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Autore: chitta97    12/01/2014    5 recensioni
Raccolta di one-shot (in genere, poi può capitarci anche qualche flash-fict), una su ogni personaggio di Digimon Adventure, molte con leggeri accenni a qualche coppia, ognuna con una dedica speciale per una persona speciale che su questo meraviglioso sito ho conosciuto.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Iori Hida

 

Gli occhi color smeraldo si riposarono nuovamente su quel foglio ancora incompleto. Un semplice test scolastico a scopo di indirizzare i ragazzi verso una particolare carriera lavorativa che il piccolo Hida non riusciva a completare.

 

Certo, avrebbe potuto pensarci più tardi dato che non aveva una scadenza ravvicinata quel compito, ma la verità è che era spaventato dal fatto che non sapesse che cosa volesse farne del suo futuro.

 

“Iori, la cena è pronta!” la voce della madre lo costrinse a mettere via quel foglio. Pertanto lo rimise ordinatamente dentro al cassetto della scrivania e si affrettò a tavola, conscio del fatto che non sarebbe stato molto educato far aspettare la sua piccola famiglia per mangiare.

 

Ma dopo una settimana ancora quel pezzo di carta rimaneva lì senza neppure una macchia d'inchiostro se non quelle usate per scrivere nome e cognome.

Esasperato allontanò la sedia dalla scrivania levando in alto lo sguardo.

 

“Ancora con quel test, Cody?” da un cestino di vimini fece capolino il piccolo digimon giallognolo, fido compagno del ragazzino.

Quest'ultimo, d'altro canto, si limitò ad annuire accennando un sorriso forzato.

 

“Perché non chiedi aiuto a qualcuno? Magari ad un altro digiprescelto...Loro l'avranno già fatto, no?”

“Upamon, sei un genio!” Irruppe allora l'erede della Sincerità (*) facendo quasi cadere la sedia per lo scatto fatto e correndo già fuori di casa verso una destinazione sconosciuta ancora al piccolo digimon.

 

“Aspettami Cody, vengo con te!” il mostricciattolo cercò quindi di raggiungerlo saltellando come una palla e ritrovandosi ben presto con il fiatone per la fatica.

Per questo quando gli pose una logica domanda si ritrovò a balbettare ansimando. “M-ma dove ...st-stiamo andan...do?”

“A casa di Jyou, lui sicuramente può aiutarmi.”

“E-e come mai proprio...proprio lui?”

“Lui è il più grande tra i digiprescelti di mia conoscenza e inoltre sono l'erede della sua digipietra, mi sembra la scelta più logica.”

Rispose risoluto il ragazzino continuando per la sua strada.

 

Ancora un poco e poi furono davanti a casa Kido. In un lampo tutta la sua sicurezza vacillò, sentendosi quasi uno stupido...Insomma, lui, proprio lui, sempre un bambino modello in tutto, ora andava a chiedere aiuto per una cosa così ridicola? Non era davvero in grado di decidere niente sul proprio futuro? Eppure perfino Daisuke c'era riuscito in brevissimo tempo, assolutamente certo di quello che sarebbe voluto diventare da grande.

 

“Non suoni il campanello?” Chiese con la solita vocina un poco stridula il mostro digitale.

Non rispose, ingoiò solo la propria saliva e avvicinò piano piano il dito in direzione del piccolo bottone; poi però il cancelletto si aprì prima che potesse fare alcunché e si ritrovò davanti proprio il maggiore della compagnia.

“Iori, vuoi entrare? Ti ho visto dalla finestra e ho pensato che fosse meglio fare gli onori di casa...Ho fatto male?”

 

“N-no no, anzi, grazie.” Imbarazzato si inchinò in un rispettoso saluto e seguì il padrone di casa con passo incerto.

 

In breve erano tutti, digimon compreso, davanti ad una tazza di tè bollente e qualche biscotto dal dolce aroma di zenzero.

“Allora, come mai volevi il mio aiuto?” Fece l'occhialuto posando la teiera ancora fumante.

 

“Ecco in realtà è una sciocchezza, probabilmente ti sto disturbando e basta...”

“Ma figurati, a me fa piacere se mi vieni a trovare ogni tanto. Dai, non farti problemi e dimmi pure qual è il problema.”

 

Sorrise affabile e l'Hida prese il coraggio a due mani, si schiarì la voce e provò a spiegare il motivo di quella visita inattesa.

 

“Vedi, come sai il prossimo anno dovrò cambiare scuola; certo, è solo la fine delle elementari però...però quando ci hanno consegnato per compito un test sul nostro futuro, su quello che noi vorremo e non vorremo fare...Mi sono accorto di non saper assolutamente rispondere. Certo, so quali cose mi piacciono di più e quali non sopporto. So che voglio continuare ad essere un digiprescelto, so che vorrei coltivare la mia passione per il kendo, però non so che lavoro vorrei fare, se mi piacerebbe avere una famiglia mia, non so niente! E non va bene, dovrei sapere qualcosa, d'altronde si tratta di me stesso, perfino Davis ha saputo rispondere immediatamente a queste domande!” Finì sconsolato il discorso il minore.

