Like these chips

Quella piovosa domenica pomeriggio erano in casa tutti e cinque.
Assonnati, coi postumi della sbornia della sera prima.
Senza voglia di fare niente, se non perdere tempo e tirare le sei per andare in qualche pub di Londra a bere in compagnia di Ed.
I ragazzi stavano giocando alla playstation con i vari Fifa e Pes, sfidandosi uno contro uno.
In quel momento Zayn stava giocando contro un Louis che veniva continuamente distratto da Harry che, annoiato, faceva di tutto per far perdere al gioco il suo ragazzo in modo da averlo tutto per sé.
Gli soffiava nell’orecchio, gli faceva il solletico sulla pancia, gli spettinava i capelli – forse rischiando una denuncia – mentre Louis, ridendo, faceva di tutto per rimanere concentrato sul gioco.
Arrivati a 5 a 0, Zayn perse la pazienza -Harry, lascia stare Louis, è troppo semplice batterlo se no!-, disse scherzosamente segnando un altro goal che Louis, sorpreso da un improvviso bacio sul collo da parte di Harry, non era riuscito a parare.
Al che Louis aveva lanciato via il joystick e preso Harry tra le braccia aveva cominciato a baciarlo senza alcun ritegno. Zayn, sconsolato, guardò Liam che ridendo disse ai due innamorati -Sì, va bene, andate!-, facendo un cenno con la mano a indicargli il corridoio verso le loro camere, verso cui Louis cominciò a correre come un bambino seguito da Harry che ridendo cercava di prenderlo.
Liam sbuffò e si accomodò accanto a Zayn sul divano per giocare al posto di Louis.
-Vedi di fare un punteggio migliore di quello di ieri-, disse Zayn riferendosi alla partita del giorno prima, al che Liam rispose con un -Stai tranquillo. Oggi non ti farò annoiare.-, prima di interpellare Niall chiedendo una sua opinione, -Niall, senti, ma secondo te…dico così per chiedere…-, aveva iniziato mentre l’arbitro del gioco fischiava il calcio di inizio.
-Dite quello che volete…-, iniziò Niall intuendo la domanda di Liam, -…ma secondo me, si amano veramente.-
Zayn e Liam si guardarono con le sopracciglia aggrottate mentre il biondo, sdraiato sull’altro divano, continuava -Lo penso davvero! Voi non credete?-
Liam, cercando di scartare Zayn nel gioco della Play, fece per aprire bocca ma Niall proseguì, ora con la testa in giù sul divano, -Ormai quanto sono? 5 anni? E in 5 anni non hanno mai litigato senza aver fatto subito pace. Mai una volta che abbiano anche solo sfiorato l’idea di lasciarsi. Sono come…-, continuò poi prendendo un’altra patatina dal sacchetto che teneva in mano e mangiarsela, -…non saprei, sono come…-, e masticando a testa in giù sul divano cercava una metafora abbastanza poetica che meglio esprimesse cosa aveva in mente, finché gli capitò in mano una patatina attaccata a un’altra e trionfante proseguì il suo monologo, -Ecco! Sono come queste due patatine!-, esclamò mettendosi dritto, ma sempre sdraiato, sul divano, mentre Zayn e Liam distoglievano gli occhi dal gioco per osservare le due patatine attaccate che Niall teneva in mano.
-Sono proprio come queste due patatine. Sono insieme. Sono nate così. Sono fatte così. E la fabbrica non è riuscita a dividerle nonostante lo volessero e le hanno lasciate così perché…Oh, io non so cosa darei per trovare qualcuno che mi ami come si amano loro due!- spiegò mangiandosi la patatina.
Al che Liam, esasperato, alzò gli occhi al cielo e mise in pausa il gioco, -Niall, volevo solo chiederti se, secondo te, ci sono delle probabilità che il Manchester vinca il campionato quest'anno...-, disse sorridendo.
Le guance di Niall si colorarono di un’adorabile gradazione di rosso, mentre, bofonchiando, rispondeva che non ne aveva idea.