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Primo anno del quarto liceo. Per il diciottenne Harry Styles quei quattro anni di liceo non gli avevano procurato nessun problema per fortuna. Aveva buoni amici, a scuola era abbastanza popolare e non aveva mai aperto, ne proseguito una rissa. Ma Harry aveva un segreto. Un segreto che doveva proteggere. Un segreto che condivideva con i suoi tre migliori amici. Un segreto che doveva tenere custodito. Un segreto che doveva portare solo cose buone in teoria, ma in pratica no. Doveva proteggere il suo segreto e quel ragazzo, che osservava e controllava sempre da lontano, di nascosto. Non poteva permettere che gli facessero del male, era il suo compito, il suo obbiettivo. Devi proteggerlo Harry, non farlo catturare, stagli vicino ma senza esserci amico. Osservalo da lontano... disse suo padre prima che la luce dei suoi occhi scomparisse. Quel ragazzo aveva un solo nome e poteva essere solo lui: Louis Tomlinson.

Quella mattina Louis si svegliò di soprassalto, da un brutto incubo. Un incubo che lo perseguitava da quando era nato. Un buco nero, poi un ululato e poi il nulla. Sembrava durare poco, invece durava tutta la notte e si ripeteva di continuo, senza smetter mai il suo ciclo. Louis era un ragazzo di diciotto anni, un pò basso per la sua età, ma per fortuna nessuno lo notava. Non aveva molti amici, anzi nemmeno uno. Non amava uscire, preferiva stare solo a casa, nella sua stanza a leggere libri fantasy. Sua madre e suo padre avevano avuto un brutto incidente quando lui era piccolissimo, ma non aveva mai capito come fosse avvenuto realmente quel fatitico incidente con la macchina...e credeva che non avrebbe mai scoperto la verità. Ogni tanto sentiva qualcosa dentro di lui crescere, ma non capiva di cosa si trattasse. Lui aveva un segreto diverso da quello di Harry da mantenere. Lui aveva il segreto di essere innamorato. Di essere caduto in amore. Ma non di una persona qualunque. Un ragazzo che aveva un solo nome e che poteva essere solo lui: Harry Styles.

Una volta arrivato a scuola Harry incontrò i suoi amici, come ogni mattina. Quel giorno però aveva uno strano presentimento, e non gli piaceva affatto. Quando Harry aveva uno strano presentimento nulla andava bene per la maggior parte delle volte. Ed eccoli lì. pensò lui vedendo Niall, Liam e Zayn sul solito muretto al lato della scuola. Niall era un ragazzo bassetto, biondo e con due grandi occhi azzurri. Era un ragazzo allegro e sempre di buon'umore. Liam era un ragazzo di media altezza, capelli marroni e occhi scuri. Era come un paparino per loro quattro, per il loro "club" se potevano chiamarlo così. Si preoccupava sempre per gli altri tre e li proteggeva ogni volta che facevano delle stupidaggini o che giocavano male con le loro capacità. Infine c'era Zayn. Zayn era alto, capelli neri e raccolti in un ciuffo e occhi neri che potevano mettere timore a chiunque. Aveva un carattere misterioso e un pochetto chiuso, ma con i suoi tre migliori amici non lo era mai stato, anche perchè con loro condivideva il suo segreto...che da quando l'avevano scoperto era diventato il loro segreto.
-Ciao, Harry.- salutò Zayn con un cenno di testa.
-Ciao a tutti.- disse sorridendo Harry.
-Ciao.- salutarono gli altri due.
-Novità su Tomlinson?- domandò a bassa voce.
-Per ora niente...sembra tutto tranquillo.- disse Liam.
-Dov'è?- domandò ancora Harry, curioso.
-Secondo me questa questione del proteggerlo va oltre il nostro compito, per te.- disse Zayn.
-Cosa stai insinuando, Zayn?- disse Harry.
-Che ti interessa.- disse Niall tagliando corto.
-Ma cosa dite? Lo sapete perfettamente che mio padre era il migliore amico del padre di Louis e che quella sera quando mi disse quello non capii, ma poi mi trasformai la prima volta e tutto mi fu più chiaro...- disse Harry.
-Lo sappiamo Harry, lo dici ogni santa mattina della tua vita, prima che la campanella suoni.- disse ridendo Liam.
-Siete voi che mi costringete a farlo.- alzò le spalle.
La campanella suonò proprio in quel preciso momento, ma la sensazione che aveva Harry da quella mattina non se ne andò, anzi, aumentò. Ma se i ragazzi avessero ragione? Alla fine non doveva controllare Louis ogni secondo della sua vita...solo quando sentiva che c'era qualcosa che non andava, giusto? C'era qualcosa di più, sotto? Non è possibile. pensò lui. Harry sicuramente non era etero, ma non sapeva cosa significasse ancora il "vero amore", e poi non gli importava così tanto, visto le circostanze e la sua situazione.

