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Autore: Lady Moon    11/01/2014    1 recensioni
Questo sarà il primo capitolo della nostra storia basata (e marcata) specialmente su Ron e Hermione.Ovviamente non si parlerà solo di loro, ma chi non è d'accordo che Romione prevale?
Questo primo capitolo narra il compito che il povero Neville, con l'aiuto di quei due, dovrà svolgere.Per fortuna, la brillante idea di Hermione, anche se non sembra fattibile, potrà essere un vero e proprio piano.Ribadisco che la storia non finirà qui, ci saranno molte cose ancora da raccontare e verranno inseriti molti altri personaggi della splendida saga.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Neville Paciock, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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                                                                                     IL MALEDETTO PIANO.
(1° Cap.)



Schioccarono le 17:45 di sera, Neville Paciock era con Hermione Granger alla ricerca di un libro scritto da studenti del quinto anno(serpeverde)che il professor Snape diede a Neville il compito di trovare.Erano nell'aula di divinazione, Snape esortò loro di cercare lì.(ovviamente per beffarlo.)Per una bella mezz'ora mescolarono ovunque, specialmente in cima agli scaffali.Neville non volle nemmeno tentare di entrare in altre aule per la ricerca,questo perchè riteneva che i libri di Snape erano rari e unici, il chè faceva si che fossero ben celati alla vista di normali studenti e studentesse.La professoressa Cooman era altrettanto rara e unica.Dovevano ancora studiare Astronomia per il giorno dopo, per dedicarsi alla ricerca, di certo la professoressa Aurora Sinistra, secondo Hermione, non avrebbe gradito un suo disimpegno. Erano ormai quasi le 18 e mezza, ancora nulla, decisero di fare una pausa che sarebbe durata almeno dieci minuti.

"Non esiste! Neville o dieci minuti o non ci fermiamo proprio, apparte che penso che questi dieci minuti che recuperiamo siano un bonus visto che ne abbiamo perso 45." -disse, ansimando per un pò, Hermione.

:"Ti rassicura sapere che se non trovo quel libro io perdo tutti i minuti della mia vita?" -rispose, tremando, Paciock.

:"Lo capisco, ma non capisco perchè dobbiamo cercare qui! Gli studenti di serpeverde...perchè dovrebbero nascondere un libro nell'aula di divinazione!" -gli rispose ancora Hermione con voce più rauca possibile.

:"L'ha detto quel coso! Avanti, proviamo a riguardare, gli scaffali in tutto sono sei qui dentro..." -esordì Neville.

:"Stai incominciando a diventare ridicolo, Neville" -ribattè Hermione.

Riguardarono ancora una volta ma nulla, e ancora questa volta esoneravano la professoressa Cooman, che dormiva sulla poltrona come un ghiro.

:"Ora ce ne andiamo?" -enunciò Hermione, oramai tutta impolverata quanto Neville, a giudicare dall'aspetto delle loro magliette sembravano muratori.

:"Si, andiamo, sono fritto.Vorrei tanto vederlo con i fular di mia nonna al collo."-

:"Certo, lo vedrai proprio.Io ci vedo più Ron con i fular di sua nonna."-confabulò Hermione.

:"Come ti esce? Bhè, farebbero ridere entrambi!"-rispose Neville ed entrambi risero grossolanamente, disturbando il sonno della professoressa. :"Scendi da lì sopra, non importa Hermione."- continuò Neville, vedendola nuovamente salire la scala per vedere meglio sopra lo scaffale.Fece fatica a scendere e per poco non si ritrovava a terra, ci fu un gemito.

:"Siamo osservati?"- chiese Paciock.

:"Non essere stupido...ah...ecco, sono giù, viva.Che hai sentito?"-chiese Hermione.

:"Qualcuno."-rispose Neville.

Hermione esitò un istante.Spalancò la bocca e trovando forza pronunciò due parole :"Chi è?". Subito dopo udirono un tonfo.

:"Cosa vuoi che ne sappia, Hermione!Aiuto...aiutoo...svegliamo la prof?"-chiese Neville, impaurito.

:"No! Stai zitto, non allarmiamoci."-gli rispose con determinazione, Hermione. Silenzio totale.Non udirono nulla, stavano giá incominciando a credere che se l'erano immaginato.

:"La stanchezza fa brutti scherzi, vero, Hermione? Ehm...che ne dici se, sistemiamo un pò? Ci ho ripensato.Non voglio andare a Rune Antiche con le gemelle Patil, cioè, ci saranno anche loro, ridono sempre appena mi distraggo...e poi quì è tutto in disordine."-propose, malinconico, Neville a Hermione.

Hermione:"D'accordo, visto che oramai è saltata la ripetizione per astronomia..."-

Neville:"Non dirai sul serio, l'hai ripetuta cento volte mentre cercavamo, non usare quel tono sconsolato, la sai benissimo. Per parlare d'altro, com'è che ce l'avevi con Ron, prima?"

Hermione:"Ce l'ho sempre con lui.Ma, rispondendoti, nulla...solo che, come ogni volta, gli ho detto una cosa che a me dava fastidio...e se l'è presa, ecco.Non mi...capisce." -rispose, mesta.

