Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: MarmellataGirl    14/01/2014    6 recensioni
La storia prende avvio dalla 4x23. Ha come protagonisti Bonnie Caroline e Stefan. Bonnie compie un viaggio nel tempo e si ritrova insieme ai due vampiri (ritornati umani) nel passato, precisamente 1000 anni nel passato, quando gli Originali erano ancora umani. Qui conosceranno la famiglia al completo. Nel frattempo nel presente gli Originali si accorgono che qualcosa non va con i loro ricordi e chiedono aiuto a Damon ed Elena per scoprire cosa sta succedendo.
Nasceranno degli amori e delle amicizie improbabili. Si troveranno di fronte a degli ostacoli. E vivranno qualcosa che mai avrebbero creduto possibile.
Dalla storia:
- “Mi vuoi come tuo corteggiatore?”
Lei arrossì vistosamente e rimase in silenzio per l’imbarazzo.
“Ti ho messa a disagio vero?”
“No Stefan, sono solo sorpresa. Tu mi chiedi il permesso per essere il mio corteggiatore e io non me l’aspettavo. Di solito le donne non possono decidere nulla in merito a questo, invece tu vuoi sapere il mio parere, come se ti importasse davvero”
“E’ così Rebekah. A me interessa tutto di te. Non farei mai nulla che potrebbe dispiacerti”-
Coppie:
Klaroline, Stebekah, Kennet, Delena, Katlijah
(se non vi piace, non leggete XD)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie, Bennett, Caroline, Forbes, Stefan, Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Niklaus uscì dalla capanna e si diresse nel bosco per raccogliere la legna. La sua mente continuava a ripresentargli l’immagine della ragazza bionda che aveva portato in braccio. Aveva dei bellissimi capelli luminosi e soffici e odorava in un modo magnifico. Non aveva mai sentito un profumo così buono. Non riusciva a capire il motivo, ma era ossessionato dall’idea di guardarle gli occhi. In tutto il villaggio non esisteva una bellezza come la sua, oltre sua sorella. La sua pelle era chiarissima, perlacea. E le sue labbra erano del colore delle rose. Voleva parlarle, starle vicino, sentire il suo profumo.
Mentre raccoglieva dei rami, sentì una risata di donna. Conosceva quella voce, l’aveva ascoltata molte volte nel corso dei mesi. Senza farsene accorgere, vide Tatia, la donna che lui corteggiava, in compagnia di suo fratello Elijah. La delusione si diffuse dentro di sé. Non era abituato a condividere, lui la voleva solo per sé. Non riusciva a sentire ciò che si dicevano, però vide chiaramente la ragazza dare un bacio ad Elijah. Dalla rabbia spezzò il ramo che teneva in mano.
“Tutto bene?” disse una voce dietro di lui.
Si girò e vide Stefan, il ragazzo che avevano trovato nel bosco, che lo osservava.
“Si grazie amico” rispose lui, voltandosi di nuovo verso Tatia che ormai era lontana
“Hai visto qualcosa di spiacevole?” chiese quello con la voce preoccupata
“Solo la donna che amo in compagnia di mio fratello maggiore Elijah” confidò. Avvertiva una connessione con quel giovane. Di solito non era così diretto con chi non conosceva, ma non sapeva perché, sentiva di potersi fidare. Lui lo guardò in modo dispiaciuto, poi gli mise una mano sulla spalla.
“Capisco perfettamente come ti senti. Nel mio villaggio c’era una fanciulla bellissima di cui ero innamorato. Ho scoperto che anche mio fratello provava dei sentimenti per lei”
“E cosa è successo?” domandò curioso
“Lei ha scelto. E non ero io la sua scelta” rivelò Stefan abbassando la testa
Si girò di nuovo nel punto in cui prima aveva visto Tatia. Le parole del giovane sembravano come un presagio per lui.
“Mi vuoi aiutare a raccogliere la legna?” propose a quello
“Certo amico. E’ il minimo per sdebitarmi della vostra gentilezza”
Si addentrarono nella foresta per trovare più tronchi.
“Tua sorella come sta?”
“Bene, si è svegliata. Era solo molto stanca” lo informò
“Sai, non ho mai visto una fanciulla come lei, a parte Rebekah”
“In che senso?”
“I suoi capelli sono così luminosi e la sua pelle è molto chiara. Le donne di questo villaggio hanno tutte i capelli scuri” spiegò
“Noi veniamo dal Vecchio Mondo”
Niklaus era sorpreso. Da quello che sua madre gli aveva raccontato, lei e suo padre si erano trasferiti dal Vecchio Mondo per vivere una vita tranquilla. Era la prima volta che conosceva qualcun altro che provenisse da lì.