 

“Ma è la cosa più normale di questo mondo.” Disse semplicemente l'altro.

“Cosa?” Iori tirò su lo sguardo fino ad incontrare quello dell'amico e si stupì della sicurezza e della tranquillità che trasmettevano i suoi occhi cobalto.

 

“Ma sì, sei troppo giovane per poter sapere con certezza quello che vorrai diventare da grande. Certo, c'è chi ha già le idee chiare, o chi pensa di averle...In ogni caso non dovresti preoccupartene così tanto, devi solo seguire quello che desidereresti per essere più felice secondo il tuo modo di pensare attuale. Poi non deve essere una cosa definitiva e immutabile, si può cambiare idea in ogni momento, la vita è tua e cambia con te, non il contrario. Credimi io lo so bene....Non farti imporre dagli altri alcuna scelta, sei solo te che puoi decidere.”

 

Sorrise affabile dopo essersi sistemato un poco gli occhiali.

“Dici sul serio? Ma mi hanno sempre considerato tutti un ragazzino deciso e serio, si aspettano tutti che io abbia già un programma specifico su che cosa fare del mio futuro e se li deludessi, se...?”
 

“Ma se pensi solo a ciò che possano pensare gli altri di te o delle tue scelte finirai per fare della tua vita solo un riflesso della vita ideale di altre persone con il risultato che non sarai mai felice. E' presto per sapere che cosa realmente ed effettivamente si voglia fare, ma se hai qualche obbiettivo o qualche valore portalo avanti, dammi retta, non farti condizionare in alcun modo. Cody, ci sono persone che hanno fatto scelte che per tutti erano sbagliate, ma che poi si sono rivelate indispensabili e credimi, vivono molto meglio, di chi è andato avanti in base ad un programma di altri.”

 

“Davvero non sono un incapace allora?” Chiese insicuro, alzando appena un sopracciglio.

“Ma certo che no, stai tranquillo. Mio padre avrebbe voluto che tutti i suoi figli diventassero medici come lui eppure io e mio fratello non lo abbiamo fatto, ti sembriamo forse cattivi o, forse peggio, infelici?”

“Ma tu una scelta l'hai fatta...”

“Ma non alla tua età, neanch'io sapevo che fare in sesta, ci si arriva piano piano, mettendo inseme vari pezzi del puzzle di te stesso, solo così puoi capire veramente che cosa fa per te; quindi ora vai a casa, fai quel test senza impegno e non ci pensare più.”

Lo accompagnò alla porta facendogli un occhiolino di incoraggiamento al quale il più giovane sorrise più sereno. E con Upamon al seguito si avviò verso casa, decisamente con un passo più lento dell'arrivo.

 

 

 

 

“Fatto.” Sollevò il foglio alla luce dell'abatjour sulla sua scrivania. Ne era abbastanza soddisfatto, doveva ammetterlo. Voltò lo sguardo in direzione del proprio digimon che dormiva già, tranquillo, nella propria “cuccia”. Poi mise il tutto dentro la cartella per il giorno dopo, meglio andare a letto dopotutto.

 

 

[...]In conclusione non so ancora con certezza che cosa vorrò fare da grande della mia vita, ma un amico mi ha detto di scegliere ciò che più desidero. Ci ho pensato e so che nella vita voglio solo fare ciò che è giusto, come a suo tempo ha fatto mio padre.

 

 

 

(*) Ho lasciato la Sincerità come nella prima stagione perché personalmente non amo come nella seconda abbiano modificato i simboli delle nostre adorate digipietre...

 

Okay , eccomi tornata dopo secoli, scusatemi tanto per l'attesa, davvero ^^' Ma purtroppo ultimamente la voglia va a farsi friggere e la scuola non contribuisce granché...Spero però che questa one-shot vi piaccia, anche perché tratta di un personaggio secondo me un po' troppo trascurato e che invece ha anche lui il suo spessore; detto questo vi lascio dedicando questo capitolo a Viky_Fra (tesoro scusa se magari non è il tuo personaggio preferito, ma non avendo avuto la tua lista ho dovuto fare in questo modo), la mia quasi omonima, sperando di risentirci di più in questo anno nuovo :3

Un bacione a tutti e al solito, una recensione è sempre gradita, anche negativa (purché costruttiva ovviamente) :*

 

N.B. Non credo facciano davvero un test simile nel passaggio dalle elementari alle medie o comunque non ne sono a conoscenza però mi serviva un espediente e questo non mi dispiaceva...Spero che neanche a voi dispiaccia ^^'

 

  
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