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Autore: Zexal    11/01/2014    2 recensioni
Yuma ne combina una delle sue, e Kari, visto che è l'ennesima volta si arrabbia più del solito e lo rinchiude in casa. Ma il fratello riesce a sfuggire e scappa assieme agli amici che incontrerà nel corso della storia. Che cosa ne nasce? Un'incredibile fuga attorno al mondo solo per una SOSPENSIONE!
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kari, Un po' tutti, Yuma/Yuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Tanto per curiosità, quand’è che hai ideato questo piano?- gridò Astral esasperato. Yuma ci pensò un po' su, poi rispose:- A dire la verità ci lavoro da una vita, sai, non si sa mai...-

Con un po' di fatica spostò un pannello perfettamente nascosto, borbottando:-Dovevo farlo in plastica...- , e solo quando ebbe i piedi penzoloni nel vuoto, si accorse di essersi dimenticato la scala! -Odio quando capita così! Adiòs!- e si buttò nel vuoto. Astral lo seguì scuotendo il capo, e come la sua luce illuminò Yuma, il ragazzo gridò:-Sono vivooo! Eeeee ci sei anche tu...- e sbuffò guardando Astral, il quale alzò gli occhi al cielo. Dopo pochi metri si trovarono in una stanza piena di specchi.

-Ma da dove vengono tutti questi specchi?-

-Me li ha dati mio padre, non sapevo dove metterli. E poi, tengono lontani gli indesiderati, senza fare nomi Kari, perché nessuno può passare senza questa mappa!- infilò la mano in tasca e prese... un bel niente! -Ops, me la sono dimenticata. Fa niente, basta che cammino piano piano stando attento a non rompere gli specch...-

ma subito urtò qualcosa. -Fa che sia una parete, fa che sia una parete!-

-Uno, due, tre, quattro...- contò Astral sarcastico a ritmo con il rumore degli specchi frantumati -E fanno in totale sessantatré anni di sfortuna.-

-COOOSA? Ma ci passerò tutta la vita! Vabbè, la sfortuna non esiste-

-Credo che cominci adesso. Goditi i primi due minuti- commentò Astral ascoltando le urla di Kari:-Yuuumaaaa!- si sentiva, con l’eco che rendeva le parole ancora più terrificanti. -Se lo prendo! Se lo prendo giuro... giuro che!- ma si trattenne sbuffando. -Mamma,- cominciò, fissando la foto dei suoi genitori -Che cosa ho fatto per avere un fratello così?- con uno spirito di rassegnazione, si avviò verso il garage per prendere la sua moto.

Astral, che aveva udito tutto alla perfezione, riferì a Yuma, che si mise a correre a perdifiato fino a che non si ritrovò all’uscita, ossia alle fogne di Heartland City... -Grazie ragazzi, siete dei veri amici- ringraziò afferrando la mano che Casswell gli tendeva.-Ma... dov’è Kathy?-

-È rimasta di sopra- rispose Tori -Per “coprirci le spalle”-

-Certo...- e intanto risaliva le scale fino al tombino, seguito a ruota dagli altri. Come mise il naso fuori, si sentì afferrare con forza e si ritrovò seduto sopra un lanciarazzi, mentre uno dopo l’altro gli ricadevano sopra: Tori, Rei, Casswell e Bronk, naturalmente. -Ma che diavolo?!- fece in tempo a chiedere.

-Meno chiacchiere, si parte!- sbottò una voce familiare, e tutti vennero sbalzati indietro dalla spinta del motore. -Anna...- mormorò Yuma, sballottato quasi fuori dal veicolo.

-Dì a Anna di andare più veloce, sai, c’è una certa sorella che ci segue in moto...- disse Astral. Alla richiesta di Yuma, Anna rispose che erano troppo pesanti, ma Kathy, l’unica comoda, seduta dietro all’autista, lo tranquillizzò: -Tranquillo, arrivano Shark e Rio sulle rispettive moto.

