14 gennaio 2010
Sono Francesca, ho diciassette anni e vivo a Firenze.
San Niccolò è uno dei quartieri più disprezzati dalla gente
della mia città, ed io non ne ho mai capito il motivo.
Insomma, la gente per bene sta dappertutto, proprio come la
delinquenza.
Allora perché prendersela con il mio quartiere?
Ok, ho capito che Firenze è una città che vuole raggiungere la
perfezione. Ma nelle altre città stanno messi peggio.
E poi per me Firenze è già perfetta …
Oggi sarei dovuta andare a scuola. Invece, come mio solito,
ieri ho litigato con i miei genitori, e gridando mia madre mi ha chiesto di non
tornare più a casa.
Qualche volta li seguo i consigli di mamma.
Adesso mi trovo a vagare per le strade di Firenze, senza una
meta ben precisa.
O meglio, una meta ce l’ho, ma sarà molto difficile
raggiungerla.
Voglio trovare l’Abstergo!
Ho letto su internet che si trova a Montreuil,
in Francia. Esattamente nell’industria della Ubisoft.
Perché cerco una cosa del genere? Perché la realtà in cui vivo
spesso mi porta a immedesimarmi così tanto nei videogiochi, da desiderare che
sia quella la vera realtà.
Il mio desiderio più grande è andare all’Abstergo,
per farmi chiudere in un Animus per il resto della mia vita.
Magari riuscirei ad incontrare l’unico uomo che è riuscito a
rapirmi il cuore …
Si, perché vivendo continuamente nei videogiochi, non ho mai
avuto modo di innamorarmi. Con i ragazzi reali non ci voglio neanche parlare. Sono
tutti stupidi, e convinti del fatto che una ragazza non sappia neanche tenere
un joystick in mano.
Si sbagliano. Ma non mi va di perdere tempo per convincerli.
Perché dovrei convincere qualcun altro di qualcosa? Non è
questione che mi riguarda.
Io adesso voglio solo riuscire a trovare quel dannato aeroporto
per arrivare in Francia!
E intanto scrivo su questo quaderno. Scrivere mi aiuta a
sfogarmi e a riflettere sulle cose. L’unica materia in cui vado bene a scuola è
proprio italiano.
L’aggiornerò periodicamente su ogni mio spostamento e su ogni
mia azione, sarà il mio diario di viaggio personale.