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Autore: Il_Trio_Infernale    30/05/2008    1 recensioni
Le strade buie di Los Angeles, mi ricordano te.
Le case abbandonate, mi ricordano te.
La notte buia, mi ricorda te.
Osservo l’uomo morente ai miei piedi. 
Per chiunque sarebbe una visione troppo raccapricciante, 
una visione alla quale gli occhi si rifiutano di assistere.
Ma non ai miei.
Tutto ciò che può succedere quando si è persi nel nulla... {Mooooolto Spoiler!} Fic ambientata dopo l'anime e il manga.

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Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Romantico, Triste, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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Atto I

Capitolo 1

 

 

Le strade buie di Los Angeles, mi ricordano te.

Le case abbandonate, mi ricordano te.

La notte buia, mi ricorda te.

 

Osservo l’uomo morente ai miei piedi. Per chiunque sarebbe una visione troppo raccapricciante, una visione alla quale gli occhi si rifiutano di assistere.

Ma non ai miei.

 

È messo male, ora che ci penso…

Togliere la vita agli altri è un crimine efferato, crudele, ma io non ho bisogno di saperlo per sentirmi sempre più selvaggia, ribelle, crudele. Ma nei casi dei criminali l’attenuante c’è. Ed è Kira. Colui che riceve grandi assensi dall’opinione pubblica. Il Dio del nuovo mondo.

Certo che Yagami in fondo, non era poi così male…

 

Il mio cuore?

Non lo posseggo più.

 

Ho solo la mente che, spietata, mi permette di avere una vita normale al di fuori del mi “lavoretto” serale.

 

Fare il killer è un hobby per me.

Un hobby che sta lentamente diventando la mia professione.

 

 

Sfortunatamente non sono nelle condizioni di espormi troppo, penso, mentre scosto con un’espressione altezzosa la testa del poveraccio che, scosso da singulti, vive i suoi ultimi attimi di vita. La mia vera identità è diventata ormai l’ombra della donna dal cardigan grigio perla sporco di sangue.

Non riesco ad appagare la mia sete di sangue e attualmente sono in mezzo a due fuochi: la mia sete di sangue e il mio capo.

 

Già, quel piccolo nanetto bianco che non fa che giocare coi balocchi dalla mattina alla sera.

 

Lui successore di Elle? Tzè!

 

Lui sarebbe il tipo di persona che mi metterei dietro l’orecchio per fumarmela dopo pranzo…

 

Mello…

 

Dove sei?

Mi senti?

Io ti ritroverò, ovunque tu sia…

…lo giuro.

 

 

 

 

 

 

 

-Oggi è stato ritrovato il cadavere di un infedele ucciso dall’Altissimo Kira, il Kami assoluto che agendo secondo legge divina, ha giustiziato col suo potere assoluto il funzionario politico Raven Minogue…- la giornalista iniziò ad elencare i particolari della scena, mentre in una sporca cucina New Yorkese una ragazza sbuffò, facendo sollevare qualche ciuffo castano che le copriva l’occhio destro. Non che quella soluzione le piacesse. Nascondere un occhio solo perché si è guerci è veramente da psicopatici complessati.

Una fascia sarebbe bastata…

Una leggera brezza le mosse i capelli che, lasciati sciolti, ricadevano graziosi sulle spalle.

Nella stanza solo silenzio. Silenzio intenso, scandito solo da un leggero ticchettio d’orologio.

La mora cominciò a dondolarsi sulla sedia, in preda alla noia, ma rischiò quasi di cadere quando un urlo disperato squarciò l’aria.

 

-NOOOOOOOOOOA!- Quell’unica parola, il suo nome, le riempì il cervello fino a farglielo scoppiare. Sbuffò. Decisamente seccante.

-NOA! TI PREGO CORRIIIII! AAARGH! L’ESSENZA MI BRUCIAAAAA!-

-Uff… chi è quel baka che mi secca? Non lo sanno quei due che sono stressata?- borbottò, avviandosi verso l’origine degl’urli.

 

Lo spettacolo che le si parò davanti fu quantomeno scoraggiante.

Un rossino si dibatteva sotto il computer della ragazza computer che gli era completamente crollato addosso -non si sa come- nel vano tentativo di liberarsene, mentre la stanza si riempiva di una strana nebbia argenteo/violacea che impediva la vista.

 

-ALLORA?! Hai ancora intenzione di rimanere lì sulla porta a sbadigliare?! Io qui ci rischio la vita!-

-Vita? Ma se sei già morto da un pezzo!-

-Non rigirare il coltello nella piaga!- sbottò l’altro struffiando.

-Comunque potresti farti aiutare da qualcun altro…-  borbottò Noa.

-Si da il caso che quel “qualcuno” sia un vero stronzo e non mi voglia aiutare!-

-Ehi voi due… Volete calmarvi?! Qua ci sarebbe gente che vuole dormire…-

Dall’ombra due occhi ghiaccio brillarono, carichi di nervosismo.

Capelli biondi.

Occhi azzurri.

Una bruciatura orribile su una parte del viso.

Terribile trasparenza.

Non c’era dubbio… Era Mello.

Divino, quanto meladetto.

Bello, quanto spietato.

Tremendamente reale, quanto fantasma.

No, non fantasma. Peggio. Anima dannata destinata al tormento eterno.

Anima senza posto nell'aldilà.

Nè paradiso, nè inferno, nè purgatorio nè limbo.

Anima a cui era vietato l'ingresso all'aldilà.

Un Ghost Whisper.

 

 

… Continua »

  
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