Piccola nota: Questa
fanfiction è un omaggio alla
storia di PinkyRosie, questa: Volevo
solo essere una grande chef pasticcera che vi consiglio di
leggere! I personaggi
non mi
appartengono, non sono assolutamente miei, ma bensì di Pinky.
Volevo solo
essere una grande chef pasticcera
Omaggio
L’aveva
persa.
Aveva perso LA persona che amava.
Laurell Hampton, un’umana che oltre essere bella e abile
nella pasticceria,
riusciva pure a resistere ai poteri dei vampiri.
Perché sì, lui, Liam, era un vampiro. Un vampiro
che lavorava come aiuto chef
al Tabatha’s, uno dei locali più in voga e chic
della zona, di proprietà del
signor Niall Forbes.
Niall era anche suo padre, il suo creatore, colui che lo aveva trasformato
in una creatura notturna bisognosa di sangue. E Niall era anche
l’uomo che gli
aveva portato via la sua Laurell.
Avevano scoperto che oltre a essere una dei pochi umani in grado di non
essere
plagiata dai poteri dei vampiri, lei era in grado di rimanere incinta
di uno di
essi –purchè fosse un primario - e poter quindi
partorire un vampiro
purosangue, una cosa assolutamente eccezionale.
Avrebbe davvero voluto ribellarsi, combattere per tenere la ragazza per
sé, ma
purtroppo il suo capo era un vampiro millenario, potente e puro, uno
degli
appunto “primari” : opporsi a lui significava solo
morte, e per quanto
desiderava lei, teneva anche alla
sua
vita.
Solo poi se ne era pentito: cos’era ora la sua vita, senza
Laurell? Solo sangue
e cucina. Certo era la sua passione, ma senza quella persona accanto,
la
persona speciale, tutto aveva perso significato, si sentiva realmente
un guscio
vuoto.
Proprio perché Laurell non poteva essere plagiata, il loro
amore era stato
sincero: l’aveva corteggiata, un po’ insistemente,
ma lei l’aveva colpito fin
da subito, dal suo fisico ai suoi modi; infine, una sera,
l’aveva baciata,
senza più potersi trattenere, e lei lo aveva ricambiato,
seppur un po’ confusa,
come una ragazzina alla sua prima cotta.
Loro si erano amati, ne era
più che
certo.
Aveva desiderato fare l’amore con lei, ed era certo che anche
per la ragazza
fosse stato lo stesso, ma era finito tutto troppo presto, e Niall
l’aveva
portata via da lui.
Una pacca di Noah, un suo collega e amico vampiro come lui –a
dir la verità, al
Tabatha’s erano tutti vampiri! Tranne Sarah, una aiutante, ma
lei era un’umana
facilmente plagiabile- lo fece tornare alla realtà: erano in
pieno servizio, e
stavano preparando i dolci.
Lo sguardo di Liam cadde sul piattino davanti a sé, un dolce
che lui stesso
aveva creato pensando alla sua amata.
Una panna cotta, dolce e morbida come i modi di fare della ragazza, con
una
crema al limone leggermente alcolica, forte, bruciante, che riusciva a
mandarti
in estati proprio come lei, guarnita con dei frutti di bosco come more
e lamponi.
La mora rappresentava Niall, l’oscurità che lo
aveva privato di tutto, mentre
il lampone poteva essere interpretato come il sangue, o
chissà, l’amore con
questo retrogusto acidulo.
“ Liam, sveglia! È pronto il dolce per il tavolo
4?” lo chiamò Victoria, un’altra
sua collega, che al momento stava passando un piattino al cameriere in
attesa.
“ Io…si, certo, eccolo qui.”
Mormorò, passando la portata e stringendosi meglio
la bandana che contenevano i suoi capelli castani, con debolezza e poca
convinzione.
Doveva riprendersi, ma era così difficile!
Noah, scherzando, lo aveva consolato dicendogli “Coraggio, la
tua vita è ancora
lunga, ne troverai altre come lei!”, ma era evidente che lui
non aveva mai provato
l’amore, o se ne era dimenticato. Non ne avrebbe trovate
altre come lei, non ci
sarebbe stata un’altra Laurell, nemmeno tra mille anni.
Alzando la testa, come d’istinto, la cercò con lo
sguardo, ma senza trovarla.
Figuriamoci, Niall non avrebbe mai permesso che la sua preziosa donna
fosse
anche solo sfiorata con gli occhi altrui.
Rassegnato, tornò al proprio lavoro con un sospiro pesante.
Senza Laurell, nulla era facile.
Senza Laurell, nulla aveva senso.
Senza Laurell, lui non era più vivo.
Note
Finali: Questa
one-shot è su Liam, un personaggio della storia che a me
piace molto, ma che
purtroppo non è più apparso. Questa ff
è nata così: ieri sera, dopo aver letto
il capitolo 13, me lo sono sognato, e stamattina ero già qui
a scriverla, senza
potermi trattenere. Scrivo questi “omaggi” solo a
storie che mi colpiscono e
che mi stanno a cuore, e questa storia è davvero bella,
credetemi.
Spero che a Pinky
possa piacere, e che piaccia anche a voi che leggete!
Alla prossima :*