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Autore: Angel_Mary    11/01/2014    2 recensioni
Appena guardò una seconda volta il visino e gli occhioni della bambina, che cercavano di scrutarlo con più attenzione possibile, seppe immediatamente che nome darle. Gli venne in mente un episodio particolare di qualche anno prima, quando la docile Angelina per poco non lo centrò con uno schiantesimo e senza volerlo, pensò alla persona, anzi alla donna, che lo aveva aiutato in quell’impresa titanica.
Avevano il nome!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, Famiglia Weasley, Fred Weasley Jr, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Benvenuta nel mondo, Roxanne!

 

 

A Daisy e Jolie,

con l’augurio che la vostra vita

sia piena di felicità.

 

 

Erano ore che faceva avanti e indietro per la sala d’aspetto davanti alla stanza dove sua moglie (gli faceva ancora un certo effetto definirla così) stava per dare alla luce il loro secondo figlio … o figlia.

Quando, nel pomeriggio, erano arrivati con l’affanno al San Mungo, la dolce e tenera Angelina gli aveva imposto di non provare nemmeno ad immaginare nell’anticamera del suo cervello l’ipotesi di poter partecipare al parto: l’anno precedente, esattamente il giorno del suo compleanno, aveva dato il peggio di sé e anziché tranquillizzare la moglie agonizzante, l’aveva solo fatta innervosire maggiormente. Quando la cara e dolce Angelina aveva divulgato a cognate, suoceri e parenti di ogni grado delle loro rispettive famiglie, cosa era effettivamente accaduto nei momenti immediatamente precedenti alla nascita del loro primogenito, George aveva dovuto subire prese in giro apocalittiche da parte dei fratelli; Percy e Ron si fecero promotori di ogni sorta di innocuo e ingenuo scherzo diretto al neo padre George. I fratelli dovevano in qualche modo ripagare gli scherzi del passato subiti, e visto la mancanza di Fred, fecero passare al gemello in vita quello che avrebbe subito se fosse stato in coppia. Angelina, la cara mogliettina, avrebbe almeno anche potuto dare una parvenza di difesa del padre di suo figlio, ma visto il suo buon carattere e la patetica e ridicola messa in scena dal suo caro e dolce maritino in sala parto, decise che non avrebbe mosso una cellula e nemmeno spezzato lance a favore del suo …. maritino (era evidente che nemmeno lei si fosse abituata a definire George suo marito).

“George, mi stai facendo venire il mal di mare. Ti prego, smettila!” il giovane, ancora perso nelle sue riflessioni filosofiche, si arrestò un momento e guardò sua sorella. Giusto quattro settimane prima, la piccola Ginny aveva dato alla luce il suo primo figlio: James Sirius Potter. Lei non era mai stata così bella come in quel periodo, anche se era visibilmente ingrassata e lui, da gran signore qual era, non aveva mancato di ricordarle che assomigliasse molto ad un’Orca Assassina. Se proprio doveva essere onesto con se stesso, aveva tormentato anche sua moglie per la medesima storia e lei, la dolce mogliettina, non aveva mancato di farlo dormire (comodamente, almeno questo dobbiamo ammetterlo) sul divano e di chiedergli, come punizione, cibi assurdi a qualsiasi ora del giorno … e della notte. Spesso, aveva minacciato la moglie di lasciarla cuocere nel suo brodo, era convinto che con tutto il cibo che la mogliettina aveva ingurgitato durante i mesi della gravidanza, suo figlio sarebbe stato un piccolo pachiderma fin dalla nascita.

Visto l’orario improbabile in cui suo figlio aveva deciso di fare conoscenza con il mondo, con lui c’erano soltanto sua madre, sua suocera, e sua sorella che cercava in tutti i modi di tenere a bada quella piccola peste di Fred Junior, chissà a chi assomigliasse.

“Questo bambino non dovrebbe essere nel mondo dei sogni da un pezzo?”

Sua sorella sembrava abbastanza preoccupata per la vivacità del suo nipotino e di quella del suo dolce bambino e visti i nomi scelti per il suo pargoletto e viste le personalità tranquille dei genitori era probabile che James Sirius diventasse l’erede legittimo, insieme a Teddy, dei Malandrini.

“Di solito, si addormenta abbastanza presto, ma solo dopo aver giocato con me e Angie”

George non ce la faceva più ad aspettare, quell’attesa, senza sapere nulla, lo stava sfiancando: quanto voleva farsi attendere il suo bimbo?

“George caro, siediti. Tanto ci chiameranno immediatamente!” anche Molly era stanchissima, ancora più di George e Ginny, perché aveva tenuto a bada a Teddy, Victoire e aiutato Ginny con il bambino tutto il giorno, perché il pargoletto di casa Potter aveva ereditato l’ugola della madre e non era facile tranquillizzarlo.

“Secondo me, è femmina!” Roxanne, la madre di Angelina, era quella più tranquilla e almeno in apparenza, quella meno stanca.

“Speriamo di no! Altrimenti George pretenderà che non conosca un ragazzo fino alla fine dei tempi!” alla riposta di Ginny, Molly e Roxanne scoppiarono a ridere. Perfetto. Ora anche sua madre passava dalla parte del nemico, anche se lui con il nemico condivideva il letto (e non solo!) tutte le sere.

“Quanto sei simpatica, Ginevra!”

“Ho tuo figlio tra le braccia, ringrazia solo questo. Ricordi le mie Fatture Orcovolanti, vero?” sorrise malignamente e gli indirizzò una linguaccia, George era sempre più stremato.

Un secondo dopo, dalla porta dov’era scomparsa Angelina, un Medimago urlò “Signora Weasley, spinga! Adesso!!!”