Neville:"Non dovresti dare tanto peso a chi non ti capisce e non sa come renderti felice. Era una cosa che mi diceva spesso mia nonna, lei ritiene che le persone che trovano difficoltá nel capirci e sanno benissimo come farci del male, non siano persone che ci meritano...e che sarebbero disposte a tutto per noi,magari per egoismo, per menefreghismo, per qualsiasi cosa che non sia tanto bella da dire."- si bloccò dopo aver sistemato un ennesimo libro in alto,che aveva tralasciato, e continuò, rendendo il tono della sua voce ancora più malinconico,come solo Neville sapeva fare,per la sua insicurezza :"Effettivamente lo penso anch'io, è incredibile come le persone possano differenziarsi, alcune sarebbero disposte a tutto per noi, altre a niente, altre vorrebbero fare qualcosa ma per qualche motivo non lo fanno, evidentemente non vorrebbero davvero.Si, perchè credo che le persone o ci tengono o non ci tengono, non esiste una via di mezzo, come esiste il bene e il male, basta.È natura, se qualcuno ci ignora, bhe' non ci vuole, o è troppo stupido da capire di tenerci.Se ci considerano, allora probabilmente siamo importanti, sempre se tutti noi non siamo troppo stupidi da capire che magari ci interessa anche qualcosa che trascuriamo."

Hermione ascoltò le sue parole con piacere, immergendosi dentro,ma tanto sapeva che anche se non avesse voluto, si sarebbe rispecchiata in quelle.Rimase come paralizzata ma poi ebbe la forza di parlare.

:"Hai ragione, Neville.Fa male, ma è così, è sempre stato così..."-gli disse.

D'un tratto sbucò Ron, che aveva la faccia di un bambino capriccioso, esasperato.

:"D'accordo, indosso i fular di mia nonna, sono un ebete e ce l'hai sempre con me, Hermione, contenti?"- disse.

Neville:"Cosa diamine...? Eri tu a fare casino? Guarda che io non parlavo di te prima, davvero..."-cercò di scusarsi Neville.

Ron:"Lo so, si ero io e non lo nego.Sono qui da prima di voi, il professore ha ordinato anche a me...ah va bene, ho inseguito Hermione, volevo sapere dove andava, quando litighiamo non mi dice mai niente.!"-confessò.

:"Brutto insetto, cosa...ma sei impazzito?"- gli urlò Hermione.

:"Si, lo sai che per te...impazzisco."- le rispose Ronald, più esasperato di prima. :"Non si capisce?"

:"Non si capisce? Ron, dannazione, non mi sembra che tu capisca nemmeno me!"-urlò ancora Hermione, la professoressa Cooman per poco non aprì gli occhi.

:"Hmm, sono fatto così.L'importante è che...che..."-

:"Che, cosa, Weasley?" -

:"Che voglio starti vicino,ok?"-

:"Me? Ron...scusami ma io non, non mi attirano i ragazzi..." -intervenne Neville, che notò che gli occhi di Ron a pronunciare le ultime parole si spostarono su di lui.

:"Non te, Neville, dicevo ad Hermione."

Hermione prese in mano tre o quattro riviste che voleva sistemare e si avvicinò a Ron dicendo:"Le vedi? La prossima volta in testa se non fai come dico io."

:"Come dici tu, certo."-sbuffò Ron.

:"Nel senso che devi darmi ragione, almeno quando sai che ne ho a pieno!"

Ron rise mentre Neville cercava di canticchiare una ninna-nanna alla professoressa Cooman e nello stesso tempo fargli capire con gesti(manco fosse un mimo) di non continuare a far alzare il tono della voce ad Hermione o si sarebbe svegliata. :"Quando ti innervosisci diventi adorabile, Hermione." -disse Ron.Lei spontaniamente aprì le braccia per abbracciare Ronald, nel suo inconscio voleva sistemare tutto, ma si fermò.Fu Ron a farlo per primo, cercando di ignorare l'insicurezza di Hermione nel farlo per prima. Stavolta la professoressa aprì definitivamente gli occhi e li squadrò incuriosita, rimanendo seduta sulla poltrona:"Oh ma che carini...aspetta, ma chi cantava, ma... cosa succede qui dentro?" -infine, chiese. Neville sorrise, cercando di non farle capire che era lui a cantare, poi indicò nuovamente quei due per amoreggiarla,che sembravano cane e gatto ma stavolta in pace. Uscirono tutti e tre cercando di dissimulare il tutto, ad Hermione venne un'idea.Per sapere dove poteva cacciarsi quel libro potevano fingersi per un attimo di essere studenti di serpeverde dell'ultimo anno, l'avrebbero saputo incontrovertibilmente.
:"Pozione polisucco?" -chiese Ron.

-"Esattamente.È l'unica soluzione."-ripose Hermione.

:"Ma...ma..."

-"Non ci sono ALTERNATIVE."

:"Essere un'altra persona non è facile, dovrei cambiare i miei sentimenti, le mie emozioni, cambiare i miei pensieri..."

-"Non che tu riesca a controllare te stesso, Ronald."

:"Ahh, va bene, ma se fallisco?"

-"Mi consolerò sapere che non è la prima volta."

:"Il tuo ottimismo mi uccide."

-"E anche la tua pelle.Allora, cinque minuti e avrò le idee chiare, preparerò tutto più veloce che posso.Neville, in pochi mesi avrai quel libro."

:"Hermione, ma ne sei assolutamente sicura...?" -chiese ancora Ronald, cupo.

-"Non dubitare di me, non ti conviene, dopo dovresti contare su di te e...a quel punto capiresti che era molto meglio stare ad ascoltarmi."

:"Splendido!"

-"Grazie...grazie mille!" -esultò Neville.
Oramai il povero Weasley c'era dentro, non poteva tirarsi indietro, doveva aiutare il povero Paciock in pericolo.

   
 
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