-Torna indietro!- gridava Kari alle loro spalle, ormai a pochi metri dal lanciarazzi -Rimpiango ora di non avere un mostro per fermare la tua corsa...-

Il veicolo di Anna era a pochi metri da terra, e Kari ci si sarebbe aggrappata con un semplice balzo, se non fosse stato per Shark e Rio, che in quel momento affiancarono la moto di Kari. -Ora buttatevi giù!- urlò Anna. -Che cosa?!- fece Rei terrorizzato. Dal canto suo, Bronk si buttò deciso sulla moto di Rio. La ragazza fece per deviare, ma con un sospiro si portò sulla traiettoria per afferrare Bronk. Il peso fece sbandare la moto, che per poco non si capotò. Rei e Tori si lanciarono dalla parte di Shark, e Casswell da quella di Rio, ma si dovette sedere sulle spalle di Bronk, che non distaccava gli occhi dalla guidatrice. Il lanciarazzi, alleggerito dal peso in eccesso, venne sparato in avanti e Kathy e Yuma si tennero stretti ad Anna, che invece era rigida come un soldato. -Scusami- urlò Rio a Kari -Di solito starei dalla tua parte, ma questo è troppo divertente!-. Poi premette l’accelleratore e segui gli altri.

-Non ci credo... Sono tutti contro di me! Tra un po' ci si metteranno anche i bariani- dette un’occhiata ai nomi che apparivano nel proprio D-Gazer e memorizzò le posizioni di ciascuno. “Si fa sul serio” pensò, mentre si toglieva il casco “E’ ora di tornare a fare l’agente segreto!”.

ʆ

I nove ragazzi (più Astral) correvano presso le campagne appena fuori da Heartland City. Dove andavano? Non lo sapevano bene neanche loro. Di sicuro il più lontano possibile da Kari. Dopo un po' scesero dalle moto per riprendersi dallo spavento. -Tuuu!- sbottò Anna ad un tratto, avvicinandosi minacciosa a Yuma. Poi lo afferrò per il colletto della maglia -Tu...tu mi hai fatto vivere i più bei dieci minuti di sempre! Graziegraziegrazie!- e lo lasciò andare per poi stringerlo in una morsa mozzafiato (letteralmente). Tori e Kathy tossicchiarono un po' e Anna liberò Yuma, che fece un respiro rumoroso riempendo i polmoni di aria fresca. -Bene, credo che possiamo andare, prima che mia sorella ci raggiungaaaaaaaaaaaaaa!!!!- urlò cadendo in una voragine. Tori si affacciò:-Yuma?!-

-Allora, che aspettiamo?- fece Rio cingendo il proprio braccio attorno alle spalle di Tori. -Eh?- chiese quest’ultima. A tradimento Rio spinse Tori verso il buco aiutandosi col braccio, da cui la ragazza non riusciva più a liberarsi. -Questo è il giorno più bello della mia vitaaaaa!- gridò Rio mentre precipitava.

-Rioooooooo!-

-Rio!- ripetè Shark -E’ sempre la solita!- e si buttò anche lui dentro. -Forse...- tentò Rei, mentre tutti si infilavano dentro al buco – Dovremmo aspettare...qui...alla luce, insomma...non andare lì...al...buio... OK HO CAPITO! SCENDO!- e si lanciò anche lui nella mischia.

Quando furono tutti giù, Tori cercò di lanciarsi addosso a Rio, ma non un granchè. L’unica a suo agio era Kathy, che aveva una vista da gatto, e Astral, che era illuminato un poco alla propria luce.

-Ma dove siamo?- chiese Rio trattenendo le risate, perché Tori continuava a cadere.

-Beh, insomma- rispose Yuma -Siamo in un posto...buio, con le pareti...scure, grande...fino a quando non sbattiamo contro qualcosa...-

-Yuuuuu! Che informazione utile! Ora mi rendo davvero conto di dove siamo, sei un genio!- esclamò Rei, in preda a non si sa bene cosa. Tutti restarono in silenzio, sbattendo ogni tanto le palbebre.

-Allora- disse Shark dopo un imbarazzante silenzio -Prima capiamo dove siamo, poi capiamo chi ci ha portato qui.-

-Yuma ci ha portato qui!- disse Casswell

-E di sicuro siamo sottoterra-

-Siii! Ho sempre sognato di essere un underground!- disse Bronk

-Guarda che underground non vuol dire... lasciamo perdere, va’!

