Nami sta disegnando una cartina, sotto la luminosa finestra della sua stanza, quando sente bussare alla sua porta.
< Avanti!  > dice, fermando momentaneamente il suo duro, quanto amato lavoro.
Alla porta compare uno stralunato Zoro, che dopo essere entrato, chiude frettolosamente la porta alle sue spalle. Nami è davvero stupita dal suo comportamento, non è proprio da lui.
< Che succede? > chiede curiosa.
< Ho un problema.. > risponde lui.
< Dev’essere successo qualcosa di apocalittico per conciarti così. Hai rotto qualche parte della nave? > chiede la rossa.
< No! > risponde lui.
< Hai aiutato Rufy a finire tutte le provviste che abbiamo appena caricato? > chiede ancora.
< No! > risponde lui.
< Ci stanno attaccando? > chiede la cartografa tentando il tutto per tutto.
< No! > risponde quasi esasperato lui.
< E allora si può sapere cosa c’è?? > chiede scocciata lei, stufa di questo discorso domanda/risposta.
< Devo confessare il mio amore a una ragazza, e non so come fare.. > risponde imbarazzato.
< Oh santi dei del cielo!!!! Questa poi!!!! > risponde Nami, tirandosi uno schiaffo in piena fronte. Poi passato lo shock iniziale gli chiede: < E cosa vuoi che faccia io? >
< Dimmi cosa dovrei dirle, come dovrei comportarmi…Se mi scoppia a ridere in faccia? Che cosa faccio? > chiede lui, davvero bisognoso di consigli.
< Se ti scoppia a ridere in faccia, ridi anche tu, dicendole che era uno scherzo, almeno ti eviti la figura di merda! > ride lei.
< Questo è davvero un consiglio schifoso, lasciatelo dire.. > dice lui, un po’ demoralizzato.
< Va bene, ve bene…ti aiuto! Contento? Posso almeno sapere chi è? > chiede la cartografa MOLTO curiosa.
< Lascia perdere! Se te lo dico, entro un paio di minuti lo viene a sapere mezzo mondo.. > risponde lui un  po’ maligno e un bel po’ preoccupato.
< Passerò sopra al fatto che mi hai dato della pettegola, solo perché questa storia mi diverte parecchio… > dice la rossa decisa.
< Fantastico.. > dice lui , con un velo di ironia.
< Allora, se non sai come prendere una donna è meglio lasciar stare l’approccio frontale….Cerca di farle capire il tuo interesse facendole dei complimenti.. > spiega lei, atteggiandosi a maestrina.
< Cioè? > chiede lui, decisamente confuso.
< Allora sei proprio troglodita!! Devi dirle che è bella, che ha degli occhi stupendi, cose del genere.. Hai capito? > spiega la navigatrice.
< Ma…..io non sono bravo con queste cose… > dice sconfortato lui.
< Non è difficile!! Basta che le spieghi che cosa ti piace di lei, perché ti sei innamorato di lei…saprai queste cose, spero!! > spiega ancora lei, sull’orlo dell’esasperazione.
< Ah, si…però ho paura di farmi una figuraccia…. > dice il verde.
< Allora, facciamo così…prova a dire a me quello che diresti a lei e io provo a darti due dritte… > dice Nami, più per curiosità che per solidarietà nei confronti dello spadaccino.
< Mh, ok…allora…è bellissima…ha degli occhi stupendi… > inizia lui, incerto.
< Oh ma dai!!! Queste cose te le ho dette io prima!!!! Devi essere un minimo originale!!! Pensa a lei e descrivila…!! > lo sgrida la cartografa.
< Ok!! > dice lui, poi si ferma un attimo a pensare.
< Prima di domani, possibilmente.. > mette fretta la rossa.
< I suoi occhi sono come calamite, profondi, intelligenti e furbi, ma anche molto dolci.. > inizia sul serio lui.
< Fantastico! Continua.. > lo incita lei.
< La sua bocca è…carnosa…rossa…irresistibile… > lui si ferma, chiude gli occhi e fa un sospiro, come a cercare di togliersi dalla mente l’immagine di quelle labbra tanto agognate.
< Evita di avere un orgasmo sul mio letto, pensando alle sue labbra.. > lo rimprovera Nami, con una punta di gelosia in quel rimprovero.
< Ma smettila!!! E non deconcentrarmi!!! > risponde imbarazzato e arrabbiato il verde. Poi, tornata la calma, lo spadaccino torna alla descrizione della donna amata.
< Le sue gambe sono così lisce, e il suo sedere così sodo… > dice lui.
< Io eviterei queste descrizioni, passi da porco con una confessione del genere… > lo riprende lei.
< Ah, si…?? Lasciamo stare allora…Mh, che dire…. > dice lui, in evidente difficoltà a continuare.
< Ok, lascia perdere la descrizione fisica, passiamo allo step successivo.. > cerca di aiutarlo la navigatrice.
< Ok, lei è…intelligente, sa fare il suo lavoro divinamente, è spiritosa.. > continua lui.
< Grande!! Si, questi sono dei bei complimenti, bravo..!! > lo esorta lei.
< Però a volte sa essere davvero odiosa , fa la saccente e pretende che tutti le diano ragione.. > dice lui.
< Questo no!!! Non dirle i suoi difetti!!! Quello potrai farlo dopo!!! Così ti freghi subito.. > lo redarguisce la ragazza.
< Ah, bè, pensavo dovessi essere sincero!! > spiega il ragazzo.
< Se vuoi avere una chance, NON FARLO! > dice la navigatrice, cercando di far capire a quella testa dura quello che dire e quello che NON DIRE.
< Ma quanti complimenti dovrei ancora farle? Non bastano ancora? > chiede spompato lui.
< Dovrebbero bastare, in ogni caso ti consiglio di chiudere in bellezza, con un complimento che la lasci a bocca aperta..! > consiglia la cartografa.
Lo spadaccino ci pensa per due minuti buoni, che dire per fare colpo? Poi…l’illuminazione!
< I suoi capelli!! > grida il ragazzo.
< I capelli?? > chiede delusa la ragazza.
< I suoi capelli sono lunghi e morbidi, profumati, abbaglianti!!! > dice soddisfatto lui.
< Abbaglianti?? Che diavolo di finale a sorpresa è???  Dici una cosa del genere e veramente ti scoppia a ridere in faccia, quella poveretta.. > spiega lei.
< Ma sono davvero bellissimi!! UNICI!!! > continua imperterrito lui.
< Ho capito!! Non c’è bisogno che urli!! > si protegge lei.
Nami sospira, convinta che tutti i consigli che ha dato a quello squilibrato non siano serviti a niente. Poi una domanda fa capolino nei suoi pensieri : < Scusa, ma di che colora ha i capelli questa ragazza? > chiede.
< Meno male che me l’hai chiesto!! Se no non avrei saputo cos’altro dire!! > dice lui, poi in evidente imbarazzo, diventando rosso dalla punta delle orecchie fino all’unghia dell’alluce, risponde: < Sono rossi.. >
< Bè allora mi sta simpatica, ha i capelli come i mie… > ma Nami di colpo si ferma.
I suoi pensieri si bloccano, la bocca le si secca, il suo cuore comincia a battere. Improvvisamente la temperatura nella stanza diventa insopportabilmente calda. Zoro non si è più mosso dalla sua posizione, non ha più proferito parola,  è diventato una statua di sale, come è successo alla cartografa.
Poi in Nami, finalmente, si riaccende il motore.
Sorride.
E risponde solo: < La ragazza è interessata.. >