-Riportarti al Presente non servirebbe, sei troppo lontano dal mio tempo per ricordarti cosa desidero, non tengo a rispiegarti di amarti, questo tuo Futuro non è legato a ciò che sto vivendo io ora.
E una lacrima scivolò sulla rosea guancia della giovane che tristemente si voltò, si strinse nelle spalle e varcò l’ultimo portale che l’avrebbe potuta intrappolare nel futuro ingiusto che non sentiva più suo.
Il ragazzo, sbigottito, osservava come una terza persona quella scena che però lo coinvolgeva pienamente. Non aveva mai sentito pronunciare certe parole con tanta insolenza e amore, dolcezza dell’anima quale non avrebbe mai più cercato in vita sua.
 
Ben presto i giovani si distesero sui propri letti, lei quello del suo presente e lui del suo, e guardando il cielo stellato fuori dalle finestre piansero a lungo lacrime di angoscia. Entrambi si amavano, nonostante la lontananza spaziotemporale quale li divideva.
Mai più seppero l’uno dell’altra, ma solo il pensiero del loro primo incontro li rendeva meno tristi alla sorte di un amore impossibile e indelebile che univa i due ragazzi attraverso quel portale, quel portale di speranza.