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Autore: lovemusik    12/01/2014    4 recensioni
Lei: Annalise, 19 anni, bocciata per 3 anni di seguito, la bulla della scuola.
Lui: professore di matematica che la vuole far cambiare.
Un passato oscuro.
Una fiducia.
Un cuore.
Una speranza.
Annalise Johrdan.
Niall Horan.
Questa è la prima ff mia e di Erika, ci siamo impegnate un sacco per il nostro primo capitolo e lo faremo anche per i prossimi ;)
Ci piacerebbe davvero tante sapere cosa ne pensate, quindi recensite in tanti
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-HEI TU!- urlai ad un nerd.


-C-chi i-io??- domando' lui in preda al panico.

 

-Si tu, abbiamo un conto in sospeso, sfigato!-

 

Gli presi con le mani in modo potente il colletto della sua camicia e strinsi ancora piu' forte la presa.
Dovevo massacrarlo di pugni e calci, devo pur fargli capire chi comanda in questa cazzo di scuola.

 

-Lascialo immediatamente, o ti mando dal preside!!-

 

Lasciai per un momento quel perdente e mi girai di scatto: era un ragazzo sicuramente della mia età, biondo tinto, alto e con due bellissimi occhi azzurri.

 

-Tu che cazzo vuoi?!- gli chiesi gelida.

 

-Sono un professore e ti ordino di lasciare quello studente- mi rispose lui determinato.

 

Lasciai andare il perdente, che scappò via a gambe levate e sorrisi maleficamente.

 

-E quindi lei è un nuovo professore...- dissi in modo stuzzichevole.

 

Si vedeva che stava tremando come una foglia dalla paura, ma aveva anche uno sguardo determinato.

Lui mi continuo' comunque ad osservare senza fiatare.
Io lo squadrai con lo sguardo, dalla testa ai piedi con una faccia disgustata, ruminando la mia chewin gum.

 

-Non ha da parlare mister salvotuttiglisfigati, professore?!-

Risi.

 -Lo sa che lei è uno sfigato!? E, che, come tale deve essere sistemato da noi bulli?!- chiesi maliziosa.

 

-La aspetto in classe, venga a lezione, non mi costringa a prendere provvidimenti seri- rispose lui sempre più determinato.

 

Risi di gusto di nuovo e poi dissi:

 

-Tu mi hai dato del 'lei' ?! Ma se abbiamo la stessa età?! Fai poco il fighetto, sfigato!!-

 

Se ne andò senza darmi risposta.

 

Diventai dentro di me una belva: se c'è qualcosa che non sopporto sono le persone che non hanno il coraggio di affrontare le cose e vanno via, credendo di essere forti e determinati, ma in realtà sono solo femminucce.

 

Ad un certo punto sentii picchiettare la spalla...

Non mi girai neanche, presi quella mano fastidiosa e la scaraventai a terra.

Udii solo un 'Ahi'.


-Cazzo Johrdan, mi hai fatto male!!- disse il ragazzo caduto a terra, toccandosi la spalla che evidentemente gli faceva male.

 

-hahaahahahhah, sai che me ne frega!!- risposi io divertita.

 

-Vuoi giocare pesante Johrdan?- chiese lui malizioso.

 

-Mi piacciono i giochi pesanti, cosa vuoi fare Harold??- risposi io sempre stuzzichevole.

 

Sapevo già che lui odiava essere chiamato Harold, mi piaceva farlo innervosire.

Ah già lui è Harry Edward Styles, il ragazzo per cui avevo una cotta, bullo anche lui, sicuramente lo è più di me, infatti ho ricevuto molti pugni e minacce da lui.

 

Purtroppo avevo fatto una mossa sbagliata nel chiamarlo così, infatti ecco che si avvicina pericolosamente a me.
Eravamo ad un centimetro di distanza, oramai.

 

Mi prese delicatamente il viso tra le mani mi baciò.

Era la prima volta che faceva una cosa simile, quando l'ho chiamavo così in linea di massima tornavo a casa piena di lividi, non avevo più di tanto paura di lui, bhè in realtà un po' si, ma non lo davo a vedere, mi fingevo forte.

 

Da un bacio intenso, poi, si trasformò in un bacio passionale.

Ma questo bacio fu interrotto da una stupida campanella...

 

-Harry, perchè l'hai fatto?!- chiesi prima di lasciarlo andare.

 

-Perchè me la sentivo e l'ho fatto e poi così impari a chiamarmi Harold...- disse sorridente.

 

Ero immobile, ferma non sapevo che dire, mi é piaciuto tantissimo, lo devo ammettere.

Lui, dopo avermi guardata negli occhi un'ultima volta mi disse:

-A dopo Johrdan, mi è piaciuto molto il bacio, dovrò ancora minacciarti per ricevere un bacio da te, qualche volta.- disse, prima di scomparire nella folla.

 

Rimasi lì immobile, ancora senza spiccare parola.

 

A farmi tornare alla realtà dal mio stato di trans, fu quello sfigato del professor Horan.
Devo ancora chiedergli come ha fatto a diventare professore alla mia stessa età... bho, mistero!!

 

-Signorina Johrdan, lei non è venuta alla mia lezione!! Io l'avevo avvisata che lei avrei dato provvedimenti seri!!- mi disse lui da bravo 'paparino'.

 

-Un po' di cazzi tuoi te li riesci a fare?!- chiesi io fredda.

 

Lui rimase allibito dalla mia risposta e io continuai a parlargli:

 

-Sfigato, abbiamo la stessa età, cazzo mi comandi?! Tu sei proprio uno stupido di prima categoria-

 

Anche lui si avvicinò pericolosamente a me, mi strinse i pugni e mi disse malizioso:

 

-Se non stai attenta e mi manchi di rispetto, ti posso fare molto male, piccola!

Ah, e per tua informazione io ho un anno in piu' di te..-




ANGOLO AUTRICI:
CIAO a TUTTIIIII <3
Grazie millissime per aver letto questo capitolo noiosissimo!!!
ok basta ci rinunciamo con i diversi colori...
Allora come ben sapete questa ff è da principianti, chiunque saprebbe farla meglio di noi.
Ma vi promettiamo che andando avanti i capitoli possano diventare più interessanti, piacevoli.
Il banner lo metteremo nel prossimo capitolo (credo).
Voi comunque recensite, ci farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate ;)
Un bacio.

 

Chiara e Erika <3 <3

 

  
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