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Autore: Shikagirl    30/05/2008    4 recensioni
Una delle mie solite song-fic, questa volta su una delle coppie che più amo da sempre ma su cui non ho mai scritto; una coppia difficile da rendere perché impossibile, che mi sono divertita ad adattare ad una delle canzoni che amo: "Certe Notti". Buona lettura, spero vi piaccia...commentate, please ^^[Kaka/Saku]
[6° Posto al Concorso "Made in Italy" by V@le]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Certe Notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei.
Certe notti la strada non conta e quello che conta è sentire che vai.
[…]
Certe notti somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai.

 

Cammina silenzioso il Ninja-Copia per le strade di Konoha,

il capo chino e lo sguardo fisso a terra senza veder nulla;

non gli interessa sapere dove si sta recando, ha solo voglia di svagarsi un po’,

di camminare e dimenticare…

dimenticare ciò che ha fatto, perché non è giusto, perché non avrebbe dovuto…

perché lei è solo una bambina...

già una bambina, e per di più è una sua allieva.

Eppure è l’unica a cui ha mostrato il suo volto dopo 21 anni,

l’unica con cui si è confidato…l’unica a cui ha detto “Ti Amo”,

un “Ti Amo” sincero, senza doppi fini, un “Ti Amo” che veniva dal cuore;

eppure non riesce a trovare giustificazioni per ciò che ha fatto, si sente sporco, inadatto…

chi è lui per condizionare la vita di quella ragazzina solo per egoismo?

Chi è lui per obbligarla a vivere nel segreto? Per decidere del suo futuro?

“Nessuno…io non sono Nessuno…”

Non era nessuno da bambino, quando per vergogna del padre ha deciso di coprire per sempre il volto…

Non era nessuno quando Obito si è sacrificato per la squadra…

E non è nessuno adesso, che continua a recarsi da lei solo perché ci si trova bene…

“In fondo che male c’è?”

Eppure Kakashi sa che nonostante tutti i limiti che si impone,

nonostante la sua voglia di smettere, di lasciarla in pace, libera di vivere la sua vita da sedicenne...

lui sa che continuerà ad agire come un egoista, sa che ormai non riuscirà a lasciarla così facilmente…

ormai sono due mesi che compie quello strano rituale, la passeggiata notturna.

Ed ogni notte si ripromette che quella è l’ultima, che il giorno dopo chiarirà tutto con lei;

eppure ogni volta che vede quegli occhi verdi, smeraldini,

ogni volta che sente quelle labbra morbide sulle sue,

ogni volta che la piccola mano di lei sfiora la sua guancia,

ogni suo proposito viene mandato a puttane, il cuore prevale sulla ragione,

soffocando i dubbi e gettando all’aria le convinzioni dell’uomo.

E ogni notte si risveglia abbracciato a lei…

Ed ogni notte l’abbandona prima che lei possa riaprire gli occhi,

incominciando quella sua passeggiata infinita che lo conduce per tutta Konoha…

 

Certe notti fai un po' di cagnara che sentano che non cambierai più.
Quelle notti fra cosce e zanzare e nebbia e locali a cui dai del tu.
Certe notti c'hai qualche ferita che qualche tua amica disinfetterà.
[…]

 

Adesso è notte, il Ninja è appena tornato da una missione nel villaggio dell’Erba

che l’ha tenuto lontano da Konoha per più di tre mesi…l’ha tenuto lontano da lei per troppo tempo!

E’ notte, e Kakashi vaga inquieto per Konoha, indeciso su cosa fare,

combattuto fra la voglia di andarla a trovare e la consapevolezza che se va ricomincerà a dannarsi…

come se in tre mesi non si fosse dannato abbastanza per lei.

Entra in un locale alla periferia della città,

un unico stanzone annebbiato dal fumo e reso caotico dalle grida degli ubriachi,

uno di quei locali in cui lei non avrebbe mai voluto vederlo…

e forse proprio la consapevolezza di far qualcosa di sbagliato, di attirare il suo odio, lo spinge ad entrare.

Raggiunge in breve tempo un tavolino isolato dagli altri, fra le mani il drink più alcolico che ha trovato,

stasera vuole fare sul serio, deve riuscire a dimenticarla…deve farlo per lei…

beve in un sol colpo il liquido, strabuzzando l’occhio visibile per il bruciore che quello provoca,

eppure non demorde e ne ordina un altro…e un altro…e un altro ancora.

Sono le 2 di notte, non sa neanche come si è ritrovato in quell’appartamento buio,

non sa perché si trova sdraiato accanto a quella donna, quella che al bancone gli aveva sorriso maliziosa…

si mette seduto, controllando che la maschera sia ancora al suo posto, scrutando il locale con aria confusa

non è ancora del tutto sobrio, l’occhio è annacquato e spento

e i movimenti sono lenti e traballanti.

Esce da quell’appartamento, camminando pian piano attaccato al muro, le gambe tremolanti;

non è ancora soddisfatto, il volto di lei è ancora più netto nella sua mente,

quell’espressione addolorata che le aveva visto il giorno della sua partenza non l’ha dimenticata…

ed ecco che incappa in una banda di ubriachi, proprio come lui, di quelli che scattano per tutto…

pochi attimi, una parola di troppo, e la rissa ha inizio, travolgendolo come un fiume in piena.

Ne esce malconcio, sanguinante e tumefatto, con tutto quell’alcol in corpo

non è neanche riuscito a difendersi, ha lasciato che quelli lo colpissero, gli spaccassero il naso…

ed a ogni colpo si ripeteva che quella era una punizione giusta per ciò che le stava facendo,

che ogni livido era meritato…che ogni goccia di sangue versato potesse affievolire il desiderio di averla.

