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Autore: babykit87l    12/01/2014    3 recensioni
Eccomi di nuovo qui... Questo è davvero un esperimento, perché la mia prima semi long, dico semi perché in realtà potrebbero essere tutte OS ma sono comunque tutte collegate... Inoltre è la prima volta che mi cimento nel genere umoristico e non so cosa ne verrà fuori sappiatelo... Comunque è puramente Klaine!Centrica... ^_^
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Rachel Berry, Sam Evans, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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NDA: scusate per l'immenso ritardo di quest'aggiornamento, ma purtroppo ci sono stati vari impegni e soprattutto l'ispirazione era andata in vacanza quindi ho dovuto aspettare che tornasse per potervi dare una storia davvero fatta bene e non aggiornata con la prima cosa che capita... Beh che dire, spero apprezzerete e che mi facciate sapere cosa ne pensate, ok?
A presto
Babykit

PASSO 5. TROVARE LA LOCATION

 
Una grande sala da ballo. Luci piene di colore che rendono l’atmosfera calda e soft attraverso delle lampade soffuse dal sapore elegante. Tavoli rotondi tutto intorno nei colori del lilla e rosa antico. L’orchestra da sala che suona una musica d’accompagnamento romantica e leggera, mentre Kurt e Blaine al centro della pista ballano un lento. Tutti gli invitati li guardano con ammirazione e commozione. Tutto è perfetto. Troppo perfetto. Kurt continua a ballare, ha organizzato tutto lui è ovvio che sia perfetto. Poi all’improvviso, un suono assordante e fastidioso soffoca la musica. Tutto si ferma.

Biip biip.

Aprì gli occhi ed era nel suo letto. Era tutto un sogno. Si voltò verso la presenza accanto a sé. Blaine era ancora addormentato. Presto quel sogno sarà realtà, pensò mentre si spostava con tutto il corpo sopra il suo fidanzato. Gli accarezzò i capelli, liberi dal gel che solitamente li imprigionavano, e gli sfiorò le labbra con le proprie, poi si avvicinò al suo orecchio e con un sussurro leggero, cercò di svegliarlo.

“Amore? Amore, svegliati.” Un mormorio assonnato, gli indicò che stava iniziando a riprendere conoscenza.

“Dai che oggi ci aspetta una grande e lunga giornata.” Disse ancora mentre l’altro aprì lentamente gli occhi.

“È il giorno del matrimonio?”

Kurt rise piano, mentre si scostava da lui e si accomodava di fianco.

“No, sciocco. Non abbiamo ancora nemmeno un posto dove sposarci. E a proposito di questo, oggi andiamo in cerca di una location.” Il suo tono di voce era già indicatore di quanto fosse emozionato ed eccitato solo all’idea. Blaine sorrise e annuì mentre anche lui si spostava di fianco, mettendosi di fronte al castano.

“Buongiorno” dissero entrambi, mentre si avvicinavano l’uno all’altro.

Si baciarono, prima a fior di labbra, poi il bacio diventò più audace e bisognoso. Il moro si staccò e scese verso il collo, andando a suggere un punto ben preciso che ormai aveva imparato a riconoscere come zona erogena del ragazzo, che sospirò beato.

“Blaine, abbiamo tanti giri da fare” cercò di riprendere il controllo, fallendo miseramente.

“Abbiamo tutta la giornata per farli. Sai che senza la mia dose di Kurt mattutina non carburo” disse Blaine, con le labbra ancora appoggiate sul collo. Poi riprese la sua corsa verso il basso. La clavicola, il petto e sempre più giù.

Al diavolo! Pensò. Avevano tutta la giornata per cercare il posto adatto.

***
Arrivarono davanti a una villa appena fuori New York, dove avevano appuntamento con il direttore, con ben 55 minuti di ritardo. Poco male, considerando cosa li aveva trattenuti.

Si presentarono e, un po’ imbarazzati, si scusarono per il ritardo, mettendo su la scusa del traffico cittadino. Fortunatamente sembrò crederci. Li accompagnò all’interno dell’enorme villa, già allestita in occasione di un’altra cerimonia che si sarebbe tenuta quella sera. Si trattava di quattro sale, una adibita per la funzione religiosa, un’altra per il cocktail di benvenuto, e quella accanto per la cena e un’ulteriore sala, allestita con casse e luci a getto alternato "per ballare e divertirsi", come aveva detto il direttore.

Era tutto decisamente pomposo e immenso, pieno di affreschi e capitelli negli stipiti delle porte in legno massello, e a far sfoggio di sé una gigantografia di due tizi, probabilmente gli sposi della serata.

