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Autore: niandelove    12/01/2014    1 recensioni
In un mondo pieno di pregiudizi,arroganza,orgoglio.In un mondo diviso in fazione,dove ognuno ha il proprio posto.In un mondo dove Elena Gilbert deve continuamente sfuggire alla morte.In un mondo dove un presuntuoso ragazzo dagli occhi azzurri potrebbe trovare l'amore...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alaric Saltzman, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio | Coppie: Damon/Elena
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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I'm a warrior.

Erano le 9.30 e non avevo alcuna voglia di alzarmi.A quanto pare oggi Caroline aveva deciso di fare la brava e svegliarsi presto,o piu semplicemnte,non voleva fare arrabbiare Stefan.
"Gilbert che ore sono?" damon dall'altra parte delle stanza mogugnava qualcosa,ero certa che fosse lui perche il 4 coinquilino si era spostato ed eravamo rimasti in tre.
"9.35" risposi assonnata,non ero nemmeno sicura,la sveglia si trovava alle mie spalle.
"mmmm dovremmo alzarci,ci sono gli allenamenti corpo a corpo"
"Damon io sto alle terza categoria,non devo farli"
"neanche io,ma oggi è obbligatorio per tutti"
"Che palle!" sbuffai coprendomi con le coperte da capo a piedi.
"io spero mi capiti una ragazza carina cosi almeno posso toccarla un po..."
"sei disgustoso!"
Lui rispose con una risata,alzandosi dal letto.
Si avvicinò a me e mi tolse la coperta,scoprendomi tutta.
"ma sei matto fa freddo" nonostante la mia affermazione, lui continuò come se niente fosse.Mi prese in braccio e mi portò nei bagni.
"Damon lasciami.Ora!"
"non penso proprio Gilbert"
Iniziai a dimenarmi scalciando a vuoto.Lui mi teneva stretta e nonostante i miei continui pugni sul suo petto,resisteva.
Aprì l'acqua e mi lasciò sotto la doccia:era morto!
Tutta bagnata lo strascinai sotto con me.Ridevo come una matta per la sua faccia:era a metà tra il
il divertito e l'incazzato.
"brutta..." damon imprecò, avvolgendomi da dientro per costringermi a stare sotto l'acqua.Io mi stavo divertendo troppo per difendermi e poi comunque si stava bagnando anche lui.
Dopo 10 minuti sotto la doccia, ritornammo fracichi in stanza,guadagnandoci gli sguardi rimproveranti dei nostri compagni.
"Ora che mi metto?" allargai le braccia per far vedere a damon come mi aveva conciato.
"vediamo...una maglietta e un patalone nero?" ironico come sempre.
"intendevo come pigiama"
"se vuoi ti dò una mia maglietta.Ti starà grande,quindi penso andrà bene,per usarla come vestito...cioè poi se vuoi puoi chiedere a Caroline" aggiunse dopo.
"grazie,ma ho paura di cosa possa darmi...." entrambi ridemmo,sapendo che la mia amica amava il pizzo.Bastava guardare dentro la sua valigia.
Mi lanciò la maglia che io misi sotto il cuscino e andò a fare colazione.
Io mi asciugai e vestii.Ora che ci pensavo, quando si era cambiato lui?
Chiamai Caroline e gli dissi di riservarmi un tavolo alla mensa.

