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Autore: Barbara_Leto    30/05/2008    0 recensioni
Benvenuti nella selva della Mythra, luogo in cui tutti gli Echelon e gli aspiranti vanno per pregare e lodare i loro Dei: i 30 Seconds To Mars. La persona che ha scritto questa storia racconta tutto ciò che succedeva al Palazzo Reale, ma non dovrebbe! Perciò… non rivelate la fonte!
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mattina. Tutto era pronto per la cerimonia di confessione. Non mancava niente… o quasi. Jared, come al solito, era l’unico a non essere ancora pronto per l’evento. Alcuni potrebbero pensare che si stesse preparando spiritualmente, ma in realtà… Si stava asciugando i capelli dopo un’ora passata a decidere il colore che avrebbe sfoggiato per l’occasione, e come sempre era rimasto con il solito nero contrastato da punte rosso fuoco. Shannon aspettava impaziente l’uscita di suo fratello, che chiuso in bagno, impediva agli altri di fare i loro bisognini. Beh, quella volta in realtà, Shannon doveva spremersi i punti neri che gli fiorivano ogni giorno sul naso. Dovete sapere che non è solo Jared la “prima donna” di Corte, perché suo fratello non è da meno, nonostante la sua aria da duro: pretende il Bagno Reale, e non si rischia neanche a lavarsi le mani nel bagno pubblico per paura di rovinarsi la pelle con l’acqua “comune” che scorre in quei rubinetti. Come se non venisse dalla stessa conduttura del bagno privato! Comunque… Il Re, ancora intento ad asciugarsi i capelli in modo che venissero lisci come la seta, amava stare solo mentre si prendeva cura del suo aspetto. Anche perché mentre lo faceva, aveva la fissazione di dover stare… nudo. Nessuno lo sapeva… nessuno tranne Barbara, amante segreta di Re Jared, che per evitare scandali, le aveva trovato una copertura come sua segretaria. Lei era l’unica a potersi permettere di entrare nella Stanza Reale e ammirare tutta la sua candida e scolpita nudità… per poi cospargerla di creme e oli profumati e eliminargliele con la lingua… anche in un punto che certamente non aveva bisogno di alcuna crema di bellezza. Questo rapporto era molto complicato… qualcosa come Bill Clinton e Monica Levinski. In ogni caso, questi sono affari privati, e non dovrei raccontarli! Ma posso dire una cosa: Jared e Barbara non erano l’unica coppia di Corte. C’era anche una coppia sposata, ma… non troppo felice: Shan e Giulia; all’apparenza sembrerebbero molto affiatati, ma tra loro c’era un grosso segreto. Giulia aveva una relazione con Tomo. In realtà, Shannon aveva già notato alcuni atteggiamenti fin troppo gentili verso Milicevic da parte di sua moglie, e per questo avevano litigato diverse volte. Ma c’era una cosa che la signora Leto non sapeva completamente. Suo marito, nonostante fosse così geloso, aveva un amore segreto: Carla, spalla destra del principe Tomo e cugina di Barbara. Una storia ancora più complicata della precedente, che non dovrei comunque raccontare! Ma… andiamo, tanto ormai ci sono, e poi come posso raccontare la vita di Corte senza aggiungere gli stuzzicanti particolari che gli si celano dietro? Adesso però torniamo alla cerimonia. Dopo altri tre quarti d’ora in bagno, il Re uscì finalmente dalla stanza e il fratello potè finalmente dedicarsi alla caccia dei punti neri, che ormai per lui era diventata una routine. Jared uscì dal bagno con solo un asciugamano di seta, molto modesto, che teneva strettamente legato in vita. Amava creare quell’effetto “vedo-non vedo” proprio lì, per suscitare curiosità tra le persone che giravano per il Palazzo, ma l’unica persona a poter vedere quella zona rimaneva sempre e solo la “segretaria”; non permetteva a nessuno di vederlo completamente nudo oltre a lei. Percorse il tratto di corridoio che lo portava nella sua stanza muovendo il didietro per farsi notare, perché essendo un re, viveva delle attenzioni della gente, e se una guardia riusciva a guardare sempre avanti quando lui passava, sarebbe stato capace di improvvisare un balletto. Aprì la porta della sua stanza, entrò e chiuse la porta a chiave; poi si dirisse verso il grande letto a baldacchino, a tre piazze e rigorosamente vestito di coperte rosse, chiaramente fatte di tessuti preziosi ed esageratamente cari. Dalle cornici del letto pendevano dei veli rossi, leggeri e morbidi. Sopra il letto trovò miracolosamente dei vestiti adatti all’occasione; era opera di Barbara, che nonostante lo amasse, sapeva quanto Jay era comodista nello scegliere gli abiti, ed erano già in ritardo di due ore. Ma comunque lui era lento anche nel vestirsi, perché se gli veniva messo uno specchio davanti, era peggio di una ragazza: si guardava e faceva pose provocanti. E siccome nella parete della camera troneggiava un enorme specchio con la cornice bianca e rossa, non poteva fare a meno che ammirarsi e cominciare con quelle posizioni sexy, che se una donna l’avesse visto in quel momento, difficilmente sarebbe sopravvissuta. Non si sapeva chi fosse più bello tra lo specchio e Jared: lo specchio era sempre pulito e aveva la grande Mythra al di sopra della cornice, in puro stile gotico. Jared era sempre profumato per le ore che trascorreva a curarsi, aveva uno stile singolare e aveva un uccello che sembrava la grande Mythra… Beh il Re deve pur rappresentare il suo regno, no? Interiormente ed esteriormente! Comunque sia, dopo mezz’ora impiegata a vestirsi, Sua Maestà era finalmente pronto. Beh, più che Sua Maestà, avrebbe dovuto chiamarsi Frate Jared: indossava un saio da prete, ma invece della croce, nel petto aveva ricamata una freccia puntata verso l’alto. Stava per urlare, perché il vestito proprio non gli piaceva, ma pensando alla confusione che ci sarebbe stata nella SUA stanza se avesse chiamato i sarti, preferì accontentarsi, anche perché gli piaceva la fascia rossa, che invece di mettere come tutti i sacerdoti, si avvolse al collo come sciarpa. Gli spruzzò sopra uno dei suoi 30 profumi per sentirsi “a casa”, fece un bel respiro e uscì dalla stanza. Vide tutte le guardie posizionate per fare l’entrata trionfale e gli venne da pensare “Come mai tutta questa fretta!?”. Camminò a testa e sedere alti verso l’inizio della fila, dove Barbara lo stava aspettando.
