So di avere altre fic in sospeso e chiedo scusa. Ma di nuovo mi è presa l’ispirazione…per un’altra fic! Cosa ha fatto Edward? il suo New Moon! È una storia che come le altre non sa dove arriverà (se arriverà soprattutto, non c’è da aspettarsi molto. La scrivo così, per curiosità anche mia. Niente di più J spero comunque vi piaccia!)

 

 

-Tu…non…mi vuoi?-

-No-

 

No No No così semplice da pronunciare, così difficile da cancellare

 

-Tu non sei la persona giusta per me, Bella-

 

Terribile bestemmia. Terribili parole.

 

I suoi occhi rassegnati chiedevano solo perché. Perché le stavo infliggendo quel dolore.

 Perché aveva cambiato idea.

Mi sembra assurdo che mi abbia creduto. Quando ha abbassato lo sguardo con un flebile –se ne sei certo- perché mi hai creduto Bella? Perché non hai insistito? Mi hai reso tutto troppo facile. O difficile.

Tu ti fossi ribellata forse mi sarei arreso. Infondo non ho mai voluto arrivare fino in fondo con quella messinscena. Desideravo tu mi fermassi come ho desiderato che tu mi credessi.

Negarti l’ultimo abbraccio è stato difficile. Ma non più del resto. Ti ho lasciata. Ancora non me capacito. Ti ho lasciata e con te ho lasciato il mio amore, la mia unica possibilità de sentirmi ancora umano. sono sparito tra gli albero e tu hai tentato di seguirmi. Ti ho sentita urlare il mio nome. Ho avvertito il tuo dolore in ogni sospiro, in ogni lacrima. Ma non mi sono voltato indietro. Ormai ho scelto la strada da percorrere. E, senza consenso, ho scelto anche per te. Forse mi odierai. Lo spero.

Per quanto dolore mi provochi l’idea, è l’unico modo perché tu possa andare avanti. Sono stato egoista per mesi, tenendoti per me, amandoti e lasciandomi amare. Adesso è giunto il momento che mi preoccupi della tua vita. Jasper ha rischiato di ucciderti. Il mio fratello poteva essere causa della tua morte. Da quando ti ho incontrata la prima volta ho segnato la tua ora. Io sono la causa di tutto. E io ho dovuto rimediare. Soffri, lo so. ma guarderai avanti. Sei un’umana. Per quanto speciale, sei solo un’umana. E dimenticherai. Andrai avanti con la tua vita. Finirai la scuola e poi ti iscriverai a un’università. Conoscerai un ragazzo normale, le mie mani tremano al pensiero. Lui ti amerà e sarà il tuo protettore, anziché un mostro da cui devi essere difesa. Ti darà ciò che io non ti ho mai dato. E crescerai, felice. Poi un giorno tornerò, perché la gelosia e il desiderio saranno troppo grandi. E ti vedrò allegra, rilassata, innamorata di qualcuno che non sono io. Allora capirò cosa mi sono perso, ma sarà troppo tardi. Il tuo destino è essere felice. Il mio è rimpiangerti. E va bene così. Ma so che non resisterei a lungo sapendoti con un altro. È per questo che devo andarmene.

-Edward?- quasi sussulto. Non mi sono accorto della presenza di Alice in camera mia. Non mi volto. –dimmi.- -siamo pronti. Andiamo?- la sua voce è fredda. Mi controllo per non ascoltare i suoi pensieri. Non mi interessano.

-certo.- l’indecisione vibra nell’aria. –Edward?- -dimmi.- -sei sicuro?- -lo sono.- sospira

-è una decisione avventata. Te ne pentirai. Lei ti ama. Soffrirà. Sta soffrendo.- stringo i pugni.

-guarirà- mormoro. –no! Non è vero e l osai! Sai com’è fatta! È innamorata Edward! perché fai così? Perché non vuoi pensare a lei?- mi giro di scatto, furioso –non penso a lei? È per lei che me ne sto andando!- ringhio, arrabbiato. Alice mi affronta, anch’essa furibonda. –tu stai scappando1 hai paura di affrontare una vita diversa. Hai paura di essere felice con lei!- -ciò di cui ho para è che Bella possa essere in pericolo…per causa mia. Non ti rendi conto? Le abbiamo già rovinato la vita abbastanza.- non riesco a guardarla negli occhi perché so che se potesse sarebbero colmi di lacrime. Quando parla la sua voce è rotta. –non mi hai dato nemmeno possibilità di salutarla! Ti prego Edward! almeno lasciami aiutarla! È persa nella foresta! Sta male!- torno a darle le spalle per non farle vedere il dolore che lacera il mio viso. Tento di controllare la mia voce.

- no. Ora partiremo. Finisce qui. Charlie la troverà tra breve.- sono risoluto. Alice lo capisce perché sospira, rassegnata. –come vuoi.- mormora, prima di voltarsi e raggiungere la porta –un’altra cosa Alice…non ti azzardare a spiare il suo futuro. Non controllarla mai. Abbiamo già commesso troppi guai.- concludo, stanco. Quanto risponde, la voce di Alice è tanto arrabbiata e triste da colpirmi. –ne stai commettendo uno ancora più grande!- urla, prima di correre via.

Rimango immobile a guardare fuori dalla finestra di quella che sarà la mia vecchia casa. Mi pare di vedere la foresta che racchiude la mia Bella. Spalanco i vetri e con forza urlo tutto il mio dolore. E, in qualche modo, mi sembra di sentire il suo pianto intrecciarsi al mio.