La guancia le bruciava da morire e le ferite sulle braccia e sulle gambe pure. Scarlet riusciva a malapena a stare in piedi.
L'uomo che l'aveva sorretta per la vita l'aveva fatta sedere a terra e le aveva ripetuto più volte di stare tranquilla. Scarlet capiva a malapena dove si trovava e non riusciva bene a mettere a fuoco colui che l'aveva salvata. Di certo il buio della notte non l'aiutava. Rimase per un tempo che sembrò interminabile con lo sguardo fisso a terra, senza dire nulla. L'uomo si era seduto poco distante da lei e scrutava in silenzio il paesaggio circostante. Probabilmente stava tenendo d'occhio che non sopraggiungesse qualcuno lungo la strada.
Ad un certo punto Scarlet ricordò il lungo nitrito di Hidalgo e come spinta da una forza invisibile si alzò. Il dolore la percorse da capo a piedi e la costrinse ad inginocchiarsi nuovamente a terra.
L'uomo si girò verso di lei.
- Devi stare calma ancora per un po', sei molto debole. - gli disse con voce calma.
- Calma? - Scarlet pronunciò quella parola quasi con cattiveria. Poi alzò la testa verso l'uomo che l'aveva salvata. Un cappuccio bianco gli nascondeva gran parte del viso e lei non riuscì a guardarlo negli occhi.
- Qualcuno ha appena cercato di ammazzarmi e tu mi dici di stare calma?!
Scarlet riuscì ad alzarsi in piedi e senza dire altro si mise a correre. Le lacrime ricominciarono a scendergli dolorose lungo le guance ferite e ad ogni falcata tutto il suo corpo urlava di dolore.
- Hidalgo! Hidalgo!
La sua voce squarciò il silenzio della notte quasi con violenza. Gli stivali continuavano ad impigliarsi nel terreno rallentando la sua corsa e la terra si alzava al suo passaggio sporcandogli i vestiti. Non riusciva a pensare a nulla. Il dolore offuscava ogni sensazione, ogni emozione, ogni azione. Le lacrime stavano scendendo senza che lei nemmeno se ne accorgesse e non riusciva a controllare il suo corpo non avendo la minima consapevolezza di dove stesse correndo.
Un'ultima falcata e il piede destro si incastrò in una radice che fuoriusciva dal terreno. Sassi e terra raggiunsero il viso di Scarlet quando cadde violentemente a terra dopo quella corsa folle e senza senso.
- Hidalgo.. - sussurrò.
Decise di lasciarsi andare e di non reagire. Tutto divenne vacuo, tutti i rumori e le sensazioni vennero risucchiate all'unisono in un grande buco nero.
Poi più nulla.
***
- Capitano?
L'uomo non rispose subito. Quel cadavere, riverso a terra con il viso contro il terreno, lo aveva molto turbato. Era uno dei suoi migliori uomini e ora era lì, inerte. Morto. Uno dei suoi migliori uomini, il quale vantava un addestramento duro e che preparava a tutto, era morto. Morto per mano di qualcuno migliore di lui. Ma chi poteva essere migliore dei suoi uomini, addestrati per diventare macchine da guerra infallibili?
- Capitano? - ripeté la voce.
Il Capitano si riscosse. - Novità? - rispose freddamente.
Il giovane cadetto si schiarì la voce e un ombra di tensione apparve sul suo volto.
- Qui attorno ci sono segni di lotta, molto violenta si direbbe. C'è molto sangue a terra. - il giovane fece una piccola pausa per ascoltare eventuali commenti del Capitano, ma quest'ultimo non disse niente. - A giudicare dalle ferite, chi l'ha ucciso ha usato armi da taglio di diverso tipo e soprattutto è molto ben addestrato. - concluse quindi il cadetto.
- Tracce della ragazza? - chiese il Capitano con voce dura, quasi non avesse ascoltato la spiegazione che gli era appena stata fornita.
- Nessuna, supponiamo che qualcuno l'abbia protetta. Di certo non è stata lei ad uccidere il nostro uomo. - rispose il giovane.
Il Capitano si abbassò a terra per vedere meglio il cadavere riverso tra l'erba del campo. Le ferite mortali dell'uomo erano certamente quelle al collo, decise e molto profonde. Chi aveva ridotto il suo uomo in quelle condizioni sapeva uccidere.
Il Capitano si rialzò e, senza staccare gli occhi dal cadavere, si rivolse al cadetto.
- Va a chiamare Charles. Dobbiamo ritrovare la ragazza. - disse con la sua solita voce estremamente fredda.
- Subito, Capitano. - il giovane fece il saluto militare e si girò per andare a svolgere il suo compito.
Il Capitano non riusciva a staccare gli occhi da quel cadavere orrendamente ucciso. Aveva riconosciuto lo stile, tagli netti e profondi, nessun rimorso. Tutto pur di salvare la ragazza.
Ne era certo. Non poteva essere altro che lui.