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Autore: Barbara_Leto    30/05/2008    0 recensioni
La stretta amicizia tra Jared Leto, cantante dei 30 Seconds To Mars e Barbara, una ragazza Emo. Quest’amicizia crescerà fino a diventare qualcosa di più…la situazione sarà più complicata del previsto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

È una splendida mattinata a Los Angeles, e i raggi filtranti dalla grande tenda bianca illuminano la stanza. Come sottofondo il rumore di qualche macchina che passa, in uno dei quartieri più tranquilli della città. Sotto le lenzuola, un uomo si sta muovendo pigramente, mentre lo scricchiolio della porta che si apre interrompe quel pacifico silenzio. Ed ecco entrare in pigiama un uomo imponente, con i capelli arruffati, che tiene in mano una tazza di caffè fumante.
-Heilà, Mister Leto!- Il tipo sotto le coperte emette un suono troppo primitivo per essere definito. Allora l’uomo alla porta si avvicina al letto e si ci siede ai piedi.
-Fratellino?- Questa volta il lamento di risposta è più forte, un’evidente richiesta al fratello di lasciarlo riposare.
-Hey Jared, sono le 8, e ti ricordo che dobbiamo partire alle 9!-
-Uhmm…-
-Andiamo fratello, guarda che Tomo non aspetterà molto!-
-Aspetterà eccome, mio caro Shannon! Tanto senza di noi non può vivere!-
Lascia il cuscino ridacchiando, seguito da suo fratello.
-Andiamo ho fatto il caffè, dovrebbe essere ancora caldo-
-Umpf… okay.-
I fratelli Leto si avviano nella grande cucina in marmo e plastica laccata rossa.
-Shan, quando dormi qui quasi credo di aver invitato la mamma!- Beve un sorso di caffè e poi continua. -Caffè pronto, nessuna maglietta per terra… certe volte ti sposerei!- E ride sommessamente.
-Hey, sono solo ordinato! Ma… a proposito, non hai ancora trovato la donna della tua vita?-
-Senti chi parla! E poi, sai che le cose tipo matrimonio non fanno per me. Insomma, la mia ultima storia è finita in un locale omosessuale!- Dice riferendosi a Paris Hilton.
-Eh si, a volte queste dive sembrano tutte vipere… meglio una ragazza normale!- Ribadisce Shannon, che finito il caffè, và in bagno mentre Jared consuma la sua colazione serenamente.

****

Qualche ora prima però, dall’altra parte del mondo, la giornata di una ragazza di nome Barbara è cominciata in tutt’altro modo. La sveglia non ha suonato, e sua madre l’ha svegliata urlando, il ciò ha portato alla prima delle tante discussioni tra lei e la figlia. Niente colazione, solo il tempo di prepararsi e subito a scuola. È arrivata in ritardo ed è finita in presidenza perché è l’ennesima volta da un po’ di giorni. Le ore sono passate lentamente tra interrogazioni, compiti in classe… ma un unico pensiero: domani finalmente potrà incontrare i suoi miti, i 30 Seconds To Mars, forse l’unica soddisfazione dopo tanto tempo.
Ed eccoci qui, dopo 7 faticose ore di lezione. La ragazza torna a casa, ma è deserta; sa che il resto della sua famiglia è uscita e tornerà fra qualche ora. Si rifugia subito in camera sua, tra poster e pupazzi di “Nightmare before Christmas”. Dopo aver acceso lo stereo, da cui parte subito “A beautiful lie”, si siede davanti al computer e controlla la posta elettronica: c’è un solo messaggio, della sua amica di chat Valentina.

“Hey Gemella! Come và? Credo che a quest’ora tu sia a scuola, comunque se puoi oggi vieni a dormire a casa di mio zio? È più vicina allo stadio, così magari domani arriviamo lì presto e prendiamo i primi posti, ok?
Fammi sapere!
Provehito In Altum,
Valentina”

-Mmm… Buona idea!- Dice Barbara tra sé e sé, ma deve ancora chiederlo ai suoi… Nell’attesa che arrivino, prepara i vestiti per il concerto: maglietta bianca con la Fenice, gilet nero, gonna scozzese rossa, calze e guanti a strisce bianche e nere e l’immancabile bracciale con i Simboli dei 30STM.
Prepara anche i due album per farseli autografare, spera da tutti i membri della band.
Passa qualche ora davanti al computer, quando sente il rumore delle chiavi che aprono la porta dell’ingresso, ma non si cura di accogliere i suoi genitori, d’altronde aveva avuto una discussione con sua madre. Ed è proprio questo il problema: come deve chiedere ai suoi il permesso per dormire da Valentina? Alla fine saluta tutti, ma con freddezza. È di più un modo per acquistare punti prima di fare la fatidica richiesta. “O la và o la spacca” pensa, e dopo aver preso fiato, comincia a parlare.
-Mamma sai il concerto di domani? Una mia amica che ci và abita vicino allo stadio, e mi ha chiesto se oggi dormivo da lei così domani saremo arrivate presto per la prima fila. Che ne dici, posso andarci?-
-Chi è quest’amica? È una compagna di scuola?-
Barbara non poteva dire che la conosceva solo per chat, sarebbe stato un autogol. “Si, ma non è della mia classe. Ci conosciamo da un bel po’…”
-No. Non mi sembra educato andare in casa d’altri.-
-Ma mi ha invitata lei! E poi tu mi hai fatto dormire dalle mie compagne altre volte!-
-No, te l’ho detto. E poi non la conosco, non so che gente è.”
-Andiamo, per favore!-
-Niente storie, già è tanto che ti mando a vedere quei pagliacci…”-
Barbara, innervosita risponde con voce alta: -Si, sempre meglio di quelli che ascolti tu!-
La madre comincia ad arrabbiarsi, fino a scoppiare.
-Ok. Se la metti così, domani scordati di andare a quel concerto. E non mi interessa se hai speso tutti i tuoi soldi per andarci. Sei in punizione.-
-Ma…-
-NIENTE STORIE!-
Sentendo questo, la figlia scoppia in lacrime e và nella sua stanza quando vede che quella che una volta avrebbe definito sua mamma si sta avvicinando pericolosamente a lei.
Chiude la porta a chiave e si butta sul letto piangendo. Lei non desiderava una vita così; non desiderava neanche cominciare a tagliarsi nei polsi, pensa spostando il polsino che usa per nascondere le ferite agli altri. Ma è inevitabile, nessuno che la capisca, nemmeno gli amici, ed è costretta a passare nottate intere disperandosi. La sola vera ragione che la spinge a non staccare la spina sono Loro. Quel gruppo che considera la sua famiglia. Ha sempre pensato che fosse solo una di quelle manie giovanili, ma con il passare del tempo le cose non sono cambiate, e adesso l’unica sua occasione per poterli avere vicini è andata perduta…

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