“La tua famiglia doveva essere ricca” affermò lui
“Si, mio padre era un proprietario terriero” spiegò
“Anche il mio. E’ il capo qui” disse con amarezza. Quanto avrebbe voluto essere più forte di suo padre. Almeno lui non l’avrebbe più umiliato o picchiato.
Dopo aver raccolto legname sufficiente, si fermò.
“Basta così Stefan. Torniamo indietro”

 
 
 
Bonnie aveva indossato il vestito che Rebekah le aveva prestato. Era molto scomodo, ma avrebbe fatto meglio ad imparare a sopportare, dato che l’abbigliamento di quell’epoca era quello.
“Mamma mia, sembra di indossare la paglia” si lamentò Caroline
“Credo che dovrai abituarti a questo” la prese in giro
“Ma perché non potevamo andare nell’800? Almeno lì gli abiti erano di classe”
Lei sorrise. Era contenta di averla vicino, anche se si lamentava troppo. Uscì fuori e guardò il cielo. Era così tranquillo, troppo diverso dal futuro. Guardò lontano e notò due figure in avvicinamento. La prima era Esther, la seconda era una donna che non conosceva. Quando anche quella la guardò avvertì una scossa. Lei era la strega Bennet, ne era sicura. Vide che la osservava, doveva aver avuto la sua stessa sensazione.
“Ah sei qui, non ti avevo vista uscire” disse Caroline dopo che la ebbe raggiunta
“Quella deve essere la strega Bennet. Ne sono sicura” la informò
“Cosa vorresti fare?”
“Penso che le parlerò in privato. E’ l’unica che può aiutarci qui”
Quando le due donne le raggiunsero, sentì la strega prendere la parola
“Esther, chi sono queste due bellissime fanciulle?”
“I miei figli le hanno trovate nel bosco, insieme ad un giovanotto. La loro famiglia è stata attaccata dai lupi”
“Mi dispiace molto figliole. Io sono Ayana”
“Io sono Bonnie signora. E lei è la mia amica d’infanzia Caroline”
“Dove avete pensato di rimanere, se avete perso tutto?” domandò
“Quando Mikael tornerà ho intenzione di parlargli. Sai come la pensa riguardo i lupi, non credo rifiuterà loro un posto qui” rispose Esther
“Potete stare da me. La mia capanna è molto grande e io vivo da sola”
“Lei è molto gentile signora, grazie”
“Bonnie, Caroline vado a riempire i secchi d’acqua. Volete accompagnarmi?” chiese Rebekah
“Con piacere” rispose la bionda
“Andate voi. Io vorrei parlare con la signora Ayana”
“Va bene.  A dopo”
Lei osservò le due ragazze allontanarsi. Quando Esther rientrò in casa, Ayana si avvicinò a lei.
“Chi sei tu?”
“Io penso di essere una tua discendente. Sono una Bennet”
La donna sgranò gli occhi dalla sorpresa.
“Vieni con me”
Si lasciò condurre nella capanna vicina, dove abitava ed entrò con lei.
“Quando ti ho guardato ho sentito una scossa. Com’è possibile che tu sia una Bennet?”
“Io vengo dal futuro”
La rivelazione venne accolta da una grande sorpresa.
“Devi essere molto potente. Questo tipo di incantesimo è impensabile per me. Perché sei qui?”
“Una mia antenata mi ha detto che dovevo intraprendere un viaggio indietro nel tempo per modificare alcuni eventi che hanno portato al cambiamento del futuro. Sono qui per rimediare, ma non so che fare. Non so come tornare”
“Calmati bambina. Consulterò gli spiriti e ti aiuterò. Se sei venuta qui c’è un motivo. Le cose non accadono senza che ci sia un disegno specifico”
“Grazie Ayana”
“Fino a quando non avrò consultato gli spiriti, non fate nulla di irrimediabile. Non sei venuta sola vero?”
“No, sono qui con due miei amici. Abbiamo inventato la storia dei lupi perché non sapevamo come spiegare la nostra presenza”
“Avete fatto bene. Oggi parlerò con Mikael. Dirò che sei mia nipote, non potrà cacciarvi così. Inoltre non è una menzogna”
“Per quale motivo dovrebbe cacciarci?”
