La stretta amicizia tra Jared Leto, cantante dei 30 Seconds To Mars e Barbara, una ragazza Emo. Quest’amicizia crescerà fino a diventare qualcosa di più…la situazione sarà più complicata del previsto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
È una splendida mattinata a Los Angeles, e i raggi filtranti
dalla grande tenda bianca illuminano la stanza. Come sottofondo il
rumore di qualche macchina che passa, in uno dei quartieri
più tranquilli della città. Sotto le lenzuola, un
uomo si sta muovendo pigramente, mentre lo scricchiolio della porta che
si apre interrompe quel pacifico silenzio. Ed ecco entrare in pigiama
un uomo imponente, con i capelli arruffati, che tiene in mano una tazza
di caffè fumante.
-Heilà, Mister Leto!- Il tipo sotto le coperte emette un
suono troppo primitivo per essere definito. Allora l’uomo
alla porta si avvicina al letto e si ci siede ai piedi.
-Fratellino?- Questa volta il lamento di risposta è
più forte, un’evidente richiesta al fratello di
lasciarlo riposare.
-Hey Jared, sono le 8, e ti ricordo che dobbiamo partire alle 9!-
-Uhmm…-
-Andiamo fratello, guarda che Tomo non aspetterà molto!-
-Aspetterà eccome, mio caro Shannon! Tanto senza di noi non
può vivere!-
Lascia il cuscino ridacchiando, seguito da suo fratello.
-Andiamo ho fatto il caffè, dovrebbe essere ancora caldo-
-Umpf… okay.-
I fratelli Leto si avviano nella grande cucina in marmo e plastica
laccata rossa.
-Shan, quando dormi qui quasi credo di aver invitato la mamma!- Beve un
sorso di caffè e poi continua. -Caffè pronto,
nessuna maglietta per terra… certe volte ti sposerei!- E
ride sommessamente.
-Hey, sono solo ordinato! Ma… a proposito, non hai ancora
trovato la donna della tua vita?-
-Senti chi parla! E poi, sai che le cose tipo matrimonio non fanno per
me. Insomma, la mia ultima storia è finita in un locale
omosessuale!- Dice riferendosi a Paris Hilton.
-Eh si, a volte queste dive sembrano tutte vipere… meglio
una ragazza normale!- Ribadisce Shannon, che finito il
caffè, và in bagno mentre Jared consuma la sua
colazione serenamente.
****
Qualche ora prima però, dall’altra parte del
mondo, la giornata di una ragazza di nome Barbara è
cominciata in tutt’altro modo. La sveglia non ha suonato, e
sua madre l’ha svegliata urlando, il ciò ha
portato alla prima delle tante discussioni tra lei e la figlia. Niente
colazione, solo il tempo di prepararsi e subito a scuola. È
arrivata in ritardo ed è finita in presidenza
perché è l’ennesima volta da un
po’ di giorni. Le ore sono passate lentamente tra
interrogazioni, compiti in classe… ma un unico pensiero:
domani finalmente potrà incontrare i suoi miti, i 30 Seconds
To Mars, forse l’unica soddisfazione dopo tanto tempo.
Ed eccoci qui, dopo 7 faticose ore di lezione. La ragazza torna a casa,
ma è deserta; sa che il resto della sua famiglia
è uscita e tornerà fra qualche ora. Si rifugia
subito in camera sua, tra poster e pupazzi di “Nightmare
before Christmas”. Dopo aver acceso lo stereo, da cui parte
subito “A beautiful lie”, si siede davanti al
computer e controlla la posta elettronica: c’è un
solo messaggio, della sua amica di chat Valentina.
“Hey Gemella! Come và? Credo che a
quest’ora tu sia a scuola, comunque se puoi oggi vieni a
dormire a casa di mio zio? È più vicina allo
stadio, così magari domani arriviamo lì presto e
prendiamo i primi posti, ok?
Fammi sapere!
Provehito In Altum,
Valentina”
-Mmm… Buona idea!- Dice Barbara tra sé e
sé, ma deve ancora chiederlo ai suoi…
Nell’attesa che arrivino, prepara i vestiti per il concerto:
maglietta bianca con la Fenice, gilet nero, gonna scozzese rossa, calze
e guanti a strisce bianche e nere e l’immancabile bracciale
con i Simboli dei 30STM.
Prepara anche i due album per farseli autografare, spera da tutti i
membri della band.
Passa qualche ora davanti al computer, quando sente il rumore delle
chiavi che aprono la porta dell’ingresso, ma non si cura di
accogliere i suoi genitori, d’altronde aveva avuto una
discussione con sua madre. Ed è proprio questo il problema:
come deve chiedere ai suoi il permesso per dormire da Valentina? Alla
fine saluta tutti, ma con freddezza. È di più un
modo per acquistare punti prima di fare la fatidica richiesta.
“O la và o la spacca” pensa, e dopo aver
preso fiato, comincia a parlare.
-Mamma sai il concerto di domani? Una mia amica che ci và
abita vicino allo stadio, e mi ha chiesto se oggi dormivo da lei
così domani saremo arrivate presto per la prima fila. Che ne
dici, posso andarci?-
-Chi è quest’amica? È una compagna di
scuola?-
Barbara non poteva dire che la conosceva solo per chat, sarebbe stato
un autogol. “Si, ma non è della mia classe. Ci
conosciamo da un bel po’…”
-No. Non mi sembra educato andare in casa d’altri.-
-Ma mi ha invitata lei! E poi tu mi hai fatto dormire dalle mie
compagne altre volte!-
-No, te l’ho detto. E poi non la conosco, non so che gente
è.”
-Andiamo, per favore!-
-Niente storie, già è tanto che ti mando a vedere
quei pagliacci…”-
Barbara, innervosita risponde con voce alta: -Si, sempre meglio di
quelli che ascolti tu!-
La madre comincia ad arrabbiarsi, fino a scoppiare.
-Ok. Se la metti così, domani scordati di andare a quel
concerto. E non mi interessa se hai speso tutti i tuoi soldi per
andarci. Sei in punizione.-
-Ma…-
-NIENTE STORIE!-
Sentendo questo, la figlia scoppia in lacrime e và nella sua
stanza quando vede che quella che una volta avrebbe definito sua mamma
si sta avvicinando pericolosamente a lei.
Chiude la porta a chiave e si butta sul letto piangendo. Lei non
desiderava una vita così; non desiderava neanche cominciare
a tagliarsi nei polsi, pensa spostando il polsino che usa per
nascondere le ferite agli altri. Ma è inevitabile, nessuno
che la capisca, nemmeno gli amici, ed è costretta a passare
nottate intere disperandosi. La sola vera ragione che la spinge a non
staccare la spina sono Loro. Quel gruppo che considera la sua famiglia.
Ha sempre pensato che fosse solo una di quelle manie giovanili, ma con
il passare del tempo le cose non sono cambiate, e adesso
l’unica sua occasione per poterli avere vicini è
andata perduta…