****
Bevevo il mio latte in compagnia dei miei amici.
Damon era seduto ad un tavolo con sole ragazze e non si era neache degnato di salutarci.
"elena che cos'hai,sembri assente?" la mia amica si accorse del mio sguardo rivolto al piu grande dei salvatore.
"ti piace?"
"no,sei matta? E' solo uno sbruffone" risposi forse un po troppo in fretta,ma ero in imbarazzo e volevo concludere la conversazione il piu presto possibile.
"allora perche lo stai guardando?" la mia amica -come al solito- voleva sapere tutto cio che mi passava per la testa e io gli volevo bene anche per questo,ma alcune volte doveva chiudere quella maledetta bocca.
"bhè poteva anche salutarci,quando prima è passato davanti a noi"
"magari non ci ha visto o non gli andava"
"vabbe lasciamo perdere.Sai chi ti è capito contro?"
cambiai volontariamente discorso ,perche tanto capire cosa gli passasse per la testa a Damon,era impossibile.
"no,i tabelloni escono tra un ora"
"ehi ragazzi andiamo,tanto abbiamo finito tutti" Stefan parlò per la prima volta da quando ero arrivata,comportandosi da capo gruppo,mandandoci tutti in camera a prepararci.
Avevamo 30 minuti a disposizione dopo di che, dovevamo andare in palestra.
Ma guarda chi si rivede,è passato cosi tanto tempo che neanche mi ricordavo la tua faccia" Damon faveva lo spiritoso come sempre,ma io non avevo alcuna voglia di scherzare .
"con tutte le ragazze con cui vai a letto, sarà difficile"
Il ghigno stampato sulla sua faccia di spense e diventò subito serio.
"Va tutto bene? Ti ho fatto qualcosa che-"
"Damon non puoi mica trattarci come ti pare.Prima fai il carino con me,passi le serate con il nostro gruppo e poi ci snobbi quando si tratta di rimorchiare" lo bloccai,dicendogli in faccia tutto cio che in quel momento mi stava passando per la testa.
"solo perche per 5 secondi sono stato con te, non vuol dire che hai l'esclusiva Elena"
"Sei proprio uno stronzo" feci per andarme, ma le sue parole mi bloccarono all'istante.
"non pensare che mi freghi qualcosa di te, ne rimarresti molto delusa"
Le sue parole erano peggio di una coltellata al cuore.Come faceva ad essere tanto cinico?
"vai al diavolo!" mi allontanai definitivamente da lui,con la certezza che prima o poi,gliel'avrei fatta pagare.

Passati 45 minuti io e Caroline ci avviammo in palestra dove a breve sarebbero usciti i tabelloni con i nomi dei concorrenti.

"Non ho alcuna voglia di combattere" la mia amica camminava al mio fianco con una faccia annoiata e abbastanza triste "Non alcun senso fare questa cosa.Perchè l'hanno organizzata?" aggiunse poi.

"Non ne ho la minima idea"

La stanza era piena di gente,ovviamente non tutti avrebbero combattuto oggi,ma con la fortuna che avevo,io non facevo parte di questi.

"Benvenuti.Tra pochi secondi dientro di me compariranno le tabelle con gli schieramenti" tutti si girarono verso quella voce sconosciuta:era il capo fazione.

Io l'avevo visto forse una volta di passaggio,ma non l'avevo mai sentito parlare.Era il padre di Stefan e Damon.Perchè assistere ai nostri combattimenti?

Non l'aveva mai fatto,non gli era mai interessato.

Caroline Forbes vs Vicky Donovan

Jenny Renoir vs Marcus Potter

Elena Gilbert vs Damon Salvatore

Matt Donovan vs Edward Watson

Ovviamente io ero stata estratta,e guarda un pò chi mi era capitato!

Giuseppe Salvatore sorrideva orgoglioso.Probabilmente c'era il suo zampino.Forse è per questo che era presente:voleva vedere chi dei due fosse più forte.

Caroline se la cavò molto bene.Vicky stava nella terza categoria con me,ma Car la odiava e questo rendeva tutto più semplice.

Dopo trenta minuti,i turni erano conclusi:toccava a me.

Salii sul ring a testa bassa,non volevo guardarlo in faccia.

Il fischiò di Stefan segnò l'iniziò dell'incontro e la fine della sua vita.

Senza perdere tempo,corsi verso di lui,sferrandogli un pugno in piena faccia.Lui non si difese:molto probabilmente non se lo aspettava.

"che c'è sei arrabbiata ragazzina?" chiese facendo il suo solito ghigno.

"Non provocarmi Damon,faresti un grande errore" gli diedi un calcio sulla costola sinistra,costringendolo ad arretrare.

Perchè non mi colpiva?

"che c'è, hai paura di non essere all'altezza Damon?"

Qualcosa nei suo occhi scattò e iniziò a venirmi incontro.

La sua mano colpi la mia faccia,poi il mio stomaco e infine la mia schiena.

Un calcio sinistro mi arrivò al petto.E io caddi.

Il dolore si attenuava.Non stavo sanguinando,non ancora,ma ero finita a terra ,e sapevamo tutti che stare in piedi,era l'unica cosa che ti teneva in gioco.

Damon iniziò a darmi i calci da tutte le parti,ormai non sentivo più niente.Mi concentrai sul ritmo dei colpi e riuscì a bloccare la sua gamba destra.Lo traschinai giù accanto a me.Salii a cavalcioni sopra di lui e inizia a prenderlo a pugni,senza alcuna pietà,proprio come lui aveva fatto con me.

Ero accecata dalla rabbia.Mi aveva ferito e se c'era una cosa dove ero davvero brava,era la vendetta.