Proprio in quel momento, si accesero le luci e i ragazzi si accorsero di essere circondati da uomini massicci vestiti in modo uguale.

-Questi sono servizi segreti...- sussurrò Kathy terrorizzata.

-Già, già!- disse invece... -Kari!- urlò con paura Yuma.

Kari era apparsa con la sua moto infondo alla stanza. E sembrava decisa a riportare a casa il fratello. Immediatamente.

Tutto sembrava finire in quel momento, quando ad un certo punto Shark si mise D-Gazer e Duel Disk.

-Reginald! Che fai?- chiese meravigliata Rio.

-Non l’hai notato? Qui tutti hanno il Duel Gazer. Questo significa che i mostri diventano realtà!- poi pesco dal suo mazzo un paio di carte e le mise in gioco:-Vai! Grandi Mascelle! Squalo Martello!-

I mostri si materializzarono all’istante, e gli agenti lasciarono la presa per prendere i propri Duel Disks. -Scappiamo!- urlò Anna -Vai Gustav Max!- il treno-mostro della ragazza frantumò la parete di lato e scavò velocemente un tunnel verso l’alto, per poi tornare dentro la carta. Anche Grandi Mascelle e Squalo Martello seguirono Shark sottoforma di piccole luci e scomparirono come inghiottiti dalle carte.

ʆ

Dopo una corsa a perdifiato, riemersero finalmente in superficie.

-Aaaaaaaaaaaaaaah!- urlò Yuma, il primo a togliersi il D-Gazer. -Un drago!-

-Ma che dici, sciocchino! È la realtà aumentata!- lo prese in giro Tori. Ma quando si tolse il D-Gazer si accorse che quello era proprio... un drago in carne ed ossa! Quello si avvicinò lentamente con occhi di fuoco, facendo oscillare la coda, bianca come l’avorio. Ad un certo punto, spalancò la bocca mostrando le fauci enormi. Tutti erano come paralizzati. Soltanto Rio trovò la forza di dire:-Qu-questo è pe-peggio di m-mille gatti randa-dagi...-

-Calma, Scintilla, sta buona...- disse una voce da dietro il drago. A Yuma sembrava di riconoscerla.

-È Misael.- disse calmo Astral. Yuma, Shark, Rio e Tori si girarono. -Misael?- chiese Shark, guardando il dorso del drago -Come fai a saperlo?-

-Ha ragione. Sento la presenza di un bariano- spiegò Rio. Dopo un po' tutti scorsero una figura dai lunghi capelli biondi chiari.

-Mizar!- chiamò Yuma -Sei tu?- L’individuo si avvicinò al volo in groppa al drago e tutti indietreggiarono.

-Sapevo che vi eravate cacciati in qualche guaio! Ehi, non avrete mica paura? E’ il mio drago! Saluta, Scintilla!- Ormai era chiaro che fosse Misael. Scintilla sputò una vampata dalle narici investendo in pieno tutti. Astral si mise a ridere.

-Era per dimostrarvi... ehm... affetto?- rise Misael. -Yuuuuuuuuuumaaaaa!- si sentì dal passaggio scavato da Gustav Max.

-Tua sorella è proprio fuori di se!- commentò Rei

-Ehm... Misael, non è che ci dai un passaggio?-

-Sono qui per questo.- rispose il bariano, e li fece salire sopra il suo drago. Scintilla si alzò veloce da terra, proprio quando Kari sbucò dal tunnel.

-Un drago?- esclamò esasperata e incredula -Questo è davvero troppo!









Nel prossimo capitolo: "La mitica torre pendente"!




 

-Siamo in Italia!-

-Vuoi dire dove si mangia la pizza?- chiese Yuma

-Pensi solo al cibo...- lo prese in giro Tori, ma lui non le dava retta era impegnato a sbavare all’idea di una bella, calda, succosa pizza fiorentina. Tanto che lo dovette prendere per un orecchio per riuscire a portarlo dentro la città!

Dopo un po', arrivarono nella piazza centrale del paese, dove si ergeva la storta torre di Pisa.

-Certo che l’hanno fatta male...- osservò Bronk -E non spendono neanche un soldo per raddrizzarla-

  
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