Non potevo studiare. Mi era impossibile concentrarmi. Presi il cellulare e chiamai Mara. << Pronto?>> sentii dall'altra parte. <> risposi d'un fiato. <> <> conclusi chiudendo la chiamata. Attraversai la piccola stanzetta che mi divideva dalla cucina e preparai due cioccolate calde. Sentii un trillo, ma non era il campanello. Aprii il messaggio. "Tesoro ti va se domani ti passo a prendere?" Aveva ancora il coraggio di scrivermi? Che verme! Dopo poco sentii il campanello e mi precipitai alla porta. <> la invitai. <> <> <> <> <> <> Presi il cellulare e digitai un banale "si". Sono sempre stata una di poche parole. La notte passò velocemente e in un batter d'occhio mi ritrovai davanti al mio armadio a scegliere il vestito da indossare per la sera. Non miravo a qualcosa di particolarmente appariscente, anzi, avrei voluto esserlo il meno possibile. Optai per jeans, top e tacchi non troppo alti. Misi un filo di lucido e mascara, presi la borsa e mi precipitai alla porta al suono del clacson della macchina di Alex. Entrai in macchina senza dire una parola e lui fece lo stesso. Mise in moto e ci avviammo verso una specie di ristorante. Non ricordo bene il nome. Mi pare si chiamasse Nando's, ma non ne sono sicura. Entrammo nel locale. Mi dava l'aria di Mcdonalds, il che mi piaceva. Odore di hamburger, patatine, pollo,... Mi fece segno di sedermi ad un tavolo. Scelsi un tavolino all'angolo e mi sedetti in attesa. Dopo poco vidi arrivare Alex con le cose da mangiare. Per cinque minuti mangiammo in silenzio, guardandoci in faccia ogni tanto, ma dopo un po' decisi di rompere il ghiaccio. <> chiesi semplicemente. <> rispose sorpreso lui. Non so bene il motivo, ma quella frase mi aveva un po'alterato. Forse a causa del tono provocatorio, ma scoppiai. <> risposi quasi urlando, attirando l'attenzione di qualche occhio. Guardai in basso imbarazzata, attendendo una risposta. << Quale bionda?Di cosa parli?>> disse con una faccia da cane bastonato. << Non fare il finto tonto!!!>> ribbattei quasi alzandomi in piedi per la rabbia. Mi sedetti notando che molte persone mi stavano guardando. <> rispose con un tono di voce alterato, ma non troppo. Di scatto mi alzai e lui mi seguì. <> gli quasi sputai in faccia. Lui si avvicinò a me con il volto rosso dalla rabbia. Mi prese per gli avambracci, stringendoli fortemente e avvicinandomi a lui. Mi lamentai al suo tocco. Un ragazzo alla mia destra si alzò e costrinse Alex a lasciarmi andare. <> disse semplicemente << Tu fatti i cazzi tuoi>> urlò Alex per poi tornare a guardarmi. Non l'avevo mai visto così. <> urlò l'altro a sua volta. <> << Quello che se ne andrà sei tu>> mi intromisi a quel punto. Alex si girò per assicurarsi che nessuno lo stesse guardando, ma gli esiti non furono in suo favore. Si avvicinò a me e sussurò un "Non finisce qui" uscendo dal locale. Mi girai verso il ragazzo, che stava prendendo il suo vassoio. Era biondo e mi ricordava qualcuno. Mi sembrava di conoscerlo. <> quasi sussurrai per l'imbarazzo <> mi chiese. <> <> mi domandò. <> <> sorrise.