Damon cercava di pararsi,ma ormai il suo viso era immerso nel sangue.

"Sei soltanto un vigliacco.Non ti meriti un fratello come Stefan,non ti meriti niente!" avevo urlato quelle parole piene di disprezzo,di rabbia,ma non di sincerita.

POV DAMON

La sua voce mi rimbombava nella testa.Per tutta la vita mi avevano detto che era meglio Stefan,che dovevo essere come lui,comportarmi come lui.Non gli avevo dato retta.

Ma lei...lei con quel sorriso,con quella semplicità,lei che ora mi stava facendo male e non solo fisicamente,ma con quelle parole.Quella frase che da sempre avevo rinnegato a me stesso,quella frase che ormai era stata incisa sul mio cuore.

Improvvisamente non sentii più niente:niente dolore,niente urla,niente di niente.

"Elena basta! Lo stai uccidendo!" Stefan gli urlava contro,lei mi guardava:stava piangendo.

"fammi andare da lui.Perfavore" la mora implorava Stefan che gli aveva già dato il via libera.

"Damon.Scusami,perfavore alzati...ti prego" mi accarezzava il volto con delicatezza.Mi stava facendo male,perchè ormai era tutto un graffio,ma non glielo dissi:mi piaceva il suo tocco leggero,molto più dei suoi pugni.

"Elena..." riuscì a malapena a dire il suo nome.Mi aveva ridotto davvero male.

"Si,sono qui.Ora ti alziamo e ti portiamo in infermeria.Andrà tutto bene" era agitata,ma soprattutto preoccupata.

Io annui alle sue parole,ma in realtà avrei preferito restare lì,sdragliato sul pavimento a guardare lei che mi accarezzava.

Ma cosa stavo dicendo?

Oddio,Damon riprenditi!

Sentii due braccia possenti che mi alzarono e il volto di Elena che sfumava piano piano alla vista dei miei occhi,poi buio.

****

La luce della finestra,illuminò gran parte della stanza:era la mia camera da letto.

Cercai di alzarmi,ma appena accennai un movimento sentii un dolore allucinante attraversare tutto il mio corpo.

"Ehi piano piano,stai giù" Elena era seduta accanto a me.In mano teneva una tazza da thè,mentre sulle gambe aveva un vassoio con una minestra intatta.

"ciao" dissi,cercando di sorridere " da quanto tempo sto qui?"

"sei svenuto e ti sei svegliato ora per la prima volta.Sono passate 4 ore" rispose porgendomi la tazza.

"quello è il tuo pranzo?" chiesi accennando con la testa verso le sue gambe.

"Si,ma non avevo fame.Lo vuoi tu?"

"No grazie.Chissà cosa c'è dentro quella minestra" feci una facciata schifata,facendola ridere " sei rimasta qui tutto il tempo?" aggiunsi poi.

"bhè ti ho ridotto io così.Era il minimo che potessi fare..."

"Ehi ragazzina,ci vogliono ben più di qualche pugno,per distruggere Damon Salvatore" affermai facendogli un sorriso " è passato qualcun'altro?" chiesi,aspettando un bel no come risposta.

"Stefan è venuto un paio di volte.Diceva che doveva prendere qualche medicina per gli altri partecipanti,ma in realtà era in pensiero per te"

"mio padre?"

"No,mi dispiace" abbassò la testa ,iniziando a piangere.

"Ti prego non piangere" allungai un braccio per raccogliere qualche sua lacrima.

"Mi dispiace.Questa è tutta colpa mia.Ho perso il controllo e..-" iniziò a parlare velocemente ma io la fermi all'istante"Non fa niente,io sto bene.Mi riprenderò"

Lei annui ,stringendomi la mano che accarezzava il suo viso.

"Dovresti andare.Ti aspetta uno splendito tour tra le mura dei Pacifici" la presi in giro,con l'intento di farla sorridere e ci riuscii.

I Pacifici erano la fazione più noiosa che potesse esistere.

"Ci vediamo dopo,okay?" mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò da me.

"A dopo Gilbert" sorrisi sorpreso di me stesso.

Quella ragazza,probabilmente,sarà l'unica cosa in grado di farmi soffrire veramente,di sgretolare ogni singola parte di me.Di distruggermi.

 

Ed eccoci con un nuovo capitolo.Sono stata brava,vero?

Ho pubblicato in breve tempo,per farmi perdonare e sono molto orgogliosa di me.

Spero vi piaccia :)

Un bacio.

  
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