Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Laila    22/11/2004    7 recensioni
E' la storia d'amore fra Ron ed Hermione che con le sue evoluzioni o involuzioni ci viene raccontata dalle pagine del diario di lei...Ho cambiato il titolo che prima era _Incubo Vs Sogno_ ma la storia é sempre quella e non é +una one-shot. Laila
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

- Ron è all’ospedale -

Dopo quella telefonata sono crollata in depressione.

 

Batto i denti, i miei magnifici denti e aspetto, già aspetto…perché è questo che si fa in una sala d’aspetto.

Si aspetta una qualsiasi notizia col fiato sospeso a mezz’aria, se queste mura ingiallite potessero comunicare sono sicura che ne verrebbe su una biblioteca forse più...ma non riesco a pensare ai libri ora, anche se non so come ci sono arrivata lo stesso…

 

- Hermione! - mi sento chiamare.

E’ arrivata Molly con gli altri Weasley, c’erano da prima ma erano andati in cappella, mi alzò dalla sedia di scatto e lei mi abbraccia spaventata, è freddissima, di questo non mi sorprendo fuori c’è la Chiesa, fuori sono meno quattro gradi.

 

- Se me ne fossi resa conto da quelle prime perdite al naso – sussurrò la donna con disprezzo verso sé, mentre Arthur cercava di calmarla con un abbraccio.

- Come sta? Hanno detto niente? – mi chiede lui.

Scuoto la testa, le parole s’impiccano in gola da sole.

Dottori bastardi, ne passa proprio adesso uno di fianco a noi senza voltarsi.

 

 

Ce l’ho fatta, la porta è questa? chiedo ad un infermiera, ma mi dice di non stare più di un quarto d’ora, tanto io ho il gira tempo borbotto, ma lei non capisce e se ne và.

Prendo un respirone ed entro. Adesso o mai più.

Eccolo lì, il rossino dei miei stivali nascosto tra le coperte bianche.

Non lo vedevo dalla tanto e guarda tu come si è ridotto…la pelle pallida e spenta, il viso smagrito e pure le occhiaie, non resisto mi viene da piangere, no invece ce la faccio forse, tirò su col naso.

Ronald si volta a guardami, oso pensare a quanto sforzo ci metta solo in quello.

- Ciao – sussurra accennando l’ombra di un caro sorriso.

Vado lì vicino e gli prendo una mano nelle mie come se questo possa guarirlo dalla leucemia.

- Come stai? – che domanda idiota, ritenta sari più fortunata.

- Come vedi sono qua – mi risponde ironico.

- Io… devo dirti una cosa…è importante – sento tremare la mia voce.

Ron mi guarda in modo più attento ora, come sono belli i suoi occhi.

- Tu…io, ti amo Ronald Weasley. – quanto ho aspettato per dirlo, impaurita dagli eventi che sarebbero scaturiti dalla sua risposta, in ambedue i casi.

Ora mi sento così sciocca, ma è come se fossi anche più leggera priva di quel segreto.

Aspetto la sua risposta con un ansia sempre maggiore.

- Non puoi farmi questo…tu per me sei solo un’amica ma niente più…e ora che fai? Vuoi vedere se il tuo amore mi salva? Vuoi provare se riesci a stare con un moribondo come me? - è arrabbiato ma la sua voce è prigioniera di un rantolo e io mi sento sprofondare.

Mi fa male non riesco a respirare, le sue parole si raggrumano in un singhiozzo e quando guaisco per farlo uscire scendono anche delle lacrime.Vere per quanto lui non ci creda.

- Io…io ti amo veramente, ti amo – ripeto tra la disperazione.

 

 

- Ti amo –  ripeto e mi sveglio rigata dal pianto. Era un incubo? Spero che non sia premonitore.

Siedo sul materasso, sono permeata di sudore ma ho i brividi, ricordo, sono all’ultimo anno, casa Grifondoro e Ron sta bene, o almeno l’ultima volta che l’ho visto era così.

Cerco di risistemarmi tra le coperte e prender sonno, dopo un po’ che mi rigiro sembra funzionare.

 

 

C’ è l’allenamento, il cielo è terzo, la giornata promette bene.

Al momento sono fra gli spalti con la sorellina Weasley.

E’ il primo giorno di Harry come capitano della squadra e non volevo perderlo per niente al mondo, così scaccio i cattivi pensieri e seguo la scena.