Era stato deriso un'altra volta. Louis era un perfetto bocconcino per gli sgambetti di Josh Devine, il "bullo" della scuola. Ovviamente non girava da solo. Stava sempre con quel Stan Lucas che lo seguiva come un cagnolino. L'ultima volta che Josh stava per picchiare Louis era stato circa un mese fa, ma qualcosa lo fermò quella notte in mezzo al bosco, oppure era un qualcuno? Non lo sapeva di preciso, perchè aveva sentito solamente un rumore, un ululato e un ringhio...come se in quella mezzanotte ci fosse un cane. Ma purtroppo non riuscì a vedere nulla, perchè svenne subito dopo. Avrebbe voluto almeno rigraziare quella cosa o persona che sia stata, perchè da quella sera Josh non lo aveva più toccato...solo fatto sgambetti per metterlo in ridicolo, ma niente di troppo esagerato.

-Harry, oggi cosa facciamo? Dobbiamo stare a spiare come ogni giorno Tomlinson?- domandò un pò scocciato Niall.
-Niall, sai perfettamente che hanno dato questo compito a tutti e quattro e non solo ad Harry, quindi taci e fai quello che devi fare.- disse Liam.
-Sì, lo so...però se non sente nulla Harry è inutile che lo seguiamo.-
-E' da stamattina veramente che sento una strana sensazione. Come quella notte.- disse Harry pensieroso.
-Allora Josh vuole attaccare ancora.- concluse Zayn.
-Tu cosa senti, Zayn?- domandò Niall.
-Niall, quante volte te lo devo dire che io non sento? Io vedo.- disse Zayn irritato.
-Oh già, è vero...- disse Niall sorridendo.
-Capiscilo, lo ha scoperto a sedici anni, noi a dieci almeno.- disse Liam.
-Ho capito, ma non deve invertire le cose!- esclamò Zayn.
-Basta, ragazzi! Sto parlando di una cosa seria...approposito, dov'è Louis?- domandò Harry.
-L'abbiamo perso di vista.- disse Liam.
-Zitti e fatemi visualizzare dove si trova.- disse Zayn chiudendo gli occhi.
-Cosa senti?- domandò Niall poco dopo.
Zayn riaprì subito gli occhi e fulminò Niall con lo sguardo.
-Scusa...cosa vedi?- si corresse.
Zayn annuì e chiuse nuovamente gli occhi.
-Alberi...tronchi...notte...- cominciò a dire, per poi aprire improvvisamente gli occhi.
-Cos'è successo?- domandò Harry.
-Non ne sono sicuro...ma...è il bosco di quella notte, Harry.- disse Zayn con viso preoccupato.
-Merda, lo avevo avvertito a Devine.- disse a denti stretti.
-Lo sai come sono quelli della loro famiglia...- disse Liam.
-Cocciuti e testardi.- continuò Niall.
-Perfetto, andiamo al bosco.- disse Harry.
-Aspetta, Harry! Come facciamo? Che gli diciamo a Louis? Non possiamo nasconderci come ogni santa volta, per poi farlo svenire con la forza del pensiero di Liam.- disse Zayn.
-Facciamoci vedere...diciamogli cosa siamo e che eravamo noi quella notte.- disse Harry.
-Sei impazzito? Ricordi il patto?- urlò Liam.
-Liam, il patto è tra componenti della stessa famiglia, e lui è uno di noi...solo che ancora non lo sa.- disse Harry concludendo la discussione.