La sua pelle bianca, morbida e invitante. La sua voce, il suo corpo. Lo vedo con la coda dell'occhio, mentre si accarezza un fianco, furtivo, cercando di capire quali occhi lo seguono nei suoi gesti , cosa c'è di diverso adesso, in quel gesto. Mi vede, vede che lo fisso , immobile , in compagnia delle mie più sporche magie. Si , le chiamo così, perché per me lo sono. Sporche, mentre lui ti ama, tu scegli un corpo. Uno che non sia casuale, uno che rivedrai sempre. Lo guardi, lo scegli. E' tuo nei tuoi pensieri. Lo possiedi sotto un aspetto diverso, vivo. E' il desiderio di ottenere un qualcosa che non puoi chiedere. Si fa forte, schiena rigida. I tuoi pensieri i offuscano.. immagini sbiadite. Un respiro, pelle sudata. Ti sfreghi le mani, chissà se sanno ciò che penso. No, non lo sanno, allora continuo. Mi ci immergo dentro, più sporco, più vivo. Nessuno mai potrà vedere, solo io. Brividi su per la schiena , lui sopra di me. Mi guarda, come quando si desidera una goccia d'acqua nel bel mezzo del deserto, lui ti vede, di nuovo. Vede il tuo sorriso, quel rossore sulle tue guance ma schivo, si allontana, e allora continuo, ancora, non mi basta mai. E' il mio mondo, e in questo istante lui ne fa pienamente parte, ne è il protagonista. Un generatore di piacere che si imbizzarrisce, pesante, mi schiaccia il cuore, non sento niente. Solo piacere, passione. Mi sfiora, mi guarda e passa di nuovo. Adesso sa cosa penso, ma è un gioco perfetto nella mia testa. Rabbia, una cosa comune quando desideri chi non puoi avere. Movimenti sincronizzati, ci sono solo due bestie su quelle lenzuola che giocano a farsi male a creare un mondo insieme. Sanno che è sbagliato, ma continuano, è un prezzo ragionevole da pagare per avere tutto questo. E lo paga, lo pago anch'io, ci piace, quella sensazione quando vi trovate uno dentro l'altra, e i vostri corpi si rincorrono, si cercano, grondano piacere durante quei movimenti, quelle mani. Alzo la testa , lui parla con una donna. E sale una scintilla di gelosia, si, solo perché quella donna ha interrotto quel flusso di fantasie perfetto nella mia immaginazione. Gelosa, per avermi , anche solo per un attimo, rubato il tempo, l'attenzione. Allora non continuo più. Scelgo di smettere, di pensare ad altro, anche se difficile. Tutto torna al proprio posto, anche se niente in me ha davvero un posto assegnato, suo. Tutto a casaccio, che vita. Pian piano ogni immagine si affievolisce, sparisce. Torno alla realtà, non mi piace.. Ma sono qui. Aspetterò di tornare a casa , per tornare a quelle immagini meravigliose. Aspetterò , e chiederò alla mia immaginazione di farmi provare tutto , di nuovo. La mia schiena suda di nuovo, il sonno scende, ti vedo... la tua pelle bianca,morbida e invitante. La tua voce, il tuo corpo.....