La faccia di Kurt assunse una smorfia disgustata, decisamente chiara di quanto fosse di cattivo gusto per un tipo come lui, così di classe. Si girò a guardare il suo fidanzato che, notò, aveva la sua stessa espressione schifata. Beh su quello potevano dire di essere completamente d’accordo.

Il direttore vide le loro facce, capendo immediatamente.

“Quella ovviamente è a discrezione degli sposi,” disse come se quello spiegasse tutto e togliesse ogni dubbio.

“Ovviamente!” Risposero in coro entrambi, il tono e il sorriso accondiscendenti.

Quando l’uomo diede loro le spalle e ricominciò il tour spiegando la costruzione e i possibili allestimenti delle sale, Kurt si avvicinò a Blaine e sussurrò “Non metteremo mai un obbrobrio come quello al nostro matrimonio.” A cui seguì quello di Blaine. “È chiaro, non esiste!”

Al termine del giro, vennero fatti accomodare in una stanzetta, sempre in tono con il resto della villa, dove vennero dati loro dei fogli descrittivi e un preventivo di quello che poteva essere un ricevimento, secondo le caratteristiche richieste dai futuri coniugi. Infine vennero accompagnati di nuovo nel giardino dove avevano parcheggiato la macchina.

“Grazie mille. Ci faremo un pensiero e decideremo.” Disse infine Kurt, a cui seguì Blaine.

“Sì, grazie davvero. Se dovessimo optare per la villa, la ricontatteremo sicuramente.”

Salirono in auto e, appena imboccarono l’autostrada che li portava di nuovo a New York, si lasciarono andare a una sana risata.

“Non esiste che prenderemo quella villa per il ricevimento.”

“Oddio, no. Per il tuo gran gusto sarà stato un colpo. Ti stavano quasi sanguinando gli occhi.”

Continuarono così a ridere e a prendere in giro il direttore e quelle sale, fin troppo lavorate, per tutto il viaggio di ritorno, mentre si incamminarono verso i successivi siti.

***
Videro il Blanchet Flower, il Lighthouse e il Central Park Boathouse*, ma ognuno aveva qualcosa che non andava o mancava qualcosa, anche se nemmeno loro sapevano bene cosa.

L’ultima location in programma era il Gotham Hall**, un luogo dove venivano celebrati diversi tipi di eventi, da gala no-profit a eventi sociali, come sfilate e feste private. Appena entrarono nella Grand Ballroom, tutto fu chiaro. Eccola! Era lei in tutto il suo splendore. Quella sala, le luci soffuse, i tavoli rotondi. Tutto era esattamente come Kurt l’aveva sognato.

Mentre camminava, prese la mano di Blaine e la strinse forte, come a cercare un appiglio. Blaine lo guardò, sorridendo.

“È questa, vero?” Kurt era così assorto, che non ebbe nemmeno la forza di rispondere, preferendo annuire.

Prima ancora che il direttore terminasse di parlare, Blaine lo fece fermare.

“Per noi va bene. Fermiamo la sala e diamo la caparra.”

Kurt sembrò riprendersi e si girò di scatto verso il moro.

“Ma non ne abbiamo nemmeno parlato.” Sussurrò.

“Non ce n’è bisogno. Questa sala è perfetta. La ami già. E anche io.” Disse, poi con un sorriso caldo si rivolse all’uomo di fronte a loro. “Andiamo a firmare?”

***
Quando tornarono a casa, Kurt non gli diede il tempo nemmeno di togliersi il cappotto che subito si avventò sulle labbra del ragazzo.

“Grazie. È il più bel regalo che potessi farmi.” Disse poi quando si staccarono.

“Ti amo”

“Ti amo anche io.”

Non aspettarono di arrivare in camera per amarsi in modo completo e unico, proprio in quel momento.

Sarebbero state le nozze perfette. Non era più solo un sogno lontano.
 

PIANO PER IL MATRIMONIO             – DEFINIRE UNA DATA ✔ 24 MAGGIO 2015
                                                   – DEFINIRE UN BUDGET ✔  $ 15.000 + $ 5.000
                                                   – DEFINIRE LA LISTA DEGLI INVITATI ✔
                                                   – SCEGLIERE LA LISTA DI NOZZE ✔
                                                   – TROVARE LA  LOCATION ✔ GOTHAM HALL NEW YORK
 











*Questi posti esistono veramente. Eccoli qui:
Blanchet Flowers
LightHouse
Central Park BoatHouse
** Il posto è questo e per vostra conoscenza, la descrizione che ho fatto del sogno di Kurt è precedente all’aver trovato questa location, anzi è stato proprio un colpo di fortuna :)
   
 
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