“Mikael è un uomo duro, crudele e che non ama le novità. Potrebbe non volervi. Riferisci ai tuoi amici di stare alla larga da lui”
“Lo farò. Ti ringrazio per tutto, Ayana. Adesso vado a raggiungere Rebekah e Caroline”
“Non fate tardi, mi raccomando”
Uscì e si addentrò nella foresta seguendo il sentiero che aveva visto intraprendere alle due ragazze. Dopo qualche minuto di cammino, una voce emerse dal nulla, spaventandola: “Che ci fai tutta sola?”
Lei si voltò con la mano sul petto dallo spavento.
“Perdonami, non volevo farti paura.” Era Kol più giovane di come lo ricordava.
“Non fa niente. Stavo cercando tua sorella”
“Seguimi, ti accompagno”
Lei lo osservò attentamente. Era gentile. Diverso dal ragazzo strafottente che aveva conosciuto.
“Mi dispiace davvero per la tua famiglia” ammise sincero.
Bonnie lo fissò negli occhi. Il suo sguardo triste la fece sentire a disagio.
“Ti ringrazio. Non è mai facile perdere qualcuno” e gli sorrise.
“Ecco, siamo arrivati. Dì a mia sorella che è il momento di tornare. A nostro padre non piace il ritardo”
Davanti a loro c’erano le due bionde che stavano parlando. Erano di spalle e non li avevano sentiti arrivare.
“Grazie per avermi accompagnata” disse a Kol e si diresse dalle ragazze. Aveva bisogno di allontanarsi dal quel “Non-ancora-Originale” affascinante e gentile.
 
 
Caroline lasciò Bonnie con la strega e andò insieme a Rebekah. Era stata trasformata in vampiro a 18 anni, solo che sembrava più giovane. Aveva i capelli molto lunghi e occhi dolci e buoni. Era completamente diversa.
“Come stai ora?” le chiese
“Molto meglio. Ti ringrazio per il vestito. E’ bellissimo”
“Non c’è di che. Spero davvero che mio padre vi permetta di rimanere. Non capita molto spesso di conoscere persone nuove” le confessò
“Com’è essere l’unica donna in mezzo a tanti fratelli?” domandò
“Non male. Loro mi proteggono, però mi sarebbe piaciuto davvero tanto avere una sorella” disse con tristezza.
Le si strinse il cuore. Aveva sempre saputo che Rebekah era sola. Nel futuro non le era importato molto, dato che si era comportata come una cagna spietata e arrogante, però ora era un’umana. Era solo una ragazzina senza nessuno e senza accorgersene, i suoi occhi erano diventati umidi.
“Mi piacerebbe essere tua sorella” ammise lei. Quella la guardò sorpresa e sorrise.
“Quanti anni hai Caroline?”
“Ho 17 anni”
“E non sei ancora sposata?” domandò con stupore
Notando l’incredulità nella domanda, provò ad inventare una scusa al momento.
“Dovevo sposarmi, ma il mio compagno è andato via” Aveva optato per una mezza verità.
“Perché?”
“E’ stato costretto a partire. E così ora sono sola” ammise
“Mi dispiace. Lo amavi?”
“Si, lo amavo molto”
Raggiunsero il pozzo e immersero i secchi per prelevare l’acqua.
“Tu quanti anni hai?”
“Io ho 15 anni”
15 anni? Erano arrivati tre anni prima la nascita dei vampiri.
“C’era un ragazzo, ero innamorata di lui. Ha chiesto la mia mano a mio padre” continuò quella
“Cosa è successo?”
“Mio padre l’ha ucciso”
Si portò una mano alla bocca dallo sgomento. Klaus le aveva raccontato qualcosa sulla crudeltà di quell’uomo, ma non avrebbe mai pensato potesse essere così anche da umano.
“Ma perché?”
“Non era alla mia altezza. Lui lo ha sfidato ad un combattimento con la spada e lo ha ucciso. Così da allora nessun uomo si avvicina più a me. Hanno tutti paura di lui.”
Spinta dal bisogno di aiutarla l’abbracciò. Le dispiaceva davvero per la sofferenza che pativa a causa della sua famiglia.
“Troverai l’amore Rebekah. Te lo meriti”
“Ciao ragazze” disse Bonnie da dietro
“Ehi sono contenta che ci hai raggiunte” rispose Caroline
“Ehi? Che parola è?”
“E’ un linguaggio che usiamo tra di noi. L’abbiamo inventato. E’ un modo per dire ciao” si giustificò
“E’ carino” ammise lei
“Kol mi ha detto che dobbiamo tornare” informò Bonnie
“Kol?” chiese lei, guardando la strega in modo interrogativo
“Si Kol è mio fratello. Tu non l’hai visto perché stavi male, ma quando vi abbiamo trovati nel bosco eravamo io Kol e Nik. Nik ti ha portato in braccio fino a casa”
Klaus l’aveva presa in braccio? “Lui è il tuo primo amore, io intendo essere il tuo ultimo”
La sua faccia doveva essere diventata rossa.
