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Autore: 365feelings    11/01/2014    3 recensioni
Raccolta di vario genere e vari personaggi da The last Airbender a The legend of Korra, qualche headcanon e una notevole dose di malinconia.
10. È solo una bambina. Sei disposto ad andare fino in fondo? (Zaheer; SPOILER 3x13)
[Avatar Weekly Fest - p0rn fest - prompt di kuruccha]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Aang, Amon, Korra, Quasi tutti | Coppie: Katara/Aang, Suki/Sokka
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: kuma_cla
Personaggio: Tahno
Rating: verde
Genere: malincinico, triste
Avvertimenti: flash fic, missing moments
Prompt: calcare, per gentile concessione di Kuruccha <3
Note: tralasciando che come ho visto il prompt ho pensato al verbo e non alla reazione chimica (o quello che è) come invece intendeva Kuruccha, il prompt mi ha ispirato l'ambientazione sofferente della storia. Era da un po' che volevo scrivere su Tahno dopo l'incontro con Amon e "calcare" inteso come verbo mi ha evocato l'immagine di lui sciupato (Tahno sciupato è canon) che si guarda allo specchio e rifiuta la realtà. Sì, non chiedetemi come funziona la mia mente, non lo so nemmeno io.
La cosa del bollitore temo sia da spiegare: tutto nasce dal fatto che quando faccio io il the, a mia madre non va bene perché lascio troppo a bollire l'acqua/lascio troppo il the in infusione/metto troppo poco zucchero. Ho pensato che Tahno abbia delle preferenze come mia madre, che come Watarbender sappia riconoscere da sé quando è il momento di staccare il fuoco per avere il the che gli piace, che senza dominio non riesca più nemmeno a fare una cosa così semplice (da qui anche la sfasatura tra il timer e il bollitore che fischia - ah, confermatemi che il bollitore fischi perché la santa donna di mia madre lo tiene solo per bellezza).
Tra l'altro questa atmosfera mi fa pensare all'altra mia storia, Radio rossa (panta rei), in cui è Korra a restare senza domini: è una situazione che mi ispira un sacco, soprattutto se vista come definitiva. Alla fine del Book 1 vediamo che Lin torna ad essere una Earthbender, quindi immagino lo stesso per Tahno. Ma chissà. Cioè, Korra si è messa a ridare i domini ad uno ad uno?
E ora la smetto perché sto diventando prolissa e i miei sproloqui non interessano a nessuno.




 
05.
Calcare


Tahno non riconosce il volto nello specchio.
Non si tratta di una rivelazione giunta all'improvviso, quanto piuttosto di una verità che ha appreso subito, quando per la prima volta dopo quello che è successo (lui non parla mai di Amon) si è alzato presto come tutte le mattine (è importante mantenere la routine) e si è visto allo specchio — diverso, mutato, senza dominio.
Anche adesso, a distanza di diciassette giorni (li ha contati, steso a letto, la notte, li ha contati), l'immagine riflessa gli appare estranea.
Quando l'acqua nel bollitore è pronta, dalla cucina arriva un fischio che lo ridesta, accompagnato poco dopo dal suono del timer; senza accorgersene, è rimasto chino sul lavandino a fissare il ragazzo nello specchio.
Il rumore che non cessa lo infastidisce: perché non la smette, ma soprattutto perché sta perforando il silenzio dell'appartamento? Poi sembra ricordare che ormai non è più un dominatore e che certe cose non le sente più — come la temperatura ideale dell'acqua per il the. All'inizio ha provato a fare come faceva di solito, ad aspettare, convinto che lo avrebbe capito da solo quando spegnere il fuoco, che avrebbe saputo riconoscere il momento in cui l'acqua è pronta. La prima volta ha atteso troppo, la seconda troppo poco; alla fine si è arreso e ha impostato il timer, ma non è la stessa cosa, suona sempre con qualche secondo di ritardo rispetto al fischio del bollitore e alla fine il the non ha più il sapore che aveva quando certe cose le sentiva sotto pelle.
Nonostante sia passato quasi un mese, Tahno non si è abituato a quella nuova quotidianità, ai nuovi rumori della sua casa e pensa non si abituerà mai.
Un conto è nascere senza; non puoi sentire la mancanza di ciò che non hai.
Un conto, invece, è basare un'intera vita sul tuo dominio — perché nessuno te lo potrà mai portare via, no? Ma lo specchio gli dice il contrario, gli mostra una realtà in cui non domina più l'acqua, in cui non la dominerà mai più.
Più guarda quel volto pallido, le labbra screpolate e le occhiaie, più si guarda, meno gli piace ciò che vede; di riflesso stringe la presa sulla ceramica del lavandino, quindi storna lo sguardo.
Il calcare ha iniziato a mangiare la superficie interna del lavabo; lo nota quasi per caso, con un certo fastidio — perché prima non sarebbe mai accaduto e adesso non sa cosa fare, come farlo, non ne ha nemmeno la voglia. Prima era tutto così semplice, prima era Tahno il dominatore dell'acqua, capitano dei White Falls WolfbatsPrima l'arena e il pro-bending erano la sua vita, insieme alle donne, alle feste, alle luci di Republic City. Adesso non resta niente, solo un'esistenza silenziosa (niente più applausi e flash dei fotografi), un futuro vuoto e un passato che non smetterà mai di ricordargli cos'ha perso. Ma non è stata colpa sua, non è stata colpa sua!
Dalla cucina continua a provenire il rumore del timer; è fastidioso, gli sta facendo venire il mal di testa. Lo va a spegnere.

 
   
 
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