George, Ginny, Molly e Roxanne si ammutolirono, dalla stanza accanto si sentirono le urla e le imprecazioni, davvero molto gentili, all’indirizzo del marito. Fred, preso dalla paura di quelle urla, incespicando nei suoi piedini, corse dal padre che lo prese prontamente in braccio.

“Stiamo per conoscere il fratellino, Fred!” il bambino gli sorrise e poggiò le sue manine sulla sua faccia: era sempre curioso di saperne di più riguardo alla differenza dei colori della pelle del padre e degli zii con i capelli rossi. L’ansia saliva sempre di più, Angelina era dentro da almeno cinque ore e aveva gentilmente richiesto a tutti di rimanere fuori, nella sala d’attesa.

Quando George aveva chiesto di sposarla, ancora non riusciva a capire come la strega lo avesse incastrato, era cosciente a cosa andava incontro e quale personcina gentile e affabile si sarebbe messo in casa; ma sposare Angelina era stata la cosa migliore che avesse fatto nella sua vita dopo quel maledetto 2 maggio, data indelebile per la sua memoria, perché aveva perso una delle persone più importanti della sua vita, Fred. Non si stupì più di tanto quando i suoi pensieri si soffermarono su Fred, avrebbe voluto condividere ogni momento, da quello più bello a quello più brutto, insieme a lui, insieme al suo gemello; Fred sarebbe stato il padrino perfetto per il suo primogenito, non che Lee non lo fosse, ma al suo gemello sarebbe spettato di diritto, per questo motivo non aveva voluto chiedere a nessuno dei suoi fratelli di svolgere quel compito. Mentre la sua mente era ancora legata ai ricordi di Fred, un pianto di bambino ruppe quel silenzio carico di emozione. Angelina aveva partorito. Erano diventati genitori per la seconda volta!

“George, è nato!!!!!”

Molly e Roxanne scattarono in piedi, George e il piccolo Fred, ancora frastornato da tutto quel trambusto, si scambiarono un’occhiata, poi un Guaritore spalancò la porta: “Signor Weasley! Venga … porti anche il bambino! Sua moglie vuole vedervi!”

George strinse ancora più forte Fred tra le sue braccia, e con fare deciso si diresse da sua moglie e dal suo secondo figlio. Lo avrebbero chiamato Arthur, sicuramente. Erano mesi che covava quell’idea e quando l’aveva palesata alla moglie, stranamente, lei non aveva battuto ciglio. Strano che Angelina Johnson in Weasley non avesse opposto resistenza alla scelta del nome. Decisamente strano.

Finalmente, con l’eccitazione alle stelle, oltrepassò la soglia della porta.

Per un attimo rimase abbagliato: Angelina, la donna della sua vita, stringeva tra le braccia un fagottino rosa.

Era padre di una bambina, di una bambina!

Angelina, nonostante la stanchezza, era raggiante.

“Amore, ti presento nostra figlia!”

George era sbalordito, ecco perché Angelina non aveva mai obiettato quando le aveva proposto di chiamarlo Arthur. Gli aveva voluto fare una sorpresa, non c’era nessun altra spiegazione! Lui era emozionato come l’anno precedente, quando sua moglie gli aveva regalato una delle sue ragioni di vita. Il piccolo Fred, ancora tra le braccia del padre, guardava la mamma e quel piccolo mostriciattolo rosa, ma se mamma e papà erano contenti, lo era anche lui. George si avvicinò ad Angelina, che irradiava luce, e si sedette sul letto.

“Come la chiamiamo?”

Angelina sorrise all’indirizzo del marito, George era ancora più sbalordito: la sua dolce metà avrebbe lasciato campo libero a lui nella scelta del nome della loro figlioletta.

Il mondo, probabilmente, aveva iniziato a girare al contrario.

George, d’altro canto, non immaginando minimamente che Angelina fosse incinta di una bella femminuccia, non aveva preso in considerazione nessun nome femminile che fosse degno per la loro seconda figlia. Appena guardò una seconda volta il visino e gli occhioni della bambina, che cercavano di scrutarlo con più attenzione possibile, seppe immediatamente che nome darle. Gli venne in mente un episodio particolare di qualche anno prima, quando la docile Angelina per poco non lo centrò con uno schiantesimo e senza volerlo, pensò alla persona, anzi alla donna, che lo aveva aiutato in quell’impresa titanica.

Avevano il nome!

“Benvenuta in questa incasinatissima famiglia, Roxanne Weasley!”

Angelina era colpita, immaginava che volesse chiamarla Molly o Ninfadora … non come …

“Fatemi passare, sono la mamma della mamma!”

“Siamo le nonne, fate largo!”

Angelina sorrise raggiante, voleva che fosse George a presentarla alle nonne e alla zia.

“Roxanne, ti presento le nonne: nonna Molly e nonna Roxanne. Tu ti chiami come lei!”

Quello che avvenne dopo, fu semplicemente un immoderato delirio.

 

 

 

 

NdA:

Buon pomeriggio!

Eccovi, un’altra ff sulla famiglia di George e Angelina, con la nascita di Roxanne. Questa storia la dedico alle mie due “nipotine” acquisite di appena un mese, che possano vivere le loro vite serene e piene di felicità! (si, mi sto commuovendo ancora, davanti allo schermo del computer!)

Spero, di riuscire a iniziare a pubblicare presto i capitoli della long su George e Angelina.

Ho già scritto altre storie su George, Angelina, Fred Jr e Roxanne, basta che clicchiate sul mio profilo autore per leggerle!

Che ne pensate?

La storia è ambientata a fine aprile 2004; io mi sono presa la licenza poetica di collocare la nascita di Fred Jr il 1 aprile 2003.

Alla prossima!

Angel 

  
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