“Allora amor-ehm… Barbara, mia segretaria con cui ho un rapporto esclusivamente lavorativo e se qualcuno pensa che siamo amanti gli faccio sistemare la mia stanza!” tutte le donne e i gay che erano presenti lo guardarono con un bagliore di speranza, quando Jared si accorse di ciò che aveva detto e si corresse “Volevo dire… ehm… lo faccio decapitare sedutastante!”. Ed ecco che tutti tornarono all’attenti e in silenzio, mentre era visibile il cuore di qualcuno che si rompeva e moriva dall’emozione. Vedendo questo spettacolo Jay sorrise. “È bello vedere che certa gente cade ai miei piedi!”. Si rivolse nuovamente alla segretaria. “Dunque…” disse distrattamente sbirciando nella scollatura di Barbara e uscendo involontariamente la lingua come Fantozzi. Si diede uno schiaffo per svegliarsi mentre gli altri lo guardavano pensando che avesse battuto la testa da qualche parte, poi si riprese e continuò.
“…Dove eravamo rimasti? Ah, l’entrata! Allora, ci sono tutti?” disse con un tono da isterico.
“Ehm… no, Maestà…” Barbara si morse il labbro, un po’ per imbarazzo, un po’ perché la vista di Jared vestito da prete le suscitava dei pensieri oscuri.
“ALLORA CHI MANCA?! TOMO??? LA SARTA????? IL FOTOGRAFO?????? IL CAMERAMAN??????????????” Ormai Jay aveva perso la ragione tra una scollatura e un ritardatario. Aveva gli occhi più a palla del solito, e le venuzze che aveva sotto gli occhi cominciarono a riaffiorare. Da quanto aveva pianto gli erano venute anche le emorroidi negli occhi, poverino. Ma negli ultimi tempi ne aveva proprio passate di tutti i colori: l’avevano sbattuto contro il muro, gli avevano rotto il naso a pedate, e per ultimo, gli avevano anche strizzato i ‘gioielli di famiglia’.
Barbara, ancora imbarazzata e preoccupata per l’eventuale reazione del partner, gli rispose. “No mio Re… Il principe Shannon, è al trucco. Si è spremuto i punti neri e adesso sta cercando di coprire il rossore che ha sul naso…”.
Il Re cadde in paranoia. Non si sarebbe mai aspettato che suo fratello avrebbe fatto ritardare la cerimonia. E poi la cosa più scioccante: non immaginava neanche che Shan si schiacciasse i punti neri. “Adesso tutto è più chiaro…” disse pensieroso come nel film Lord Of War. Ricordi che riaffioravano nella sua mente; ricordava di aver visto più volte suo fratello uscire dal bagno con il naso arrossato, ma non si era mai chiesto perché. Non si era mai neanche chiesto perché le persone potevano vedere il suo flashback, ma accortosi che tutti stavano guardando la nuvoletta che si era formata sopra la sua testa, la dissolse agitando le mani al vento.
Barbara gli si avvicinò e si allontanarono un po’ dalla folla presente in sala. “Dai piccolo, è solo questione di dieci minuti. E se fossero di più… ci spostiamo di là e passiamo il tempo con qualche giochetto che ho preparato per te!” Jared la guardò incuriosito, poi il suo stupore si trasformò in un ghigno di interesse. “Dei… nuovi giochetti?” ormai non poteva trattenere il suo sorriso da 32 denti perfettamente bianchi. La ragazza stropicciò gli occhi per il bagliore dei denti e nel frattempo si sentì un coro che faceva una melodia quando Jared sfoderava il suo sorriso… abbagliante. Il coro però sembrava ripetere sempre lo stesso pezzo di melodia; si era incantato il lettore CD e una parte continuava a ripetersi. L’addetto agli effetti sonori fece un sorriso imbarazzato e si affrettò a spegnere lo stereo appena il Re smise di sorridere. Aspettato quest’attimo di confusione, la segretaria continuò. “Eh si! In realtà avevo intenzione di mostrarteli stasera, ma se ce ne sarà bisogno..!” ed ecco di nuovo quel ghigno; ma questa volta fece cenno all’operatore sonoro di non far partire la musica e Barbara si mise gli occhiali da sole. Nel frattempo arrivò Shannon, con un’evidente strato esageratamente spesso di fondotinta sul naso. Cercò invano di passare inosservato agli occhi del fratello, ma lui lo fulminò con lo sguardo. “Non me l’aspettavo da te, davvero…” lo squadrava con aria schifata e non si capiva perché; che male c’è se una persona si preme i punti neri?! Comunque la cosa finì lì, anche perché erano già in ritardo di tre ore. Ci volle un attimo per l’organizzazione, poi partirono le note di “Hunter” e tutti iniziarono a marciare con passo morto. Altro che confessione, quello sembrava un funerale!
  
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