Harry è proprio un urlatore nato, smanetta di qua, manda al diavolo di là…sì, devo riconoscere che è proprio cambiato dalla prima volta che l’ho visto, si è amalgamato nella squadra e non si fa mettere sotto gamba da nessuno, soprattutto dai nuovi.

- Grande Harry! – mi dice Ginny -  Ha fatto proprio bene a sostituire Mcmeal, è in classe con me ma è veramente un tipo antipatico - sogghigna.

Mancano quasi dieci minuti alla fine dell’allenamento quando un ragazzo urta Ron con la spalla, non sembra esser successo nulla di grave ma dopo un po’ Ron si tiene la testa fra le mani come se stesse per cadere, fa cenno ad Harry e scivola  giù in picchiata.

- Sembra che gli giri la testa – sussurrò Ginny perplessa mentre suo fratello si sedeva sull’erba.

Il sopravvissuto sospese il gioco e incitò tutti i ragazzi a scendere nel prato.

Presi la scopa che non so perché avevo portato con me e mi precipitai in picchiata anch’io… un ciuffo di capelli dispettoso mi oscurò un attimo la visuale ma quando finalmente discesi, lasciai perdere la scopa e gli corsi in contro.

- Ron – urlai fissandolo, gli colava del sangue dal naso.

- Hai un fazzolettino? – mi chiese con tutta calma, per un attimo rividi il Ron moribondo del sogno.

Feci di più, preso un fazzolettino dalla tasca glielo appuntai sul naso.

Mi sentivo scossa.

- Ma tu…tremi – mormorò Ron tamponandosi il naso al posto mio e stringendomi dolcemente con il braccio libero.

- Tutto bene? – fece eco Harry da lontano, mentre tutti ci guardavano.

Ron liberò la mano che mi abbracciava e fece due cenni, OK e A DOPO.

- Sgombrate il campo, andiamo a cambiarci – ordinò il capitano verso il gruppetto curioso che blaterava sommessamente lanciando a Ronald un enigmatico occhiolino.

- Che c’è piccola? Raccontami – mi disse in un soffio sull’orecchio.

Rimasi zitta un istante mordendomi il labbro, certo non potevo dirgli del mio incubo.

- Sicuro di star bene? Non ti esce più il sangue? -

- Ragazza! Era solo una scorticaturina da niente! Io sono donatore sano da anni! –

Non sai quanto mi consola volevo dirgli, ma forse la malattia del sogno rappresentava qualche mia paura, forse rappresentava questo gelo che mi percorreva il corpo.

- Tranquilla – Mi carezzava con tutte e due le mani ora.

Lo scostai riacquistando un briciolo di lucidità.

- Ron, tu resterai con me anche dopo la fine della scuola? - Non volevo perderlo come avevo perso gli amici babbani delle elementari che nemmeno più mi salutavano.

- Si – Mi baciò sulla fronte.

- Anche se Voldemort mi attaccasse? Tu… -

- Si certo – non mi lasciò finire dandomi un altro bacio lì.

- E non ti dimenticherai di me, nemmeno quando sarai... sposato e lontano? – biascicai con voce più acuta.

A questo non rispose. Ecco lo sapevo! Mi ha guardata con un alzata di sopracciglia come per darmi della pazza furiosa che si fa troppi problemi.

.

- Bene, dopo quello che mi hai detto…- disse con stizza portandosi ad un palmo dal mio naso.

 

- …Dove pensi che vorrei baciarti ora? – questo lo disse con un tono tutt’altro che arrabbiato.

 

Sorrise e mi fece nasino, io mi sentii d’un tratto rigida e stupefatta, sentivo bruciare terribilmente nel petto i battiti.

- Ti amo Ron – il sussurro dei sussurri detto sfiorando le sue labbra.

- Anch’io sciocchina – e detto questo mi baciò regalandomi un sogno.

Quando l’incanto finì, vidi Harry a braccia conserte sorridermi dall’altra parte, Ron deve aver visto la stessa scena fra gli spalti con Ginny.

°°°°°°°°°

Aspetto qualche vostro parere...e mi permetto di pubbliccizzare una fiction originale " L'Alba di Salem " che ho scritto assieme a 3 mie amiche (Isha, Kloen, Shalim tutte sotto il nick " Le_autrici ") su vampiri, cacciatori e licantropi...insomma x chi interessa il genere.

°°°°°°°°°

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Laila