-Io invece trovo tenero il fatto che tu non riesca a dormire lontano da casa- disse Hiroto con semplicità, mentre buttava un altro sorso di the caldo giù.
Midorikawa lo guardava dal suo tavolo, lo scuratava piano e con attenzione: non c'era malizia nelle sue parole, ma piccole note di dolcezza.
Ogni notte Midorikawa non riusciva a dormire e, come da copione, si sedeva vicino alla stanza di Hiroto.
Erano migliori amici, anzi, erano fratelli; ma il verdino non riusciva a sentirsi completo se non era con lui.
------------------ notte, ore 00:13
Ryuuji si alzò dal letto e, a piedi nudi, si avvicinò alla camera dell' amico. Era unica.
il colore, le dimensioni, arredamento era lo stesso delle altre, ma lì dentro non c'era un altro ma lui.
Portò la mano sulla maniglia e strinse gli occhi così forte da vedere le lucine: premere e spingere quella maniglia era un impresa.
Rimase alcuni minuti a guardare la lastra di legno per poi farsi coraggio ed entrare.
-Hiroto ...?- sussurrò piano al suo orecchio e il ragazzo si voltò dall' altra parte, cadendo senza grazia dal letto.
-maledett_ Mido-Kun! che ci fai qui? E poi a quest'ora perchè non dormi?- gli domandò innervosito.
-Hiroto ... non risco a dormire. Mi manca il Sun Garden.- e fu così che Hiroto si alzò e si rimise a letto ospitando il pistacchietto.
Lo coccolò fino a che non si addormentarono beatamente abbracciati, come succedeva anni e anni fa, all' orfanotrofio