iniziare le qualificazioni per il torneo olimpico.

Lo stadio è pieno in ogni ordine di posto e le coreografie dei tifosi cono davvero spettacolari.

Ma vediamo le formazioni! Per il Giappone giocheranno: Morisaki, Izawa, Gakuto Igawa, Ishizaki, Soda, Misugi, Matsuyama che è anche il capitano, Misaki, Furukawa, Kazami e Wakashimazu.

In questa partita farà il suo debutto Gakuto Igawa, fratello minore del più noto Hayato Igawa. Vedremo se riuscirà a conquistarsi un posto nella nazionale olimpica ... ma ecco le due squadre che fanno il loro ingresso in campo...”


I giocatori entrarono sul rettangolo di gioco e tra loro destava particolare attenzione Gakuto Igawa, il n. 32 che sembrava visibilmente emozionato, mentre i suoi compagni cercavano di rassicurarlo.


Gakuto si girò e guardo verso un punto preciso dello stadio dove c' era tutta la sua famiglia a sostenerlo e da dove giungevano le grida di incitamento della piccola Lisa e di sua nipote Shouko.

Cercò anche lo sguardo di suo fratello Hayato e non appena incrociarono gli sguardi, capì quanta fiducia avesse in lui suo fratello e si disse tra sé: “Farò del mio meglio e non vi deluderò!”


Pochi minuti dopo l' arbitro fischiò l' inizio della partita e per Gakuto iniziò la sua avventura con la nazionale olimpica e dalle tribune risuonò il grido: “Forza papààà!”



FINE


Disclaimer


I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.



  
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