Strano, con tutto il caos che si è creato non si era neanche accorto di trovarsi di fronte casa sua;

l’occhio buono è fisso sulla finestrella della sua camera, ora illuminata, come se la ragazza si fosse svegliata.

Pochi attimi, e la porta principale si apre, lasciando uscire una figura minuta, scalza;

corre verso di lui, inginocchiandosi a terra, i singhiozzi udibili nonostante sia frastornato.

Non dice nulla, lo aiuta a rialzarsi, trascinandolo quasi di peso dentro casa,

richiudendo la porta alle sue spalle con un calcio e portandolo in camera sua;

si trova sdraiato su qualcosa di soffice ora, eppure non riconosce quel luogo, la vista è troppo confusa…

“Kakashi?” una vocina sottile e fin troppo familiare, che lo costringe a voltare il capo da un lato.

Un lieve sorriso increspa le labbra dell’uomo sotto la maschera, è rimasta come la ricordava:

una ragazzina con l’aria da adulta.

Cade in un sonno tranquillo, ormai è felice, lei è lì con lui.

 

[…]
Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te.
C'è la notte che ti tiene tra le sue tette un po' mamma un po' porca com'è.
Quelle notti da farci l'amore fin quando fa male fin quando ce n'è.

 

Quando riapre gli occhi la camera è buia, irriconoscibile, illuminata solo dalla luna piena

E accanto a lui c’è proprio lei, la sua Sakura;

ne può sentire il mento poggiato sul suo capo, il capo di lui poggiato sul petto di lei,

mai in vita sua aveva sentito la necessità di essere abbracciato, coccolato…

come se per una volta lui fosse il bambino e lei l’adulta pronta a difenderlo da tutto e tutti.

Sorride a quel pensiero, stringendosi ancora di più a lei, che però non sembra dormire;

“Sakura…” mormora il Ninja, gli occhi chiusi, le braccia che ora vanno a stringerla ancor di più a se.

La ragazza si sposta, portando il volto all’altezza di quello di lui, un’aria preoccupata ma sorridente;

le labbra di lei si poggiano sulle sue, rapide ma dolci, morbide come lui le ricordava.

Sakura non chiede nulla, si limita a baciare l’amante, sollevata ma nervosa;

le labbra di lui si fanno sempre più prepotenti,

la lingua dell’uomo penetra nella bocca di lei in cerca della sua.

Niente rimpianti, niente rimorsi…

In quel momento ci sono solo loro due, del resto del mondo non gliene importa nulla,

non si preoccupano di ciò che la gente potrebbe dire, in quell’attimo esistono solo loro due.

I loro corpi si cercano per tutta la notte, instancabili, come se non avessero atteso altro per tre mesi interi,

a volte dolci, altre volte passionali, unica spettatrice di quell’amore segreto è la luna piena…

nessuno dei due sembra volersi arrendere, è come se stessero combattendo…

troppo orgogliosi per cedere per primi.

I paletti fissati da Kakashi sono ormai saltati in aria, non ha saputo resistere neanche quella notte a lei,

così come tutte le volte…il cuore ha avuto ragione anche oggi…

 

Certe notti sei solo più allegro, più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi
quelle notti son proprio quel vizio che non voglio smettere, smettere, mai.

 

Si risveglia quando un raggio di sole lo colpisce sul volto, infastidendolo, senza però spostarsi;

le iridi bicrome mettono lentamente a fuoco la stanza,

così diversa dall’ammasso di figure sfocate della sera prima,

per poi spostarsi lentamente sul corpo della sua amante, che giace ancora addormentata accanto a lui.

Sorride, osservando l’espressione beata di lei, le sue labbra al sapore di fragola, la sua pelle lattea,

mentre una mano viene portata sulla guancia della ragazzina,

a spostar una ciocca che gli impediva di contemplarla per bene;

sospira, chinandosi per assaggiare nuovamente le labbra di lei,

beandosi di quel sapore e di quella morbidezza che la contraddistinguono,

gli occhi chiusi in un’espressione di totale relax.

Sospira, tornando a poggiare la testa sul cuscino, la fronte dell’uomo poggiata sulla schiena di lei,

gli occhi che permangono chiusi, come se dormisse,

ed un braccio a stringerle la vita nuda, come se temesse di vederla andar via;

ripensa a ciò che è successo, anche se i ricordi sono sfocati e attutiti,

l’unica cosa che ricorda chiaramente è la voce di lei poco prima del buio totale.

Sorride lievemente, questa volta non la lascerà sola, non fuggirà come un ladro,

non ora che si trova così bene, così in pace con se stesso;

ma quanto potrà durare quella pace? Un giorno, massimo due, conoscendo il carattere del Ninja…

poi ricominceranno i problemi, gli scrupoli, i mille ripensamenti e le passeggiate.

Eppure l’idea non gli dispiace, perché ad ogni passeggiata corrisponderà un’altra notte con Sakura,

un’altra notte passata con l’unica donna della sua vita.

°*° Note dell'Autrice °*°
Evviva, finalmente ho trovato tempo per postare un'altra delle mie song-fic, questa volta scritta in fretta e furia qualche settimana fa (quasi un mese fa) per un concorso...il mio primo concorso *-* Naturalmente la fic non è arrivata fra le prime tre, ma per me è stata comunque una grande gioia inviarla alla giuria! Beh, non dovevo dire nulla, spero solamente che la coppia e il modo in cui ho descritto il rapporto fra Kakashi e Sakura non vi abbia annoiato troppo ^^ Detto questo, spero di ricevere almeno qualche commentuccio, perché ricordate...un commento non costa nulla, ma fa felice una povera autrice disperata :P

Song: Certe Notti
Autore: Ligabue

  
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