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Autore: Tomocchi    13/01/2014    1 recensioni
I pensieri di Liam, il vampiro aiuto chef del Tabatha's, sulla persona amata, Laurell.
Un piccolo omaggio a PinkyRosie e alla sua magnifica storia ''Volevo solo essere una chef pasticcera''.
Spero piccia ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piccola nota: Questa fanfiction è un omaggio alla storia di PinkyRosie, questa: Volevo solo essere una grande chef pasticcera che vi consiglio di leggere! I personaggi non mi appartengono, non sono assolutamente miei, ma bensì di Pinky.

Volevo solo essere una grande chef pasticcera

 

Omaggio

 

 

L’aveva persa.
Aveva perso LA persona che amava.
Laurell Hampton, un’umana che oltre essere bella e abile nella pasticceria, riusciva pure a resistere ai poteri dei vampiri.
Perché sì, lui, Liam, era un vampiro. Un vampiro che lavorava come aiuto chef al Tabatha’s, uno dei locali più in voga e chic della zona, di proprietà del signor Niall Forbes.
Niall era anche suo padre, il suo creatore, colui che lo aveva trasformato in una creatura notturna bisognosa di sangue. E Niall era anche l’uomo che gli aveva portato via la sua Laurell.
Avevano scoperto che oltre a essere una dei pochi umani in grado di non essere plagiata dai poteri dei vampiri, lei era in grado di rimanere incinta di uno di essi –purchè fosse un primario - e poter quindi partorire un vampiro purosangue, una cosa assolutamente eccezionale.
Avrebbe davvero voluto ribellarsi, combattere per tenere la ragazza per sé, ma purtroppo il suo capo era un vampiro millenario, potente e puro, uno degli appunto “primari” : opporsi a lui significava solo morte, e per quanto desiderava lei, teneva anche alla sua vita.
Solo poi se ne era pentito: cos’era ora la sua vita, senza Laurell? Solo sangue e cucina. Certo era la sua passione, ma senza quella persona accanto, la persona speciale, tutto aveva perso significato, si sentiva realmente un guscio vuoto.
Proprio perché Laurell non poteva essere plagiata, il loro amore era stato sincero: l’aveva corteggiata, un po’ insistemente, ma lei l’aveva colpito fin da subito, dal suo fisico ai suoi modi; infine, una sera, l’aveva baciata, senza più potersi trattenere, e lei lo aveva ricambiato, seppur un po’ confusa, come una ragazzina alla sua prima cotta.
Loro si erano amati, ne era più che certo.
Aveva desiderato fare l’amore con lei, ed era certo che anche per la ragazza fosse stato lo stesso, ma era finito tutto troppo presto, e Niall l’aveva portata via da lui.
Una pacca di Noah, un suo collega e amico vampiro come lui –a dir la verità, al Tabatha’s erano tutti vampiri! Tranne Sarah, una aiutante, ma lei era un’umana facilmente plagiabile- lo fece tornare alla realtà: erano in pieno servizio, e stavano preparando i dolci.
Lo sguardo di Liam cadde sul piattino davanti a sé, un dolce che lui stesso aveva creato pensando alla sua amata.
Una panna cotta, dolce e morbida come i modi di fare della ragazza, con una crema al limone leggermente alcolica, forte, bruciante, che riusciva a mandarti in estati proprio come lei, guarnita con dei frutti di bosco come more e lamponi.
La mora rappresentava Niall, l’oscurità che lo aveva privato di tutto, mentre il lampone poteva essere interpretato come il sangue, o chissà, l’amore con questo retrogusto acidulo.
“ Liam, sveglia! È pronto il dolce per il tavolo 4?” lo chiamò Victoria, un’altra sua collega, che al momento stava passando un piattino al cameriere in attesa.
“ Io…si, certo, eccolo qui.” Mormorò, passando la portata e stringendosi meglio la bandana che contenevano i suoi capelli castani, con debolezza e poca convinzione.
Doveva riprendersi, ma era così difficile!
Noah, scherzando, lo aveva consolato dicendogli “Coraggio, la tua vita è ancora lunga, ne troverai altre come lei!”, ma era evidente che lui non aveva mai provato l’amore, o se ne era dimenticato. Non ne avrebbe trovate altre come lei, non ci sarebbe stata un’altra Laurell, nemmeno tra mille anni.
Alzando la testa, come d’istinto, la cercò con lo sguardo, ma senza trovarla.
Figuriamoci, Niall non avrebbe mai permesso che la sua preziosa donna fosse anche solo sfiorata con gli occhi altrui.
Rassegnato, tornò al proprio lavoro con un sospiro pesante.
Senza Laurell, nulla era facile.
Senza Laurell, nulla aveva senso.
Senza Laurell, lui non era più vivo.

 

 

Note Finali: Questa one-shot è su Liam, un personaggio della storia che a me piace molto, ma che purtroppo non è più apparso. Questa ff è nata così: ieri sera, dopo aver letto il capitolo 13, me lo sono sognato, e stamattina ero già qui a scriverla, senza potermi trattenere. Scrivo questi “omaggi” solo a storie che mi colpiscono e che mi stanno a cuore, e questa storia è davvero bella, credetemi.
Spero che a Pinky possa piacere, e che piaccia anche a voi che leggete!
Alla prossima :*

   
 
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