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Autore: Ali del Vento    13/01/2014    0 recensioni
Serie 1
L'incantesimo è spezzato, Belle e Gold sono accanto al pozzo,ma qualcosa di diverso sta per accadere...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Jefferson/Cappellaio Matto, Regina Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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2
Lieto Fine


 

Rinchiusa nella parte più alta della torre della dimora del Signore Oscuro, Belle urlava ed implorava che lui la lasciasse andare.
Tremotino la poteva sentire dalla sala da pranzo dalle enormi finestre sprangate da pesanti tende rosse ricamate d’oro mentre cercava nella sua memoria una spiegazione a ciò che era avvenuto.
-Deve essercene una, eravamo a Storybrooke. Ora siamo qui ed è tutto diverso. No! – scattò in piedi- nonono! – ripeté velocemente con la sua voce stridula da folletto.
Si avvicinò all’enorme credenza in legno bianco e l’aprì: tutta la sua collezione di porcellane preziose era intatta.
Prese una tazzina tra le mani.
Persone. Tutti questio utensili erano persone… Come ho potuto…
Un istante dopo mischiata alla voce della sua coscienza, si unì di nuovo quella del folletto
Ah ah Tremotino! Ah!
Si picchiettò un dito sulla fronte:
 – Pensa Tremotino pensa, cos’è andato storto, cosa non hai calcolato?
Scattò di nuovo come una molla. Era incredibile come in pochi istanti si stesse riabituando a camminare e saltellare in giro per casa quando aveva passato una vita con il bastone nei panni del temuto signor Gold.
Era tutto in ordine, ma non era tutto come prima no! Le tazze erano intatte, l’armadio anche, e lui! Solo Belle era rimasta la ragazza che lui rincontrato nel negozio d’antiquariato.
Aveva viaggiato nel passato?
E forse erano finiti tutti gli altri lì come loro? E se davvero aveva fatto un salto nel passato, allora anche Biancaneve e Azzurro ancora non avevano avuto la piccola Emma?
Quindi non era stato ancora lanciato il sortilegio ma se lui era così allora Beafire…lo aveva comunque perso.
Non riusciva a capacitarsi ma aveva la sua magia… La magia!
Si avvicinò allo specchio coperto dal telo strappandolo di netto.
-Mostrati strega!
Una sfocatura bluastra apparve nello specchio e poco dopo il volto di Regina, il sindaco di Storybrooke gli sorrideva di sghembo.
-Signor Gold che piacere! Oh bè visto come si è conciato forse dovrei chiamarla Tremotino.
-Regina!- calcò sulla R – bene bene bene. E’ opera tua quindi!
-Certo che sì caro Tremotino. Come puoi ben vedere, io sono rimasta al di qua. A Storybrooke! Anzi, noi tutti, tranne te e Bella. Non sei felice di avere accanto la tua amata?
Erano stati catapultati lì solamente loro due? Perché e soprattutto,come aveva fatto?
-Vedi Tremotino, quando mi hai fatto firmare il contratto, anche io, come te, ho posto una piccola clausola alla fine. Talmente piccola che tu, non te ne sei neanche accorto!
Rise di nuovo mentre il folletto chinava la testa di lato aggrottando le sopracciglia e fece apparire il contratto dinnanzi.
-Si, hai capito bene.. Oh hai la tua magia è vero, ma io ho un sortilegio molto più potente. Che non puoi spezzare. E così ora tu ti trovi in un luogo triste e solitario mentre io… di qua.. sarò la nuova Regina di Storybrooke!
Rise sguaiatamente.
Tremotino schioccò le dita facendo prendere fuoco al contratto. Strinse la mano a pugno.
-Non sapevo che avresti trovato il modo di portare la magia qui, in questo mondo orribile. Ma un colpo di fortuna mi può capitare – gli inviò un bacio soffiandolo dalla sua parte e lui anche se non poteva arrivargli davvero, si scansò.-Oh non essere triste caro Tremotino, ora hai il tuo lieto fine. A proposito, ti saluterò tuo figlio quando mi capiterà tra le mani!
Sparì lasciandolo solo.
Un urlo disumano riempì il vuoto della stanza e di tutta la foresta incantata.
Belle si zittì e si rintanò in un angolo della stanza della torre che occupava. Cos’era stato? E perché si trovava lì? E soprattutto dov’era finita?
Belle neanche sapeva chi lui fosse quello strano essere che ora stava urlando, erano lì da soli. Soli! Come si sarebbe difesa da lui?
Soli. E Belle nemmeno sapeva chi lui fosse, si disse nella testa Tremotino
-Così io ho i miei poteri, in un posto isolato, e non posso tornare indietro? Credi davvero di riuscire a tenermi lontano dal mio progetto di riavere Bea?-
Il suo progetto di tornare ad avere una famiglia, stava sfumando di nuovo.
Prese il bastone che era posato lì accanto alla credenza e con la rabbia di Tremotino e Gold insieme spaccò lo specchio in mille pezzi, che però si ricompose in men che non si dica. Era tutto magico lì. Urlò per un’infinità di minuti che a Belle parvero ore.
Nonostante il terrore che provava, lei era un osso duro. Al manicomio dov’era stata era pieno di pazzi urlanti, e un omuncolo verde non l’avrebbe certo avuta vinta su di lei.
Si chinò sul tappeto sedendosi a terra, poggiò il volto sulla morbida coperta del letto ed iniziò a piangere.
 

  
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