“Non vergognarti Caroline. Lui l’ha fatto solo per portarti subito a casa. Non si sarebbe mai preso una tale libertà, se non fosse stato necessario”
“Si ne sono sicura” balbettò ancora sconvolta.
Quando giunsero davanti alla capanna, vide Stefan insieme a Klaus con della legna in mano.
“Caroline, sono contento di vederti in piedi” le disse l’amico avvicinandosi
“Sto bene Stefan. Non preoccuparti”
“Sorella, ti presento Niklaus. Lui ti ha portato qui”
E allora lo guardò. Era più giovane di tre anni ed aveva i capelli più lunghi. Ma ciò che la colpì erano gli occhi. Non erano freddi, arroganti e crudeli come nel futuro. Ma erano dolci e premurosi. Anche il suo sorriso era dolce.
“E’ un piacere conoscerti, Caroline” le prese la mano e la baciò. Sentì tanti brividi partire dal punto in cui le labbra l’avevano toccata. E il modo in cui aveva detto il suo nome, la faceva sciogliere.
“Ti ringrazio per avermi condotta qui”
Si guardarono per un momento che sembrava interminabile. Aveva già dei sentimenti per l’ibrido Klaus. Conoscere il suo lato umano poteva solo rafforzarli.
“Niklaus, porta il legno dietro la capanna, svelto!” una voce imperiosa tuonò dietro di loro. Klaus si allontanò e lei vide l’uomo che aveva già iniziato ad odiare: Mikael. Si piazzò davanti a loro e li guardò. Dopo si rivolse a Stefan: “Ho parlato con Ayana. Lei ha detto che potete rimanere da lei, per cui vi do il permesso di vivere qui. Ovviamente dovete rendervi utile. Così tua sorella e la nipote di Ayana svolgeranno le stesse faccende di mia figlia, mentre tu lavorerai con i miei figli”
“Grazie per questo, signore” rispose educatamente Stefan
“Ora dimmi ragazzo, da dove venite?”
“Veniamo dal Vecchio Mondo. Mio padre si chiamava William Forbes ed era un proprietario terriero. Mia madre Elisabeth era una sarta. Si sono trasferiti qui per una vita migliore, ma i lupi li hanno uccisi”
Sentire Stefan parlare dei suoi genitori la fece piangere. Le mancava tanto suo padre e chissà quando avrebbe rivisto sua madre. Sia Rebekah che Bonnie l’abbracciarono.
“Davvero un peccato. Mi sarebbe piaciuto conoscere tuo padre. Anche io vengo dal Vecchio Mondo e ho conosciuto alcuni Forbes quando ero lì. Sono sicuro che tuo padre era molto fiero di te” vide Mikael dare alcune pacche sulle spalle di Stefan e poi allontanarsi. Il suo amico la guardò dispiaciuto. Aveva utilizzato il suo cognome perché era più sicuro per loro e lei lo capiva. Si avvicinò e lo abbracciò.
“Non preoccuparti, sto bene” lo rassicurò. Poi si avvicinò al fuoco e si unì agli altri per la cena. Quando si fece buio, seguì Bonnie e arrivarono alla loro capanna. si misero a letto e a causa della lunga giornata, si addormentò subito.




Ciao a tutti. Come ho promesso, ho aggiornato la mia storia molto velocemente e questo solo grazie a tutte voi che avete sostenuto la mia storia con le recensioni, e che l'avete aggiunta alle preferite e alle seguite. Devo ammettere che non mi aspettavo un successo così grande e ne sono rimasta sorpresa. Ma il vostro sostegno mi ha dato la spinta per continuare a scrivere e vi posso informare che ho già abbozzato i primi cinque capitoli.
Entrando nella storia, ho descritto il primo giorno prendendo come POV, Klaus, Bonnie e Caroline. Iniziano a crearsi le varie relazioni che poi diventeranno sempre più forti. Un ringraziamento speciale va al mio ragazzo che mi ha aiutato e mi sta aiutando molto con i POV maschili. Spero che vi piaccia ciò che ho scritto e spero che continuerete a seguirmi con maggiore interesse.
Se avete delle critiche, siate ben libere di scriverle. Nei capitoli successivi verranno introdotti nuovi POV e avremo anche il riscontro nel futuro.
Recensite e ditemi cosa ne pensate.
Il seguito della storia dipende solo da voi.
Ciao a tutte!
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: MarmellataGirl